Brescia ed il suo Patrono

San Faustino, e Brescia si riscopre

Non aspettatevi nulla di trascendentale: S. Faustino cade il 15 febbraio e quel giorno Brescia festeggia il suo Santo Patrono; in città si tiene per tutta la giornata una fiera-mercato veramente grande, animata e ricca, come tuttavia se ne possono trovare tante in Italia. Ed allora perché vi consigliamo di visitare Brescia in questo giorno ?
Semplice, perché è il 15 febbraio che Brescia ed i bresciani riscoprono per un giorno le proprie origini e questa città, solo di recente valorizzata nelle sue enormi attrattive turistico - culturali, si anima di gente, sfodera la propria identità e viene pervasa da un clima festaiolo avvertibile in ogni dove.
Allora la festa diviene occasione per ritrovare antiche usanze, percorrere quartieri altrimenti poco frequentabili, vivere il centro storico di Brescia mescolandosi alla fiumana di gente che dalla mattina fino alla sera invade la città.
Cominciamo con lo svelare una piccola ingiustizia : anche se per tutti, Bresciani compresi, il 15 febbraio è "San Faustino" e basta, in realtà questo giorno celebra i due Santi protettori di Brescia, Faustino e Giovita; per uno strano scherzo del destino, Giovita viene quasi sempre "bellamente" dimenticato!!!
Per saperne di più, dal punto di vista storico, sui due martiri bresciani, consigliamo di visitare in internet: San Faustino e Giovita.
A noi piace soffermarci sugli aspetti più "festaioli" della ricorrenza; seguiremo quindi un itinerario di massima che vi consigliamo.
Giungendo in città lasciate l'automobile in uno dei tanti parcheggi esterni al centro storico; personalmente vi consigliamo il parcheggio antistante l'IVECO , facilmente raggiungibile dall'uscita Brescia Ovest dell'autostrada percorrendo poi la tangenziale ovest in direzione "stadio" oppure "val Trompia" per circa tre chilometri, svoltando a destra in via Volturno. Da qui il centro è facilmente raggiungibile anche a piedi, oppure usufruendo del servizio di "bus navetta"che lo collega al parcheggio stesso. Noi consigliamo di percorrere a piedi il breve tratto che vi separa da Via Milano e poi, da qui, seguire il fiume di gente che vi porterà in Corso Garibaldi e quindi nel suggestivo Corso Mameli.
Qui inizia un vero e proprio piccolo "suk"; troverete infatti "espositori" non proprio...autorizzati delle varie etnie che popolano Brescia che propongono le loro "merci" più svariate; generalmente i vigili urbani sono in questa giornata abbastanza tolleranti...
Percorrendo Corso Mameli trovate il tempo di osservare il "Mostasù dele Cossere" ( letteralmente, in bresciano : "faccione delle Cossere") che trovate all'incrocio di Corso Mameli con Contrada delle Cossere : è un vero e proprio "mascherone" di pietra, con orecchie e naso mozzati ,che ebbe per i Bresciani un grande valore "satirico" tant'è che per un certo periodo nacque nell'800 un "foglio" che prese proprio quel nome.La mozzatura di naso ed orecchie è un ricordo della punizione imperiale di Enrico VII contro Brescia , caposaldo del guelfismo (1311) con la quale l'imperatore volle manifestare ai Bresciani vinti le Sue intenzioni.
Mentre ci avviciniamo a Piazza Rovetta iniziamo a percepire distintamente i "rumori" ed i profumi della Fiera; è un fiorire di bancarelle che propongono praticamente di tutto e che si stendono dall'inizio di via S. Faustino fino al termine di via X Giornate, occupando anche le Piazze Loggia e Vittoria. Il centro storico di Brescia è veramente bello e ricco di attrattive, ma oggi non è il giorno adatto; oggi bisogna (ogni Bresciano che si rispetti lo fa) "andare in Fiera!".
Quindi via attraverso le bancarelle, attratti dai colori, dai venditori (ancora ve ne sono di veramente caratteristici) , dai banconi in cui fanno bella mostra di sé dolciumi e leccornie, mentre nell'aria si mescolano i profumi di zucchero filato, di salamele alla griglia, di piadine e quant'altro.
Direi che per ogni Bresciano un "acquisto" in Fiera è praticamente obbligatorio ed ogni anno ci si affanna per trovare qualche nuova idea; l'unico inconveniente può essere dato dalla ressa che nelle ore di punta è veramente notevole: il nostro consiglio è quello di inoltrarsi in fiera nelle ore serali.
Da non perdere un'usanza tipicamente bresciana : cogliere l'occasione della Fiera per riscoprire "con un giro di bianchi" le osterie della vecchia Brescia. Il locale che certamente si segnala maggiormente per la sua tipicità è l'osteria "al Bianchi" in via Gasparo da Salò ( a Brescia è un'istituzione e forse è rimasto l'unico locale veramente autentico ed immutato nel tempo) ; bianco con l'oliva e "bocconcino" con le acciughe non si possono trascurare!
Se volete potete cimentarvi anche con un "pirlo" , aperitivo bresciano di cui ogni locale ha la "sua" ricetta.
Verso sera, tornando dalla fiera, potete anche "avventurarvi" per il Carmine : è il quartiere più "malfamato" di Brescia che tuttavia ha mantenuto nel tempo un suo indubbio fascino e solitamente, nel giorno di S. Faustino si gode di una sorta di lasciapassare; oggigiorno tuttavia la "popolazione stanziale" bresciana è stata sostituita quasi interamente da extracomunitari che hanno cambiato di fatto il volto "antico"ed a suo modo affascinante del dedalo di strade e stradine del quartiere .
Un'ultima annotazione: a Brescia S. Faustino viene definito "l'ultimo mercante di neve" ; se avrete la fortuna di incappare in una giornata nevosa, Brescia saprà offrirvi scorci veramente indimenticabili!!

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