L'Austria... d'Italia

La Natura sovrana e le tradizioni sempre vive della Valle Aurina

Dove alloggiare

Sono stato in valle Aurina un paio di volte, una in inverno, quando ho scelto come alloggio una camera in un maso a Lutago, l'altra a distanza di anni in estate, quando ho preso un appartamento in affitto, casualmente ancora a Lutago, casualmente dalla parte opposta della Valle ma esattamente di fronte alla casa dove ero stato la volta precedente (piccola curiosità che non interessa a nessun altro).
La casa affittata, comoda e a buon prezzo, direi niente di straordinario ma in linea con l'offerta della zona, ubicata leggermente spostata dal centro abitato in splendida e tranquilla posizione. Unico neo: le mosche troppo numerose dovute alla presenza di animali da allevamento. Comunque sia, l'indirizzo è Weisenhof, Im Anger n.3, 39030 Lutago (tel.0474-671208).
In ogni caso, l'offerta degli alloggi è quella dell'Alto Adige di qualche anno fa: buona qualità, prezzi accettabili, tanto da far arrossire di vergogna la gran parte delle zone turistiche d'Italia, troppo spesso care e con servizi scadenti.
Per quanto riguarda la gente, certo la mentalità è quella tipicamente contadina, ma le persone sono normalmente educate e cortesi, in barba a chi insiste con quella fesseria per cui gli altoatesini sarebbero maleducati con gli italiani, farebbero volutamente finta di non capire, etc. etc.: impariamo ad essere "ospiti" dei luoghi e non "invasori" e "invadenti", poi traiamo le nostre conclusioni.
Sto divagando, chiudo il paragrafo per non perdere l'orientamento.

In cucina

Siamo in Alto Adige. Devo aggiungere altro?
Va bene, aggiungerò che la cucina è ottima e i prezzi strepitosi, non più da vergognarsi come una volta quando si usciva chiedendosi se si fossero sbagliati con il conto, ma sicuramente molto più bassi di quelli abitualmente praticati nelle zone turistiche del Belpaese.
Purtroppo non ricordo molti nomi da indicare: l'Ahrntaler Alpenhof a Lutago (sulla statale, tel.0474/671128), che consiglio veramente di cuore, spettacolare quanto a qualità e abbondanza delle portate, onestissimo il prezzo; poi un altro ristorante consigliatomi dal padrone di casa, sperduto sulle pendici dei monti sopra Lutago sul versante ovest, forse lo Schwarzbachalm, ma non ne sono sicuro, certo che la qualità meriterebbe una ricerca.
Per uno spuntino a base di speck (una fettona unica), formaggio e strudel (in zona è rigorosamente di pasta frolla), se si è in fondo alla Valle a Casere, vale la pena di passeggiare fino alla Jagahutte, una vecchia cascina dal fascino unico con gli interni anneriti dal fumo e qualche tavolaccio all'esterno; un'avvertenza: l'ultima volta l'ho trovata chiusa, sostituita, degnamente ma non è la stessa cosa, da una costruzione più moderna, la Adleralm (accontentarsi non sarà comunque un sacrificio).

Da non perdere

La Valle Aurina non è proprio dietro l'angolo e volendo vedere non è nemmeno di passaggio, chiusa com'è su tre lati dalle montagne.
Ma se siete alla ricerca della montagna com'era prima dell'invasione chiassosa dei turisti, se amate le atmosfere e la cultura altoatesine e non siete tra quelli che si infastidiscono quando capita di sentirsi un poco stranieri entro i confini del proprio Paese, allora la Valle Aurina, anzi, l'Ahrntal per chiamarla con il nome tedesco a cui gli abitanti si sentono certamente più vicini, è proprio quello che fa per voi.
Saliamo sulla nostra automobile, meglio ancora sarebbe affrontare la strada in sella ad una bicicletta, e, usciti dalla strada provinciale della Val Pusteria poco prima di Brunico, proviamo a risalire idealmente La Valle Aurina.
La strada che porta fino alla Vetta d'Italia è piuttosto lunga; di fatto, però, la Valle vera e propria inizia in corrispondenza del suo centro abitato più importante, Campo Tures (Sand in Taufers), situato nel punto in cui gli ampi pianori si chiudono e la strada prende a seguire il corso del torrente Aurino (Ahr in tedesco). Campo Tures è un grazioso paese di montagna turisticamente ben attrezzato, con ottima ricettività alberghiera, direi il più "italiano" dal punto di vista turistico, compresa la piacevole passeggiata per negozi sulla la via pedonale o lungo il torrente (frequentato anche dagli appassionati di rafting).
Non temete, comunque: in un affollato pomeriggio estivo ho avuto la fortuna di assistere ad un suggestivo festival europeo di Corni Alpini, con tanto di tavolate infinite, wurstel e birrone, che di italiano aveva ben poco davvero!
Vero gioiello di Campo Tures è il castello della dinastia dei Taufers, che domina a nord il centro abitato arroccato sulle pendici dei monti; il castello, oltre ad essere veramente spettacolare come veduta dalla strada, è molto ben conservato e consiglio vivamente di non perdere la visita guidata agli interni (evitando, se possibile, le giornate piovose di luglio-agosto, perché l'affollamento può diventare fastidioso).
Da qualche anno anche a Campo Tures viene allestito il Weihnachtsmarkt, cioè il Mercatino di natale nelle vie del centro, tra ninnoli, decorazioni e…. Gluhwein a volontà.
Dal paese partono le strade che salgono verso le valli laterali dei Molini e di Riva. Entrambe possono essere oggetto di gita giornaliera o scelte anche come luogo di pernottamento, per chi trovasse insufficiente la tranquillità della Valle Aurina e optasse per la quiete totale di paesini come Selva dei Molini (bellissimo, soprattutto per gli appassionati di funghi), Lappago (forse un po' "troppo" quanto a lontananza e pace assoluta) e dall'altra parte, Riva di Tures.
Se sul versante occidentale mi ha un poco deluso il Lago artificiale di Neves, ho trovato meravigliosa la Valle di Riva, splendido punto d'approccio alle Vedrette di Ries in estate, affascinante ritrovo di appassionati di sci da fondo in inverno, quando la neve che copre la piana dove si sviluppano gli anelli trasforma tutto in una magica, silenziosa, fiaba nordica.
Tra l'altro, sulla strada che si inerpica verso Riva meritano una sosta le cascate, che guarda caso si chiamano Cascate di Riva: non prenderanno più di una decina di minuti e lo spettacolo è sempre affascinante.
Tornando alla valle principale, la strada sale, senza pendenze repentine, incontrando uno dopo l'altro i paesini di Lutago, S.Giovanni, Cadipietra, S.Pietro e Predoi; indico i nomi in italiano solo per non metterci un quarto d'ora per ogni parola e per non apparire uno che se la tira e li scrive in tedesco, ma secondo me l'italiano in questi luoghi è e rimane soltanto una traduzione dal tedesco (d'altronde, che male c'è?).
A Lutago ho alloggiato, sia d'inverno in un maso, sia d'estate in un appartamento in affitto: è un villaggio carino, niente di eccezionale, famoso nella zona soprattutto per il Museum Maranatha, cioè un Museo del resepe aperto tutto l'anno che per gli appassionati del genere è molto interessante. Fornirò anche sito e e-mail: www.krippenmuseum.com - info@krippenmuseum.com.
Proseguendo, la Valle si fa sempre più chiusa e si susseguono i suddetti centri abitati.
Dall'impressione che ne ho ricavato, il migliore, sia come posizione che come architettura, è Cadipietra, che accoglie i visitatori presentando affiancati all'entrata del paese i due lussuosi alberghi Linderhof e Alpenschlossl, con un nome che è tutto un programma; niente paura, nella zona ci sono un sacco di strutture adatte a tutte le tasche, sempre comunque con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Ancora più su, la pace e la dolcezza della Valle Aurina sembrano finire quando la strada si apre a fatica uno spazio sempre più chiusa tra i monti, si percorrono gallerie anguste (e ghiacciatissime d'inverno) e si viaggia a tu per tu con il torrente a fianco.
Poi, d'improvviso, in corrispondenza delle miniere di rame di Predoi (a proposito, io noncisonostato ma sembra che la visita sia davvero interessante), gli spazi si fanno più ampi fino a sfociare nella vallata di Predoi e Casere.
Qui, nel punto più settentrionale nostro Paese, si respira l'alta montagna, con le vette tutt'attorno così vicine nelle giornate limpide, si vivono le tradizioni contadine nelle case di legno scuro disseminate sui prati, si assapora il fascino di una terra diversa, il Sud-Tirolo che non è Italia e nemmeno Austria ma solo Sud-Tirolo; qui si apprezza la gioia degli sport praticati nel regno della Natura sovrana, ma anche il piacere della buona tavola o l'allegria di una festa improvvisata fuori dal rifugio con danze improvvisate al suono di un violino e speck e strudel a vagonate.
Quest'ultimo tratto della Valle Aurina fa parte del parco naturale delle Vedrette di Ries, un parco cosiddetto europeo, in quanto oltre a comprendere la Nostra Valle e più largamente la Valle di Anterselva, supera il confine fino a far parte del comprensorio del Parco Nazionale degli Alti Tauri; il progetto, leggo, è quello di superare i confini nella tutela della Natura e proiettare in una dimensione europea vaste zone ancora intatte salvaguardandole da ogni rischio di sfruttamento settoriale, in particolare in un'epoca in cui i problemi dell'inquinamento atmosferico e delle minacce per il clima sono tipicamente universali.

Curiosità 

Solo una che mi è rimasta impressa. Si tratta di una leggenda riguardante la piccola e molto antica chiesetta di S.Spirito che si trova tra Casere e la località Fonte alla Roccia.
Si narra che nei secoli passati un valligiano si stesse recando ad una gara di tiro a segno. Per allenarsi, sparò usando come bersaglio la statua del Cristo della chiesa; il fenomeno andò alla gara e vinse il primo premio, un bel toro che lo avrebbe arricchito. Sulla strada del ritorno, però, in prossimità della chiesetta, il toro si imbizzarrì e lo uccise a cornate; così impara, no??

Per i più piccoli

Siamo in Alto Adige e tanto basterebbe. Per maggior chiarezza, specifico che i bambini sono tenuti in gran rispetto e strutture e manifestazioni dedicate ai bimbi ed ai genitori abbondano; e poi la montagna per i bambini è uno spasso, no?

Sport

Su tutto le escursioni, numerosissime e di ogni tipologia. Non ho avuto particolare fortuna del punto di vista meteorologico durante la mia vacanza estiva e posso segnalarne solo alcune, sempre con partenza Casere: la salita al Rifugio Tridentina, sotto il Pizzo dei Tre Signori, quella verso il Passo dei Tauri o Krimmler Tauern, da cui storicamente transitavano i traffici alpini per il Salisburghese a dorso di mulo o sulle spalle dei portatori, e quella che porta al Lenkjochlhutte, o rifugio Giogo Lungo. Quest'ultima escursione ha il pregio di prevedere un ritorno su una via diversa dall'andata; attraversa meravigliose vallate e umidi boschi, fino a raggiungere le erte pietrose (spesso innevate, attenzione!) ai piedi del ghiacciaio del Rotspize (Pizzo Rosso) dove è posizionato il rifugio, caldo e accogliente come possono essere solo i rifugi incastonati nella roccia tra le cime e i ghiacci, con una minestra buona come possono essere solo le minestre dei rifugi incastonati nella roccia tra le cime e i ghiacci.
Un consiglio: meglio salire dalla Windtal, Valle del Vento, e scendere dalla Rottal, molto più scoscesa, anche se alla fine le ginocchia vi malediranno ad alta voce.
La Valle Aurina è apprezzata anche dai fondisti, soprattutto da quelli con attività più turistica che agonistica: gli anelli infatti (i principali a Riva di Tures e a Casere), sono abbastanza "tranquilli", in particolare la Pista del Sole di Casere, splendida per la natura e l'ambiente circostante, ma non proprio impegnativa per chi vuole "spingere".
I più volonterosi potranno inforcare la mountain-bike e cimentarsi lungo uno dei numerosi percorsi: ma perché l'altimetria dei percorsi "austriaci" deve essere sempre così maledettamente "importante" rispetto a quella degli itinerari "italiani"?
Per chi proprio si sente "rinvigorito" c'è anche la possibilità di buttarsi nell'Outdoor Adventure, scatenandosi con Rafting, Canyoning, Hydrospeed, Kajak: "Sentir rinascere la proprie forze, Superare i propri limiti", così recita il depliant del Rafting Club Activ (indirizzo nella sezione dei links).

8 commenti in “L’Austria… d’Italia
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    roby e gianna
    08/08/2004 16:43

    abbiamo pernottato una settimana in un hotel di Terento. Ottima pulizia, ottimo servizio, ottima cucina. Peccato però che le cameriere non spiaccicassero una parola di italiano, che nelle stanze e nel centro benessere tutte le informazioni fossero in tedesco. Peccato anche che il proprietario (che parlava pure italiano!!!) alla prima sera abbia in mezzo al ristorante fatto un bel discorso della durata di un quarto d'ora per spiegare le varie iniziative e bellezze della zona manco a ddirlo solo ed esclusivamente in tedesco. E noi??? E l'altra famiglia romana che pernottava assieme a noi? Un brutto gesto di maleducazione a mio parere. E sì che i nostri cari Euro sono gli stessi dei tedeschi!!

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    Gigi
    22/07/2004 01:29

    Bello l'articolo, riguardo al commento sul razzismo di alcuni altoatesini (non tutti), vorrei aggiungere che se da un lato vanno capiti (sono stati "conquistati" dall'Italia nel 1918) dall'altro lato dovrebbero anche capire che un italiano qualunque non centra nulla con le loro vicende etnico - storiche. Un consiglio: quando telefonate per pernottare, e sono un pò antipatici (sì, qualche volta succede a chiamare in Alto Adige...) beh ... non andateci ... si vede che preferiscono gli austriaci. Molte altre volte invece succede che anche se non parlano bene l'italiano fanno di tutto per essere gentili (giustamente).

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    silvia
    02/03/2004 13:26

    Ho visitato la Valle Aurina durante le vacanze natalizie del 2002, e ho passato uno dei Capodanno piu' belli della mia vita. Sono partita in compagnia di 3 amiche e poi li' ho raggiunto il mio ragazzo (ora ex) che e' proprio di Campo Tures. Mi ha fatto vedere dei posti incantevoli, abbiamo fatto delle lunghe passeggiate sulla neve, ho messo gli sci per la prima volta proprio su quelle piste, ci siamo ubriacati in qualche locale e abbiamo ballato in una discoteca li' vicino; insomma in 5 giorni ho fatto tante di quelle cose che adesso non avrei il tempo di raccontarvi, ma vi assicuro che non sarebbero necessarie mille parole per trasmettervi lo stesso entusiasmo che si prova quando si arriva in posto dove il tempo sembra essersi fermato... la natura, il silenzio, la tranquillita', sono oggi cose molto rare, soprattutto per me che abito a Roma. Nella Valle Aurina tutto questo è un tesoro da conservare e spero proprio che un giorno potro' tornarci e rimanere piu' a lungo per assaporare quel gusto di semplicita' che caratterizza questi luoghi. Grazie

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    Lia
    19/06/2002 08:18

    Ho trovato l'articolo e gli interventi molto interessanti. Casere in un pomeriggio di piena estate, dolcemente accarezzata dal baluginare dorato dell'aria: è uno dei ricordi più affascinanti che conservo della magica Valle Aurina. E poi il viottolo tagliato morbidamente nell'erba; l'antica chiesa di S.Spirito con il suo Cristo ingenuamente coperto di sangue e il campanile teso verso il cielo, tra le solenni cime ghiacciate. La Valle Aurina affascina per il suo carattere rurale: i masi bruniti carichi d'anni e di fiori; le sagome antiche dei contadini sui ripidi pendii; il limpido verso di un gallo invisibile, nella gran pace alpina. Trovo i contadini aurinesi, come la maggior parte dei montanari, chiusi a difesa della propria cultura, ma anche istintivamente gentili con bambini e animali. Si riesce a scalfire la dura corteccia della diffidenza solo spogliandosi delle proprie abitudini e mostrando sincero interesse per una vita che magicamente si tende tra medioevo e futuro.

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    matilde
    19/06/2002 08:18

    Come autrice dell'articolo e come amante dell'Alto Adige, o del Sud Tirol, mi sento innnanzitutto di ringraziarti per il tuo commento, che ho letto di fila un paio di volte e che ho trovato molto, molto interessante. Certo, è facile che il sorriso con cui viene eccolto chi porta i soldi possa essere solo di facciata; quello che intendevo sottolineare è la falsità delle affermazioni di chi racconta di maltrattamenti, maleducazione, etc. In Alto Adige la gente è gentile o cordiale con i turisti, sarà per convenienza forse, ma non è automatico e non succede la stessa cosa ovunque. Riguardo ai problemo storico-etnici della vostra terra (ma di chi è veramente?) sono abbastanza informata al riguardo: immagino che in una valle chiusa come la Valle Aurina siano particolarmente presenti. D'altronde, il mondo è purtroppo pieno zeppo di situazioni in cui due parti reputano di avere ragione, e forse ce l'hanno davvero entrambe, come nel caso del Sud Tirol. Tolleranza e convivenza sono bestie difficili, vero? Ne abbiamo bisogno tutti di una bella dose e te lo dice chi è costretta alla convivenza con le decine di migliaia di extra-comunitari che conquistano ogni giorno di più le nostre città. Scusa la divagazione, le due realtà, per tua fortuna permettimelo, sono totalmente diverse. Grazie ancora per il tuo intervento, lo terrò ben presente nelle mie future escursioni in Alto Adige, e perdona l'atteggiamento a volte un po' infantile e superficiale del turista. PS Credimi, i prezzi saranno aumentati anche lì, ma non sono paragonabili alle città della Lombardia.

  6. Avatar commento
    miniu
    19/06/2002 08:18

    bell'articolo.. per un turista.. ma se poi ci provi a vivere in queste zone.. incontrerai un paio di problemini etnici.. anche se tu possa essere la persona più educata del mondo. Il fatto è che fin che tu porti i soldi da noi tutti ti sorridono e appena ti giri ti sussurano "walsch", dispregiativo per intendere "italiano"... come il "terrone" per le persone del sud o "polentone" per quelli del nord... il livello di cultura qui è uno dei più bassi d'Italia... il rispetto per il diverso è nullo in certe persone... io ho gran parte di amici e colleghi di etnia tedesca pur essendo italiano e sinceramente con il 70% circa di loro non ho mai avuto discussioni e problemi di carattere etnico... ma perchè ho dovuto faticare a conquistare la loro amicizia e la loro tolleranza. Purtroppo basta una stupida legge varata dal Governo Italiano o una notizia di cronaca ad essere ributato sotto una brutta luce... e se si cerca di farli ragionare che l'Italia non è come la pensano loro... si passa da fascisti... d'altronde noi italiani qui in quel periodo non è che ci siamo comportati benissimo! Ma la cosa che più mi preoccupa qui è l'informazione e l'istruzione... nelle scuole tedesce si studia esclusivamente la deutsche-seite della storia, nell'italiana la versione italiana: due complete versioni differenti per quanto riguarda la storia sud-tirolese (perchè qui il nome Alto-Adige inizia ad essere "fuori moda") e lo stesso per l'informazione pubblica: la versione tedesca cerca sempre di insultare, screditare sulle notizie provenienti all'Italia.. per non parlare delle notizie FALSE dette alle radio locali di lingua tedesca! Ma noi italiani non siamo molto diversi anche se su una popolozione di 500.000 sudtirolesi circa 110.000 sono italiani e 30.000 di etnia ladina... niente in confronto hai rimanenti 360.000 circa di lingua tedesca. ok... volevo solo dire che visitare e portare soldi siete sempre i benvenuti. Ma abitarci e vivere a contatto con l'altro gruppo... è completamente un'altra cosa, specialmente in Vall'Aurina... Un'altra cosa: i prezzi qui sono altissimi!! Provate ad andare a mangiare una pizza o comprare dei vestiti! Moda dell'anno scorso con prezzi doppi, una margherita parte da 6.20 € o 5.95 € in alcuni posti ma remoti... In ogni caso per quanto mi riguarda il problema non sono i prezzi, ma il carattere etnico e culturale... Vi ho dato una versione del Süd Tirol che magari non avete mai sentito... beh... è importante sapere anche come si vive in un posto prima di andarlo a visitare no? ciao

  7. Avatar commento
    poppy
    19/06/2002 08:18

    Da anni ormai frequento d'estate la Val Badia ma non perdo l'occasione ogni anno di andare alla fantastica festa di Campo Tures (appunto in Valle Aurina) realizzata nell'intero paese sottostante il famoso castello... la consiglio veramente a tutti. Volevo inoltre farti i complimenti per la realizzazione di questa scheda perché mi sono sentita catapultata lì in mezzo!

  8. Avatar commento
    Rita
    19/06/2002 08:18

    L'artico è bellissimo e dettagliato. Sono stata a Campo Tures - agosto 2002 era la prima volta. La Valle Aurin è meravigliosa!! Ci tornerò ma vorrei l'indirizzo di qualche appartamento per 5 persone, non caro. Grazie

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