La lunga estate calda - 4^ parte

Gli ultimi racconti, le ultime curiosità prima di affrontare il ritorno alla "normalità"

Domenica, 29 Ottobre 2000
Ormai da cinque giorni di casa a Surabaya comincio il conto alla rovescia: il 7 l'aereo da Jakarta a Singapore, il 9 da Singapore a Bangkok, il 14 da Bangkok a Roma....due settimane e la Lunga Estate sara' finita. Vicino alla soglia di sicurezza il cuscinetto economico che mi ha sorretto in questi 10 mesi, dovro' pensare al lavoro. In realta' sono al lavoro da marzo: ho cominciato a Cairns con i siti web che mi sono costati l'espulsione dall'Australia, ho continuato con il sito di didgeridoo che presto diventera' un negozio, mi sono avventurato nell'artigianato etnico con i prodotti javanesi e sto gettando attualmente le basi per una ditta di Web design prendendo contatti da queste parti con dei bravi Web Designer che hanno l'interessante qualita' di costare poco. Quindi carne sul fuoco ce n'e', ma credo che nessuno di questi progetti fara' entrare soldi nelle mie tasche in breve tempo, cosi devo trovare una soluzione. Penso di aver -AVVISO AL LETTORE: TRA UN PO' LA SMETTE CON I PROBLEMI PERSONALI E COMINCIA A PARLARVI DEL VIAGGIO - gia' deciso: me ne vado in Spagna a imparare lo spagnolo, che e' da sempre che voglio farlo. Se mi va bene finisco in qualche Albergo alla reception, se va male faccio il cameriere, se va peggio il lavapiatti, ma va bene visto che Giuseppe ci insegna che si puo' essere lavapiatti e felici. Ma la volete sapere una bella notizia (almeno per me)?: mi ha contattato un giornalista e vuole dei reportage sui miei viaggi per un sito....a pagamento! Cioe' non il sito a pagamento ma i miei reportage! Ora, smettetela di chiedervi perche' qualcuno dovrebbe pagare per leggere 'sta roba dato che non ho trovato risposte nemmeno io, e fatemi i complimenti. Mesi e mesi di lavoro gratis a scrivere -AVVISO AL LETTORE: TRA UN PO' LA SMETTE DAVVERO -report su report per voi che cosi' avete risparmiato milioni in viaggi, investimenti miliardari in computer e macchine fotografiche digitali, ore e ore nel buio di una stanza puzzolente e piena di zanzare mentre gli altri facevano il bagno nell'acqua tropicale, tutto cio' perche'? Per fare il figo! Ma avete idea del numero di ammiratrici che ci sono li fuori e che non vedono l'ora che torni in Italia per conoscermi? 2. Ma meglio di niente. Vabbe' passiamo al viaggio: non e' che voglio nascondervi niente di Surabaya, ma a dire la verita' non c'e' niente qui. Il solo motivo per il quale potrei consigliare un salto da queste parti e' di andare allo zoo e sentirsi piu' occhi addosso di quanti ne abbiano gli animali. Giustamente una guida diceva:" non e' chiaro se la vera attrazione siano i turisti o gli animali". Verissimo. Un altro motivo, e qui mi rivolgo ai maschi celibi o sposati ma infedeli, e' che qui tutte le donne ti guardano! Ma non uno sguardo sfuggevole di nascosto con la coda dell'occhio, no. Parlo di una trivella ipnotica che ti sprofonda nel pancreas e lancia messaggi subliminali wireless a 128Kb/secondo. Uno sguardo appiccicoso che non si stacca finche' non esci dal campo visivo e che poi ti si attacca sulla schiena dove senti uno strano calore generato dai raggi laser di quelle pupille assassine fino a che la distanza ti salva ma eccone un'altra che ti ha addocchiato, giri lo sguardo dall'altra parte dove un gruppo di ragazze ti sta incenerendo con sorrisi atomici e scappi nell'ascensore del centro commerciale per ritrovarti a faccia a faccia con una che in Padania non si degnerebbe di chiederti scusa dopo averti investito e che qui ti chiede: "da dove vieni?". Insomma, il paradiso. Starei per dire: a parte questo, nient'altro ma mi rendo conto di scrivere in Italiano e credo che in una situazione del genere non ci sia davvero bisogno di nient'altro per il mio degenerato pubblico maschile.

Martedi, 31 Ottobre
Asia, terra di misteri. Paesaggi di pagode e fiori di loto il cui incanto risiede tanto nei dolci occhi a mandorla dei popoli di queste terre quanto nei suoni ovattati delle notti tropicali. Asia, crocevia di culture dove ogni novita' in arrivo dall'occidente si tinge del colore rosa del fiore del melograno e assume un nonsoche' di delicato ed una conseguente impalpabile eleganza. Insomma, al McDonald's vendono il riso! Giuro. Non si chiama McRice ma sempre riso e'. Inoltre non sono informato delle novita' occidentali ma qui il McDonald's si sta trasformando in KFC, tanto e' il pollo che vendono in tutte le salse. A proposito di misteri, ne ho uno nuovo che e' piu' difficile di quello della sfinge: trovatemi la ragione per la quale qui in Indonesia la gente va al McDonald's! No perche', se dalle nostre parti l'equazione e' la seguente: ho fame, non ho voglia di spendere soldi, non ho tempo da perdere, mi tappo il naso e vado al Mc. I nutrizionisti, le nonne (che hanno tempo per cucinare) e i miliardari non saranno d'accordo ma una certa logica c'e', giusto? Ma immaginate la seguente scena: siete a Milano, un pranzo in pizzeria costa 15.000 Lire, ti servono al tavolo in dieci minuti e la pizza e' buona. L'alternativa e' il McDonalds dove un menu costa 45.000 Lire, dovete stare in coda in piedi un quarto d'ora, quando avete pagato avete il vassoio in mano e dovete sgusciare fuori tra una fila e l'altra sperando di non far cadere tutto, alla fine mangiate un panino che sa di patatine fritte, delle patatine fritte che sanno di panino e bevete del ghiaccio gassato colorato alla coca. Lo fareste? Mai! Be', qui lo fanno. La proporzione e' la stessa. Un buon pranzo Padang, cioe' del riso con pesce, carne e verdure costa 6000 rupie. Ti servono velocemente e mangi bene. Al Mc la scena e' quella descritta sopra e per un menu sborsi 18.000 rupie. Allora....perche'?! La novita'? Il sentirsi piu' occidentali? La proverbiale resistenza alla sofferenza asiatica? Ai posteri la riposta. A proposito di sentirsi occidentali ho visto la pubblicita' in Tv per la crema sbiancante! Lui, direttore giovane e figo pieno di soldi, lei segretaria bonazza ma scuretta in volto. Lui non la caga neanche, allora lei comincia a mettersi il mistruglio alla varichina, e settimana dopo settimana, allo sbiancarsi di lei, lui la caga sempre di piu' finche' non le chiede di andare a cena (magari al Mc Donald's dove le dira': "mi piace di te come ti sai adattare alle situazioni", oppure "andiamo insieme al mare cosi' ti abbronzi un po'"). Cosi' mentre in Italia la gente usa lo shampoo che non fa perdere l'abbronzatura e la crema abbronzante per essere scuri e fighi, qui fanno il contrario! Cioe' se arrivano i marziani e prima di invaderci fanno un'analisi della psicologia umana, quattro risate di gusto non gliele nega nessuno. Ma insomma cosa e' bello? Nero o bianco? Scuro o chiaro? Non importa, cio' che conta e' spendere. E magari la crema abbronzante e quella sbiancante sono della stessa ditta! Rincoglionimento pubblicitario. Pensa globale, agisci locale. Madonna se e' vero!
Tutto questo si e' svolto a Malang, al Sud di Surabaya, cittadina ancora piena di olandesi (nota storica: ex-colonizzatori Cosi' adesso ve lo tenete in mente e alla prima occasione: "Ah, l'Indonesia, era stata colonizzata dagli olandesi". E fate bella figura) considerata un ottimo luogo per rilassarsi durante il periodo coloniale. Oggi c'e' un museo della guerra, un giardino botanico e fa piu' fresco che altrove. Insomma, non malang come citta' (perdonatemi questa battuta).

Yoygakarta, Martedi, 2 Novembre
Eccomi di ritorno a Yoyga, nella stessa Guest House dell'altra volta (Lita Homestay per chi deve venirci - indirizzo; Sosrowijayan Wetan GT 1/154 - Tra Gang 2 e 3). Obiettivi: godermi gli ultimi giorni indonesiani, fare qualche foto e trovare qualche giovane realizzatore di pagine web che lavori per me da qui e mi faccia diventare ricco in poco tempo. Oggi sono andato al Borobudur, il piu' grande tempio Buddhista d'Asia. Una delle meraviglie del mondo. Godetevi le foto scattate purtroppo sotto la pioggia. C'ho fatto il sito, tanto per cambiare. Mi sono alzato alle 5 per andarci e l'orario disumano mi ha reso debole e ammalato. Una bella diarrea come ai vecchi tempi bangkokkiani, la gola acida, una sensazione di tragedia imminente e latente. Ho avuto anche il cattivo gusto di lavare i vestiti con lo shampoo alla mela e adesso la stanza puzza talmente che sono scappati anche gli scarafaggi, lasciandomi solo. Per approfondire la mia cultura indoasiatica sto leggendo "diario di Berlino", cronaca degli anni hitleriani e della seconda guerra mondiale, non avendo trovato nulla di piu' appropriato.

Domenica, 5 Novembre
Ieri sera sono tornato al Papillon (discoteca per i profani), questa volta armato di macchina fotografica. Avevo parlato la sera precedente col proprietario, Harry, un cinese di 37 anni che sembra uscito da un cartone animato giapponese. Entusiasta dell'idea mi ha accompagnato in giro per il locale, oltre ad avermi fatto entrare gratis e pagato da bere. Finalmente ho capito perche' i gay vengono tutti da me: i capelli! Il maledetto barbiere di Jakarta al quale avevo detto di accorciarmi un po' le punte dietro e che mi ha ridotto in una specie di Liza Minelli certamente ne sapeva qualcosa. In dettagli: mi si avvicina il solito tipo sospetto che mi sciorina le domande d'uso: 1) da dove vieni? 2) come ti chiami? 3) sei qui da solo? La risposta positiva alla terza domanda significa automaticamente che faccio parte dell'altra sponda e cominciano i complimenti. Questo s'innamora del mio naso e me lo tocca (il naso). Al che gli domando se e' gay. Nega. Gli dico che non c'e' problema. Ammette. Gli dico che io non sono gay. Non ci crede! Gli domando se ho la faccia da gay. Dice di si! Perche'? I capelli. Maledetta quella volta. Il resto della serata me lo ritrovo continuamente tra i piedi, finche' non vado a dormire. Piove e prendo il biciak con un ragazzo che ha studiato francese e lo parla proprio bene. Il "diario di Berlino", che sto leggendo ad una velocita' impressionante, mi sta penetrando nelle ossa, tanto che ieri sera tra un ritmo techno e le luci intermittenti, il pensiero delle truppe tedesche in marcia, mi perseguitava. Quando leggo cosi' intensamente mi sembra di vivere due vite parallele e a volte quella del libro e' piu' reale! Resta imbattuto il record di coinvolgimento che mi diede "I Miserabili" di Hugo (ambientato in Francia e in gran parte a Parigi) letto a Parigi quando tornavo dal lavoro notturno all'Hotel e non riuscivo a dormire. Fu un esperienza vera e propria.
Ieri ho intervistato un "biciak driver"! Dopo aver cercato Frank che parla bene l'inglese, e non averlo trovato, mi sono rivolto a dei ragazzi di un'agenzia turistica che avevo appena conosciuto. Grazie all'aiuto di uno di loro che ha tradotto, ho fatto la conoscenza di Jumali (leggi Giumali) e il risultato e' un'interessante intervista disponibile sul mio sito.
Adesso vi racconto una storia capitata a Chris, un ragazzo tedesco che qui sta preparando la tesi. Stava camminando fuori citta' per andare a vedere un casa da affittare. Una signorina in motorino gli si avvicina e comincia a parlargli in un ottimo inglese, porta gli occhiali ed e' abbastanza carina. Poi gli propone di dargli un passaggio in motorino, Chris accetta (Chris e' alto, capelli lunghi, aria seria e bonacciona, un bel tipo per le donne) e dopo un po' si ritrova in una serie di vicoli con una mano di lei sul ginocchio. Le dice che non e' la direzione giusta. Al che lei si ferma, smonta, smonta anche lui che fa per salutarla e...lei gli piazza una manata micidiale in mezzo alle gambe! AH ah aha ha (prendiamola con ironia). 5 secondi di silenzio, Chris saluta e se ne va. Ma ci credete? A me queste cose non succedono.

Singapore, 8 Novembre
Passato il mio compleanno monopolizzato dagli auguri virtuali. Niente di piu' deprimente che ricevere i PRIMI auguri da Virgilio.it che con un messaggio automatico mi augurava il buon compleanno. La prima persona a ricordarsi del mio compleanno e' stata un computer. E poi c'e' ancora chi non crede che un giorno saremo dominati dalle macchine. Rieccomi per l'ennesima volta a Singapore. Goh ha cambiato zona e ieri ho dormito all'Ostello Hawai. Penso che sia il luogo dove ha dormito Paolo quella volta del report da Singapore, l'ultimo. Molto gustoso, dategli una letta!. A Jakarta ho avuto conferma che i fondamentalisti hanno cercato gli Americani in Jaksa (vedi report precedente), la via degli ostelli. Pero' sono stati fermati dai locali. La mia paura era dunque giustificata. Domani Bangkok dove Nanako mi ha offerto l'uso del suo appartamento durante la sua assenza, Finale in bellezza. A proposito, avrebbe voglia di conoscere degli Italiani (per forza, dopo aver conosciuto me), la sua email e' endatenanako@hotmail.com. Per la foto vedete il report precedente. Stessa cosa per Susy, ragazza Indonesiana, che dopo aver conosciuto me vuole conoscere degli Italiani. Cliccate sulla foto per scriverle. Ma prima finite di leggere il report. Non e' uno scherzo! La foto e' vera e lei esiste, parla anche l'inglese! Brava ragazza. Giuro.

Aeroporto di Singapore 9 Novembre
Dopo essere stato cacciato per l'ennesima volta dalla Bussiness Lounge di un aeroporto perche' la mia Frequent Flyers della Lufthansa non e' abbastanza (ci vuole la Senator di Barzon, 100.000 miglia di volo all'anno) eccomi in mezzo al popolo in attesa dell'aereo della Pakistan Airlines per Bangkok. Come dicevo finale in bellezza in appartamento ad aria condizionata in quartiere residenziale di Bangkok. Passero' questi giorni a scrivere e magari intervistare qualche personaggio visto che sembra che la mia carriera di giornalista/reporter/barbone sia cominciata. Per la prima volta nella storia saro' pagato per scrivere! Non diventero' milionario ma la soddisfazione di guadagnarsi un po' di pane schiacciando dei bottoni su di una tastiera, e' grande. Potrebbe aprirmi delle porte, magari divento impiegato alle poste, ma devo impegnarmi. Sono venuto all'aeroporto con il mio compagno di stanza Stan, Californiano-cinese, che va a Jakarta ma dorme in aeroporto e il mattino dopo prende l'aereo per Hong-Kong. Altra conferma dell'aria che tira da quelle parti. Qui all'aereoporto non ci sono segni visibili legati all'incidente aereo di qualche giorno fa. Ho solo notato una hostess "Singapore Girl" accompagnata da parenti fino al terzo grado. Ma portano sfiga!! Di fronte a me una bella ragazza sta sfrontatamente rifacendosi il trucco e noto che finora ha utilizzato almeno sette strumenti diversi. Conto gli strumenti che utilizzo io: lenti a contatto (ma no, e' che gli occhiali mi si appannano), gel (ma e' perche' seno' sembro gay), deodorante ascellare, jeans Armani falsi e maglietta firmata -Okey- falsa. Insomma neanch'io sono acqua e sapone. Ma l'eta' avanza e va nascosta. Questi tre mesi asiatici mi hanno liberato dalla pancetta di cui parlavo in uno dei primi report australiani ed e' un buon segno. Viaggiare dunque ringiovanisce. Il programma di scrittura che ho installato mi avverte "stai vaneggiando", ma tanto i miei lettori non mi pagano ed e' giusto che si sorbiscano un po' di menate. Non ho niente da dire e sarebbe meglio se andaste a guardare la televisione che almeno e' gratis. Ready for boarding!!! See you later!.

Bangkok, appartamento ad aria condizionata, 10 Novembre
Strano. Ieri a Singapore mi sono svegliato all'una. Stanotte non sono riuscito a dormire fino alle otto di mattina. Notare che tra Singapore e Bangkok c'e' un'ora di differenza. In aereo ho finito di leggere "il padrino" e stamattina alle 5 hanno fatto vedere il film! Che tempestivita'! Sono riuscito a comparare perfino le frasi pronunciate, nel film tagliate. Eh, si, e' sempre meglio il libro. Dopo un bagno caldo che ha tolto lo sporco di tre mesi dalle insenature piu nascoste del mio corpo trasformando l'acqua in una palude termale pan-asiatica, con terra e polvere di tre nazioni, sono andato a letto e ho dormito fino alle due. Dura la vita.

FINE

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