Lucca e dintorni

Lucca, Pisa, i borghi e la campagna toscana: manifesti della bellezza italiana nel mondo

E’ arrivata la primavera ed io e Lina decidiamo di prenderci qualche giorno di relax in giro per l’Italia. La meta ci è stata suggerita nel corso del nostro ultimo viaggio a Santo Domingo dove abbiamo incontrato un animatore proprio della città di Lucca che ce l’ha descritta attirando la nostra curiosità.

Itinerario

5 - 9 Aprile 2010
E’il lunedì di Pasqua quando ci mettiamo in viaggio, temendo di poter incontrare anche del traffico intenso lungo le strade. Per nostra fortuna però il nostro viaggio fila via liscio sino a dopo Pistoia quando incontriamo il primo incolonnamento. Decidiamo pertanto di lasciare l’autostrada (A11) e sempre in direzione Lucca percorriamo le strade provinciali senza per altro un itinerario preciso.
Ci attira un cartello che ci indica il paese di Collodi ed il nostro pensiero va ad uno dei personaggi più famosi della nostra letteratura per bambini, Pinocchio, quindi ecco decisa la nostra prima meta. Giunti sul posto intuiamo subito che non sarebbe stata una grande idea fermarsi in paese perché di gente in giro per il parco del burattino e nel giardino della villa ce n’era tanta davvero. Allora con l’aiuto delle mie quattro ruote saliamo per una stradina stretta e raggiungiamo la sommità più alta del borgo vecchio, quello sopra la Villa Garzoni. Beh passeggiare per quelle vie, fra quelle case in mattoni, con quei panorami che si aprono sulla valle… le sensazioni sono stupende. Il tempo fa un po’ il birichino e quindi dopo una breve passeggiata decidiamo di scendere non prima di aver scattato qualche bella foto ricordo.
Lasciamo Collodi e la sua confusione di “Pasquetta” ripromettendoci di tornarci con calma e riprendiamo la strada per Lucca. Arriviamo in città e prendiamo subito confidenza con le grandi mura che circondano il centro storico cittadino. Mura grandissime, veramente imponenti alla cui sommità c’è una strada che potrebbe essere una circonvallazione a due corsie e che invece è stata intelligentemente riservata ai Lucchesi per i loro momenti di relax, a piedi, in bici, coi pattini, veramente un percorso in mezzo al verde, si perché le mura all’esterno sono circondate da grandi prati che rendono ancor più suggestiva la visione di queste mura. Lungo questi bastioni sono state previste alcune porte di ingresso alla città vecchia, alcune di queste carrabili altre solo pedonali.
Decidiamo di addentrarci per un primo contatto con la città, ma il tempo non ci aiuta tantissimo. Lasciamo la macchina nei pressi di Porta San Donato Vecchia, e ci addentriamo a piedi per Via San Paolino. Li avevamo una missione da compiere, fermarci in una cioccolateria che ci era stata raccomandata, per farla breve quel giorno era chiusa, venduto tutto, ma ci siamo tornati dopo 3 giorni e ne è valsa la pena.
Arriviamo sino a Piazza San Michele dominata dalla omonima chiesa e che ospita una mercatino ad uso e consumo dei turisti. C’è poco da fare se non c’è il sole anche i colori non brillano, il marmo bianco della chiesa e le sue lavorazioni si perdono nel grigio di una pioggia che comincia a scendere.
Allora decidiamo di andare al nostro agriturismo, il Casolare Lucchese. Li incontriamo dei concittadini veronesi e con loro passiamo la serata in una trattoria locale.
L’indomani ancora Lucca. Questa volta c’è il sole che ci accompagna per le vie del centro cittadino. Lasciamo la macchina nei pressi di Piazza Santa Maria, e saliamo per Via Fillungo per arrivare nella Piazza Anfiteatro. E’ effettivamente una meraviglia, abbiamo la fortuna di vederla al mattino quando ancora non è invasa dai turisti o dai locali per le loro attività, è davvero avvolgente. Passiamo ancora per Piazza San Michele, poi ci dirigiamo verso Piazza Napoleno, maestosa, con stupendi palazzi che la circondano come Palazzo Ducale, il Teatro del Giglio, poi andiamo verso Piazza San Giovanni e di lì alla Cattedrale di San Martino (il Duomo). Passando davanti alla Chiesa di S.Maria Foris Portam raggiungiamo Porta San Gervaso e una degli angoli più caratteristici della città (a mio parere): Via del Fosso.
Attratti dal disegno della cartina ci dirigiamo verso i giardini di Villa Bottini, ma aimè chiusi. Ritorniamo dentro le mura più antiche e passiamo davanti a Torre Guinigi famosa perché alla sua sommità sono cresciuti degli alberi di leccio. Vediamo anche la meno famosa Torre delle Ore, e per finire facciamo una seconda sosta nell’ovale di Piazza Anfiteatro. Dimenticavo: il pranzo in una tipica osteria del centro.
Prima di cena una piccola passeggiata sulle mura. La sera dopo cena, in zona Via del Fosso, ci permettiamo di scattare due foto in notturna della città, direi abbastanza belle.
Il giorno successivo decidiamo di spostarci fino a Pisa, nemmeno mezz’ora di strada. Immancabile la visita alla Piazza dei Miracoli, col suo Battistero, il Duomo, la Torre più famosa al mondo, il Camposanto Monumentale, ma è stato ancor più bello poter visitare anche angoli meno conosciuti di Pisa, ad esempio Piazza dei Cavalieri, racchiusa fra edifici di assoluto valore architettonico e storico, per poi scorrazzare lungo i vari “LungArno” scusate il bisticcio di parole, per ammirare scorci ed edifici storici ben conservati, come il Palazzo Prefettizio, la Chiesetta di Santa Maria della Spina e San Domenico.
Poi nel tardo pomeriggio decidiamo di andare a prendere un’ora di sole, e facciamo una puntatina a Marina di Pisa, ma le tante scogliere ci inducono a spostarci sino a Tirrenia. Poi un aperitivo e rientro a Lucca.
Il quarto giorno torniamo verso Collodi dove questa volta in assoluta tranquillità visitiamo il parco dedicato al Burattino, è bello anche tornare piccoli qualche volta, e poi ci dirigiamo al Giardino della Villa Garzoni, all’interno del quale è stata costruita “Butterfly House” la casa delle farfalle. Valeva la pena tornare in questo paesino.
Qui siamo nella zona della strada del vino per cui decidiamo consultando la cartina di dirigerci verso Montecarlo. Borgo ben conservato ed ancora circondata da una bella cinta muraria, dominata da una fortezza (simbolo storico di Montecarlo), che sorge su di un colle che volge lo sguardo verso la piana di Lucca. Passeggiare per la via del centro ci fa solo immaginare come poteva essere una volta la vita in un piccolo borgo così. La sosta in una enoteca è inevitabile, come lo è acquistare del vino locale per poterlo degustare poi sul divano di casa.
E’ arrivato anche il giorno del rientro. Decidiamo di percorre una parte della storica SS12 dell’Abetone. Arriviamo nei pressi di Borgo a Mozzano e ci fermiamo per ammirare il Ponte della Maddalena forse conosciuto meglio come Ponte del Diavolo. Raggiungere la sua sommità, per me non è stato facile ma ne valeva la pena. Saliamo sino a Bagni di Lucca, poi percorriamo un buon tratto dell’Appennino Toscano per ridiscendere verso Pistoia e da li diritti verso casa.

Per vedere l’album con tutte le foto del viaggio vi invito a visitare il mio blog: http://belfusto.spaces.live.com/default.aspx?sa=818231819

Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento, contattaci per ottenere il tuo account

© 2024 Ci Sono Stato. All RIGHTS RESERVED. | Privacy Policy | Cookie Policy