Buschenschank: andar per frasche tra Stiria e Burgenland!

Tra vino buono, terme e natura in Austria

Il termine, Buschenschank, è quanto mai ostico, almeno alle nostre orecchie; anche la traduzione lo è: diciamo che vengono evocate le frasche come sinonimo di un luogo alla buona, dove si può bere del buon vino e godere di una cucina semplice e tradizionale, accompagnata dal suono di un’immancabile fisarmonica; ecco che la parola spigolosa si trasforma in un qualcosa di dolce, ancor più dolce se questo rito antico delle giornate autunnali ha come sfondo i paesaggi idilliaci della campagna Stiriana o della zona circostante il romanticissimo Neusiedler See, nel Burgenland, presso il confine con l’Ungheria.
La traccia ideale da seguire può essere quella della Steirische Weinstrasse; una pausa relax nella Stiria orientale, magari approfittando delle magnifiche località termali (le Steirisches Thermenland) e da qui una divagazione nel vicino Burgenland tra aziende agricole, castelli, cantine e taverne, che, manco a dirlo, si chiamano Buschenschenken!La proposta di itinerario, prendendo come punto di partenza Graz, tocca la Strada dei Vini Stiriani; poi ci si sposta verso est, attraverso magnifiche zone termali, ed infine si raggiunge il Burgenland, e più precisamente la zona attorno al Neusiedler See, l’unico lago di steppa dell’Europa centrale; subito al di là s’estende la puszta ungherese!
Siamo in zone ancora poco toccate dal turismo di massa, lontane dall’iconografia classica austriaca: zone rurali in cui è l’agricoltura a farla da padrona, dove il paesaggio è caratterizzato da verdi rilievi appena ondulati punteggiati da onnipresenti vigneti, dove l’atmosfera di pace e di calma, un’atmosfera decisamente invitante, è la costante.

STRADA DEI VINI STIRIANI
La strada dei vini Stiriani comprende a sua volta tre “strade”: la Schilcherstrasse, mecca dell’acido rosato prodotto da queste parti; la Sausaler Weinstrasse patria del Rheinriesling, ed infine la Sudsteirische Weinstrasse che corre lungo il confine sloveno ed è nota principalmente per il Welschriesling.
Tutta la strada è punteggiata dai Buschenschenken, rustiche taverne, osterie, che potremmo definire l’equivalente dei più celebrati Heurigen Viennesi, le mescite di vino dei dintorni della capitale: posti semplici ma affascinanti, poche sedie e qualche tavolo, spesso all’aperto, in cui acquistare il vino sfuso anche a bicchiere, accompagnato da piatti semplici e da spuntini.
L’autunno è la stagione ideale per percorrere la strada dei Vini: l’atmosfera, il clima di festa, i colori sorprendenti e la dolcezza del paesaggio si fondono in un’unica armonia.
Da Graz dirigendosi verso sud ovest in direzione di Stainz si attraversano le colline dello Schilcher; vale la pena di soffermarsi a Gundersdorf, un tipico borgo vinicolo dove fa bella mostra di sé un Klapotetz, uno stratagemma per tenere lontano i passeri costituito da un palo alla cui estremità è fissata un’elica in legno, che, mossa dal vento, contribuisce a spaventare gli indesiderati ospiti: è una sorta di elemento decorativo della campagna Stiriana, che incontreremo spesso.
La strada si snoda dolcemente passando per Langegg ed attraverso dolci panorami porta a Stainz, che vale la pena di ricordare per il bel museo etnografico.
Da qui si raggiunge Deutschlandsberg che è nota per la splendida processione del Corpus Domini oltre che, naturalmente, per essere il centro della produzione dello Schilcher.
Da Deutschlandsberg, virando decisamente verso est, si raggiunge St. Andrä e si iniziano a percorrere le colline del Sausalgebirge; a Kitzeck, posta su un elevato dosso collinoso, è da non perdere il meraviglioso Weinmuseum, alloggiato in splendida ambientazione.
Procedendo verso sud si raggiunge Klein Klein in direzione di Leutschach; siamo nella Sudsteirische Weinstrasse, come indicano i numerosi cartelli: la Slovenia è lì; Maribor, deliziosa cittadina, a pochi chilometri.
Ad Ehrenhausen spicca il Mausoleum che custodisce la tomba di Ruprecht Von Eggenberg, che alla fine del XVI sec. combatté e sconfisse i turchi da queste parti.
Attraverso l’autostrada ora è comodissimo tornare verso Graz.

STEYRISCHES THERMENLAND
La zona sudorientale della Stiria è conosciutissima per le sue belle località termali: se la costante rimane quella di un dolce paesaggio di campagna, le vigne sono ora sostituite dagli alberi di mele e dalla coltivazione delle zucche.
Le cinque località termali che caratterizzano la zona sono Bad Blumau, Bad Waltersdorf, Loipersdorf, Bad Gleichenberg e Bad Radkersburg: l’abbondanza d’acqua, non solo termale, rende questa zona la più fertile d’Austria ed una delle più coltivate dell’intero paese.
Per ragioni di tempo noi ci siamo soffermati solo a Bad Blumau, che ci ha attratto perché interamente progettata e fatta costruire da Friedensreich Hundertwasser, eccentrico architetto le cui costruzioni si caratterizzano per i colori vivaci e l’assenza di linee rette; il paesaggio è surreale ma indubbiamente affascinante, così come lo sono lo splendido centro termale ed il parco – giardino circostante; il complesso termale è visitabile e vale la pena di farlo; naturalmente è possibile soggiornare ed usufruire delle terme.
Un’esperienza insolita: anche se tutto è “finto” è terribilmente affascinante ed intrigante.

BURGENLAND
Strano: leggo del Burgenland e spesso lo sento nominare come uno dei luoghi meno interessanti e belli d’Austria.
Per me ha un fascino incredibile: è Austria ma l’Est è lì, l’impero austro-ungarico lo senti tutto; qui comincia la puszta, la fisarmonica cede il passo al violino, sui tetti ci sono nidi di cicogna, trovi più facilmente una “palacinka” che una Sacher, in inverno avverti nell’aria l’odore del carbon coke che caratterizza indelebilmente l’est europeo.
Affascinante, dolce Burgenland, dove i ritmi sono ancor più lenti che nella già pigra Stiria, dove la musica di Haydn sembra risuonare nell’aria, dove è piacevole perdersi tra le prime brume del Neusiedler See dopo essersi attardati in qualche taverna.
Se Eisenstadt, il capoluogo, risulta attraente solo per i legami con Haydn e per il suo Schloss Esterhàzy, la zona del Neusiedler See è splendida e richiama, oltre ai cultori del buon vino, anche gli appassionati di bird watching di mezza Europa, che qui trovano un ambiente unico ed ideale: dal 1992 è stato istituito un Parco Nazionale, il Seewinkel, che si propone di tutelare flora e fauna del piatto lago dalle acque salmastre.
Coloro che amano la bicicletta, inoltre, troveranno un’incredibile rete di percorsi che si snoda intorno al lago, raggiungendone anche la piccola parte in territorio ungherese.
I paesi intorno al lago sono deliziosi: Neusiedl am See è il maggiore, con il suo Pannonisches Museum (il museo della Pannonia), tuttavia Rust e Mörbisch lo sovrastano in quanto a fascino.
Rust è un villaggio molto piccolo, che ha sempre goduto di gran prosperità grazie alla produzione del vino: in ogni dove trovare cantine, taverne e produttori che si fregiano di grande fama.
Il paese è anche famoso per essere conosciuto come “paese delle cicogne”: molti dei tetti delle caratteristiche e colorate case sono adornati dei nidi dei volatili che sono uno dei simboli della zona.
Al di là delle belle chiese, della piazza del municipio, delle belle case borghesi, ciò che affascina di Rust è proprio la posizione idilliaca e l’atmosfera raccolta dei suoi locali che paiono invitare ora alla gioia ora alla meditazione.
Mörbisch si distingue per i muri delle sue case, imbiancate a calce:ordinatamente disposte in fila fiancheggiano la Haupstrasse. E’ un altro delizioso villaggio, pieno di fiori nella bella stagione e decorato con coloratissimi festoni di pannocchie: da qui, a piedi o in bicicletta, è possibile accedere alla frontiera ungherese; le macchine, invece, devono transitare all’interno, sulla statale posta a circa venti chilometri di distanza.
Dall’altra parte del lago, in una zona più frequentata da coloro attratti dalle possibilità di balneazione e di praticare sport acquatici, c’è Podersdorf, famosa per la sua lunga spiaggia erbosa e per essere vicina alla zona protetta dei laghi Stinkersee.La gastronomia di Stiria e Burgenland è basata sui soliti punti fermi della cucina austriaca: carni, quindi, tra cui la classicissima wiener schnitzel, poi salumi, wurstel nelle loro infiniti varianti, zuppe (gulaschsuppe) e dolci (sapete che il krapfen, quello vero, è nato a Graz?)
Se la cucina Stiriana si distingue, tra le altre cose, per l’uso del particolare e verdissimo olio di zucca, per i bolliti ed il singolare pollo impanato, la cucina del Burgenland risente inevitabilmente degli influssi della cucina magiara, data la vicinanza con l’Ungheria.
E’ sui vini però, uno dei temi principali di questo itinerario, che ci vorremmo soffermare.
Tra i vini Stiriani spiccano i bianchi, di eccellente qualità: Chardonnay e Sauvignon Blanc dall’aroma inconfondibilmente erbaceo e fresco, ma anche Muller Thurgau, Welschriesling, Weissburgunder, Traminer ed il dolce Muskateller.
Tra i rossi Stiriani il più noto e prodotto è lo Zwigelt; indubbiamente tuttavia la palma di vino più famoso della regione va allo Schilcher, un rosè dalle caratteristiche sfumature e dal sapore tendenzialmente acido, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare da un rosato.
Lo Schilcher ha una produzione documentata sin dal tardo 1500, anche se la denominazione attuale risale solo al 1976, sostituendo ed affiancando quella di Blauer Wildbacher.
Nel Burgenland trova l’apoteosi la produzione di vini “botritici”, attaccati cioè da una muffa nobile (la Botrytis Cinerea) che conferisce un particolare sapore ai vini dolci di questo lembo d’Austria, primo fra tutti l’Ausbruch ma anche il Beerenauslese: la presenza del lago Neusiedlersee consente le particolari condizioni di microclima che garantiscono lo sviluppo della Botrytis sulle uve.
Non c’è sola produzione di vini dolci, comunque: il Blaufrankisch e lo Zwigelt sono i re dei rossi, mentre tra i bianchi secchi spicca lo Chardonnay.L'itinerario descritto è ideale da compiere con mezzo proprio, dato che spazia lungo strade a tema che non sono comodissime da transitare con mezzo pubblico.
L'ideale sarebbe quello di avere una bicicletta al seguito data la gran quantità di splendide piste ciclabili!

5 commenti in “Buschenschank: andar per frasche tra Stiria e Burgenland!
  1. Avatar commento
    federico
    25/07/2007 22:24

    bellissimo diario pieno di indicazioni utili e non la solita manualistica ammuffita bravo davvero

  2. Avatar commento
    Fede
    29/10/2004 20:27

    Lo ammetto: anch'io ho giudicato il Burgenland la parte meno interessante dell'Austria, pur avendone colto il fascino particolare di "frontiera". Leggendo il tuo articolo, però, mi tornano alla mente sensazioni e momenti singolari e piacevoli, come un giro in bici tra i canneti del Lago, il silenzio di Morbisch o le cantine di Rust, oppure uno stinco al forno gustato al suono malinconico dei violini, mentre fuori la pioggia batteva le strade scure. Grazie Ricky.

  3. Avatar commento
    Fede
    29/10/2004 20:23

    Lo ammetto: anch'io ho giudicato il Burgenland la parte meno interessante dell'Austria, pur avendone colto il fascino particolare di "frontiera". Leggendo il tuo articolo, però, mi tornano alla mente sensazioni e momenti singolari e piacevoli, come un giro in bici tra i canneti del Lago, il silenzio di Morbisch o le cantine di Rust, oppure uno stinco al forno gustato al suono malinconico dei violini, mentre fuori la pioggia batteva le strade scure. Grazie Ricky.

  4. Avatar commento
    Mario&Giovanna
    28/10/2004 08:27

    Siamo stati a Bad Blumau nel 2003 e vi consigliamo di andarci perchè è un posto sensazionale

  5. Avatar commento
    Stefano
    28/10/2004 08:19

    Ben vengano articoli così fuori dalle solite mete. Molto interessante e ben descritto.

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