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Brisbane, Moreton & shells



Mononeurone
01-03-2014, 11:59:41
Con ancora sul corpo l’umidità delle Mele cascades siamo sull’aereo in direzione Brisbane, dove avremo due giorni pieni da spendere in attesa della coincidenza che ci riporterà a casa.
Quando le hostess ci consegnano i talloncini dell’immigrazione, fra le cose da dichiarare è specificato chiaramente un bel “shells”.
Disgrazia, sciagura, sventura, calamità.
Io lo so, speravi non ci fosse ma questi ti chiedono anche cosa hai pestato figurati se soprassiedono sui mitili (ignoti).
Optiamo per l’onestà che, saremo i soliti idioti, coraggiosamente riteniamo paghi sempre.
Di conseguenza barriamo una sequenza di si, stando bene attenti a non includere anche la tendenza agli atti osceni o di voler commettere atti di terrorismo, furti, rapine, abigeato, licenziosità, crimini contro l’umanità vari nonchè trasportare droghe, armi, isotopi radioattivi, kriptonite verde e cd di Gigi D’Alessio. L’unico dubbio riguarda la biancheria umidiccia stipata da settimane nello zaino, ormai cosciente ed in procinto di riprodursi per partenogenesi, che possa essere considerata arma chimica non convenzionale.
Dogana; profilo basso. Prego, per di là! Fila customs to declare.
Al nostro turno veniamo accolti da un doganiere più anziano e da una giovane fanciulla stereotipo del healthy anglosaxon, bionda con le guanciotte.
Da dove venite?
Vanuatu.
Controllo suola scarpe! Lo passiamo, scarponcini seminuovi salvi!
Cosa portate?
(Nomination oscar 2013 attore ed attrice protagonisti per sguardo cucciolo di tardigrado/cane bastonato/innocenza perduta/voglio la mamma).
Conchiglie.........
Prego apra lo zaino (il suo di ella)
Io, pensiero: Ecco il perchè di tutta quella passione per le noccioline!
Il primo scatolino di arachidi colmo di occhi di Santa Lucia viene ispezionato dal doganiere anziano il quale con un sorriso lo restituisce ad Anna in piena ansia da brachiopodo.
Poi il secondo poi il terzo. Seguono sacchetti di spirali lunghe, corte, tozze, poi bomboli, articagli, sghimbesci, cornucopie, cianferi, oviddi, ecc. tutti pazientemente esaminati con notevole calma, abnegazione e spirito di sacrificio. Solo una volta l’omino alza gli occhi esprimendo nello sguardo un inequivocabile e colorito, scusate la volgare traduzione letterale: “ E sticazzi ma quante ne hai?”.
Il tempo passa lento e sul campo restano delle lumache, esatto proprio quelle di terra, in guerra non si fanno prigionieri e dei gusci presumibilmente ancora abitati.
Quando ormai nell’aerostazione non c’è più nessuno ed i due onesti lavoratori già sognano una birra al pub è il turno dei coralli, dei sassi e credo anche qualche residuo cementizio.
Pezzi di corallo rotto dalle forme incomprensibili la cui malia ha un senso solo per lei, che vi devo dire, la amo anche per la sua stravaganza.
Quando i primi avvoltoi si posano speranzosi sulle infrastrutture si passa ai madreperlacei nei loro colori cangianti, perfettamente riposti a modo di mazzo di carte, ergononomia dello spazio ad occupare poco posto con molta quantità.
E’ a questo punto che i due addetti ci guardano con due occhi alla Marty Feldman, non risentiti per carità, realmente increduli, come a dire: Vanuatu è ora un deserto post atomico o avete lasciato qualcosa? Con un filo di voce e l’intonazione del gatto di casa nel momento in cui si apre il frigorifero si ode solo un: “I like shells”, con la “els” finale caduta direttamente a terra ed ancora oggi errante per l’aeroporto. Se qualcuno vi parla di misteriosi echi a Brisbane non svelate il mistero.
Finito?
Sguardo fra i due, gioia, gaudio, felicità. Dagli altoparlanti si sprigiona prima l’Inno alla gioia ed in seguito anche We are the champions dei Queen, si batte il cinque, atterra per l’occasione persino il famoso idrovolante dei veterinari e brindiamo tutti con l’amaro.
Tutto ad un tratto cala un silenzio di pietra.
Due occhi fiammeggianti ed inquisitori convergono sulla mia figura:
Tu...?
(tento di liofilizzarmi) Ehm....
Tu non
(Mi faccio ancora più piccolo) Ehm
Non è che tu...magari.....anche...conchiglie......hai.....za ino.......
(Ipotizzo un Seppuku) Ehm...sss..
Ti prego dimmi di no!
Ebbene si, e tiro fuori i miei (suoi di lei) sacchetti.
Capisco che a quel punto i due possono subire qualsiasi cosa senza reagire ed ho quasi la tentazione di fargli firmare un mutuo a mio nome, lascio stare, in fondo sono una pasta d’uomo.
Ce ne andiamo dopo avergli stretto la mano per sincera stima ed ammirazione della grande professionalità dimostrata.
Annina felice come una Pasqua! Poche perdite.
Io dovetti in seguito subire anche la ricerca di contenitori acconci all’esibizione dei gusci ed appendere anche al soffitto una lanterna piena dei suddetti, la quale ora fa bella mostra di sé nell’atrio di casa.

http://www.daff.gov.au/biosecurity/travel/cant-take

leander
01-03-2014, 12:52:10
Come dire... che avete contribuito all'estinzione di poliplacofori, anfineuri, monoplacofori, solenogastri, scafopodi, brachiopodi, sacoglossi, anaspidei in uno degli ultimi paradisi naturali del Pianeta?
E per di più con l'avallo di due pubblici ufficiali demandati a contrastare tale scempio?
Annamo bbene... :013:

Mononeurone
04-03-2014, 19:45:26
Espletate le formalità doganali prendiamo il bus aeroportuale che, se non ricordo male, con 15 Aud, ci porta direttamente all’ Annie’s Shaldon Inn, piccolo motel non distante dal centro. 405 Upper Edward Street Brisbane QLD 4000, Australia +61 7 3831 8684 anniesbrisbane.com‎
La voglia di tornare nei simpatici ostelli aussie era tanta, la scelta è caduta su Annie’s per la migliore posizione e per la simpatia che ispirava il posto. In effetti è una specie di casa delle bambole old british, molto carina, comoda, gestita da due anziani molto disponibili, solo un po’ attaccati al soldo, si vede che qualcuno è scappato senza pagare. Circa 90,00 Aus colazione inclusa. Consigliato.
La prima uscita serale è per una cena nella zona pedonale con le ottime Brisbane bay bugs, sorta di aragostine senza chele molto gustose, da provare.
I progetti di gite ed escursioni franano subito l’indomani. La voluttà di un giaciglio a cui non eravamo quasi più abituati ci induce ad approfittare delle coltri quindi, ad un orario non proprio mattiniero, usciamo per un giro in città.
Come tutti i centri australiani Brisbane è ariosa, rilassata, molto vivibile. Possiede un centro moderno con dei grattacieli molto pittorici, per me attrattiva fotografica quasi irresistibile.



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Mononeurone
04-03-2014, 19:49:25
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Inglobando anche edifici old fashion in un contesto che poco c’azzecca creando quella miscellanea di stili ed architetture tipica dei paesi senza una storia antica.




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Mononeurone
04-03-2014, 19:52:33
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Mononeurone
04-03-2014, 19:53:03
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Mononeurone
04-03-2014, 19:55:12
In direzione del fiume omonimo si incontra la Albert St Uniting Church chiesa di mattoni rossi “antica” di ben 160 anni che, in mezzo ad alti edifici in vetro e cemento, c’entra come i cavoli a merenda.



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Poco prima del ponte c’è la piazzona detta Ball’s Square dove si trovano gli edifici pubblici



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Mononeurone
04-03-2014, 19:56:45
e le “palle”, contributo aussie all’arredamento urbano moderno.



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Daiana
05-03-2014, 02:06:00
Foto bellissime, le mie non lo sono così tanto!

Mononeurone
05-03-2014, 09:07:04
Ma tu sei più bella di me, quindi siamo pari....:)

Sailing
05-03-2014, 11:34:23
Ma tu sei più bella di me, quindi siamo pari....:)

La battuta è sempre in agguato con Mononeurone! Un piacere sempre leggere i resoconti e devo dire che ho un po' tremato per voi a sentire della dogana.. ;-)

Attenzione però se entrate da noi, dichiarare conchiglie o peggio ancora coralli significa fare harakiri: anche se sono pezzi informi raccolti in spiaggia, scatta la multa, il sequestro e la denuncia automatica, purtroppo penale: non so se la denuncia sia solo in caso di mancata dichiarazione o in tutti i casi, ma purtroppo c'è. I coralli sono nella lista delle specie protette e chi le importa anche privatamente senza regolare licenza di importazione si becca una multa fino a 9.000 Euro e purtroppo anche la denuncia, nota bene PENALE. Il problema è che vale anche per i corallini morti e rotti raccolti in spiaggia, la legge non fa distinzioni, questo è il guaio! C'è recentemente incappato un mio vicino di casa che sta ancora piangendo, 7.500 Euro di multa (se ben ricordo la cifra, comunque enorme) + denuncia per un corallino rosso sbiadito raccolto in spiaggia. Alcuni anni fa un altro mio conoscente, rientrato dall'Etiopia dove 20 anni di soggiorno lì, si è portato a casa beatamente i suoi oggetti in avorio, regolarmente acquistati in Etiopia un mucchio di anni prima: anche per lui multa salatissima, confisca e denuncia con condanna perché gli oggetti, pur se acquistati prima dell'entrata in vigore della legge, non erano stati denunciati come già esistenti (come se lui dall'Etiopia potesse farlo, ma questa è la legge).
Purtroppo molti non sanno la gravità e anche a volte la " sproporzionalità" delle sanzioni, per questo mi sono sentito di scriverlo, anche a beneficio di chi passa di qui a leggere per caso. Nella lista ci sono anche molte specie di conchiglie anche se è ben difficile che ci siano quelle raccolte in spiaggia. Ma certe che si acquistano a pochi soldi sono incluse..
La legge è la 150/92, con tutte le successive modifiche che la hanno inasprita, per chi ha la pazienza di andarla a leggere

Durante il nostro recente viaggio in Nuova Zelanda, abbiamo lasciato il cuore in un oggetto Maori fatto con ossa di balena: specie protetta, quindi non ammessa l'importazione in Europa.:(
certo fin che non ti beccano va tutto bene, e la maggior parte delle volte non ti beccano, ma è bene saperlo, per non incorrere in guai anche a volte essendo in buona fede!
L'avventura di Mononeurone non si sarebbe conclusa felicemente con i doganieri Italiani, se avessero visto il corallo, pur se raccolto in spiaggia

Daiana
05-03-2014, 18:35:33
Sei proprio un galantuomo mono!

Mononeurone
08-03-2014, 11:55:28
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Stranissimo esempio di tecno clochard



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Mononeurone
08-03-2014, 11:56:06
Dal ponte si ha una bella vista della città e si entra nel famoso south bank, quartiere interamente dedicato allo svago, la cui ruota panoramica bianca fa bella mostra di sé in quasi tutte le cartoline della città




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Mononeurone
08-03-2014, 11:56:51
Ottima soluzione urbanistica, distante dalle abitazioni, oltre al cultural center ed al Performing Arts center, ci sono parchi, piscine, pub, caffé, ristoranti, bancarelle e negozietti. E’ fruibile da ogni tipologia di cittadino, anziani e famigliole si godono gli spazi aperti di giorno, mentre di sera i giovani fanno tranquillamente casino ubriacandosi, senza dare grandi fastidi. Anche perché chi dà noia al prossimo viene preso e portato via senza tanti complimenti dal servizio d’ordine, visto di persona.
Lungo la passeggiata sul lungofiume si incontrano anche un tempio nepalese ed un area di foresta pluviale con tanto di lucertoloni.



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Mononeurone
08-03-2014, 11:57:22
Ancora un poco più avanti si trovano una serie di piscine, una delle quali dotata pure di spiaggia di sabbia bianca a ricreare un angolo tropicale in piena area urbana.



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Mononeurone
08-03-2014, 12:03:46
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Mononeurone
08-03-2014, 12:04:26
Un piccolo paradiso per chi vive in una città di circa due milioni di abitanti, fa però da contraltare l’eccessiva rigidità degli australiani, tipica degli anglosassoni che, per un italiano, latino ed epicureo come me è sempre un po’ indigesta. Le regole di comportamento ed i moniti di pericolo sono praticamente due volumi Treccani, vietanti qualsiasi cosa, dalle canne al gioco del pallone.



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Per fortuna qui non ci sono conchiglie e dopo un giro per bancarelle ed altro strambo arredo urbano sospeso,




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Mononeurone
08-03-2014, 12:12:31
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Mononeurone
15-03-2014, 12:42:04
A sera torniamo a South Bank, fra i molti ristoranti di cucine varie, dall’indiano al francese, passando per la pizzeria avevamo adocchiato una autoctona steak house, non ho segnato il nome ma è facilmente visibile e riconoscibile avendo i banconi di legno lungo la via. Il richiamo della carne australiana è forte ed andare via senza riprovarla sarebbe un vero peccato. La scelta è azzeccata, dopo una T bone di Angus nutrito a grano da mezzo kilo a testa, per pura golosità ci facciamo un altrettanto grande filetto, consumando pure la doppia razione di patate e verdure. Non me ne vogliano i vegetariani, vegani e soci. Assolutamente consigliato. Per buttare giù il tutto un paio di litri di XXXX.
In uno stato iperproteico ad alto tasso alcolico tiro fuori il cavalletto, ormai tenuto assieme solo da nastro isolante e pezzi di spago, per fare qualche foto notturna mentre Anna dorme sulla panchina.




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Mononeurone
15-03-2014, 12:42:49
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Dopo le foto ho buttato il treppiede, credo che ciò abbia un significato.



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Mononeurone
15-03-2014, 12:43:52
Nelle intenzioni c’era anche un dolcetto nella zona pedonale ma una notevole creatività gastrica mi induce ad evitare, già una volta sono stato scambiato per un leone provocando il panico nel campeggio, qui nella migliore delle ipotesi mi arrestano.




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Non direi che Brisbane vale un viaggio apposito per visitarla, dovendosi fermare o di passaggio è sicuramente piacevole, viva, qualcuno la definisce scintillante, magari è esagerato ma avercene noi di centri così a misura d’uomo. Avendo girato a piedi ed a caso abbiamo visto i principali quartieri centrali, da Roma street a Riverside, non credo però che il resto della città nasconda particolari meraviglie. L’attrattiva principale nei dintorni è il Lone Pine Koala sanctuary, dove il must è fotografarsi con un koala in braccio. Avulsi agli zoo, anche se camuffati, abbiamo evitato la visita, con quello che offre l’Australia di realmente wild ci è sembrato una stupidata, mi sono stati consigliati però il parco delle Glass Mountain e la Wetland reserve, ambedue poco fuori città.




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Amo i segnali anglosassoni

Mononeurone
15-03-2014, 12:45:24
MORETON ISLAND

Situata a circa 40 km dalla foce del fiume Brisbane quest’isola sabbiosa meno famosa della non distante Fraser mi sembrava una meta interessante. Acquistiamo il tour presso il tourist center in centro città. La compagnia la scegliamo a caso, più o meno le proposte si equivalgono, per noi è fondamentale tornare per sera avendo il volo di ritorno nella notte.
Cosa dite? Non si fa mai un’escursione in luoghi remoti quando si deve prendere un aereo? Mannaccia, se penso al rischio di restare in Australia.
Dopo una levataccia raggiungiamo il porto su una Land Lover guidata da una signora simpatica totalmente fulminata. Arriviamo al traghetto in perfetto orario solo per vedere lo stesso che si allontana nella baia. Perchè percome, telefonate: orari cambiati, scusate non ce l’hanno comunicato. Bell’agenzia. Tante scuse, rimborso, incazzamento; poi si apre la possibilità di raggiungere l’isola con l’aliscafo del Tangalooma Island resort.
Ringrazio qui i due giovani francesi che hanno rinunciato a venire permettendo a noi due di andare, veramente carini e gentili.
Il battello per il resort è un gran casino e parte in ritardo, arriviamo sull’isola quasi a mezzogiorno. Qui ad attenderci c’è un paio di quintali di guida con il suo fuoristrada.




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Il primo impatto è fantastico, mare verde e blu, una lunga lingua di sabbia dorata, uccelli acquatici in bella mostra.





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Mononeurone
15-03-2014, 12:46:13
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Mononeurone
15-03-2014, 12:49:27
Moreton island, recreation & national park, è la terza isola costituita da sabbia del mondo ed, escluso il resort sulla spiaggia principale che attira migliaia di turisti all’anno, ha una popolazione permanente di circa 140 persone divisa in quattro micro centri, un faro historical monuments e per il resto è completamente selvaggia.
Il nostro elefantiaco autista ci assicura che ci farà visitare il più possibile nel tempo a disposizione e parte a chiodo sul bagnasciuga, non ci sono strade, si sfrutta la spiaggia a seconda delle maree o si percorrono piste di sabbia.
Siamo in compagnia di tre simpatiche ragazze indonesiane e la prima sosta è alle dune per il sand boarding. Il posto non è particolarmente esaltante, sarà anche una tavanata per turisti ma ci divertiamo molto. Le fanciulle orientali sono entusiaste. Resto sempre di stucco osservando quanto ed in che modo si entusiasmano gli orientali!




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Mononeurone
15-03-2014, 12:50:02
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Anche la mia poco orientale fanciulla si diverte assai.




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Vi delizio anche con me stesso




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manumanu
18-03-2014, 12:27:46
zuzzurelloni! bravi!

Ricky
19-03-2014, 17:12:34
Ma che bello!!!

Daiana
20-03-2014, 00:49:22
Molto interessante!

Mononeurone
22-03-2014, 12:02:04
Quando ci fermiamo nell’unico ristopub dell’isola capisco il perchè della stazza dell’amico. Su sua ordinazione ci viene servito un hamburger più o meno così costituito:
Due fette di pane di circa 20 cm di diametro
Un haburger di ottima carne da almeno 4 etti
Un etto di pancetta
Un uovo fritto
Un paio di organismo filamentoso identificato come cheddar.
Copiosa quantità di cipolla fritta
Barbabietola rossa ad uso cromatico
Una badilata di un misto di insalata, peperoni, cetrioli, funghi, mais, verdure varie non identificabili, cementato con mezzo litro di soluzione costituita da ketch up, maionese e malta premiscelata fibrorinforzata ad effetto antichizzante.
Altezza dello stesso cm 15 circa, peso kg 2, densità circa 22.000 N/mt3
Accompagnato dal solito contorno di un kilo di patate fritte.
Ottimo, abbondante, leggero e digeribile ideale per l’outdoor.
Due birre per finirlo. Anna cade nel tentativo.

Il resto dell’isola è una corsa in macchina sulla spiaggia, un bagno nelle gelide acque della laguna e la visita al faro con breve trek nel parco




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Mononeurone
22-03-2014, 12:02:40
Se devo essere sincero non mi ha esaltato ed il giro effettuato a rotta di collo non ha contribuito molto ad apprezzarla. Sicuramente l’isola è particolare, la parte centrale è ricoperta di boscaglia endemica e le spiagge ad est, verso il mare aperto, assolutamente selvagge; meriterebbero una visita, sopratutto a piedi, con più calma per essere godute. Anche la mancanza di fauna selvatica non aiuta, in compenso sono presenti molti uccelli.
Il mare è stupendo, penso che in una stagione più favorevole, in agosto l’acqua è gelida, ci si possano trovare più soddisfazioni. Mi dicono che è facile incontrare tartarughe, delfini, balene e persino dugonghi.
Lo snorkelling si fa nei pressi del molo dove nelle vicinanze sono presenti dei relitti facilmente visitabili, teoricamente era una delle attività in programma, la temperatura dell’acqua non invogliava però molto.



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Uno splendido tramonto ci saluta mentre il traghetto parte per la terraferma, abbiamo i tempi giusti solo per prendere le nostre cose, cambiarci e tentare di toglierci la sabbia dalle mutande. Operazione impossibile, il sand boarding è terribile.
14 ore d’aereo a grattarsi granelli è un piacere riservato solo ai no alpitour.




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A Dubai abbiamo una lunga sosta e ne approfittiamo per fare una doccia nel bellissimo aeroporto e per contrattare un iphone d’oro massiccio, non ci sono cambiali in numero sufficiente così lo lascio lì.