Quinta volta in Kenya

Il Paese africano continua ad esercitare la propria attrazione

Siamo ritornati in Kenya... quinta volta!
Arrivo a Mombasa sabato 26 ottobre e solita trafila per pagare il visto e sdoganare le valigie. Faccio di tutto per non farle aprire, ho molte cose per i bimbi!
Fuori ci attende il nostro caro amico Sergio (responsabile escursioni del Villaggio Blue Bay).
Dopo due ore di pulmino (la strada è migliorata dallo scorso ottobre) arriviamo al villaggio. Ci assegnano la solita nostra camera e senza neppure disfare le valigie andiamo a vedere la spiaggia.
Purtroppo ci sono molte alghe ma non ci scoraggiamo, faremo comunque i bagni.I primi due giorni li dedichiamo al relax completo.
La domenica sera, nel teatro del villaggio, assistiamo alla Santa Messa officiata da un prete (parla abbastanza bene italiano): bimbi che ballano e canti gospel.
Il villaggio, ormai lo conosciamo da anni, molto bello e ben organizzato sotto ogni punto di vista. Cibo, servizio, pulizia nelle camere tutto al meglio. I ragazzi dell’equipe animazione sono tutti simpatici, molto disponibili, assolutamente non invadenti: proponevano giochi in spiaggia, passeggiate e la sera sempre uno spettacolo.
Pomeriggio ore 17.30 al suono della musica “La mia Africa” il thè con biscotti e un cuoco che cucinava deliziose crepes.
Sergio, come solito, ci organizza il safari al Masai Mara. Questa volta andremo al Governor's Camp e vedremo un'altra zona del parco. Solita partenza da Malindi con l'aereo e atterraggio direttamente in savana dove ci attende la jeep. Arrivo al Governor's Camp dove ci assegnano la più bella tenda "suite" proprio su un'ansa del fiume Mara.
Siamo sulla jeep con un’altra coppia (francesi) e l’autista. Al Masai Mara è possibile fare il fuori pista, seguire gli animali, avvicinandosi moltissimo a loro.
Dopo il pranzo, a buffet, un riposino e poi partenza per il primo game drive dove incontriamo i primi animali: gnu, zebre, gazzelle, elefanti, ecc...
Rientro dopo il favoloso tramonto, aperitivo in riva al fiume, cena a lume di candela sotto una favolosa tenda serviti al tavolo) poi quattro chiacchiere intorno ad un falò.
Andiamo a nanna abbastanza presto poichè l'indomani c'è la sveglia presto (ore 5.30).
Eccoci nuovamente sulla jeep e inizia il vero safari con colazione nella savana.
Vediamo un bellissimo esemplare di leone e vicini a lui, sdraiate e sonnecchianti, ben tre leonesse (il nostro autista ci spiega: sono le sue compagne); ha veramente un occhio professionale, ci porta sotto un albero dove vediamo tra i rami un leopardo che sta mangiando una gazzella.
Avvistiamo in lontananza un leone accompagnato dalla leonessa, ci avviciniamo e quando siamo a pochi metri da loro assistiamo all’accoppiamento.
Continua il nostro safari e di nuovo incontriamo giraffe, gnu, zebre, gazzelle di Thompson, una famiglia di facoceri, avvoltoi che stanno mangiando uno gnu, la iena che allatta il suo piccolo.
Poi ci avviciniamo al fiume e qui possiamo vedere alcuni coccodrilli, uno esce dall'acqua per dirigersi verso la riva, e molti ippopotami addossati l’uno all’altro.
Questa volta non abbiamo visto i rinoceronti, l’autista ci ha spiegato il motivo, perché rimangono in un’altra zona del parco (quella visitata lo scorso anno).
Andiamo a visitare un villaggio dove vivono i Masai (case di fango e sterco) con le loro mogli, figli e animali (questa direi è stata un po’ una bufala).
Rientriamo al campo per il pranzo, ottimo buffet, poi sempre in jeep ci accompagnano “alla pista di atterraggio” dove ci imbarchiamo sul piccolo aereo che ci riporterà a Malindi e da qui in pulmino al villaggio.

Lunedì 5 novembre altra giornata stupenda, “Il Safari Blu” organizzata dal villaggio e dalla signora Ines (una signora italiana che vive a Malindi da molti anni). Partenza con la sua barca, fermata per fare snorkeling, poi aperitivo sullelingue di sabbia con vino bianco di papaia, cocco e anacardi.
Rientro, a casa sua, per il pranzo a base di antipasto di cernia in agro con verdurine, spaghetti con sugo di polipo, aragosta cernia o fustella (alla griglia), frutta, vino bianco italiano, dolcetti (tipo cantuccini) fatti con il cocco e caffè italiano.
Per finire spettacolino di balli della tribù dei Samburu e relativo mercatino.

Martedì 6 novembre passiamo una mattinata in giro per Watamu con i nostri amici beach boys Rashid e Dasha i quali ci portano a vedere le loro case e i loro stupendi bimbi.
Nel pomeriggio, sempre scortati da loro, andiamo sulla bellissima spiaggia dell’isola dell’amore e ci fermiamo al Bar del Sun Palm per gustarci un favoloso succo di passion fruit.

Martedì 6 novembre Rashid ci organizza ina giornata per andare alle mangrovie (Mida Creek). Partenza dalla spiaggia del nostro villaggio, dopo un’ora ci fermiamo per fare snorkeling, poi sulle lingue di sabbia dove incontriamo i fenicotteri ed infine su in’isoletta per il pranzo (riso con polipo, aragostelle e frutta).
Un’altra mattinata, sempre accompagnati da Rashid, la passiamo andando a vedere la famosa spiaggia Che Chale (spiaggia dorata), sembra veramente ci siano miriadi di pagliuzze d’oro.
Si arriva sino ad un certo punto con il pulmino, qui vediamo bimbi e donne che prelevano acqua da un pozzo (colore dell’acqua marrone) riempiono dei contenitori di plastica (questo lo fanno due volte al giorno) che poi useranno per bere e cucinare.
Da qui in poi si deve proseguire in jeep per una strada sterrata per arrivare alla famosa spiaggia.
Sempre Dasha e Rashid (prima passiamo ad acquistare generi alimentari) ci portano all’orfanotrofio di Timboni dove ci sono 61 bimbi abbandonati.
Alcuni ci corrono incontro intonando la canzoncina Jambo e ci troviamo con qualche bimbo aggrappato alle nostre gambe.
C’è un ragazzo che fa volontariato, steward della compagnia aerea Meridiana, che ci accoglie e ci spiega e mostra tutta l’attività di questo orfanotrofio. Ci spiega che molti turisti arrivano con penne, quaderni, matite (pensate ne hanno un armadio strapieno!) ma che hanno bisogno di molte altre cose tra cui medicinali, pannolini, generi alimentari.
Torniamo il giorno dopo, purtroppo non abbiamo medicinali, ma abbiamo acquistato latte in polvere, farina, detersivo per lavare, dentifricio, olio, pomodori, aglio, cipolle, patate, frutta ecc.
Qui veramente ci si stringe il cuore… non possiamo fare a meno di pensare quanto noi siamo fortunati!
Così passano i giorni… nel tardo pomeriggio di venerdì 9 ottobre i saluti affettuosi dei nostri amici beach boys Dasha, Rashid con la moglie e il suo bellissimo bimbo Omar.
La sera stupenda cena africana in spiaggia preparata dai nostri camerieri del villaggio.
Ecco anche questa volta i nostri 15 giorni sono volati!
Sabato 10 Novembre alzataccia (ore 3.45) per la partenza!
Arrivederci stupendo Kenya. La tua gente, i tuoi colori, i tuoi odori ci mancheranno!
Mentre scrivo questo diario una lacrima scende sul mio viso…

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