In Romania in camper

Un intenso viaggio “on the road” alla scoperta di un Paese sorprendente

Partiti con la voglia di cacciare il naso nell’est Europa armati di un baule pieno di pregiudizi e paure siamo arrivati in un Paese che ci ha regalato relax emozioni e rapporti interpersonali splendidi.

Itinerario

28/7/2011
Tutto pronto per la partenza si esce da lavorare e poi via verso l’est.
Le autostrade poco affollate ci permettono di arrivare senza problemi a Trieste dove ci fermiamo a pernottare nell’ultimo autogrill italiano.
La scelta risulta comunque infelice, dopo il confine in Slovenia le stazioni di servizio ci sembrano meno affollate e più belle. (N.B. in Slovenia e Ungheria abbiamo trovato tutte stazioni di servizio nuove, con tutti i servizi compreso il wi-fi libero per la navigazione in internet).

29/7/2011
Partiti all’alba in direzione Ungheria, le autostrade slovene sono impeccabili, l’allacciamento con la rete autostradale ungherese quasi terminato, filiamo veloci sino al Balaton dove ci fermiamo per il pranzo. La riva sud non ci entusiasma, troppo urbanizzata, partiamo per Levelek dove giungiamo in serata (il meteo ci ha un po’ ostacolati, forti acquazzoni hanno notevolmente rallentato il viaggio). In campeggio troviamo i nostri compagni di avventura che ci aspettano con una pastasciutta fumante.

30/7/2011
Oggi si entra nel vivo del viaggio, si parte in direzione Romania. L’autostrada poco prima di Levelek finisce, si arriva al confine percorrendo una una statale che ci da la possibilità di esplorare un po’ di campagna Ungherese. In frontiera nessun problema, il personale doganale è gentile e cordiale. Alla prima stazione di servizio ci fermiamo ad acquistare la rovignette. Ci dirigiamo verso Sapanta dove visitiamo il Cimitero Allegro.
Le Strade sino a qui sono decenti. Ci dirigiamo poi verso Sighetu M. dove passeremo la notte (sosta libera in città, vicino all’abitazione di un amico rumeno, Mario che ci farà da guida per il giorno seguente). Per non farci mancare nulla proviamo ad entrare in Ucraina, ovviamente senza mezzo (c’è un ponte che collega i 2 paesi, è una frontiera piccola spesso utilizzata dai rumeni per andare a fare affari convenienti al di là del valico), le prassi doganali non paiono affatto una formalità: i controlli sono oculati e severi. Riusciamo comunque a passare e ad assaporare l’aria dell’ex URSS.
Sera a cena al ristorante Casa Veche un ottimo menù tipico a pochi euro.

31/7/2011
Giornata dedicata al Maramures alle sue chiese in legno, ai paesi rurali alla sua magnifica popolazione. I cancelli in legno e le chiese sono autentici capolavori.
Visitiamo: Calinesti, Budesti, Barsana e Ieud.
Impossibile descrivere cosa si provi a girovagare con i nostri mezzi in questi paesi, la gentilezza delle persone, i loro sorrisi, l’accentuata ruralità che fa fare un salto nel passato, i panorami fantastici fanno sembrare il viaggio un autentico sogno. Sicuramente è una tappa che da sola vale il viaggio.
In serata raggiungiamo Viseu de Sus dove pernottiamo in un bella pensiune gestita da una coppia simpaticissima (Pensiuna Agnes).

1/8/2011
Giornata dedicata al giro sul mitico trenino a vapore utilizzato per anni per movimentare la legna nelle lunghe vallate che separano Viseus dall’Ucraina.
Il giro è emozionante, i mezzi sono autentici, lo stato dei binari non perfetto, l’odore della legna bruciata, il paesaggio selvaggio, il rumore del treno rendono questa gita una piccola avventura.
Arrivati al capolinea si pranza (grigliata mista, prezzi modici) tempo per 2 fotografie e poi nuovamente sulle carrozze per affrontare la discesa. Lo stato dei binari e dei mezzi impone ritmi lentissimi in discesa, arrivati in stazione abbiamo tirato un sospiro di sollievo, vuoi perchè nulla si è rotto, vuoi perchè la noia ormai aveva preso il sopravvento.
Nel pomeriggio abbandoniamo il Maramures per raggiungere la Bucovina.
Avevamo sentito parlare di strade brutte, finalmente sono arrivate, pur essendo una statale il tratto compreso tra il passo e i primi paesi Bucovini è veramente pessimo, una media di 20km/h è ottimistica...
Arrivati ai primi paesi tutto cambia, la strada si spiana e i paesi sembrano più ricchi e ordinati, in un attimo pare di essere in Svizzera.
Troviamo per la sera un camping nei pressi di Campulung, l’indicazione è sulla statale ma occorre percorrere 3km di strada non propriamente bella per raggiungerlo. Sicuramente la sosta meno entusiasmante del viaggio, posto tranquillo ma servizi sporchi e non troppa cortesia.

2/8/2011
Giornata dedicata alla visita dei famosi monasteri affrescati, le strade qui non presentano particolari problemi, anche se i trasferimenti non sono sempre corti si viaggia tranquilli.
Anche qui meglio far parlare le immagini...
Visto che la prossima tappa sono le Gole di Bicaz decidiamo di puntare verso sud, snobbando le statali puntiamo diretti su una strada che senza farci mancare buchi e scrolloni ci conduce al paese di Brosteni dove pernottiamo in una magnifica Pensiune (Pensiunea Bradet, 35 lei la cena, 25 lei il posto camper).
Nel tragitto imbattiamo in una miniera abbandonata, l’atmosfera era veramente particolare...

3/8/2011
Lunga giornata di avvicinamento alla Transilvania, le strade sono quasi sempre buone, ma le curve ed i km sono molti (più di 300...).
Dopo circa 90 km raggiungiamo le Gole di Bicaz, a dire il vero è stata la maggior delusione del viaggio, dopo aver visto il Verdon e i nostri picchi alpini le pareti delle gole ci fanno sorridere... Subito dopo il Lacu Rosu non ci fa cambiare idea, più che rosu (rosso) ci pare marrone, il traffico è intenso, per loro è una rilevante meta turistica, decidiamo di non fermarci e di puntare Sighisoara.
Tappa a Biertan, paesino di stampo sassone con una chiesa fortificata magnifica. Raggiungiamo Sghisoara dove pernottiamo al Camping Aquaris una bella struttura con tutti i servizi, piscina compresa. Dopo cena decidiamo di sfruttare la vicinanza al centro per fare una bella passeggiata in paese. L’atmosfera che si respira è tranquilla e rilassata.

4/8/2011
Partiamo in direzione Brasov, prima di visitare la città andiamo a Bran per vedere il finto castello di Dracula. Il paese e il castello sono fortemente deludenti e la calca di turisti non manca. Non scendiamo nemmeno dal camper e ci dirigiamo verso il camping Darste a Brasov. Il campeggio è bello, pulito, immerso nel verde, la lontananza dal centro non è un problema visto l’economicità dei taxi (meno di 3 euro e si è in centro).
La città è magnifica, giovane vitale e tranquilla. Un vero piacere passeggiare per il centro e sorseggiare una buona birra rumena in uno dei suoi tanti locali.

5/8/2011
Lungo avvicinamento al delta, il manto stradale è ottimo ma la mancanza di autostrade si fa sentire. La strada scelta all’andata non è certo la più scorrevole, la periferia di Ploiesti presenta un po' di incroci delicati (incroci a raso tra 2 strade a 4 corsie non sono rari), molto meglio la soluzione adottata al ritorno.
Arrivati a Braila l’attraversamento del Danubio impone l’utilizzo di una chiatta (veloce e non troppo onerosa).
Tulcea è una città nuova, abbastanza ordinata, il suo fascino non ci attrae, decidiamo di puntare verso Murighiol dove troviamo uno splendido campeggio (Camping Lac Muriol http://www.campinglacmurighiol.ro/)
La gentilezza del gestore è travolgente decidiamo subito di effettuare con lui la gita in barca l’indomani.

6/8/2011
Senza dubbio tra le giornate più suggestive del viaggio. Partiamo alle 7 dal campeggio, ci accompagna in auto al molo e poi via con il piccolo motoscafo. Si raggiunge subito uno dei 2 canali principali, pochi minuti e si comincia ad entrare nel vivo del delta percorrendo piccoli canali che conducono a suggestivi laghi. Inutile sprecare parole per descriverlo, non ne sarei in grado, mi limito a consigliare a chiunque una simile esperienza.
La nostra guida è competente e simpatica (parla anche un italiano impeccabile, ciò non guasta), gli avvistamenti sono innumerevoli, le ore passano velocemente.
Con tutte le canne da pesca viste ci viene fame... ci dirigiamo in un bel locale, nuovo, collocato al centro del paese. Il menu a base di pesce è semplice ma ottimo, il prezzo pagato irrisorio (http://www.pensiunealasorin.ro/). Al pomeriggio inforchiamo le bici e ci facciamo un giretto. Alla sera di nuovo di corsa da Sorin per una splendida cena.

7/8/2011
A malincuore lasciamo il delta, rispetto all’andata scegliamo una strada più montana ma meno trafficata (opzione vantaggiosa).
Durante il tragitto con una corta deviazione (attenzione strada molto ondulata) ci dirigiamo verso i vulcani Noroiosi. I fenomeni sono curiosi e la visita piacevole.
Alla sera torniamo a Brasov, stesso campeggio e stesso ristorante per la cena...

8/8/2011
Sveglia, colazione e poi via verso Sibiu, la statale è ottima e il viaggio veloce.
Mia moglie mi concede una deviazione da me tanto ambita: la famosa Transfagarasan. Pare che la parte più bella sia quella da nord che arriva al passo, così decidiamo di raggiungere i 2050 metri e poi tornare sui nostri passi. La strada è quantomeno suggestiva, l’ambizioso progetto voluto da Ciausescu è un capolavoro di ingegneria. In una puntata di TopGear (trasmissione inglese di auto) l’hanno definita la più bella strada del mondo, beh, ora ne capisco le motivazioni! La strada è larga, il manto stradale impeccabile, unico neo le protezioni laterali non sempre presenti o efficaci. E’ una strada percorsa da pullman, camper, camion, non presenta alcun problema (almeno il tratto da noi effettuato).
Nel pomeriggio ci dirigiamo a Sibiu, la perla della Transilvania.
Essendo stata capitale europea per la cultura, ha avuto la possibilitè di sfruttare finanziamenti sconosciuti alle altre città Rumene, il risultato è un centro perfetto, chiese palazzi monumenti minuziosamente restaurati e piazze lucenti.
Parcheggiare è molto comodo, un parcheggio custodito all’ingresso del centro ha stalli adatti anche ai nostri mezzi.
Usciamo della città in direzione Timisoara, dopo pochi km troviamo un bel campeggio dove trascorrere la notte.
Cena in un ristorante sulla statale, tra le migliori cene rumene da noi provate.

9/8/2011
Arrivare a Timisoara non è un viaggio veloce, la catena montuosa che divide la Transilvania dal Banato rende il viaggio abbastanza lento.
Il Banato non è stata la nostra regione preferita, lo si capisce subito, grandi appezzamenti di terra incolta, insediamenti industriali sparpagliati nella campagna, insomma nulla a che vedere con le altre regioni attraversate.Nel pomeriggio arriviamo a Timisoara, parcheggiamo subito nel campeggio Camping Internetional (bello ma abbastanza decadente) e con il taxi ci dirigiamo in centro.
Troviamo ad accoglierci una bella città, nel centro abbondano gli edifici sfarzosi e lussureggianti, unico (grosso) neo è lo stato di manutenzione, nulla è nel pieno del suo splendore, ci sono edifici da cui cadono calcinacci, altri anneriti dallo smog, altri caduti, insomma pare che gli sforzi economici per mantenere lo splendore della città siano terminati anni fa.

10/8/2011
Oggi si esce dalla Romania, puntando Budapest. Ultima spesa a un supermercato rumeno e poi verso la frontiera.
Riusciamo anche ad assaporare le multe, per uno stop mancato ad un passaggio a livello (avevo solo rallentato come fanno tutti, ma niente da fare, sono stati impassibili) mi rifilano 50 euro di contravvenzione.
Negli ultimi 20 km abbiamo incontrato 4 pattuglie pronte a fare posti di blocco, 2 volte siamo stati fermati, credo non sia un caso, questa zona è molto battuta.
Le formalità doganali sono ancora una volta veloci, senza code entriamo in Ungheria. L’autostrada da Szeged a Budapest pare un sogno, non eravamo più abituati a viaggiare in questo modo!
Arrivati a Budapest ci dirigiamo al Camping Zugligeti, immerso nel verde comodo con i mezzi pubblici per il centro.
Per cena proviamo la cucina del ristorante interno al camping, niente male!

11/8/2011
Giornata dedicata alla visita della città, non sto a scrivere nel dettaglio il tour, informazioni su questa capitale se ne trovano a bizzeffe...
Colazione è compresa nel prezzo (veramente ottima ed abbondante), ci abbuffiamo e poi si parte!

12/8/2011
Dopo un altra abbondante colazione ci dirigiamo verso il Balaton, questa volta vogliamo vedere la costa nord. Percorriamo la statale che costeggia il lago sino ad arrivare a Balaton Gyorok paese in cui trascorriamo la notte (Camping Castrum).
Alla sera usciamo con le biciclette e abbiamo la fortuna di imbattere in una simpatica festa di paese, ascoltiamo la musica popolare, mangiamo un’ottima grigliata e assaggiamo i vini locali. La notte trascorre tranquillissima, la pista ciclabile immersa nel verde, il lago placido che incute tranquillità e l’ottimo campeggio ci convincono a passare in questa località ancora un giorno.

13/08/2011
Con le bici ci dirigiamo verso est, raggiungiamo una fortezza edificata su una collina di origine vulcanica, da lì sopra il panorama è superbo.

14/8/2011
Lungo viaggio che ci porta in Croazia, dove trascorreremo gli ultimi giorni di mare. La località prescelta è Rovinj in Istria.

15/8/2011
Giornata di mare al Camping

16/8/2011
Rientro in Italia, le ferie son FINITE!

I Numeri del viaggio:
4504 i km totali
5 i paesi toccati: Italia, Slovenia, Ungheria, Romania e Croazia
1 leu rumeno (RON) al cambio attuale vale circa 23 cent di Euro
1,25 Û il prezzo medio del gasolio in Romania
0 i km di autostrade rumene percorsi
25 - 50 lei i costi medi dei pernottamenti
40 - 90 lei per pranzare cenare in 2
3 le vignette autostradali acquistate (Slovena Ungherese e Rumena)
Equipaggio e mezzo: Io e mia Moglie su un Wingam 610 GL.
Per una parte di viaggio (da Levelek a Bran) abbiamo avuto la fortuna di condividere questa avventura con gli amici Giornifelici & family.

CONCLUSIONI:
Un viaggio fantastico, sicuramente da consigliare. Certo bisogna mettere in conto di aver a che fare con una viabilità non perfetta, al nord le buche rallentano in modo impressionante i tempi di percorrenza, al sud nelle statali il traffico è abbastanza persistente.
La cordialità e disponibilità della popolazione rumena è disarmante, sia in auto (non mi hanno mai mancato una precedenza, non mi hanno mai suonato nonostante in alcuni frangenti non essendo abituato al tipo di traffico mi sentivo come un elefante su una cinquecento) che fuori si sono dimostrate persone splendide.
Non abbiamo avuto particolari problemi nel comunicare, italiano e rumeno si assomigliano poco, pochi parlano inglese, queste problematiche sono state ampiamente superate grazie alla loro immensa voglia di comunicare.
Nel Maramures è piacevole fare un tuffo nel passato in una realtà parallela.
La Bucovina con i monasteri affrescati è un angolo di paradiso.
Il delta del Danubio vale il viaggio, anche per chi come me di solito non ama particolarmente ambienti lacustri e paludosi.
La Transilvania, cuore pulsante del turismo Rumeno, è un piacevole girovagare tra città sassoni e borghi medioevali.
Nessun problema con il clima (mai tolto il piumone alla sera)
Nessun problema con gli insetti (le scorte di Autan per il delta sono risultate perfettamente inutili).
Nessun problema di sicurezza (anche i tanti Rom presenti nel paesi sono più avvezzi al commercio rispetto al furto o al mendicare)
Insomma, se ascoltate noi... DRUM BUN! (buon viaggio in Rumeno).

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