Un tuffo nel… Mar Nero d'Avola!

Due settimane in Sicilia, sempre amatissima dai nostri viaggiatori

Il giorno in cui abbiamo prenotato il volo Bologna-Catania ci siamo detti: “Speriamo che l'Etna non si svegli proprio il 6 Agosto!”
Che dire... il 4 Agosto l'Etna erutta e per tutta la giornata seguente l'aeroporto di Catania viene chiuso. Per fortuna il 6 mattina riapre e alle 8 di sera il nostro volo parte regolarmente.
Arrivati a Catania, espletate le varie formalità per il ritiro dell'auto prenotata in internet tramite il sito www.rent.it, partiamo sul nostro ULISSE 7 posti alla volta di Fontane Bianche. In realtà siamo diretti verso la zona interna di Cassibile dove, con www.homelidays.it, abbiamo affittato una villona in collina, vista mare. I proprietari, gentilissimi, ci hanno aspettato fino a tarda sera e ci hanno accolto con acqua e bibite fresche e una teglia di pizza, a confermare, se mai ce ne fosse bisogno, l'ottima ospitalità siciliana.

Itinerario

Domenica 7/08/2011
Il nostro primo giorno esploriamo la vicina Fontane Bianche con la bella spiaggia realmente chiara e l'acqua limpida nonostante il grande numero di persone. Per pranzo prendiamo verdure, frutta, pane e pasta e andiamo a goderci il venticello sulla nostra veranda vista mare, con le cicale in sottofondo...che poi “tanto fondo” non era! Il pomeriggio lo dedichiamo ad Avola Lido e nel nostro girovagare raggiungiamo la vecchia tonnara, set ideale per il nostro primo servizio fotografico. Quando mamme e ragazzi decidono di finire la giornata nella deliziosa spiaggetta della tonnara, i due babbi decidono di proseguire il giro, che terminerà in una fornita enoteca lì vicino, tra assaggi e acquisti di vini tipici della produzione locale. Per cena pensiamo di dirigerci ad Avola città che si presenta con le luminarie, il palco con la musica e un sacco di gente che passeggia mangiando gelati o granite...ma nessun ristorante nei dintorni. Dopo una spasmodica ricerca ci arrendiamo e chiediamo a dei signori del luogo che ci rispondono che la cena si fa al Lido nei ristorantini sul mare, qui al massimo ci si può rifocillare con gli arancini, in un bar sulla piazza. E vada per il bar... dove comunque abbiamo mangiato gli arancini più buoni di tutta la vacanza. Chiudiamo la serata con una passeggiata sotto le luminarie, con in sottofondo l'esibizione di “Ciccio Capasso”, guardando le vetrine dei negozi rigorosamente chiusi.

Lunedì 8/08/2011
Decidiamo di dirigerci subito alla spiaggia di San Lorenzo considerata da molti turisti della rete, una delle più belle. Purtroppo però, vista la nostra pelle ancora troppo bianca; il troppo caldo delle ore centrali della giornata; l'ombrellone piccolo per tutti e sei e i panini troppo asciutti...la spiaggia è rimasta in secondo piano. Effettivamente è molto bella, acqua azzurra e sabbia chiara, ma ormai troppo urbanizzata. Dove andranno mai le tartarughe che qualche anno fa depositavano le uova? Tra un ombrellone e l'altro? Tra le passerelle di legno di bar, ristoranti e gazebo? Forse fuori stagione la si può vivere diversamente, ma in Agosto.....
Tornati all'ovile per rimetterci in sesto, partiamo verso le 18.00 alla volta di Ortigia, l'isola che costituisce il centro storico di Siracusa. Ortigia è stupenda e la luce del tramonto le dona in maniera particolare. Passeggiamo sul lungo mare verso la millenaria Fonte Aretusa dove cresce la pianta del papiro, tra le viuzze strette, nella piazza centrale e poi ci fermiamo a cenare da Don Carmelo, dove assaggiamo degli ottimi spaghetti alla siracusana. Dopo cena un giro per comprare un po' di dolci e prodotti tipici e una sosta per assaggiare per la prima volta l'ottima granita ai gelsi.

Martedì 9/08/11
Partenza per la spiaggia di Eloro, la più a Nord all'interno della Riserva naturale di Vendicari. Dietro la spiaggia c'è un fiume che termina proprio sotto la sabbia, molto insolito. L'acqua è limpidissima e la spiaggia non è troppo affollata. Verso le 14.30 ci dirigiamo verso casa dove annaffiamo il pranzo con il Nero d'Avola che ci porta dritti dritti al riposino, chi in veranda, chi a letto e chi sull'amaca in pineta. Verso le 17.30 si parte per Noto.
Riusciamo a parcheggiare vicino allo “stadio” del paese, praticamente alle porte del centro. A Noto fa caldo, è umido ma la città del Barocco siciliano, patrimonio dell'Unesco, si fa perdonare l'afa. E' un museo a cielo aperto con i suoi palazzi e chiese barocchi lungo le vie lastricate, il Duomo che svetta in cima ad una scalinata a tre rampe e la via Nicolaci con i balconi famosissimi per le sculture che li sorreggono. Noto è movimentata, vi sono tanti ragazzi che chiacchierano fuori dai locali, ascoltando musica di ogni tipo, vengono organizzate varie manifestazioni di arte in strada e spettacoli. Ci fermiamo nell'antico Caffè Milano per un aperitivo, visto che qui si cena dalle 21,00 in poi e per cena riusciamo a prendere una fregatura esagerata in un ristorantino sulla via principale! Prima o poi doveva capitare!

Mercoledì 10/08/11
Oggi ci sono un po' di nuvole così ne approfittiamo per andare a Ragusa Ibla. Giriamo per i vicoli, visitiamo la Cattedrale e la Piazza e proprio lì vicino, dietro ad un palazzo a fianco del bar che si trova più basso del livello della piazza, troviamo un negozio di prodotti tipici, di piccole aziende del territorio, gestito da giovani volonterosi, entusiasti e fieri della propria terra. Assaggiamo di tutto e usciamo con cioccolate, conserve e un liquore di carrube che sono i frutti del carrubo, un'albero tipico della zona che cresce un po' ovunque. Proseguiamo il giro arrivando nel primo pomeriggio a Modica e la troviamo a nostro dire, un po' spoglia e deserta, tranne la via principale con tanti negozi nei quali facciamo incetta di tavolette di cioccolato di Modica a tutti i gusti possibili. Il cioccolato di Modica ha la particolarità di non sciogliersi alle alte temperature estive, perchè non contiene burro e quindi al gusto, si presenta friabile e ricco di granelli di zucchero. E' poi possibile aromatizzarlo ai sapori più particolari come il peperoncino, il pistacchio e appunto la carruba. Lasciamo Modica con la convinzione che sia molto più suggestiva di sera, illuminata e arrocata sulla montagna.
Sulla via del ritorno facciamo una doverosa sosta in spiaggia, a Cava d'Aliga, con il mare molto mosso che continuerà anche il giorno seguente.
Il ritorno a casa ci riserva una sorpresa. Un incendio (uno dei tanti in questo periodo) è partito dalla strada sotto casa nostra ed è arrivato fino al nostro giardino, bruciandone la metà e fermandosi fortunatamente, prima della casa! Che strana sensazione, di paura e sollievo nello stesso tempo!! Noi non c'eravamo ma i padroni, avvisati dai vicini, sono stati sempre presenti monitorando la situazione fino all'estinzione completa dell'incendio e ci hanno informato (mentre tornavamo a casa) solo a “pericolo scampato”!

Giovedì 11/08/11
Oggi andiamo a Calabernardo, una località poco più a Nord del Lido di Noto. La spiaggia è grande, abbastanza profonda e dietro, tra una fitta vegetazione, scorre un fiume che sfocia in mare seguendo il bordo della spiaggia. Anche oggi il mare è molto mosso e dopo un breve bagno faticoso per resistere alle onde, ci sdraiamo al sole e osserviamo una famiglia di anatre che nuota indisturbata nelle tranquille acque del fiume alle nostre spalle. Dopo una doccia ristoratrice situata al confine della spiaggia, verso la strada dove c'è il parcheggio, ci dirigiamo verso il Lido di Noto per pranzare. Troviamo un delizioso ristorantino sulla spiaggia, l'Hostaria del mare al Lido Azzurro. Mangiamo antipasto di pesce, un primo a testa e tre fritti e usciamo veramente soddisfatti sia per il cibo che per il conto...16 € a testa.
Terminiamo il pomeriggio nella spiaggia libera ( la parte più grande) del Lido di Noto, tra musica e tornei di beach tennis e ci apprestiamo a passare la serata nella nostra villa.

Venerdì 12/08/2011
Mattinata trascorsa nella zona archeologica di Siracusa dove troviamo un bellissimo parcheggio all'ombra, proprio all'entrata bassa del parco archeologico. Qui si trovano un bar e un ristorante, poi percorrendo la strada che sale verso l'entrata superiore si arriva alle biglietterie. I minori di 18 anni non pagano così ce la caviamo con 4 biglietti da 10 euro e ci avviamo verso le Latomie del Paradiso, antiche cave, dove si trova l'Orecchio di Dioniso ossia una grotta con un'acustica particolare, chiamata così dal Caravaggio per via della sua forma e dove la leggenda vuole che Dionisio tenesse rinchiusi i prigionieri per ascoltare i loro discorsi anche a bassa voce.
Percorriamo poi i vialetti alberati e, con nostra sorpresa, freschi e ventilati e dopo aver visitato l'anfiteatro romano arriviamo al magnifico Teatro Greco. Completamente scavato nella roccia era capace di contenere fino a 15 mila spettatori e ancora oggi parecchie migliaia di persone assistono alle rappresentazioni che vi si tengono nei mesi estivi. Scattiamo un sacco di foto e poi ci avviamo verso casa pregustandoci già una mega-insalatona. Dopo pranzo partiamo alla volta di Marzememi fermandoci prima lungo la costa di scogli per la nostra dose quotidiana di sole e mare e dirigendoci verso sera, nel caratteristico e affascinante villaggio di pescatori. Lasciata l'auto nel parcheggio subito fuori dal paese, raggiungiamo la settecentesca piazza racchiusa dai palazzi e lastricata, che di sera si anima con ritoranti, bar e negozi. Il lungomare poi, pieno di negozi e ristorantini, vede un via vai di gente che passeggia o si siede nei vari bar per una granita o un gelato o, come noi, alla pasticceria Il Ciclope, per farci un gigantesco cannolo alla ricotta con un calice di passito di Noto... una delizia per il palato, un disastro per la linea!!! Vorrà dire che domani faremo una lunga passeggiata in acqua!

Sabato 13/08/2011
Il posto ideale per una passeggiata è proprio la spiaggia della tonnara nella Riserva di Vendicari. Ci troviamo nella zona centrale della Riserva; si raggiunge la spiaggia dopo una breve passeggiata su passerelle di legno in modo da preservare la vegetazione e dietro la spiaggia si vedono i pantani che sono paludi dove sostano gli uccelli migratori nei loro viaggi tra Europa e Africa. La zona è percorribile a piedi lungo sentieri prestabiliti e da qui parte anche un sentiero che, con una lunga camminata, arriva alla spiaggia di Calamosche. La spiaggia della Tonnara si estende, a forma di falce, per parecchie centinaia di metri anche se la parte più lontana dalla tonnara è recintata e non fruibile, sempre per preservare l'ecosistema della zona. Ho letto in vari racconti di viaggio che questa spiaggia non è particolarmente apprezzata, per via della poseidonia che si deposita sulla riva anche in mucchi piuttosto grandi che producono un odore non proprio piacevole. Noi ci siamo goduti invece pienamente questa bellissima spiaggia, certo evitando di stendere gli asciugamani sopra le alghe, ma apprezzando il fatto che proprio la presenza di questi vegetali permette che l'acqua sia limpidissima e pura. Dopo innumerevoli bagni di sole e di mare ci siamo diretti verso la tonnara passeggiando tra i ruderi di questa sorta di archeologia industriale scoprendo (perchè non bene indicato) dietro alle sue mura, il Centro della riserva di Vendicari, con addetti pronti a dare informazioni e a proporre escursioni o visite guidate della riserva o nella zona circostante. Magari se lo avessimo saputo prima avremmo anche potuto prenotare qualche escursione o attività organizzata, ma erano le 13 passate e il Centro stava per chiudere.
Dopo la giornata in spiaggia, passiamo la serata ad Avola città in cerca della “Sagra del pesce spada” e dopo una serie di giri più o meno in tondo, visto che le stradine di Avola si intersecano una con l'altra senza un nesso logico (almeno per noi...) raggiungiamo la meta e rinunciamo subito all'assaggio vista la fila chilometrica di persone con il vassoio in mano! Pazienza, ci consoliamo con un giro tra le tantissime e fornitissime bancarelle di ambulanti e un ENORME gelato pagato, tra la nostra incredulità, 2,20 euro.

Domenica 14/08/2011
Abbiamo deciso la strategia per il weekend di Ferragosto! Evitare le due intere giornate al mare.
Perfetto così oggi Domenica 14 Agosto scappiamo verso l'interno della Sicilia alla volta di Piazza Armerina. Il programma della mattina prevede la visita alla Villa Romana del Casale e nel pomeriggio, la visita a Piazza Armerina per assistere al Palio dei Normanni. Attraversati paesaggi tra i più vari, da zone fertili e coltivate a colline secche e brulle fino a zone di montagna con una fitta vegetazione, arriviamo alla famosissima Villa del Casale, nota per la grande quantità e qualità dei suoi antichissimi mosaici pavimentali ampi 4500 mq. Purtroppo metà del sito è in restauro e così per il biglietto dimezzato, vediamo il 50% della villa aperta al pubblico. Affascinanti e realistici, i disegni raffigurati ci svelano abitudini, costumi e storie di persone vissute oltre 1500 anni fa ma incredibilmente moderni.
La passeggiata nel centro storico di Piazza Armerina ci porta ad un ristorantino in un cortile interno di Via Floresta, con vista sui tetti della città, che ci lascia stupiti dalla bellezza dei suoi interni e degli arredi, dall'abbondanza delle sue portate e soprattutto dall'economicità dei suoi prezzi! Abbiamo preso tutti un primo e un contorno, ci è stata portata una specie di spianata nell'attesa, acqua, vino, caffè e liquore finale al basilico, per la cifra totale di 70 euro per 6 persone!
Verso le 17 hanno iniziato a sfilare per le vie, in rappresentanza dei vari rioni, figuranti in abiti medievali (nobili, fanti, soldati , cavalieri, popolani) che hanno raggiunto lo stadio dove si sarebbe tenuta la giostra. Assistiamo a esibizioni degli sbandieratori, di gruppi di suonatori, di simulazioni di battaglie e in aggiunta, viste le celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia, anche ad una esibizione di pattuglie acrobatiche dell'aeronautica militare. Praticamente vediamo di tutto ma il caldo, la polvere la stanchezza, le 2 ore ancora mancanti prima dell'inizio del palio vero e proprio e le quasi 2 ore di viaggio per il ritorno, ci spingono a rimetterci in marcia verso casa dove ci aspetta una stupenda grigliata per festeggiare la notte di Ferragosto. E così tra salsicce piccanti, dolcetti, cannoli, nero d'avola e vino nero dolce alle mandorle, concludiamo in allegria questa giornata.
Per la gioia dei ragazzi abbiamo deciso che domattina, Ferragosto, si dorme quanto si vuole!

Lunedì 15/08/2011
Oggi Ferragosto, mattinata di relax e nel tardo pomeriggio decidiamo di raggiungere una spiaggia vicina alla nostra zona, che abbiamo letto su alcuni diari di viaggio, ma poco conosciuta o pubblicizzata, la Cicirata.
Infatti giungiamo verso le 17,00 in una spiaggia frequentata prevalentemente da locali, ancora “accampati” dal pranzo in spiaggia di ferragosto. La spiaggia si trova subito a Sud di Avola Lido è abbastanza grande chiusa da case e villette che, in barba a qualsiasi piano regolatore, sono costruite fin sulla spiaggia! Comunque il mare è limpidissimo e calmo e ci godiamo la spiaggia che piano piano si spopola, fino alla scomparsa del sole dopo un rosato tramonto.

Martedì 16/8/2011
Questa mattina è la volta della spiaggia di Calamosche, così tanto osannata e fotografata dai vari turisti e dalle riviste di viaggi.
Lungo la strada che porta all'entrata principale della riserva di Vendicari, prima di giungere al bivio per Vendicari, si trova una strada a sinistra (segnalata con una scritta e una freccia sui muri ai lati della strada) che porta al parcheggio di Calamosche. Da qui inizia la camminata di circa 25 minuti su un sentiero che si congiunge, verso la fine,con quello che arriva dalla Tonnara di Vendicari.
Il percorso è quasi tutto sotto il sole tranne qualche albero sotto il quale fare una eventuale sosta ma quando si arriva in prossimità della spiaggia, la vista è molto bella. Calamosche, come dice la parola, è una cala incastrata tra due alte falesie che purtroppo in Agosto non si può apprezzare come si dovrebbe. Arrivando abbastanza presto si può mettere l'ombrellone verso la riva ma sicuramente dopo un po' ci sarà qualcuno che nonostante la tua incredulità, lo ha piantato ancora più avanti....come è possibile? Basta voltarsi indietro per non vedere più nemmeno le scalette che portano al sentiero; se guardi verso l'alto, si scorgono solo pezzi colorati di ombrelloni, tende e tendoni; se guardi verso il basso una selva di gambe e corpi distesi, ti fa sentire come una sardina...ma fuori dall'acqua e così verso le 13.00 decidiamo di raccogliere i nostri straccetti e di salutare con un po' di rammarico e di delusione, una bella spiaggia...
Dopo la camminata per ritornare al parcheggio, prima di ripartire abbiamo apprezzato moltissimo la sosta nel bar/trattoria che si trova a fianco del parcheggio stesso, dove ci siamo dissetati chi con granite, chi con birre, e rinfrescati all'ombra dei suoi alberi seduti ad un tavolo in posizione fresca e ventilata.
In serata torniamo a fare un giro a Noto.

Mercoledì 17/8/11
Oggi è in previsione l'escursione alla Riserva Naturale Cavagrande del Cassibile, un'area protetta che ingloba un tratto, lungo circa 10 km, di uno dei più importanti fiumi della sicilia sud-orientale(il Cassibile), che ha generato nel suo scorrere, un canyon tra i più grandi d'Europa che raggiunge una profondità massima di oltre 300 metri.
Da Avola proseguendo per Avola Antica e seguendo le indicazioni, dopo una decina di chilometri in salita e tra tornanti, si arriva all'entrata della riserva dove inizia la discesa a piedi, per il fiume e i laghetti naturali formatisi in fondo alla vallone. L'accesso è vietato se non si hanno scarpe chiuse ed effettivamente un paio di scarpe da ginnastica sono necessarie perchè i gradoni e i percorsi hanno una pendenza molto elevata ed il terreno è sconnesso. Se per caso le dimenticate, al bar di fronte all'entrata vendono i sandali di plastica chiusi con i cinturini...meglio che niente!
Partite attrezzati con una ricca scorta di liquidi e conservatene una bottiglia per la risalita. La discesa per i laghetti principali ( i più belli ma i più affollati) dura circa 45 minuti e altrettanti ne servono per la risalita ma se si aggiungono le necessarie soste per riprendere fiato o far riposare le gambe, per il ritorno bisogna prevedere circa 1 ora e un quarto. Poi naturalmente dipende dalla forma fisica e dalla stagione....noi in Agosto abbiamo assistito anche ad un attacco di panico a metà strada, con il conseguente salvataggio tramite elisoccorso (la riserva è dotata di 2 punti di atterraggio per elicotteri), ma la camminata è come una normale “passeggiata montanara”...bisogna solo partire con questa consapevolezza.
Dopo tanta fatica però si è ricompensati dalla meraviglia del posto; laghetti scavati nel tufo che ricadono uno nell'altro tramite piccole cascatelle; acqua limpida, verde e fresca e punti dove ci si può tuffare anche con spettacolari avvitamenti. Trascorriamo la mattinata a bagnarci nei laghetti, a goderci un idromassaggio naturale sedendoci nei punti dove l'acqua scorre tra un laghetto e un'altro, oppure a guardare e riprendere con la videocamera le gare di tuffi dei più temerari.
Nel primo pomeriggio quando è più sconsigliato risalire....decidiamo di tornare indietro. Fortunatamente lungo il percorso ci sono molti punti di sosta e molte zone all'ombra e ventilate così nonostante la fatica e qualche sbalzo di pressione, arriviamo in cima, stanchi ma soddisfatti!
Al ritorno ci fermiamo a Fontane Bianche per la nostra “dose di spiaggia” e poi concludiamo la serata in un ristorante sulla spiaggia, godendoci più il tramonto della pizza.

Giovedì 18/08/11
Oggi è la volta dell'estremo Sud. Raggiungiamo Pachino e poi l'Isola delle Correnti; un'isolotto collegato alla terraferma da un passaggio artificiale. E' il punto ldella terra ferma che si trova più a Sud d'Italia e divide il mare tra Ionio e Mediterraneo: uno più mosso, l'altro più calmo. Uno più caldo, l'altro più freddo. E' il posto che ci è piaciuto di più. Raggiungiamo la grande spiaggia di Carratois e non riusciamo a resistere all'acqua turchese che si presenta ai nostri occhi; passeggiamo sulle spiagge dei due mari e fotografiamo tutte le gradazioni di azzurro che riusciamo a scorgere. Ma perchè il posto più bello lo troviamo sempre gli ultimi giorni di vacanza? Ormai è una costante dei nostri viaggi!
Il pomeriggio visitiamo Portopalo e ci gustiamo una granita con la classica brioche tonda che viene consumata di solito a colazione, poi un giretto per il porto e partenza per visitare Marzememi al tramonto che ci lascia pienamente soddisfatti ma decisamente al verde, visto che prendiamo una multa da 206 euro per avere parcheggiato in una zona (non ben segnalata) di proprietà del demanio!

Venerdì 19/8/11
Oggi è l'ultimo giorno di vacanza al mare e andiamo alla spiaggia della Marchesa del Cassibile nella Pineta del Gelsomineto. La spiaggia è circondata da una bellissima pineta ma se si vuole andare con la macchina il prezzo del parcheggio è di 10 euro per cui visto che vogliamo rimanere solo qualche ora, parcheggiamo lungo una stradina laterale e raggiungiamo la spiaggia a piedi.
La spiaggia è bella ma non regge il confronto con la spiaggia di Carratois vista ieri per cui, dopo l'ultima razione di sole e mare ce ne torniamo a casa. Usiamo il pomeriggio per sistemare casa e valige e passiamo la nostra ultima sera in spiaggia. Il caldo è elevato e dopo un'abbondante merenda, verso le 19 ci dirigiamo alla spiaggia di Fontane Bianche e ci restiamo fino alle 21,30, trasformando per l'occasione, il famoso bagno di mezzanotte nel bagno di mezzaserata.

Sabato 20/08/2011
Oggi dobbiamo lasciare la villa che ci ha accolto per queste due settimane e dopo aver salutato i gentilissimi padroni di casa, raggiungiamo Catania. Il volo di ritorno è domani mattina così oggi dedichiamo la mattinata alla Riviera dei Ciclopi e Aci trezza e il pomeriggio e sera a Catania città.
Concludiamo il nostro soggiorno all'Hotel Vecchia Palma prenotato su www.venere.it e salutiamo l'Etna sorvolandone le vetta con il volo di ritorno Catania-Bologna.

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