Dal sud dell’Italia al Portogallo

Una meta tra le più gradite dai nostri viaggiatori

Siamo una famiglia di quattro persone della provincia di Cosenza; ogni anno, (per la precisione da 16 anni) verso metà giugno abbiamo una meta diversa da visitare. Siccome abbiamo la passione di viaggiare solo ed esclusivamente con la macchina, come tante altre persone, quest’anno ci ha attirato molto il Portogallo e naturalmente la sua capitale, Lisbona.Partiti il 18 giugno 2003 sera, abbiamo viaggiato per quasi tutta la notte e il giorno consecutivo. La sera facciamo tappa in Francia a Lourdes, città famosissima per la Madonna apparsa alla allora giovane Bernadette, pernottando in un particolare hotel a forma di nave.
Il giorno successivo ci dirigiamo verso la Spagna, passando per il nord, e finalmente varchiamo il Portogallo, per poi proseguire alla volta di Coimbra, piccola città situata al centro; fu antica capitale del Portogallo, rinomata sede universitaria più antica d’Europa. Qui è nato il famoso poeta Camoes che è paragonato al nostro Dante Alighieri.
Poiché eravamo di passaggio meritava una visita anche Fatima, celebre per il suo Santuario; ascoltiamo la santa messa celebrata da un prete italiano, caso strano. Lasciamo Fatima e finalmente, dopo aver macinato tanti chilometri, raggiungiamo con grande sollievo la nostra destinazione tanto attesa. Giunti alle porte di Lisbona non entriamo direttamente in città: siccome il caldo è insopportabile, decidiamo di prendere la strada per la costa che dista dalla capitale circa 25 km.; cosicché ci fermiamo a Estoril, ridente cittadina sull’Atlantico, dove la gente ricca di Lisbona si trasferisce per trascorrere le ferie, soprattutto per giocare la sera al bellissimo Casinò.
Al tramonto, affacciandomi dal mio hotel, lo sguardo si fermava alle sue migliaia di luci che iniziavano ad accendersi e a fare straordinari giochi di luce in sincronia con una maestosa fontana colorata.
Ad Estoril sostiamo per quattro giorni. Da qui andiamo alla scoperta di Lisbona, città sulle sponde del fiume Tago, non molto grande: infatti conta circa un milione d’abitanti con l’intero agglomerato urbano.
Arrivati col treno da Estoril, ci incamminiamo verso Praça do Comercio, un’enorme piazza chiusa da tre lati da palazzi e il quarto scende con una scalinata sul fiume, che purtroppo è chiusa, poiché in fase di restaurazione.
Allora ci dirigiamo verso la Baixa, zona bassa e commerciale di Lisbona, in cui s’incontrano ad ogni angolo venditori ambulanti d’occhiali da sole (sicuramente non buoni): è, di fatto, il cuore di Lisbona e in gran parte pedonale, traboccante di caffè, ristoranti, negozi e banche.
Impossibile non prendere l’Elevador, una torre di ferro costruita da Eiffel che ti consente una vista panoramica della città. Dopodiché arriviamo al Rossio, piazza dedicata a Don Pedro IV, centro dell’animazione della capitale, attraversato da autobus, tram e pieno di caffè; anche qui s’incontrano venditori ambulanti a caccia di turisti.
Dal Rossio prendiamo i tram caratteristici chiamati electricos, che attraversano le strette vie del centro storico affrontando salite e discese per condurci al Barrio Alto, situato sulla collina ad ovest della Baixa. E’ un quartiere di vario interesse sia di giorno sia di notte; negozi e palazzi per una visita di giorno e ristoranti, pub, locali di fado (canzoni portoghesi) ne fanno il cuore pulsante della vita notturna di Lisbona.
Dopo aver visitato questi quartieri e aver camminato per quasi tutto il giorno ci guadagniamo il riposo.
Il giorno successivo riprendiamo il cammino con destinazione l’Alfama, quartiere medioevale caratterizzato da strette vie e scalette. Lungo il percorso troviamo i miradores, terrazze panoramiche da cui si gode una splendida vista della città e del fiume Tago con al centro il bellissimo ponte 25 Abril lungo 2 km. Inoltre il quartiere trabocca di negozi di souvenir; infine arriviamo al castello di Sao Jorge in cui sono rimaste soltanto le vecchie mura. All’interno sono da notare i piccoli artigiani che costruiscono gli electricos in miniatura per venderli. Qui con gran meraviglia c’imbattiamo in tanti italiani.
Degni di essere scoperti sono ancora la Torre del Belem, in stille manuelino, che è un vero e proprio merletto in pietra, e il monumento dedicato agli scopritori che ricorda la prua di una nave. Entrambi hanno la vista panoramica sul Tago e sono vicinissimi al ponte 25 Abril.
Una visita obbligatoria è l’Expo, il moderno quartiere inaugurato da pochi anni, situato fuori Lisbona; oltre le diverse opere d’ammodernamento e la costruzione di nuovi centri commerciali si è aggiunta l’occasione per realizzare un modernissimo parco con diverse attrazioni. La più famosa è l’Oceanario, una spettacolare architettura galleggiante, l’acquario più grande d’Europa; all’interno sono presenti tutte le specie di pesci e piante che vivono nell’Oceano, infatti dà l’impressione di essere immersi nello straordinario mondo sottomarino accompagnato dai vari rumori.
Purtroppo i giorni passano velocemente, soprattutto quando si è in viaggio e ci sono molti posti da vedere, perciò lasciamo Lisbona con gran dispiacere per andare alla scoperta di uno dei più spettacolari luoghi d’Europa, Cabo da Roca, distante circa 30 km. da Lisbona. Arrivati, con grande entusiasmo ci accingiamo ad osservare stupiti le onde gigantesche infrangersi sugli scogli e il suono che esse provocano; accanto all’immensità dell’Oceano Atlantico si può ammirare la costa selvaggia con i suoi bellissimi colori.
Vale la pena ricordare un monumento in pietra in cui è impressa una celebre frase del poeta portoghese Camoes: “Qui dove la terra finisce inizia il mare”, proprio adatta al magnifico luogo.
Nello stesso giorno ci incamminiamo verso Sintra, caratteristico paesino situato in uno splendido paesaggio di rocce e giardini, famosa residenza estiva dei sovrani portoghesi e caratterizzata dalla presenza dei castelli del Paco Real e del Palacio de Pena, i quali possono essere paragonati ai castelli della Baviera.
Bisogna amaramente affermare che anche questa giornata è andata trasportando con se anche il viaggio in Portogallo, mettendo di conseguenza tutto nella valigia dei ricordi. E’ necessario dire che il Portogallo possiede delle invidiatissime coste lungo tutto il paese.
Lasciamo il Portogallo, paese solare con una sorprendente varietà di paesaggi, ricca di cultura e attaccatissimo alle tradizioni con uno spirito generoso e ospitale.
Nel viaggio di ritorno ci tocca fermarci in Spagna, altra terra che accoglie il turista con gran cordialità lasciando impresse forti emozioni. Sicuramente una sosta andava fatta sulla Costa Brava, altra rinomata meta turistica che ogni anno attrae milioni di turisti grazie alle bellezze del suo paesaggio e al clima favorevole, ideale per trascorrere una piacevole vacanza.
E adesso via, si fa ritorno a casa pronti per progettare un altro viaggio all’insegna dell’avventura sempre in auto per l’Europa, perché il nostro è uno spirito libero, desideroso di essere indipendente, col fine di fermarci e partire quando ci piace.
Ah! Dimenticavo: in questo viaggio abbiamo percorso la bellezza di oltre 6500 km.

3 commenti in “Dal sud dell’Italia al Portogallo
  1. Avatar commento
    walter55
    19/05/2005 18:50

    Non sarebbe meglio scrivere in italiano (maiuscole, doppie, punteggiatura, ecc.)?

  2. Avatar commento
    miki
    19/05/2005 14:22

    siete degli sporchi comunisti che volete derubare i turisti con le vostre menzogne, w la gente oneste al rogo i sucidoni come voi che non siete degni di esistere.

  3. Avatar commento
    andrea
    19/05/2005 14:19

    prima cosa lelevador di lisbona no e stato costruito da eifel ma du un suo allievo anzi non e stato costruito ma proggettato da un suo allievo seconda cosa l oceanario non e il piu grande acquario d europa ma e ilsecondo dpo quello di genova.

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