Visualizza Versione Completa : Milano: moda, design e...
Monella
19-02-2008, 15:44:16
Inauguro questo nuovo topic sulla "mia" città segnalando questa mostra:
Milano la città che sale
mostra di architettura
Milano, 14 febbraio - 10 aprile 2008
Presso l'Urban Center, in Galleria Vittorio Emanuele 11/12, si potrà visitare l'esposizione dei plastici dei nuovi edifici in altezza, prima raccolta inedita e originale dei progetti in corso di realizzazione a Milano. La mostra è a cura degli architetti Anna Giorgi e Alfredo Spaggiari, Direttore Urban Center, con la collaborazione dell’architetto Massimo Tiano.
I grattacieli, elementi essenziali della vita moderna, per la loro presenza prorompente sono sempre stati destinati ad essere la tipologia più discussa. Costituiscono, quindi, un eccellente punto di partenza per il dibattito sulle trasformazioni urbane in corso a Milano.
Di fronte ad una crescita verticale della città, occorre esplorare le potenzialità ed il significato di queste nuove figure architettoniche e sostenere la costruzione di una trama di spazi pubblici e di relazioni che ne promuova le capacità di accoglienza e vivibilità.
In rete:
-www.comune.milano.it
-skyminoshouse.blogspot.com/2008/02/milano-urban-center-la-citt-che-sale.html
-milano.repubblica.it/dettaglio/La-Milano-verticale-va-in-mostra-in-miniatura/1422604
Da: www.professionearchitetto.it (http://www.professionearchitetto.it)
pubblicato in data: 18/02/2008
Monella
20-02-2008, 13:52:05
Rivolto a chi interessa il design...:022: :022:
Ieri Oggi Domani. Oggetti icone
Mostra multimediale e conferenza
Giussano (MI), 21 febbraio - 16 marzo 2008
http://www.professionearchitetto.it/mostre/archivio/image/febbraio2008/OggettiIcone.jpg
3D Produzioni Video e Ultrafragola invitano, il 21 febbraio alle ore 21 a Villa Sartirana di Giussano, all'inaugurazione della mostra dedicata agli OGGETTI ICONA, 45 oggetti nate per l'uso domestico e diventate icone e, infine, figurine del nostro CATALOGO-ALBUM PANINI.
A raccontarli e a "premiarli" alcuni personaggi icona come Gillo Dorfles, Renzo Arbore, Pietro Mennea, Mario Bellini, Achille Bonito Oliva, Carlo Verdone, Roberto D'agostino, Andrea Pezzi, Gabriele Basilico, Stefano Bartezzaghi, Maddalena De Padova
L'installazione della mostra vedrà oltre all'esposizione degli oggetti un percorso multimediale con le interviste in grandi monitor posizionati negli angoli della villa, dove ogni personaggio indica e racconta le icone della vita.
Le icone sono parte dell'universo del desiderio, anzi nascono dalla voglia di identificazione, di santificazione e di possesso. Per questo abbiamo scelto di raccogliere tutto il materiale di questa mostra nell'oggetto del desiderio per eccellenza: l'album PANINI. E questa è già una scelta precisa: togliere le icone dal piedistallo e giocarci, come i ragazzi con le figurine.
La mostra dove saranno esposti circa 50 oggetti è organizzata con video installazioni di icone parlanti, talvolta uomini, talvolta oggetti. A chiacchierare di memoria, quotidianità e sogni. Per una volta poi abbiamo provato anche a far parlare gli oggetti, le ICONE del design italiano. Immaginando che abbiano un'anima. Non è poi così difficile, con il fiume di pensieri e parole che si portano appresso. Chissà che anche in questo modo si possa scrivere un piccolo pezzo di storia del design.
Realizzazione a cura della web tv Ultrafragola.com
Ideazione di Didi Gnocchi e Francesca Molteni Testi di Marco Ciriello
Dove: Giussano (MI) Villa Sartirana Via Carroccio, 2
Quando: dal 21 febbraio al 16 marzo 2008
Orari d'apertura: feriali: dalle 15.00 alle 18.00 sabato e festivi: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30 lunedì chiuso
Inaugurazione: 21 febbraio 2008 ore 21.00
Conferenza il giovedì: 6 marzo ore 21.00
Informazioni:
Comune di Giussano Ufficio Cultura tel: + 39 0362 358 250
email: cultura@ comune.giussano.mi.it
Ingresso libero
barrbara
10-03-2008, 18:49:10
Vita da designer
Gli oggetti diventati opere d'arte, memorie di culto. Dal Moma di New York alla Feltrinelli di piazza Piemonte. Alessandro Mendini e Andrea Branzi presentano la nuova collana Corraini
MILANO - Presentati in anteprima al Moma di New York il 13 febbraio, hanno già avuto successo con il pubblico degli degli Stati Uniti. E domani in Feltrinelli saranno sotto i riflettori per i milanesi. Sono cinque volumetti, apparenza semplice e contenuto lungimirante: formato tascabile, testo inglese a fronte, dvd allegato con sottotitoli in quattro lingue, veste grafica impeccabile (15 euro). Si tratta dei primi numeri di una nuova collana dedicata al design internazionale, «Design Interviews», prodotti da Edizioni Corraini e dal Museo Alessi di Omegna che festeggia così i suoi primi dieci anni.
http://www.corriere.it/vivimilano/arte_ ... andi.shtml (http://www.corriere.it/vivimilano/arte_e_cultura/articoli/2008/03_Marzo/10/Designer_Brandi.shtml)
Monella
07-04-2008, 14:18:03
I Saloni 2008 e non dimentichiamoci del Fuorisalone!!! :005: :005:
I Saloni scendono in campo, dal 16 al 21 aprile, su oltre 220.000 metri quadrati in un affiatato gioco di squadra condotto dal Salone Internazionale del Mobile, Eurocucina, il nuovo SaloneUfficio, Biennale Internazionale dell'Ambiente del Lavoro (ex Eimu), che si rinnova nel nome di immediata comprensione per omologarsi alle altre manifestazioni e rendersi meglio visibile, il Salone Internazionale del Bagno, il Salone Internazionale del Complemento d'Arredo e il SaloneSatellite dedicato sempre ai giovani.
Accanto all'eccellenza dell'offerta commerciale, alla grande varietà di prodotti nuovi, agli scenografici allestimenti degli stand e ai servizi impeccabili che rendono la visita nel quartiere fieristico più agevole e facile, i Saloni offrono una rosa imperdibile di eventi collaterali in fiera e in città. La sorpresa maggiore sarà l'evento che si svolgerà nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale e coinvolgerà un artista di fama internazionale e un'icona per eccellenza del patrimonio culturale di Milano e dell'Italia nonché opera d'arte tra le più famose al mondo, rinnovando la felice collaborazione dei Saloni con il Comune di Milano ed estendendola alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano.
http://www.cosmit.it/tool/home.php?s=0,1,21,27,28
Daiana
08-04-2008, 21:54:23
La Fabbrica del contemporaneo
Si visitano mostre con esperti. Si consultano libri, video, archivi. Succede al DOCVA, un nuovo centro per l'arte a Milano
Mostre, ma anche libri, video, archivi. Nasce a Milano un nuovo centro per l'arte: il DOCVA. Ad animarlo, Careof e Viafarini, due storici spazi non profit, che il 4 aprile si uniscono in una nuova sede comune, alla Fabbrica del Vapore.
Avvenimento importante per la città per tanti motivi, non ultimo il rilancio dell’ex struttura industriale, destinata da tempo a diventare un luogo di cultura e creatività, ma bloccata dalla lentezza dei lavori.
È più di 10 anni che Careof e Viafarini collaborano alla promozione della ricerca artistica contemporanea, dedicando particolare attenzione al lavoro dei giovani. Tanti gli artisti, oggi riconosciuti tra i più interessanti in Italia, di cui hanno sostenuto progetti e sperimentazioni: da Eva Marisaldi a Letizia Cariello a Nico Vascellari.
Oltre a realizzare mostre ed eventi dedicati ai diversi linguaggi del contemporaneo - dalla pittura al design -, le due associazioni hanno raccolto un'infinità di materiali, sviluppato servizi di ricerca e documentazione. Che ora troveranno posto nei 600 metri quadri, su due piani, della nuova sede. Al DOCVA, a disposizione del pubblico, una biblioteca specializzata di 15000 titoli e una videoteca con 4500 filmati. Un archivio dei più importanti artisti italiani attivi dagli anni '80 a oggi e un altro per la ricerca e selezione di nuovi talenti. E in più, un servizio d’informazione su opportunità, come concorsi, premi, borse di studio, residenze all’estero. Ci saranno, poi, aree per lettura, la visione e il montaggio di video.
Ampio spazio, naturalmente, anche alle mostre: in due sale uguali e simmetriche, gestite separatamente da Careof e Viafarini. Per inaugurare il centro, però, hanno organizzato un evento unico: una personale di Liliana Moro, artista milanese apprezzata a livello internazionale, legata ai due spazi fin dai primi anni '90. La mostra è a cura di Milovan Farronato, direttore artistico del DOCVA con Chiara Agnello. Intitolata ironicamente This the end, riunisce sculture installazioni, scritte al neon, alcune già note, altre inedite, in una disorientante struttura architettonica, progettata dall'artista con materiali innovativi.
Con la mostra di Liliana Moro prendono il via anche le visite guidate, prima di una serie di nuove iniziative per coinvolgere un pubblico ampio. Tra gli altri progetti in cantiere, le residenze per artisti che vogliono fare un’esperienza a Milano, già avviate nello spazio storico di via Farini 35.
DOCVA Documentation Center for Visual Arts, Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4.
Info: www.docva.org (http://www.docva.org).
Orari: da martedì a sabato, dalle 15 alle 19. Ingresso libero.
Liliana Moro, This is the end, fino al 17 maggio. Visite guidate: tutti i sabati alle 16, o su prenotazione (tel. 02.33.15.800; 02.66.80.44.73).
Monella
09-04-2008, 10:09:03
Bene! Mi fa piacere che le sorti della Fabbrica del Vapore si stiano finalmente risolvendo, al meglio. Qualche evento è già stato organizzato al suo interno (in alcuni settori) e proprio in occasione di passate edizioni del Salone del mobile. Staremo a vedere il risultato finale :025:
Intanto beccatevi cosa ho trovato sul corriere di oggi...
Libeskind, architetto Expo: Berlusconi lasci a Milano il compito di decidere sul futuro
«Critiche alle torri? Come i fascisti»
«La curvatura dell'edificio non è un errore idiota. E a Piano dico: il protezionismo, in architettura, non esiste».
NEW YORK — La minaccia di Silvio Berlusconi — «mi metto a capo del movimento per bloccare le torri che infamano Milano» — non lo spaventa. «Ci risiamo con il vecchio stile cinico e antidemocratico di interferire nel processo creativo — sbotta Daniel Libeskind —. Berlusconi è un politico, non un architetto e dovrebbe attenersi a ciò che sa. Lasciando a Milano e ai milanesi il compito di decidere il futuro della loro città».
Al telefono dalla Lituania, dove insieme a Zaha Hadid e Massimiliano Fuksas ha presentato ieri il progetto per un nuovo museo a Vilnius, l'architetto del Museo Ebraico di Berlino e della ricostruzione dello spazio di Ground Zero replica a distanza a Berlusconi che si era detto «inorridito per il grattacielo sbilenco progettato in Fiera da Libeskind». «Anche nell'Italia fascista tutto ciò che non era "dritto" e "in linea" veniva considerato "arte perversa" — ribatte Libeskind —. Ma quell'era per fortuna è chiusa. Berlusconi avrebbe dovuto imparare la lezione dagli orrori del totalitarismo e del fascismo».
Perché tira fuori il fascismo?
«Perché come americano ed ebreo cresciuto in Polonia lo trovo esecrabile. Il suo concetto di nazionalismo, di chiudere le frontiere e rifiutare il diverso sono ripugnanti. L'idea berlusconiana del politico che detta legge agli architetti trasuda tutti i mali dei regimi totalitari del passato. Abbiamo visto cosa succede quando lo Stato vuole decidere l'architettura».
L'ex premier se l'è presa con gli architetti stranieri che sfogano da noi le loro notti insonni disegnando obbrobri.
«È uno xenofobo, un reazionario. Odia gli stranieri e non capisce che gli architetti italiani oggi lavorano in tutto il mondo perché viviamo in un'era in cui abbiamo l'obbligo di pensare al pianeta come a un insieme. Gli consiglio di svecchiarsi».
E la proposta di raddrizzare il suo grattacielo in Fiera «perché comunica un senso di impotenza»?
«L'unica cosa che comunica un senso di impotenza è Berlusconi stesso. La mia torre è imparentata ai lavori di Leonardo da Vinci e alla grande cultura italiana che il leader del Pdl non ha il tempo o l'intelletto di studiare. La curva della mia torre non è un errore idiota: si riallaccia alla tradizione, porta una prospettiva da ogni parte del mondo».
E se il movimento per fermare le torri prendesse piede?
«Succederebbe ciò che è accaduto negli anni 30 in Germania e Italia quando agli architetti si mise la museruola. L'Expo è un affare internazionale per celebrare Milano e il Nord Italia, non per tornare al passato. A Vilnius ho avuto modo di parlare di Berlusconi col mio celebre collega italiano che condivide le mie idee su di lui».
Quanto è forte in Italia il movimento architettonico cosiddetto «nostalgico»?
«L'Italia oggi è quella dei Renzo Piano e Massimiliano Fuksas e di tanti altri architetti innovativi. Berlusconi riflette il pensiero reazionario di una minoranza».
Anche Renzo Piano ha espresso riserve verso l'Expo, che pone il rischio di affaristiche «corse all'oro ».
«Piano è un architetto molto abile e sensibile e penso che abbia ragione a lanciare un appello in nome di qualità, sostenibilità ed ecologia. Ma nessuno di noi approverebbe mai un approccio crudo o grottesco all'Expo ».
E la tesi di Piano secondo cui all'estero chiamano i progettisti italiani mentre in Italia no?
«Piano lavora in tutto il mondo, come io del resto. Avanzare la "questione nazionale" oggi è un approccio reazionario e protezionista. La forza di Milano è proprio quella di essere una città pluralistica, multietnica e culturalmente diversa. Il nostro obbiettivo è unificare tutte queste anime in un unico luogo condivisibile ».
Cosa pensa della «paura del cemento » di Celentano?
«Mi ricorda il famoso musical di Broadway degli anni 60: "Ferma il mondo perché voglio scendere": è comica. L'Italia del Nord ha bisogno di creare nuovi posti di lavoro, scuole, parchi, teatri, luoghi pubblici. In questo la lezione di Malpensa insegna: Milano è una destinazione internazionale e per restare tale ha bisogno di competere».
Ce la farà?
«Solo se mantiene la forza di volontà e continua a credere in se stessa. È una chance unica e deve stare attenta a non farsela scappare. Ma prima deve buttare alle ortiche la politica, di destra e di sinistra, che da decenni paralizza il Paese. E deve smetterla di ascoltare i demagoghi che vogliono interferire in campi non di loro competenza».
Alessandra Farkas
09 aprile 2008
barrbara
12-04-2008, 19:23:36
14 - 21 aprile 2008
A Milano, per la settimana del design pubblico 2008, esterni presenta tre grandi opere pubbliche: il Cantiere, la Casa dei designer e la festa del tunnel al mercato dei Fiori. Per costruire relazioni umane, per celebrare il design pubblico, perchè la città è di tutti.
COS'E' DESIGN PUBBLICO
Idee e interventi concreti sulla città, spazi pubblici che diventano o tornano a essere luoghi di incontro e socializzazione, da vivere e sperimentare collettivamente.
Questo e non solo è design pubblico; un progetto che vive tutto l'anno e che tradizionalmente esterni presenta alla città di Milano durante la settimana del Salone Internazionale del Mobile, attraverso progetti, installazioni ed eventi, che esprimono un nuovo concetto di città e di design.
http://www.designpubblico.it/
Monella
14-04-2008, 09:38:01
Le iniziative di Esterni sono sempre molto interessanti e a volte stravaganti :002: Insomma, da vedere! :)
barrbara
15-04-2008, 18:58:36
Triennale di Milano
Apre il DesignCafé
Tra le tante inaugurazioni alla Triennale, in occasione del Salone, anche quella del nuovo locale firmato Michele de Lucchi. E affidato alla consulenza di Carlo Cracco
Apre il 15 aprile l'attesissmo Triennale DesignCafé, che si pregia dello chef Carlo Cracco come consulente per la scelta di piatti e ingredienti offerti nella zona ristorazione. Gastronomia di qualità, ma sempre nella tradizione italiana, e a costi contenuti. Il progetto dell’architetto Michele De Lucchi ridistribuisce gli spazi per far posto alla grande cucina a vista dove si preparano i piatti al momento, dietro una quinta di cristallo. E al nuovo american bar, isola centrale con un grande bancone e sgabelli, dove un cuoco prepara piatti freddi, panini, insalate, cocktail e aperitivi. Restano, anche se cambia la disposizione, i tavoli rotondi con le differenti sedute donate dalle industrie italiane che da sempre caratterizzano il caffè. I posti a sedere diventano 130, con il grande fratino da condividere e i nuovi tavolini nelle nicchie. Per l’aperitivo, finger food e cocktail d’autore.
Triennale, viale Alemagna 6, Milano, tel. 02.87.54.41, www.triennale.it (http://www.triennale.it)
Orari: mar.-dom. 10.30-20.30 (chiuso lun).
Prezzi: pranzo, piatto unico 10/20 €, aperitivo 8/10 €.
C/credito: tutte
http://viaggi.corriere.it/area_tematica/alberghi_hotel/locali_e_ristoranti/2008/triennale/img/315--210x147.jpg
Monella
16-04-2008, 12:47:57
TUTTI GLI APPUNTAMENTI DEL MITICO FUORISALONE!! :005:
http://www.internimagazine.it/Dynamic/G ... ID,42.html (http://www.internimagazine.it/Dynamic/Guide,intLangID,1,intCategoryID,42.html)
Monella
16-04-2008, 12:49:58
Green Energy Design 2008
dal 15/04 al 01/05 :022:
http://www.internimagazine.it/Dynamic/S ... ID,46.html (http://www.internimagazine.it/Dynamic/SingleItem,intLangID,1,intCategoryID,46.html)
barrbara
11-05-2008, 13:16:27
Demolizione da record alla ex Fiera. Dieci secondi per 230.000 metri cubi (http://ilgiorno.quotidiano.net/2008/05/11/87563-demolizione_record_alla_fiera.shtml)
http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2008/05_Maggio/11/DEMO/1.JPG
http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2008/05_Maggio/11/DEMO/3.JPG
http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2008/05_Maggio/11/DEMO/5.JPG
http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2008/05_Maggio/11/DEMO/7.JPG
http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2008/05_Maggio/11/DEMO/10.JPG
http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2008/05_Maggio/11/DEMO/8.JPG
valya
11-05-2008, 20:29:10
e al suo posto nascerà... il quartiere city life
http://www.city-life.it/pagine/pagina.aspx?&L=IT
http://www.msrmilano.com/images/citylife.jpg
il museo e centro del design
http://www.city-life.it/contenuti/img//2centrodesign.jpg
palazzo delle scintille
http://www.city-life.it/contenuti/img//palazzodellescintille1.jpg
le torri Progettate da Arata Isozaki (Torre A), Zaha Hadid (Torre B) e Daniel Libeskind (Torre C)
http://www.city-life.it/contenuti/img//headertorri.jpg
Monella
12-05-2008, 13:51:01
Torre A- Arata Isozaki
http://www.city-life.it/contenuti/img//headertorreA.jpg
La scelta architettonica di questo edificio, progettato da Arata Isozaki, si basa sul concetto di una forma senza fine e incompiuta, come una sorta di endless tower, e si caratterizza pertanto per un concetto di sistema modulare che si può ripetere all'infinito senza soluzione di continuità.
Torre B-Zaha Hadid
http://www.city-life.it/contenuti/img//HeadertorreB.jpg
L'edificio, progettato da Zaha Hadid, è stato concepito come segno dell'insediamento sulla direttrice visiva da Via Colleoni e da Viale Scarampo. L'idea progettuale si fonda sui concetti di movimento e dinamismo, risultanti in una torsione della torre stessa.
Torre C- Daniel Libeskind
http://www.city-life.it/contenuti/img//HeadertorreC.jpg
Questa torre, progettata da Daniel Libeskind, è concepita quale parte di una sfera ideale che racchiude la Piazza delle Tre Torri.
Monella
12-05-2008, 13:59:29
Palazzo delle scintille: Uno spazio interamente pensato per bambini e giovani
Il Palazzo delle Scintille è una struttura ricavata dal recupero del Padiglione 3 della Fiera di Milano (ex Palazzetto dello Sport), di cui sono mantenute le parti architettoniche più significative. Il progetto nasce dall'esigenza, particolarmente sentita tra gli stessi cittadini milanesi, di dare spazi e opportunità a bambini e giovani sotto i 18 anni.
Il Palazzo delle Scintille, che per dimensioni (15.000 mq) e caratteristiche costituirà il più grande centro culturale per bambini d'Europa, nasce dall'esperienza della Fondazione Muba (http://www.muba.it/) e dal confronto con le migliori realizzazioni in Italia e all'estero nel campo dell'educazione non formale.
Nel Palazzo saranno ospitate attività educative che privilegiano l'apprendimento attraverso il gioco e l'esperienza diretta e che promuovono la curiosità e la creatività in ambienti e situazioni inusuali e stimolanti.
All'interno del Palazzo si troveranno mostre-gioco, uno spazio dedicato all'educazione interculturale, laoratori d'arte e di musica, laboratori ispirati al lavoro di Bruno Munari, un teatro e una biblioteca per bambini e ragazzi, una scuola dell'infanzia e un nido.
I bambini saranno i protagonisti di ogni attività. Potranno scegliere tra una vasta gamma di temi e proposte, assecondando così le proprie inclinazioni e sviluppando le proprie diverse abilità.
Monella
12-05-2008, 21:31:36
La genesi della Torre di Libekind
Corriere della Sera (01/05/2008)
Architettura Parla il progettista del grattacielo curvo: «Con questa opera voglio emancipare l'individuo e affermare il multiculturalismo»
Libeskind: la mia torre ispirata al Duomo disegnato da Leonardo
«Da Filarete a Ponti, Milano guarda in alto»
di DANIEL LIBESKIND
L'architettura è un'arte civica e in quanto tale, come tutte le arti, è espressione del pensiero creativo. In una democrazia, l'architettura è il dischiudersi di possibilità inventive, culturali,
sociali e funzionali conseguite con materiali sostenibili e proporzioni perfette, plasmate nella luce.
In un'epoca di globalizzazione, ho sempre cercato di resistere all'appiattimento e all'omogeneizzazione dell'architettura generata dal software del computer, cercando invece di concentrarmi sul modo in cui gli edifici possano diventare più umani, più individuali, istituire una relazione più fisiognomica con il loro contesto e diventare maggiormente parte di una comunità. Solo un'architettura realmente democratica può portare all'emancipazione dell'individuo e all'affermazione di una comunità multiculturale: sentimentalisti senz'anima e tecnicisti senza cuore non contribuiscono ad arricchire le nostre vite.
Molti anni fa, mi trasferii dall'America a Milano, non per trovare un lavoro, ma per amore di questa città. Avevo iscritto i miei figli alle scuole pubbliche (tanto che spesso parlano ancora correntemente italiano tra loro!) e mia figlia nacque qui. Vivendo a Milano, mi immergevo nelle strade, nei cortili, nelle vedute poetiche della città, ne assorbivo la sua luce e ne sentivo la miriade di sottili inflessioni della vita di ogni giorno, che lasciavano e continuano tuttora a
lasciare tracce su quella affascinante tela rappresentata dalla città e dai suoi abitanti.
Qualcuno potrebbe ritenere ironico che una persona proveniente dall'estero possa identificarsi così profondamente con una città. Credo tuttavia che quella mia esperienza di «straniero » possa contribuire ad apportare nuovi contenuti per l'innovazione della cultura della città. In questo risiedono lo spirito e il carattere storico e metropolitano della cultura dell'Italia del Nord.
L'identità di Milano come centro di una sua propria cultura è emblematica di Filarete e di Leonardo da Vinci, di Umberto Boccioni come di Aldo Rossi. La matericità del Castello Sforzesco, le ricerche scientifiche di Leonardo, le dinamiche di movimento di Boccioni e le
sorprendenti e imprevedibili analogie di Rossi sono immancabilmente inscritte nei miei progetti per Milano. A mio parere, l'architettura va ben oltre la tecnologia: ogni edificio è uno
strumento per raccontare una storia, per parlare di altro oltre che di se stesso. In questo senso anche ogni mio edificio è una narrazione del passato e del futuro, alla ricerca continua
del presente come continuità creativa nel tempo. Ma ancora di più, gli edifici sono incarnazione dei sogni e delle aspirazioni che formano non solo la dimensione «orizzontale»,ma anche quella «verticale » della vita.
In queste dimensioni culturali che racchiudono il cuore umanistico della città devono risuonare la varietà e la creatività dell'anima contemporanea. Quale altra città al mondo avrebbe potuto risvegliare il cuore di Marinetti e commuovere l'anima di Sant'Agostino? Quella è la «porta aperta» di Milano, quella è ciò che la rende metropoli d'Europa e del mondo e che la rende degna sede dell'Expo.
CityLife è uno sviluppo dell'ex quartiere FieraMilano ricco di immaginazione e insieme pragmatico: celebra la magnifica città giardino sostenibile del XXI Secolo promuovendo un nuovo stile di vita cittadino dove lavoro, abitazione, cultura, tempo libero e natura convivono armonicamente.
In questo contesto, la forma della torre da me progettata ha come obiettivo una riduzione del consumo energetico, con la sua curvatura in grado di farsi ombra da sola. Inoltre l'uso organico dei materiali, la loro robustezza e la cura nell'esecuzione confermeranno quei criteri che sono stati da sempre la firma dell'architettura di Milano nel corso di quasi due millenni. Lo
stesso vale per le residenze e per il museo, e per ogni costruzione di questo luogo unico che sarà CityLife.
Ma la curvatura della torre ha ben altra identità, ispirandosi al progetto della cupola proposta da Leonardo per la copertura del tiburio dell'erigendo Duomo di Milano. Ogni torre di CityLife,
unica in sé, è infatti in relazione con le altre secondo uno schema armonico che si rifà a quel progetto. Questa cupola non fu mai realizzata, ma non per questo deve essere intesa come
un banale riferimento ad un progetto del passato. La cupola nel suo profondo significato, è la visione architettonica che trasforma, contemperandola, la tradizione medievale e religiosa in quella rinascimentale e umanistica. Così Leonardo ci svela — anche se in un progetto non realizzato — un modo di progredire dando al futuro una «intelaiatura» del passato e instillando contemporaneamente nel passato una possibilità inattesa e senza precedenti. Nulla di meno ci si aspetta da Milano che avrà uno skyline unico e originale come in nessun'altra città del mondo!
Milano assume significati diversi a seconda dell'altezza dei suoi edifici, così le torri partecipano ad una ricchezza tridimensionale della città. La caratteristica unica delle Torri di CityLife sta nell'essere un continuum con la storia delle torri milanesi, da quella del Filarete, a quella di Gio Ponti e di Ernesto Nathan Rogers. La differenza tra Milano e le altre città europee è che ogni torre di Milano è plasmata da un'idea anziché da una tipologia. La città mantiene infatti la sua memoria non nelle immagini conservate nei suoi archivi, ma negli spazi reali il cui genius loci non si può sostituire. Il progetto per la torre curva solleva la superficie dell'ex Fiera e la porta verso l'alto unificandola in una composizione fatta di ecologia, storia e innovazione: una Torre che anche il Time Magazine ha definito come una delle più innovative da anni.
Il confronto sull'architettura di Milano per sostenere le alte ambizioni dei milanesi ha bisogno di essere fondato su un aperto spirito di dialogo: le forti emozioni suscitate da questo dibattito danno prova di come tutti amino Milano. CityLife e gli altri nuovi progetti sono un autentico esempio della continuità dello spirito e della poesia di Milano, nonché dell'opera degli architetti contemporanei che vi hanno lavorato, come Aldo Rossi, Vittorio Gregotti, Massimiliano Fuksas e Renzo Piano. L'Expo è la grande opportunità per cittadini, politici,architetti, designer e per il mondo degli affari di poter collaborare insieme per una società civile del XXI secolo. E sono certo che questa straordinaria opportunità a Milano non andrà sprecata.
Monella
30-07-2008, 14:21:39
Triennale Design Museum:ingresso libero per tutto agosto!!
Triennale Design Museum
Milano (MI)
Viale Emilio Alemagna, 6
Tel. 02 724341
Il Museo del Design ha aperto i battenti il 7 dicembre 2007, negli spazi della Triennale di Milano, dove è situato al primo piano.
Il design è considerato il punto di incontro tra arte, industria e società e negli ultimi anni ha suscitato un interesse sempre crescente non solo tra gli addetti del settore, ma tra la gente comune. Il Comune ha colto l'importanza del design e gli rende omaggio, riservando un'attenzione particolare a quello italiano.
Orari: da martedì a domenica dalle ore 10.30 alle ore 20.30
Ingresso: da Euro 8,00 a Euro 11,00
ATTENZIONE
Per tutto il mese d'Agosto l'ingresso al Museo sarà libero.
Monella
15-01-2009, 10:27:08
Segnalo che dal 04 al 07 Febbraio alla fiera di Rho ci sarà Made Expo: ;)
http://www.madeexpo.it/it/index.php
Monella
14-04-2009, 17:02:54
Come ogni anno ci tengo a ricordare l'appuntamento con "I Saloni" (Salone internazionale del mobile) :022: :022:
http://www.cosmit.it/tool/home.php?s=0,1,21,27,28