Roatan, l’isola dei pirati

Si va in Honduras, a godere il paradiso caraibico che è nei sogni di tutti

Roatan, la principale delle Bay Islands, è nota come l’isola dei pirati: una striscia di terra di 70 km di lunghezza per 3 di larghezza, costituita da splendide spiagge caraibiche e piccoli villaggi locali, oltre che tanti punti di immersione.
Da non perdere
Il versante sud ovest dell’isola è quello più popolato e più turistico; COXEN HOLE (la tana di Coxen, dedicata al famoso pirata) è la capitale: vicina all’aeroporto e al porto mercantile è il centro principale per gli abitanti locali, con molti piccoli empori e alcuni servizi pubblici. E’ questo il posto in cui la maggior parte della popolazione locale viene a fare acquisti e dove i turisti possono acquistare souvenir a prezzi notevolmente minori rispetto al resto dell’isola.
Sulla stessa costa meridionale si trova FRENCH HARBOUR, con ristoranti e animata vita notturna.
Il versante opposto, quello di nord-est, è il meno popolato ma in quanto a natura e paesaggi non ha eguali. Qui si possono trovare le lunghe spiagge bianche incontaminate, senza strutture né resort.

PAYA BAY e CAMP BAY si trovano sull’estrema punta Sud di Roatan; bellissime spiagge selvagge con palme che crescono sulla sabbia e la barriera corallina a poche decine di metri dalla riva.
Sul promontorio di Camp Bay si trova un piccolo gioiello: un hotel/ristorante con vista sulla scogliera, con una terrazza panoramica ed una graziosissima spiaggia privata in una baia riparata.

PUNTA GORDA è il villaggio dove risiedono gli ultimi Garifuna, discendenti degli schiavi che furono portati dalla Nigeria prima che la schiavitù fosse abolita. Il villaggio non è altro che poche baracche vicino alla spiaggia, con tanti bambini che verranno a chiedervi di fare loro una foto ma soprattutto di fargli rivedere la loro immagine sul display della vostra macchina digitale!

OAK RIDGE è un delizioso e coloratissimo villaggio di pescatori costeggiato da mangrovie e costruito sull’acqua dove gli abitanti sono quasi tutti biondi con gli occhi azzurri in quanto discendenti delle bande di pirati inglesi capitanatati dal corsaro Henry Morgan che scorrazzavano nei Carabi nella seconda metà del ‘600.

A sud est dell’isola si trova l’Anthony’s Key Resort, noto in quanto oltre ad offrire bungalow overwater e altre sistemazioni per i turisti, è un centro di riabilitazione e studio dei delfini; in particolare si occupa di curare i delfini feriti da altri pesci predatori oppure rimasti intrappolati dalle reti dei tonni.
Purtroppo questi delfini vengono nutriti con pesce pulito e spinato, per cui difficilmente riprendono il largo, in quanto non sono più in grado di procacciarsi il pesce da soli, o meglio, sono abituati a questo tipo di cibo quindi preferiscono vivere in semi-libertà ma nutriti e coccolati!
Ovviamente il resort ha fatto della salvaguardia di questo mammifero un bel business, organizzando vari tipi di incontro con i delfini, in acqua bassa dalla spiaggia, snorkeling e nuoto in un’area marina delimitata, immersioni in mare aperto, oppure corsi specifici per l’avvicinamento e lo studio del comportamento dei delfini (dedicata soprattutto ai bambini e ragazzi).
Noi abbiamo fatto l’incontro e lo snorkeling: circa mezz’ora in una spiaggia in acqua bassa, con reti di protezione, dove l’istruttore ci ha assegnato un delfino (una bella femmina di 250 kg che da due settimane aveva avuto un piccolo) spiegandoci le varie parti del corpo, mostrandoci la dentatura, le pinne, spiegandoci come emettono i suoni, i richiami, i segnali di pericolo ecc. Abbiamo anche avuto la possibilità di abbracciarlo e accarezzarlo, cosa che piace molto ai delfini, scatenando però la gelosia dell’altro piccolo della nostra delfina (di 1 anno e mezzo per 100 kg di peso!) che sentendosi trascurato ha deciso di intrufolarsi tra noi nell’acqua bassa e darci delle belle pinnate sulle gambe per attirare l’attenzione! I delfini sono animali veramente fantastici!
Dopo ben due sessioni di foto di rito tra baci, abbracci ed evoluzioni (foto fatte sia da noi con lenostre macchinette che dal fotografo del resort con la sua digitale reflex - che poi potrete acquistare nel negozio del resort già stampate o su CD) e anche tanti baci, abbiamo finalmente preso maschere e pinne ed abbiamo fatto una nuotata di mezz’ora dove l’acqua era più alta insieme ad un istruttore, il quale faceva qualche metro in apnea per strappare qualche alga o qualche filo di posidonia e li usava per richiamare i delfini che, da bravi curiosi quali sono, arrivavano prontamente e nuotavano sfiorandoci.
E’ stata una bellissima esperienza: i delfini hanno una forza straordinaria. E soprattutto ci hanno fatto stancare tantissimo a rincorrerli sia sul pelo d’acqua che in apnea. Sono velocissimi!

Le altre escursioni nell’isola prevedono un tour alla scoperta del villaggio dei Garifuna, per vedere da vicino come vive questa popolazione, legata ancora oggi alle tradizioni della loro cultura originaria africana; la visita alla iguana’s farm; lo shopping tour alla ricerca di spezie e confetture di frutta tropicale tipiche dell’isola, o le famose amache di corda e le bambole di pezza; il laboratorio di intaglio delle conchiglie di madreperla dove vengono realizzati preziosi cammei; e da non dimenticare il tour delle spiagge, alla scoperta di piccole baie incontaminate dove le palme scendono fin sulla spiaggia e la sabbia è bianchissima.

La vita notturna dell’isola esplode a WEST END, sulla punta sud, dove si concentrano maggiormente i resort e le strutture ricettive, oltre che i ristoranti, i disco bar ed i negozi di souvenir.
West End si popola generalmente dopo le 22, quando i bar aprono ed i gruppi live iniziano a suonare il loro ricco repertorio di musica reggae, che qui la fa da padrona, mentre i turisti tirano tardi sorseggiano cocktail tropicali a base di aguardiente o il cave, il tipico liquore di rhum e caffè.

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