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DANIMARCA, Oslo, Brussel



AlexanderFreud
06-12-2004, 18:11:34
La Danimarca è stata per me una tappa quasi obbligata, in quanto a Copenaghen vivono alcuni miei parenti da una trentina d'anni, anche se noi ci decidemmo ad andare solo nell'estate 2001. Partimmo in auto da Reggio il 3 Agosto, sfruttando un altro appoggio che avevamo a Roma, da dove partiva l’aereo. Viaggiammo con la compagnia belga 'Virgin', avendo già da tempo scartato l'ipotesi di arrivarci in automobile dopo un tragitto di quasi 2700 km.

Le bellezze dei paesi del nord, in estate, di cui ci si accorge subito è, oltre la pulizia, la frescura e le ore di luce in più.
Arrivati al Kastrup (l'aeroporto di Copenaghen) c'è mio zio ad attenderci, il quale ci accompagna a casa sua: in questo viaggio all'estero abbiamo l’agevolazione di non dover cercare alloggi economici...

Le abitazioni danesi sono prive di persiane e di tende, per sfruttare al massimo la fioca luce del sole. Ma non vi è alcuno sguardo indiscreto tra vicini, come vuole l’abitudine scandinava. I soffitti sono molto bassi, così che io, pur essendo di un'altezza media per quelle zone (1,86 m), issandomi con le braccia tese riuscivo a toccarli.

Le persone che s'incontrano per le strade guardano dritti per la loro direzione, e questo mi fa piacere, poiché finalmente avevo trovato un paese in cui potessi aggiustarmi i capelli di fronte ad ogni superficie riflettente, senza che mi ridessero dietro. Di contro c'è da dire che sono piuttosto 'freddi' (probabilmente è dovuto al clima).

La cucina non è male, però limitata a dolci molto grassi e molto buoni, e carni accompagnate da una miriade di salsine dolciastre, agrodolci, che si possono mangiare tranquillamente finché non si scopre cosa ci sia dentro. Ottimo, ovviamente, il pesce, che ho, purtroppo, avuto modo di mangiare solo due volte.


Alla seconda serata di vacanza salivamo su una nave da crociera di medie dimensioni che fa la spola tra la capitale danese ed Oslo. Dalla nave abbiamo visto i filari di mulini a vento bianchi, emblema degli sforzi che hanno i Danesi nel rispettare l’ambiente, piantati sul basso fondo del mare, Helsingborg (in Svezia), ed il ponte che collega le due nazioni; mia sorella ha approfittato delle piccole piscine per farsi un bagno, rimanendo con gli occhi rossi per il cloro.
La mattina dopo attraccavamo in Norvegia, e nessuno ci aveva ancora chiesto i documenti dalla partenza, visto che la Danimarca è in Unione Europea ed ha allo stesso tempo accordi con gli altri paesi scandinavi (ed ancora mancava un mese all’attentato alle Twin Towers).

Il paesaggio naturale è cambiato notevolmente: da una pianura incredibilmente piatta come l'isola della Selandia (magari paesaggio familiare per chi abita in Padania) siamo passati a fiordi scoscesi a picco sul mare.

Visita di Oslo in una giornata; le vie del centro con palazzine del solito stile nordico, sentralstasjon con annessa tigre di bronzo, pranzo a base di panini stile nord-europeo in un centro commerciale, gli avanzi dei gadgets dell'Expo 2000 di Hannover (che io avevo visitato) in un negozietto; leggera pioggia nel pomeriggio che ci ha limitato la visita di una fortezza; fine della visita in bellezza con l''Oslo Jazz Festival' che si teneva proprio in quei giorni.
La sera prendevamo la nave per il ritorno, ripercorrendo il magnifico fiordo di Oslo con i gabbiani sempre presenti. Alle 22:20 vedevo ormai il sole diventare rosso ed abbassarsi sull'orizzonte.


Kobenhavn (o Copenhagen, alla maniera inglese) è una metropoli ordinata e poco caotica, al solito piena di centri commerciali (famosi i 'Magazin du Nord', scusate se non l’ho scritto correttamente). Le persone attendono che il semaforo per pedoni sia divenuto verde, anche se in strada non circolano automezzi, ed ovviamente io, da bravo Mediterraneo, non comprendendo tale perdita di tempo attraversavo lo stesso.

E’ risaputo che nel nord Europa non brillino per pulizia, ma quello che ho visto mi è sembrato allucinante: un bambino portato in braccio dal padre perde il ciuccio, che finisce a terra, in strada; il padre lo prende, lo strofina contro la propria camicia sul braccio e lo rimette in bocca la figlio! Avrei saputo, più tardi che questo atteggiamento è normale in nord Europa.

Non mi posso soffermare sui monumenti, perché non ho la competenza necessaria, cito comunque: Amalienborg, piazza su cui si affacciano i palazzi reali, da visitare; la biblioteca nazionale, costruzione in cui si fondono antico e moderno in un connubio perfetto; il teatro reale al Charlotten borg; la famosa Sirenetta (Den Lille Havfrue), della quale non ci aspetta un monumento così piccolo; il Kastellet e la fontana di fronte la Sirenetta; il canale centrale di Copenaghen con coloratissime case che si affacciano su di esso.
E’ consigliato, se si ha abbastanza tempo, un tour, con imbarcazione per turisti e guida, dei canali di Copenaghen e del mare prospiciente.

Forse è poco saputo che il più antico parco divertimenti d'Europa (fondato nel 1844), il Tivoli, ha sede a Copenaghen, e prende il nome, appunto, dalla cittadina italiana famosa per le magnifiche ville (romane, rinascimentali e successive) ed i giardini. Da questo parco si nota la propensione all'avidità dei popoli del nord: l'ingresso è a pagamento, e le giostre si pagano a parte! Le costruzioni interne riprendono stili del mondo: India, Cina...

Altre visite durante le nostre passeggiate sono state rivolte a: le 'case popolari', filari di case di legno intervallate da montagnoni erbosi; gli stabilimenti della birra Tuborg, accanto ai quali si trova l'Experimentarium, una specie di "Città della Scienza" di Napoli, al chiuso, con possibilità di interaggire con vari strumenti per esperimenti scientifici; il 'mercatino delle pulci' in cui si trova di tutto a poco prezzo (ho acquistato anche un telefono d'epoca ed una tastiera per computer con alfabeto svedese); il parco 'Osterbro' dove una sera si è tenuto un cinema all'aperto gratuito (un film con Julia Roberts, in inglese sottotitolato in danese) e i locali ne hanno approfittato per sbronzarsi con le birre.
Comunque un aspetto positivo della Danimarca è che i minori di 21 anni non possono entrare in discoteca, né prendere alcolici.

Alcuni aspetti particolari da tenere in considerazione: non aspettatevi che l'IKEA di Copenaghen sia migliore di quella italiana, perchè, ovviamente lì esiste dagli anni '60, ed ormai è fatiscente... Gli autobus in città sono ultra moderni, con l’aria condizionata e display delle fermate: unico problema è il prezzo di 20 corone (circa 2,70 euro).


Fuori dalla capitale, più a nord, abbiamo visitato Hillerod, cittadina con magnifico castello rosso dai tetti verde rame, attorniato da immensi giardini, in cui, in procinto di pranzare sull'erba, allo stile del posto, abbiamo ricevuto la gradita visita di una volpe rossa, che si è avvicinata senza timore ed ha mangiato dei pezzi di formaggio. Immancabili nel nostro pranzo sono stati i tipici (e squisiti) dolci rotondi di cioccolato ricoperto di pezzi di cocco.

Sulla costa settentrionale della Selandia siamo passati da Gilleleje, con porticciolo invaso dai gabbiani; e da Hornbaek.
Helsingor è invece proteso verso la Svezia ed ha un castello sul mare il cui spazio interno è utilizzato come teatro all'aperto... anche quando piove.

Il cimitero dei re Danesi, utilizzato dagli autoctoni anche come luogo di relax, si trova a Roskilde, cittadina ad ovest della capitale, con una imponente cattedrale. Scherzosamente si può dire che è questo il paradiso di quelli che dicono di essere fascisti: le croci celtiche sono ovunque...
Sempre lungo la costa occidentale dell'isola viè Vikingeshibe, luogo dedicato al popolo dei Vichinghi, con imbarcazioni fedelmente ricostruite (con i mezzi dell'epoca) e museo con i ritrovamenti d'epoca. Poco più a nord, la cittadina di Frederikssund.

Obbligatorio è stato il bagno nel Mar del Nord, (costa settentrionale della Selandia) in un'acqua in cui è impossibile nuotare, sia perchè il fondale è basso e si tocca anche a 50 metri dalla riva (come a Malta) sia perchè la temperatura è troppo bassa ed i muscoli non riescono fisicamente ad attivarsi a dovere.
Cosa che mi fa molto piacere è l'atteggiamento privo di stupidi pudori delle Danesi, le quali non si coprono nell'atto di cambiarsi il costume. Io lo facevo fino a 14 anni, poi mi sono dovuto adeguare alle arcaiche idee italiane...


Partiti dalla Danimarca, avevamo una sosta di 5 ore a Brussel per lo scalo aereo, e abbiamo visitato il bellissimo centro della città, compresa la statua del bambino "che fa pipì".

Un consiglio per chi va in Belgio: attenzione agli orari dei treni, se il vostro parte, ad esempio, alle 11:24, quello che trovate arrivando al binario alle 11:28 è il prossimo, il vostro è già passato...


Spero di cogliere altri aspetti di vita e culturali della Scandinavia in futuro, in quanto sicuramente mi proporrò di percorrere Svezia, Norvegia e Finlandia in automobile, come ho visto fanno alcuni Italiani ‘camperisti’ con il desiderio di raggiungere Capo Nord.

dietrolacurvadelcuore
06-12-2004, 19:56:55
Bello!

Ricky
06-12-2004, 20:04:13
Bello il resoconto, non sono d'accordo in una cosa: "E’ risaputo che nel nord Europa non brillino per pulizia"... non mi sembra proprio vero, io ho avuto esperienze decisamente diverse, sia in Finlandia, che in Danimarca, che in Islanda, che nel nord Germania.

AlexanderFreud
06-12-2004, 21:48:38
Grazie ad entrambi.

Per 'pulizia' intendevo quella personale: mi hanno detto che lì è normale pulire il ciuccetto del bambino caduto a terra strofinandoselo sulla manica della camicia; i genitori, all'aereoporto, lasciano giocare i propri figliuoli per terra, sotto i filari dei sedili; e consentono loro di mangiare parti di cibo caduto sul pavimento; poi, si vedono anche in Italia, persone di tutte le età si siedono in terra ovunque capiti per mangiare o leggere (anche nelle librerie).
Ovviamente ci saranno anche le eccezioni, come in Italia ci sono le persone che magari non si lavano le mani prima e dopo aver mangiato e dopo essere andati al bagno (qualche volta li vedo).
Mio zio mi ha riferito che le cucine dei ristoranti sono molto sporche, ma questo è fatto comune a tutto il mondo...

La pulizia degli ambienti è un'altra cosa: le loro città sono praticamente asettiche, ed in questo dobbiamo imparare noi Mediterranei.

Noi Italiani siamo puliti nella sfera personale e sporchi in quella pubblica. I nord Europei sono al contrario...

AlexanderFreud
07-12-2004, 19:56:37
Ah dimenticavo un altro episodio che mi ha colpito: in Francia, Bassa Normandia, in un bar una ragazza ci ha dato dei cornetti dopo aver maneggiato la busta della spazzatura.
Non abbiamo detto niente perché abbiam pensato che sia da loro normale fare così.

Comunque, Francois, la cosa migliore sarebbe se fossimo puliti in tutte le circostanze.
Anche se io, come te, preferisco lo stile Italiano, è certo è che l'Italia (ed altri paesi mediterraneià) non fa una bella figura nei confronti dei turisti del nord che vedono le città piene di sporcizia... :-(

AlexanderFreud
07-12-2004, 23:49:18
Un'altra cosa orribile è il modo in cui tengono il pane: nei supermercati è libero negli scaffali, e poi viene posato sul tapis-roulant senza alcuna protezione! Ma questo l'ho visto anche in Grecia.
Le tovaglie per il pranzo sono disconosciute (l'ho notato anche in Turchia)

In Costa Azzurra, in estate, i miei (io avevo 1 anno) si ricordano delle anziane che portavano le baguette sotto le ascelle! (:-O

Poi c'è l'uso del bidet esclusivo dell'Italia ed altre regioni limitate nel sud Europa (almeno i paesi Islamici hanno il tubicino nel gabinetto).

Quando viaggio all'estero mi convinco che solo gli Italiani sono 'puliti', anche se tutti ci accusano di essere 'sporchi' mafiosi... :002: