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poesie



Ricky
23-09-2006, 13:18:52
Bellissimo, che bella idea. :)
Come facciamo a sapere ciò che hai, però?
Suppongo che classici e grandi poeti tu li abbia "setacciati" di già per benino, o no?

mark
23-09-2006, 16:24:38
Inizio io:

MARE MATTUTINO

Fermarmi qui! Mirare anch'io questa natura un poco.
Del mare mattutino e del limpido cielo
smaglianti azzurri, e gialla riva: tutto
s'abbella nella grande luce effusa.

Fermarmi qui. Illuso di mirare
ciò che vidi davvero l'attimo che ristetti,
e non le mie fantasie, anche qui,
le memorie, le forme del piacere.

(Costantino Kavafis)

mark
23-09-2006, 16:28:22
FRATELLO MARE

Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po' più di speranza
eccoci con un po' più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti,
arrivederci fratello mare.

(Nazim Hikmet)

Ricky
23-09-2006, 19:01:55
L'Uomo ed il mare

Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima
Nello svolgersi infinito della sua onda,
E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.
Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine;
L'accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
Si distrae a volte dal suo battito
Al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.
Siete entrambi tenebrosi e discreti:
Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi,
O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!
E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
Vi combattete senza pietà né rimorsi,
Talmente amate la carneficina e la morte,
O eterni rivali, o fratelli implacabili!

Charles Baudelaire, 1857

Ricky
23-09-2006, 19:02:31
L'Eternità

È stata ritrovata!
- Cosa? - l'Eternità.
È il mare unito
Al sole.

Arthur Rimbaud, 1892

Ricky
23-09-2006, 19:05:19
L'onda

Nella cala tranquilla
scintilla,
intesto di scaglia
come l'antica
lorica
del catafratto,
il Mare.
Sembra trascolorare.
S'argenta? s'oscura?
A un tratto
come colpo dismaglia
l'arme, la forza
del vento l'intacca.
Non dura.
Nasce l'onda fiacca,
sùbito l'ammorza.
Il vento rinforza.
Altra onda nasce,
si perde,
come agnello che pasce
pel verde:
un fiocco di spuma
che balza!
Ma il vento riviene,
rincalza, ridonda.
Altra onda s'alza,
nel suo nascimento
più lene.
Palpita, sale,
si gonfia, s'incurva,
s'allunga, propende.
Il dorso ampio splende
come cristallo;
la cima leggiera
s'arruffa
come criniera
nivea di cavallo.
Il vento la scavezza.
L'onda si spezza,
precipita nel cavo
del solco sonora;
spumeggia, biancheggia,
s'infiora, odora,
travolge la cuora,
trae l'alga e l'ulva;
s'allunga,
rotola, galoppa;
intoppa
in altra cui 'l vento
dié tempra diversa;
l'avversa,
la salta, la sormonta,
vi si mesce, s'accresce.
Di spruzzi, di sprazzi,
di fiocchi, d'iridi
ferve nella risacca;
par che di crisopazi
scintilli
e di berilli
vividi a sacca.
0 sua favella!
Sciacqua, sciaborda,
scroscia, schiocca, schianta,
romba, ride, canta,
accorda, discorda,
tutte accoglie e fonde
le dissonanze acute
nelle sue volute
profonde,
libera e bella,
numerosa e folle,
possente e molle,
creatura viva
che gode
del suo mistero
fugace.
E per la riva l'ode
la sua sorella scalza
dal passo leggero
e dalle gambe lisce,
Aretusa rapace
che rapisce le frutta
ond'ha colmo suo grembo.
Sùbito le balza
il cor, le raggia
il viso d'oro.
Lascia ella il lembo,
s'inclina
al richiamo canoro;
e la selvaggia
rapina,
l'acerbo suo tesoro
oblìa nella melode.
E anch'ella si gode
come l'onda, l'asciutta
fura, quasi che tutta
la freschezza marina
a nembo
entro le giunga!
Musa, cantai la lode
della mia Strofe Lunga.

Gabriele D'Annunzio, 1904

Daiana
24-09-2006, 00:05:22
Visto che sei un'amante del piccolo principe...

Se vuoi costruire una nave,
non radunare gli uomini per raccogliere il legno e distribuire i compiti ma,
insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito

Antoine de Saint Exupery

sealove
25-09-2006, 09:01:42
Grazie a tutti :022:
Devo dire che vi siete dati da fare :005:
Non preoccupatevi se le poesie che mi segnalate le ho già. Mi fa comunque piacere rileggerle qui.
Posso dirvi che magari ho setacciato la poesia italiana ma c'è sempre tanto da scoprire: poeti poco conosciuti, emergenti, contemporanei o persino dimenticati.

Grazie davvero e... continuate :055:

sangiopanza
25-09-2006, 11:11:16
Il mare è tutto azzurro.
Il mare è tutto calmo.
Nel cuore è quasi un urlo
di gioia. E tutto è calmo.

Sandro Penna

sangiopanza
25-09-2006, 11:25:12
E tu guardi la barca
appoggiata sulla sabbia,
a carpire l'acre salsedine
di un mare lontano.

E' inutile consolarla,
all'imbrunire,
mentre, come deposta,
è destinata
al ricordo che lacera.

Ida Gallo.

sealove
27-09-2006, 18:19:52
Vi siete già fermati? :041:
Eravate partiti benissimo!

La poesia non vi piace eh! :book:
Grazie comunque per le bellissime liriche che mi avete inviato.
Qualcuna mi mancava!

mark
28-09-2006, 01:00:42
LA BALLATA DELL'ACQUA DEL MARE

Il mare
sorride in lontananza.
Denti di spuma,
labbra di cielo.

"Cosa vendi, giovane torbida,
con i seni al vento?"

"Signore, vendo
l'acqua dei mari".

"Cosa porti, giovane bruno,
misto al tuo sangue?"

"Signore, porto
l'acqua dei mari".

"Da dove vengono, madre,
queste lacrime salmastre?"

"Signore, vengono
dall'acqua dei mari".

"E dove nasce, cuore,
questa tua grave amarezza?"

"E' così amara
l'acqua dei mari".

Il mare
sorride in lontananza.
Denti di spuma,
labbra di cielo.

(Federico Garcia Lorca)

sangiopanza
28-09-2006, 08:31:56
Aspettavamo forse un tuo commento, per continuare.

MAR CASPIO

Il suo verde marezzato e il suo blu dolcissimo.
Ho passato il mar Caspio in uno di questi giorni di seta.
Davanti al nostro battello il mare stava
spalancato come una porta senza battenti.
La sua condizione innaturale mi ha colpito.
Quale mare è chiuso come questo
senza notizie mai degli altri mari?
Quale mare è solitario come questo?

NAZIM Hikmet

sealove
28-09-2006, 08:35:08
Sangio,
è bellissima questa! :022:

Grazie davvero :?D?:
Ho molte possibilità di ampliare la mia collezione ed il vostro aiuto è prezioso!
Grazie ancora!

sangiopanza
28-09-2006, 08:35:29
Nella baia, il mirto
nasconde le cicale
innamorate,
e il mare,
accarezzato dall'aria
leggera,
si adagia tra gli scogli,
neri ed irti verso
il cielo cristallino.
Praterie inabissate
ti chiamano a sostare,
in una calma che è
la consistenza
degli attimi.

IDA GALLO

Daiana
28-09-2006, 10:22:47
Poesie e prosa sul mare! ;)

Tutta la terra è circondata dall'acqua salata dell'Oceano
così come un'isoletta leva il capo dal ceruleo mare.
Rufo Festo Avieno, IV secolo d.C.

Daiana
28-09-2006, 10:23:37
Ondeggia, Oceano nella tua cupa
e azzurra immensità
A migliaia le navi ti percorrono invano;
L'uomo traccia sulla terra i confini,
apportatori di sventure,
Ma il suo potere ha termine sulle coste,
Sulla distesa marina
I naufragi sono tutti opera tua,
è l'uomo da te vinto,
Simile ad una goccia di pioggia,
S'inabissa con un gorgoglio lamentoso,
Senza tomba, senza bara,
senza rintocco funebre, ignoto.
Sui tuoi lidi sorsero imperi,
contesi da tutti a te solo indifferenti
Che cosa resta di Assiria, Grecia, Roma,
Cartagine?
Bagnavi le loro terre quando erano libere
e potenti.
Poi vennero parecchi tiranni stranieri,
La loro rovina ridusse i regni in deserti;
Non così avvenne, per te, immortale e
mutevole solo nel gioco selvaggio delle onde;
Il tempo non lascia traccia
sulla tua fronte azzurra.
Come ti ha visto l'alba della Creazione,
così continui a essere mosso dal vento.
E io ti ho amato, Oceano,
e la gioia dei miei svaghi giovanili,
era di farmi trasportare dalle onde
come la tua schiuma;
fin da ragazzo mi sbizzarrivo con i tuoi flutti,
una vera delizia per me.
E se il mare freddo faceva paura agli altri,
a me dava gioia,
Perché ero come un figlio suo,
E mi fidavo delle sue onde, lontane e vicine,
E giuravo sul suo nome, come ora.
George Byron, 1812

Daiana
28-09-2006, 10:24:30
e un'aura dolce movendo quei fiori e gli odori
veniva giù dal mare; nel mar quattro candide vele
andavano andavano cullandosi lente nel sole,
che mare e terra e cielo sfolgorante circonfondeva.
Giosué Carducci, 1877

Daiana
28-09-2006, 10:26:50
Non ha fondo. Immagine dell'infinito.
Dà grandi ispirazioni. Sulla riva del mare
bisogna sempre saper guardare lontano. Contemplandolo esclamare:
"Quanta acqua! Quanta acqua!"
Gustave Flaubert, 1850

Daiana
28-09-2006, 10:31:14
Per sempre me ne andrò per questi lidi,
Tra la sabbia e la schiuma del mare.
L'alta marea cancellerà le mie impronte,
E il vento disperderà la schiuma.
Ma il mare e la spiaggia dureranno
In eterno.
Gibran Kahlil Gibran, 1926



IL PESCATORE
L'acqua frusciava, l'acqua cresceva,
un pescatore stava sulla riva,
tranquillo, intento solo alla sua lenza,
ed era tutto freddo, anche nel cuore.
E mentre siede e ascolta,
si apre la corrente:
dall'acqua smossa affiora
una donna grondante.
A lui essa cantava, a lui parlava:
"Perchè tu attiri con astuzia umana,
con umana malizia, la mia specie
su alla luce che la ucciderà?
Ah, se sapessi come son felici
i miei piccoli pesci là sul fondo,
anche tu scenderesti, come sei,
e solo là ti sentiresti sano.
Non si ristora forse il dolce sole
nel mare, e così anche la luna?
Il loro volto, respirando l'onda,
non risale più bello?
Non ti alletta il cielo profondo,
l'azzurro che nell'acqua trascolora?
E il tuo volto stesso non ti chiama
quaggiù, nell'immutabile rugiada?".
L'acqua frusciava l'acqua cresceva,
e a lui lambiva il piede.
Il cuore si gonfiò di nostalgia,
come al saluto della sua amata.
A lui essa cantava, a lui parlava,
e per lui fu finita:
un pò lei lo attirava, un pò lui scese,
e non fu più veduto.
Johann Wolfgang von Goethe, 1780


NINNA NANNA DELLA FOCA
Oh, zitto, piccino mio, la notte è vicina
E nere son l'acque che sì verdi scintillavano.
La luna, sui marosi, guarda giù e trova noi
Che riposiamo negli avvallamenti dell'onde mormoranti.
Laddove i cavalloni s'incontrano, là soffice sia il tuo cuscino;
Oh, mio piccino affaticato, raggomitolati a tuo piacere!
La burrasca non ti sveglierà, né lo squalo ti sorprenderà,
Se tu dormi in braccio ai flutti, che ti cullan lentamente.
Rudyard Kipling, 1894



IL MARE
Lo scafo consunto e verdiccio
della vecchia feluca
riposa sul lido...
sembra la vela mozzata
che sogni ancora nel sole e nel mare.
Il mare ribolle e canta...
Il mare è un sogno sonoro
sotto il sole d'aprile.
Il mare ribolle e ride
con le onde turchine e spume di latte e argento,
il mare ribolle e ride
sotto il cielo turchino.
Il mare lattescente,
il mare rutilante,
che risa azzurre ride sulle sue cetre d'argento...
Ribolle e ride il mare!...
L'aria pare che dorma incantata
nella fulgida nebbia del sole bianchiccio.
Palpita il gabbiano nell'aria assopita , e al tardo
sonnolento volare, si spicca e si perde nella foschia del sole.
Antonio Machado, 1917



Antico, sono ubriacato dalla voce
ch'esce dalle tue bocche quando si schiudono
come verdi campane e si ributtano
indietro e si disciolgono.
La casa delle mie estati lontane,
t'era accanto, lo sai,
là nel paese dove il sole cuoce
e annuvolano l'aria le zanzare.
Come allora oggi in tua presenza impietro,
mare, ma non più degno
mi credo del solenne ammonimento
del tuo respiro. Tu m'hai detto primo
che il piccino fermento
del mio cuore non era che un momento
del tuo; che mi era in fondo
la tua legge rischiosa: esser vasto e diverso
e insieme fisso:
e svuotarmi così d'ogni lordura
come tu fai che sbatti sulle sponde
tra sugheri alghe asterie
le inutili macerie del tuo abisso.
Eugenio Montale, 1927



IL NAUFRAGO
Il mare, al buio, fu cattivo. Urlava
sotto gli schiocchi della folgore! Ora
qua e là brilla in rosa la sua bava.
Intorno a mucchi d'alga ora si dora
la bava sua lungi da lui. S'effonde
l'alito salso alla novella aurora.
Vengono e vanno in un sussurro l'onde.
Sembra che l'una dopo l'altra salga
per veder meglio. E chiede una, risponde
l'altra, spiando tra quei mucchi d'alga...
"Chi è? Non so. Chi sei? Che fai? Più nulla.
Dorme? Non so. Sì: non si muove". E il mare
perennemente avanti lui si culla.
Noi gli occhi aperti ti baciamo ignare.
Che guardi? Il vento ti spezzò la nave?
Il vento vano che, sì, è, nè pare?
E tu chi sei? Noi, quasi miti schiave,
moviamo insieme, noi moriamo insieme
costì con un rammarichìo soave...
Siamo onde, onda che canta, onda che geme...
Tu guardi triste. E dunque tua forse era
la voce che parea maledicesse
nell'alta notte in mezzo alla bufera!
Non siamo onde superbe, onde sommesse.
Onde, e non più. L'acqua del mare è tanta!
Siamo in un attimo, e non mai le stesse.
Ora io son quella che già s'è franta.
Ed io già quella ch'ora là si frange.
L'onda che geme ora è lassù, che canta;
l'onda che ride, ai piedi tuoi già piange.
Noi siamo quello che sei tu: non siamo.
L'ombre del moto siamo. E ci son onde
anche tra voi, figli del rosso Adamo?
Non sono. È il vento ch'agita, confonde,
mesce, alza, abbassa; è il vento che ci schiaccia
contro gli scogli e rotola alle sponde.
Pace! Pace! È tornata la bonaccia.
Pace! È tornata la serenità.
Tu dormi, e par che in sogno apra le braccia.
Onde! Onde! Onda che viene, onda che va...
Giovanni Pascoli, 1909


Tuo padre giace a più di nove metri di profondità.
Le sue ossa sono diventate corallo;
I suoi occhi ora sono perle.
Non c'è in lui parte alcuna
che non si trasformi per opera del mare
In qualcosa di ricco e di meraviglioso
Le ninfe del mare di continuo suonano per lui:
Ding-dong.
William Shakespeare, 1611



Che puro gioco di lampi sottili
consuma ogni diamante
d'impalpabile schiuma,
e quanta pace che sia nata sembra;
quando sopra l'abisso un sole posa,
opere schiette d'una causa eterna,
scintilla il tempo e il sogno è conoscenza.
Paul Valéry, 1923



MARINA
L'oceano sonoro
Palpita sotto l'occhio
Della luna in lutto
E palpita ancora,
Mentre un lampo
Vivido e sinistro
Fende il cielo di bistro
D'un lungo zigzag luminoso,
E che ogni onda
In salti convulsi
Lungo tutta la scogliera
Va, si ritira, brilla e risuona.
E nel firmamento,
Dove erra l'uragano,
Ruggisce il tuono
Formidabilmente.
Paul Verlaine, 1866



L'Oceano intanto, sorgendo, l'Aurora lasciò.
Virgilio, 19 a.C.

sangiopanza
28-09-2006, 17:43:50
TRAMONTO A I LICINI.

Scogli,
cascata di perle nere
nella scia luminosa del mare.
Una vela lontana
taglia l'orizzonte.
Il silenzio dei mirti e dei licini
è alto,
anche l'acqua è ferma
al concerto delle cicale.
Solo le farfalle
fanno vibrare l'aria
mentre una brezza leggera
accarezza le tenere ginestre.



PARCO I LICINI

Intenso profumo di mirto:
accarezzo i fiori con le mani.
Le lucertole mi sfiorano
lo sciacquio del mare
e il canto delle cicale
mi cullano.
Tra verde e azzurro
mi addormento.



PASSEGGIATA A I LICINI

L'hanno scoperto da sempre anche loro
il mio paradiso.
D'inverno è il regno
dei pullulanti formicai
come d'estate è quello delle innamorate cicale.
Il mare tace.
Un tramonto di fuoco
avvolge la scogliera,
accarezza gli alberi e i cespugli,
colora il silenzio.
Soltanto le foglie secche fanno eco ai miei passi.



I LICINI

Retta azzurra
separava
il cielo dal mare.
Tempi di attese diverse.
La gioventù fu piena di te:
mi accusavi insaziabile di mare.
Ora
oltre la retta
il mistero
forse il nulla.
La scia luminosa del sole al tramonto
sfiora gli ombrelloni
chiusi a charlot
sulla piccola spiaggia.
Chiudo gli occhi
scendo al mare,
immergo il viso tra le alghe.
Gli scogli di Ulisse
dorati richiamano,.
E' giorno ancora.



Tutte le poesie sono di Maria Antonietta Mordente e dedicate alla spiaggia, con parco, di I Licini ( o Illicini), a Maratea, dove vado a fare anch'io i miei bagni negli anni in cui vado in vacanza a Maratea.
Credo che il fascino del luogo lo si possa intuire dai versi sopra riportati.

sealove
28-09-2006, 17:51:52
Grazie a tutti! :)

@Sangio
Sono proprio queste le poesie che cerco.
Magari di poeti semi sconosciuti o che si riferiscono a luoghi precisi.
Bellissime. Ancora grazie.

Adesso si che la mia raccolta si arricchisce in maniera esponenziale :006:

sealove
04-10-2006, 16:53:40
Davvero grazie a tutti :022: