PDA

Visualizza Versione Completa :

SVEZIA: STOCCOLMA DA SOGNO



VALDO1977
30-08-2010, 20:44:45
TRATTO DA: http://www.osvaldoforastelli.it/Svezia.html



Svezia da sogno ...
Giungo a Stoccolma con il mio volo aereo proveniente da Dublino.
Arrivato verso le dieci mattutine a Vasteras, circa un centinaio di chilometri a sud di Stoccolma, la mia prima preoccupazione e cercare uno sportello bancomat dove prelevare valuta corrente.
L' aeroporto di Vasteras è piccolino e poche anime lo affollano. Quando domando se vi è nei pressi una 'cash machine' , mi sento svenire al sentirmi rispondere negativamente.
Decido di informarmi immediatamente su come raggiungere il centro di Stoccolma e su come io possa pagare il biglietto del tragitto. Fortunatamente vi è servizio bus che parte di li a poco verso la capitale svedese. Tres Bien!
E ringraziando la buona sorte, il biglietto si può acquistare con carta di credito allo sportello informazioni. La preoccupazione svanisce immediatamente a questa buona notizia. Felice, salgo sul bus nella totale tranquillità.
Ero convinto che Stoccolma, una delle diverse capitali che avevo e mi accingevo a visitare in questo lungo viaggio, fosse quella meno attraente dal punto di vista storico e culturale. La città che meno mi appassionava a prima vista, a mio parere.
Forse. Invece mai come allora mi sono sbagliato sul giudizio nei confronti di una città.


...i primi passi in questa città a misura d' uomo...
Arrivo alla stazione dei bus di Stoccolma nel primo pomeriggio. Partito da Dublino sotto una leggera pioggia e un freddo invernale mi ritrovo a camminare per le vie della capitale svedese con maglia pesante e giubbotto, nonostante il sole risplendesse nel cielo.
La gente mi guarda in stupita, quasi sia giunto dal Polo Nord in mezzo ai ghiacci. E per come sono vestito non posso dare loro torto. Parevo un piccolo Messner su una spiaggia romagnola: completamente fuori luogo.
Mi incammino lungo le vie cittadine nella speranza di trovare velocemente l' alloggiamento da me prenotato ( dall' Italia ) e dove passerò le successive quattro notti. Fortunatamente per me, l' edificio si trova non molto distante dalla stazione dei bus. E' situato a Skeppsholmen ( guarda la scheda ).
La fatica inizia a farse sentire, per via del caldo e per via dei miei pesanti bagagli. Per di più giro e rigiro attorno all' edificio quattro o cinque volte senza riuscire a capire dove sia ubicato: davanti a me.
Avrei dovuto alloggiare sull' Af Chafpman, un veliero dei primi anni del novecento adibito ad alloggiamento per turisti. Purtroppo ( guarda caso ) il veliero si trova in restauro ( sigh! ) e cosi mi devo accontentare di una stanza nell' edificio a fronte.
Dopo una doccia che mi rimette in forze, esco alla scoperta di Skeppsholmen attratto dalla bellissima giornata. La vista sulla città è fantastica, la temperatura ottimale. Dopo un breve giro lungo l' isolotto mi distendo in uno dei moltissimi prati verdi presenti a Skeppsholmen ; per circa un' ora mi dedico al riposo più assoluto, sperando di abbronzarmi un poco.
Dopo essermi svaccato al sole inizio la ricerca di un posto dove consumare la mia prima cena a Stoccolma. Uscito dalla mia camera inizio a percorrere le vie di Stoccolma che si diramano lungo la City. Lungo la via Drottininggatan, adibita ad isola pedonale, noto da subito il gran numero di persone da ogni dove che affollano Stoccolma. Le numerose vie pedonali che si estendono nel cuore commerciale della città sono affollatissime fino a tarda sera. Negozi e ristoranti sono aperti fino a tarda serata, contrariamente a quanto avviene in città come Belfast!
Dopo una lunga camminata tra la folla in via Drottininggatan giugno in piazza Hotorget da dove proseguo per Sveavagen. Mentre cerco un luogo dove mettere a tacere la mia fame, approfitto della camminata per ammirare quanto Stoccolma sia bella, pulita, curatissima e soprattutto una città poco caotica a differenza della maggior parte delle capitali europee.
Dopo chilometri passati a camminare lungo le vie della città scorgo per caso una piccola pizzeria e, stanco di camminare senza meta, mi butto al suo interno sperando di non venir ammazzato dai prezzi, a sentir dire improponibili, della città svedese.
Non ho ancora molto appiglio con la valuta locale, ma a prima vista mi pare di poter mangiare una cena dignitosa senza essere costretto a vendere un rene per pagare il conto. Mi viene servita una pizza enorme ed una birra freschissima! Consumo una cena sostanziosa ma nonostante ciò il prezzo è modico ( per la media locale si intende ! ). Il servizio è ottimo e i gestori molto educati e simpatici, non appena scorgono essere io un esempio di uomo italiota. Mi ripropongo di tornare la sera successiva per gustare dopo diverse settimane una pasta, da vero italiano! Lungo la strada del ritorno in piazza Hotorget un centinaio di egiziani festeggia chissà quale ricorrenza. Facevano molto baccano con le loro auto e la loro musica a tutto volume. Bandiere egiziane in ogni dove, urla , grida. Nemmeno avessero vinto la coppa d' Africa.
Torno al mio alloggio verso mezzanotte ma già verso le undici le strade di Stoccolma pian piano si svuotano lasciando intravedere la bellezza di questa lunga via pedonale che attraversa da un capo all' altro la città. Giungo stanchissimo nella mia stanza, e non appena poso la testa sul cuscino il sonno mi prende in meno di un nanosecondo.
Il giorno seguente, come da regola, mi alzo prestissimo per andare alla scoperta vera e propria della città: Stoccolma arrivo!
Inanzitutto visito in maniera più approfondita l 'isoletta di Skeppsholmen che si trova tra Gamla Stan ( Slottsbacken - guarda la scheda ), la città vecchia e l'isola di Djurgården, ed è unita alla terraferma da un ponte in acciaio.
Nel XVII secolo fu la base della flotta da guerra svedese, fino a che, alla fine del secolo successivo, non furono piantati gli alberi che ne hanno fatto uno dei luoghi preferiti dagli abitanti di Stoccolma per una passeggiata all'aria aperta.
Vicino all'ingresso dell'isola sono visibili composizioni variopinte degli artisti Niki de Saint-Phalle e Jean Tinguely, mentre sulla riva di fronte alla città vecchia è ormeggiato il Chapman, un veliero adibito a ostello ( doveva essere il mio ostello ! ).
All'interno dell'isola, in mezzo agli alberi, sorgono invece alcuni musei: l'Östasiatiska Museet, che ospita una preziosa raccolta di ceramiche orientali, il Moderna Museet, il Fotografiska Museet, e l'Arkitektur Museet, dedicato all'architettura svedese antica e contemporanea. Al centro di Skeppsholmen si trova invece una chiesa, la Skeppsholm Kyrkan, a pianta ottagonale.
Dalla parte opposta all'accesso dell'isola si trova un altro ponte che conduce allo scoglio di Kastellholmen, un tempo occupato da caserme e ora trasformato in parco pubblico anch'esso.
L' isoletta non ha molto da offrire storicamente, se non il Moderna Museet, che però decido di non visitare. Offre invece ai miei occhi degli scorci bellisimi sulla città immersa nella sua tranquillità e nel silenzio del luogo. Moltissime persone si adagiano nel verde di quest' isoletta a prendere il sole o semplicemente per ammirare Riddarfjarden e la città vecchia con il suo Palazzo Reale. E senz' altro uno dei luoghi più caratteristici di Stoccolma dove fortunatamente io ho 'residenza'.
Ritorno verso la City per andare alla ricerca di un luogo dove consumare il pranzo. Vi sono in Svezia e Danimarca supermercati ( 7eleven ) che vendono un po di tutto, dai generi alimentari ai giornali e, particolarità, al loro interno vi è pure una tavola calda. Quasi per caso scorgo questo supermercato e alla vista di un gran piatto di pasta immersa in un magnifico sugo il mio cervello impazzisce. Mi siedo e ordino immediatamente quella pasta squisita senza preoccuparmi di domandare se quel magnifico sugo e con 'mushrooms'.
Quando vengo servito dimentico i chilometri fatti in mattinata, le mie scarpe smettono di fumare e la mia gioia aumenta col passare dei secondi. Poi, ahimè, guarda e guarda "...ma cosa diavolo è quel pezzettino li?Sembra carne..."
Risposta errata. Funghi. Funghiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!!! Io odio i funghiiii!! Porca troia funghi anche qui, in Svezia! Ma la fame era troppa...
Opto di mettere da parte questi maledettisimi cosini marroni e mangiare unicamente la pasta (il gusto era buono, ma se pensavo che vi erano funghi...) Non riesco a finire la porzione ovviamente, nonostante la birra fosse un buon deterrente.
Riparto con lo stomaco sottosopra e ancora ora mi chiedo perchè anzichè mangiare quella robaccia non ho ordinato un' altro tipo di pasta. Mah!
Mi dirigo verso il centro città verso Sergels Torg dove al centro si erge l' obelisco di vetro chiamato ' Accento verticale di cristallo' in vetro e acciaio dello scultore Edvin Ohrstrom. La notte viene illuminato e con gli edifici in vetrata che circondano la piazza fanno di essa uno dei punti di ritrovo per molti svedesi.
Proseguo in direzione Stadshuset ( guarda la scheda ), forse il più grande progetto architettonico del XX secolo. Questo municipio venne completato nel 1923 ed è diventato uno dei simboli di Stoccolma. Progettato da Ragnar Ostberg , il più famoso architetto dello stile romantico svedese, presenta influenze italiane. Molti artisti svedesi contribuirono al suo ricco decoro interno. L' edificio comprende la Sala del consiglio e 250 uffici per la pubblica amministrazione. Qui si svolgono le celebrazioni annuali per il premio Nobel, che si svolgono nella Sala Blu. L' edificio è maestoso e la sua torre si vede da quasi ogni punto di Stoccolma. Vi è la possibilità di salire alla sommità della torre: possibilità che non mi lascio scappare.
Vi è una piccola coda che non mi fa desistere dalla mia intenzione di ammirare la città dall' alto. Alla fine aspetto quasi un ora per poter accedere al suo interno poichè non possono essere più di 15 le persone alla sommità. Che bestialità...Giunto alla sommità ammiraro la bellezza di questa città e del quartiere di Glama Stam. Bella, Stoccolma, bella ed unica. Sembra disegnata con una pennarello dalle tinte colorate, cosi perfetta e magnifica come è. E' il modello di città vivibile, dove nulla è lasciato al caso. Grazie anche alla grande civiltà degli svedesi, aggettivo che a noi italiani manca da sempre: senso civico e idea dello stato.
...lo stadio dei record ...
Sapevo che a Stoccolma vi era lo stadio famoso per i recod ottenuti nell' Olimpiade del 1912. Parto quindi alla sua ricerca, non prima di essermi riposato un poco nel parco Humlegarden. Dopo una mezz' oretta passata ad abbronzarmi insieme ad altre centinaia di persone riparto verso lo Stadion.
Situato a un paio di chilometri dal centro città, posto in una zona tranquillissima di Stoccolma, lo Stadion fù costruito in occasione dei Giochi Olimpici del 1912. Lo stadio, piccolino, è il più antico stadio olimpico del mondo ancora in uso, noto come 'stadio Fortezza'. Qui, nel 1912 furono registrati ben 11 record mondiali. E' una costruzione dove il legno è predominante sul mattone. Il simbolo di questo stadio sono le due torri che svettano nella curva a nord. Il giorno successivo si svolgeva il meeting di Stoccolma. Riesco ad entrare ed ammirare da vicino questo piccolo stadio perchè vi erano centinaia di persone intente ad organizzare l' evento e quindi vengo scambiato per un organizzatore del meeting. Ero indeciso se il giorno successivo partecipare sulle tribune al meeting oppure no, ma vista la lontananza da dove era il mio alloggiamento, desisto dall' intenzione.
Torno verso il centro cittadino dove si erge Sergels Torg, mio punto di riferimento e punto di partenza delle mie passeggiate nella capitale.
Da qui proseguo verso il mio alloggio dove, una volta indossato il costume, esco per una pennichella di mezz' oretta sotto il sole caldo di Skeppsholmen.
La sera dopo una lunga passeggiata lungo le vie pedonali del centro mi concedo cena al solito locale dove la sera prima mi era stata servita una pizza grandissima. Questa volta opto per un piatto di cannelloni che mangio in pochi secondi tanto erano buoni.
Verso la mezzanotte le vie del centro sono ormai deserte e solo poche anime rimangono a passeggiare ed ammirare gli artisti di strada. Ammiro vicino a Sergels Torg un suonatore di chitarra veramente bravo.
Torno in camera stanchissimo per i chilometri percorsi durante questo mio secondo giorno in terra svedese.
La mattina seguente, sette di luglio, mi alzo presto come d' abitudine. La mia intenzione è visitare il prima possibile il palazzo reale cercando di evitare lunghe code sotto il sole.
Il Palazzo Reale ( guarda la scheda ) , o Kungsliga Slottet, si trova sull'isola di Gamla Stan ed è l'edificio più importante di Stoccolma.
Residenza ufficiale dei sovrani di Svezia, anche se usato solo in occasioni particolari, il palazzo fu costruito nel XVIII secolo sulle rovine dell'originale castello medievale, distrutto da un incendio nel 1697.
Il complesso si compone di quattro edifici disposti simmetricamente a formare un quadrato, adibito a giardino, di 124x116 metri: qui si svolge la pittoresca cerimonia del cambio della guardia. Due palazzetti vagamente rinascimentali si trovano davanti al corpo principale del palazzo e racchiudono un cortile esterno.
Al primo piano si trovano i Bernadottevåningen, gli appartamenti detti di Bernadotte, in stile rococò, il cui allestimento risale al 1754. Da qui si percorrono, in successione, la Sala delle guardie, ornata da preziosi arazzi di Bruxelles, la Sala delle colonne, la Galleria Bernadotte, con i ritratti di alcuni membri delle dinastie reali, e la Sala della regina Lovisa Ulrika, dove sono raccolti i quadri italiani della collezione Galliera, qui trasferiti nel XIX secolo provenienti dal Palazzo Caprara di Bologna.
Questi quadri furono il regalo di Napoleone alla nipote della moglie Giuseppina, andata in sposa a Oscar I di Svezia.
Al secondo piano del palazzo si trovano invece i Gastvåningen, gli appartamenti degli ospiti, anch'essi ornati da arazzi, e i Festvåningen, le stanze cerimoniali decorate da affreschi di artisti francesi. Queste stanze comprendono il salone da ballo detto Vita Havet, o Mare Bianco, per il colore candido delle pareti.
Attraverso lo stesso ingresso che conduce agli appartamenti si accede anche alla Sala del trono, dominata da un soglio in argento, opera di orafi di Augusta, risalente al 1640.
Di fronte alla Sala del trono si trova la Slottskyrkan, la cappella di palazzo, eseguita da Karl Hårlemann tra il 1730 e il 1751, mentre sotto, nella Skattkammaren (Sala del tesoro) sono raccolte dal 1970 le insegne reali e i gioielli della corona. Vi sono le varie corone dei re svedesi, alcune delle quali enormi e costellate di pietre preziose.
L'ala orientale del Kungliga Slottet ospita il museo intitolato a Gustav III: il più antico museo svedese. Vi si trovano le antichità acquistate a Roma verso la fine del XVIII secolo da Gustav stesso e dal suo agente Francesco Piranesi, figlio del celebre Giovanni Battista.
Sotto l'ala nord infine, nelle vecchie cantine adibite a museo, sono ancora visibili alcuni resti dell'antico castello.
La visità dura un 'oretta circa e non appena sono al di fuori del Palazzo, nel cortile principale, mi soffermo a osservare le guardie reali. Sono le undici e penso bene di aspettare un attimo per ammirare il cambio della guardia a Palazzo Reale.

...il cambio della guardia...
Mon Dieu! Aspetto in piedi un' ora sotto il sole per essere in prima fila e veder bene l' evento. Il cambio della guardia a Stoccolma dura circa mezz' ora (!!). La banda cittadina intraprende vari motivi e le guardie reali si cimentano in corse e controcorse. Nulla di impensabile ma se capitate da quelle parti, non potete perdervelo!
Cosi, dopo un paio di ore passate sotto il sole riprendo la camminata lungo Glama Stam. Già i giorni precedenti avevo passeggiato nei vicoli e vicoletti senza però soffermarmi più di tanto. Qui, a Stadsholmen , nella più grande isola di Gamla Stan, sono visibili molte tracce dell' antica Stoccolma.
E' un piacere perdersi lungo le vie strette di questa parte di Stoccolma. Camminare in mezzo al passato tra la folla e con sempre un qualcosa da ammirare, ha del piacevole come poche altre cose.
La giornata trascorre tra le vie e viette di Gamla Stan fino a quando consumo la cena e un bel the caldo in un McDonald's da dove si gode una bella vista su Skeppsholmen ( guarda la scheda ). La mia passeggiata si allunga verso Sodermalm.
Il complesso viario di Slussen è intricatissimo o abbastanza congestionato durante il giorno. Proseguo lungo le vie che portano al Globen, dove scorgo i primi locali 'giovanili' della città. Nulla di particolare ma per lo meno vengo a conoscenza di qualche pub anche a Stoccolma. Sulla via del ritorno noto come sempre il disperdersi della gente non appena arriva la mezzanotte. Di ragazzini la sera nemmeno l' ombra. Fortunatamente.
L' ultimo giorno è ormai arrivato, e dopo aver preparato la valigia raggiungo la stazione dove acquisto il mio 'costoso' biglietto con destinazione Copenhagen.
Ritorno in centro città e mi dedico all' ultima parte di Stoccolma che ancora non ho visitato, Djurgarden. Qui, a Lejonslatten ( guarda la scheda ) vi si trova un museo particolare e sempre affollato di persone provenienti da ogni angolo del mondo. E' il museo Vasa ( guarda la scheda ) , dove all' interno vi si trova il vascello omonimo.
Il vascello Vasa affondò insieme ai suoi 64 cannoni al momento del varo, nel 1628 e fu recuperato nel 1961. Il vascello si è conservato quasi perfettamente ed è l’unico del genere al mondo.
Per il pubblico, il relitto si è trasformato in una nave splendidamente attrezzata. La potente nave da guerra del 1628 è quasi perfettamente conservata, ed è unica nel suo genere nel mondo. Vasamuseet.
La nave è anche un fantastico tesoro artistico, con quasi mille sculture in legno. Nella futuristica architettura del Vasamuseet si trovano diverse mostre, multimedia e interessanti oggetti recuperati dalla nave. Il museo è capace di affascinare chiunque lo visiti, grandi e piccoli.
Qui ho passato un paio di ore, costretto poi ad uscire per via della temperatura piuttosto bassa ( ma necessaria per la conservazione ) all' interno del Vasamuseet.
Una volta uscito dal museo decido di non spingermi oltre nella scoperta di Djurgarden, lasciando stare la visita al grande parco giochi ivi presente. Mi dirigo invece verso la zona di Kengstradgarden ( Kungstradgarden - guarda la scheda ), il giardino del Re. Il ritrovo più famoso per gli abitanti di Stoccolma, il parco è circondato di viali alberati. Nei pressi del parco si erge la Casa Svedese, un Toruist information attrezzatissimo dove ogni turista deve sostare al primo giorno in terra svedese (io ci vado l' ultimo giorno..).
Su questa piazza si affacciano bar, boutique, ristoranti.. vi sono numerosi concerti e attrazzioni d' estate, sempre colma di gente.
Dopo un breve riposo riparto la sera dalla stazione centrale di Stoccolma con direzione Copenhagen, dove sarei giunto il mattino seguente.
Devo dire che prima di partire per il mio lungo viaggio alla scoperta di sei capitali europee, Stoccolma era quella che meno mi entusiasmava. Al termine del lungo viaggio è stata la città quella che più mi ha colpito.
Città perfetta, sembra creata con i mattoncini lego. Non vi è traffico intenso, le persone usano quasi esclusivamente la bicicletta favoriti anche dalle piste ciclabili presenti in misura eguale a quelle stradali. Le persone sono cordiali, le svedesi sono delle bellezze incredibili, di 'scarti della società' nemmeno l' ombra. E' una città tranquilla dove si può passeggiare ovunque anche nell' estrema periferia senza andare incontro a problemi.
Dal punto di vista storico non offre moltissimo ( rispetto alle più quotate città europee ), ma questo non cambia il piacere di visitarla appieno lunghe le sue isolette collegate dai vari ponti sul Riddarfjarden.
Una città da vedere e vivere.