Mauritius: un continente in un'isola

Scopriamo Mauritius in tutto il suo fascino, non solo come spiaggia incantata

DECALOGO DELLE IMMERSIONI SICURE:
Andare sott'acqua e' un piacere, se in una circostanza, non ti senti, non andare, sarai apprezzato per la tua scelta, e non deriso.

Prima di comperare l'attrezzatura per immergerti, e prima di decidere una vacanza sub, scegli un corso serio ed affidabile, e frequentalo con impegno.

La prudenza sott'acqua, come nella vita, non e' una scelta vigliacca, ma una dimostrazione di saggezza..

La profondita' e' sinonimo di rischio, inoltre, molto spesso non e' necessario scendere molto per divertirsi.

Scegli un compagno o una compagna affidabile, e non andare mai da solo.

Rimani sempre in curva di sicurezza.

Fai immersioni successive a quote inferiori delle precedenti.

Usa attrezzature affidabili.

Pretendi sempre aria pulita nelle tue bombole, la lucidita' mentale in immersione viene alterata se la miscela che respiri non e' pura..

Non fare mai immersioni quando non ti senti bene. non fare lavori faticosi sott'acqua..Con la consulenza biologica di Livia Mariani.

Ci sono grandi distese di canna da zucchero di un verde dolce, fresco, gradevole agli occhi; ed ovunque una vegetazione rigogliosa, selvaggia, un intricato sottobosco dalle mille tonalità di verde sulle quali alte palme aggraziate innalzano le loro foglie erose. Ci sono distese di folta foresta attraversata da limpidi ruscelli; e poi minuscole montagne, curiosi e pittoreschi picchi grandi come giocattoli e un Monte Cervino, che quasi si può mettere in tasca.
Ogni tanto, qua e là, salta agli occhi una sottile striscia di mare, con una bianca increspatura di schiuma".
Questa é la spettacolare descrizione con cui Mark Twain, nella sua opera "Following The Equator", narra di Mauritius. In tale brano sono riassunte molte delle caratteristiche paesaggistiche della piccola isola dell'oceano Indiano.
Ma, quali sono le particolarità che da sempre hanno reso magica l'atmosfera di questo pezzetto di terra ed ultimamente anche del mare che la circonda?
Per avere delle risposte a quest'interrogativo, é necessario conoscere i principali eventi storici che si svolsero su quest'isola, considerando la sua particolare posizione geografica.
Mauritius é situata a Nord del tropico del Capricorno ed ad Est del Madacascar, nell'oceano Indiano.
L'isola fu ufficialmente scoperta dai portoghesi nel 1511. Questi non seppero valutarne la futura importanza lasciarono agli olandesi il compito di colonizzarla alla fine dello stesso secolo.
Nel 1715 Mauritius fu occupata dalla Compagnia Francese delle Indie Orientali.
Durante l'occupazione francese fu costruita la città di Port Louise, creati cantieri navali, incrementato lo sfruttamento della canna da zucchero. Molte famiglie francesi si stabilirono in questo periodo nella colonia.
La Gran Bretagna attratta dalla posizione strategica e dai ricchi commerci di questa terra, conquistò l'isola nel 1810 sottraendola al governo di Parigi.
Ma i coloni francesi non furono mai cacciati, anzi furono invitati a rimanere, conservando le proprietà e i privilegi a condizione di accettare le leggi inglesi.
Mauritius ottenne l'indipendenza nel 1968, ma in essa risiedono tuttora un gran numero d'europei.
Il suo carattere cosmopolita é sicuramente uno dei fattori che rende Mauritius un'isola affascinante e unica.
Culture e religioni assai diverse fra loro convivono pacificamente e gioiosamente in uno scenario di gran ricchezza naturale, creando quella particolare atmosfera che tanto coinvolge tutti i visitatori.
Questo paese ci riserva curiose sorprese: fu il terzo del mondo ad emettere francobolli, il secondo ad avere impianti per le corse dei cavalli, ed é stato fra i primi a stampare un giornale in lingua francese, tuttora pubblicato.
Una ricca barriera corallina protegge dall'oceano questo scrigno dalle spiagge dorate e forma turchesi lagune su cui si rispecchia il verde dell'altopiano centrale.
Le montagne di basalto testimoniano l'antica origine vulcanica dell'isola e incorniciano con forme appuntite e curiose la foresta tropicale e le piantagioni di canna da zucchero, di thè e di caffè. L'acqua scorre copiosa formando cascate ed allargandosi in piccoli laghi considerati sacri dagli abitanti indiani. Essi vi celebrano i loro culti aromatizzando l'aria con l'incenso mentre si levano le preghiere alle immagini di Shiva e Visnù.
All'inizio di questo secolo, a causa dell'apertura del canale di Suez, Mauritius cesso di essere sull'importante rotta per l'oriente: questo determinò un diminuzione dei commerci e della ricchezza dell'isola. Oggi la sua economia si basa soprattutto sulla coltivazione della canna da zucchero, sull'artigianato del legno e sulla fiorente industria del turismo.
Negli ultimi anni, oltre ai tradizionali visitatori, Mauritius ospita numerosi appassionati subacquei che da ogni parte del mondo vi si recano per trascorrere una vacanza completa, dedicata alle immersioni, in un ambiente marino sapientemente conservato da recenti leggi che vietano ogni tipo di scarico che possa turbare l'equilibrio del mare, e non solo a queste.
La zona più interessante per iniziare l'attività subacquea é a Nord dell'isola, a Gran Baie di fronte a Coin de Mire: uno sperone roccioso che si erge dal mare.
Ci s'imbarca su piccole lance a motore lasciandosi alle spalle un minuscolo villaggio di pescatori. Le barche ormeggiate sulla riva ed i tipici negozi dell'artigianato locale che si rispecchiano nelle strette insenature, donano folclore allo stupendo paesaggio naturale.
Al limite della laguna, prima di affrontare il profondo blu dell'oceano, vi é una zona d'immersione da non trascurare.
In questo luogo é possibile fare la conoscenza delle murene giganti dell'oceano indiano. Contrariamente alle nostre attese, questi grossi animali si mostrano docili nel ricevere il cibo dalle mani degli istruttori subacquei locali.
Questo tipo d'incontro é così idilliaco che si é tentati di emulare le nostre guide. Nonostante le apparenze è necessario fare molta attenzione: solo qualche prudente approccio é alla nostra portata, e con cauti gesti si può vivere l'emozione di "imboccare" questo pericoloso pesce.
Un'altra difficoltà per riuscire in questa coraggiosa impresa, é rappresentata dalla moltitudine di coloratissimi pesci di varie specie e dimensioni, che affollandosi intorno a noi si avventano sul cibo destinato alle murene.
Gli ingordi pinnuti sono talmente numerosi che spesso rappresentano un problema anche per fotografare e, nostro malgrado, ci troviamo costretti a respingerli come se fossero insetti molesti. Presto ci si abitua a quest'abbondanza di pesce dimenticando la triste situazione di alcuni dei nostri mari.
Visitando le acque di Mauritius s'incontrano molte altre forme di vita: oltre ai variopinti rappresentanti della fauna ittica, tra i molluschi sono presenti molte specie di cipree e numerosi individui appartenenti al genere Conus.
Le cipree, comunemente note con il nome di "porcellane" per l'aspetto vitreo e lucente della loro conchiglia, sono distribuite nella fascia tropicale o subtropicale compresa fra 40 gradi Nord e 40 gradi Sud di latitudine, ed alcune specie sono esclusive di quest'isola.
I conidi sono tra i gasteropodi più famosi per la bellezza e rarità d'alcune loro conchiglie e per la loro misteriosa capacità di lanciare dardi velenosi per catturare la preda.
I dentelli della loro lingua raschiante si sono trasformati in arpioni che lanciano questi dardi velenosi con potere paralizzante: alcuni con neurotossine pericolose anche per l'uomo.
E' bene ricordare che dietro l'appariscente colore degli organismi viventi, soprattutto nei mari tropicali, spesso si cela un messaggio di pericolo.
Quindi é necessario essere molto cauti nell'avvicinare organismi che non ci sono noti.
Le leggi locali proteggono con giusta severità quest'immenso patrimonio biologico ed é opportuno astenersi dalla raccolta dei molluschi.
Sempre a Nord dell'isola, lasciata la laguna, ci si può immergere appena fuori la barriera corallina nelle acque limpide e trasparenti dell'oceano.
Questa zona, protetta dalla costante ventilazione, permette di praticare una sicura attività subacquea che è in ogni caso consigliabile solo a chi possiede una comprovata esperienza.
Dalle profondità del mare, si ergono rilievi vulcanici che avvicinandosi alla superficie si presentano colorati per l'insediamento su di essi d'alcionarie e coralli.
Ogni incontro è possibile.
Grandi barracuda isolati, o banchi d'individui più piccoli, posano docilmente per le nostre macchine fotografiche e per le telecamere scafandrate.
Non é raro l'incontro con gli squali e nella stagione più calda, di grandi mante.
Intricati rami di corallo nero e di gorgonie, adornano un ambiente ricco d'ogni colore.
La corrente marina, sempre presente anche se di lieve entità, condiziona la crescita d'alcuni organismi in senso orizzontale ed aderente al substrato: il tutto assume l'aspetto di un prezioso tappeto.
Tutta la fauna ittica tipica dei mari tropicali, é ben rappresentata.
In una recente immersione ci siamo imbattuti in un esemplare di pesce pietra di grossa mole e per contro molto mansueto. Carl Heberg, la nostra guida, é riuscito persino a prenderlo in mano tenendolo per le branchie! Un'esibizione da non imitare anche se molto spettacolare, che in ogni caso ci ha offerto un ulteriore spunto fotografico.
Lo scrittore Bernardin De Sant Pierre ha immortalato, in un suo romanzo, l'affondamento del Saint-Geran in navigazione sull'antica rotta delle spezie nel 1744.
La visita a questo mitico relitto non si può trascurare.
Sono ancora visibili molti cannoni di bronzo con le relative munizioni, le ancore ed alcune suppellettili. L'atmosfera é spettacolare e facilmente in immersione ci si sorprende a fantasticare su avventurosi ritrovamenti forzieri colmi d'oro.
Sull'isola sono operativi molti centri d'immersione, tutti organizzati per garantire ed offrire un servizio eccellente ed attrezzature affidabili.
Tutti questi centri sono ospiti di prestigiosi alberghi.
Fra i più noti ricordiamo: il Divin Paradise, a Gran Baie; l'Islandive, presso il Veranda Hotel.
Molto professionali sono anche i centri della catena degli hotels: Meridianed; Intermeer; ed il divingdell hotel Belle Plage.
Appagato il nostro desiderio di conoscere questo mare , non possiamo lasciare Mauritius senza dedicare un po' del nostro tempo alla scoperta della storia dell'isola .
Visitando i mercati di Port Louis si rimane colpiti dal mosaico di voci e volti umani, risultato di una lenta e pacifica integrazione fra tanti popoli diversi, che si distinguono per il modo di sorridere e di commerciare.
Né si può trascurare una visita all'orto botanico di Pamplemousse.
Allestito nel 1770, é il più ricco del mondo ed é un giardino che vanta una meravigliosa collezione d'alberi e piante esotiche, fra cui le giganti ninfee dell'Amazzonia.
Lungo la costa orientale, all'interno di una stupenda laguna, é situata l'isola dei Cervi.
Un luogo incantato, dove un'intera foresta confina con il mare riflettendo nelle acque la sua immagine.
Forse la natura in nessun'altra parte del mondo si é espressa con tanta grandiosità in spazi così limitati.
Un uguale gioia si prova visitando le terre colorate di Chamarelo a Plain Champagne: una delle zone montane più alte, abitate da numerose specie d'uccelli.
Se volete essere proiettati indietro nel tempo, all'epoca del periodo coloniale, visitate uno zuccherificio, o le antiche residenze dei nobili inglesi e francesi, a Bel Air o ad Andrea.
Dopo aver trascorso qualche giorno in questa terra esotica, così ricca di profumi e di colori, rientrare nella nostra realtà è difficile.
Ancora un'emozione.
Sulle creste delle onde spazzate dal vento, veloce si inarca il Blu Marlin che lancia la sua sfida.
E' proprio nelle acqua di Mauritius che ogni anno a dicembre si svolge la Marlin Word Cup. Sull'isola ci sono molti centri per la pesca d'altura; noi abbiamo solo lanciato un'idea, mentre l'aereo del ritorno accelera sulla pista.MAURITIUS: UN CONTINENTE IN UN'ISOLA

Consulenza biologica di Livia Mariani.
Ci sono grandi distese di canna da zucchero di un verde dolce, fresco, gradevole agli occhi; ed ovunque una vegetazione rigogliosa, selvaggia, un intricato sottobosco dalle mille tonalità di verde sulle quali alte palme aggraziate innalzano le loro foglie erose. Ci sono distese di folta foresta attraversata da limpidi ruscelli; e poi minuscole montagne, curiosi e pittoreschi picchi grandi come giocattoli e un Monte Cervino, che quasi si può mettere in tasca.
Ogni tanto, qua e là, salta agli occhi una sottile striscia di mare, con una bianca increspatura di schiuma".
Questa é la spettacolare descrizione con cui Mark Twain, nella sua opera "Following The Equator", narra di Mauritius. In tale brano sono riassunte molte delle caratteristiche paesaggistiche della piccola isola dell'oceano Indiano.
Ma, quali sono le particolarità che da sempre hanno reso magica l'atmosfera di questo pezzetto di terra ed ultimamente anche del mare che la circonda?
Per avere delle risposte a quest'interrogativo, é necessario conoscere i principali eventi storici che si svolsero su quest'isola, considerando la sua particolare posizione geografica.
Mauritius é situata a Nord del tropico del Capricorno ed ad Est del Madacascar, nell'oceano Indiano.
L'isola fu ufficialmente scoperta dai portoghesi nel 1511. Questi non seppero valutarne la futura importanza lasciarono agli olandesi il compito di colonizzarla alla fine dello stesso secolo.
Nel 1715 Mauritius fu occupata dalla Compagnia Francese delle Indie Orientali.
Durante l'occupazione francese fu costruita la città di Port Louise, creati cantieri navali, incrementato lo sfruttamento della canna da zucchero. Molte famiglie francesi si stabilirono in questo periodo nella colonia.
La Gran Bretagna attratta dalla posizione strategica e dai ricchi commerci di questa terra, conquistò l'isola nel 1810 sottraendola al governo di Parigi.
Ma i coloni francesi non furono mai cacciati, anzi furono invitati a rimanere, conservando le proprietà e i privilegi a condizione di accettare le leggi inglesi.
Mauritius ottenne l'indipendenza nel 1968, ma in essa risiedono tuttora un gran numero d'europei.
Il suo carattere cosmopolita é sicuramente uno dei fattori che rende Mauritius un'isola affascinante e unica.
Culture e religioni assai diverse fra loro convivono pacificamente e gioiosamente in uno scenario di gran ricchezza naturale, creando quella particolare atmosfera che tanto coinvolge tutti i visitatori.
Questo paese ci riserva curiose sorprese: fu il terzo del mondo ad emettere francobolli, il secondo ad avere impianti per le corse dei cavalli, ed é stato fra i primi a stampare un giornale in lingua francese, tuttora pubblicato.
Una ricca barriera corallina protegge dall'oceano questo scrigno dalle spiagge dorate e forma turchesi lagune su cui si rispecchia il verde dell'altopiano centrale.
Le montagne di basalto testimoniano l'antica origine vulcanica dell'isola e incorniciano con forme appuntite e curiose la foresta tropicale e le piantagioni di canna da zucchero, di thè e di caffè. L'acqua scorre copiosa formando cascate ed allargandosi in piccoli laghi considerati sacri dagli abitanti indiani. Essi vi celebrano i loro culti aromatizzando l'aria con l'incenso mentre si levano le preghiere alle immagini di Shiva e Visnù.
All'inizio di questo secolo, a causa dell'apertura del canale di Suez, Mauritius cesso di essere sull'importante rotta per l'oriente: questo determinò un diminuzione dei commerci e della ricchezza dell'isola. Oggi la sua economia si basa soprattutto sulla coltivazione della canna da zucchero, sull'artigianato del legno e sulla fiorente industria del turismo.
Negli ultimi anni, oltre ai tradizionali visitatori, Mauritius ospita numerosi appassionati subacquei che da ogni parte del mondo vi si recano per trascorrere una vacanza completa, dedicata alle immersioni, in un ambiente marino sapientemente conservato da recenti leggi che vietano ogni tipo di scarico che possa turbare l'equilibrio del mare, e non solo a queste.
La zona più interessante per iniziare l'attività subacquea é a Nord dell'isola, a Gran Baie di fronte a Coin de Mire: uno sperone roccioso che si erge dal mare.
Ci s'imbarca su piccole lance a motore lasciandosi alle spalle un minuscolo villaggio di pescatori. Le barche ormeggiate sulla riva ed i tipici negozi dell'artigianato locale che si rispecchiano nelle strette insenature, donano folclore allo stupendo paesaggio naturale.
Al limite della laguna, prima di affrontare il profondo blu dell'oceano, vi é una zona d'immersione da non trascurare.
In questo luogo é possibile fare la conoscenza delle murene giganti dell'oceano indiano. Contrariamente alle nostre attese, questi grossi animali si mostrano docili nel ricevere il cibo dalle mani degli istruttori subacquei locali.
Questo tipo d'incontro é così idilliaco che si é tentati di emulare le nostre guide. Nonostante le apparenze è necessario fare molta attenzione: solo qualche prudente approccio é alla nostra portata, e con cauti gesti si può vivere l'emozione di "imboccare" questo pericoloso pesce.
Un'altra difficoltà per riuscire in questa coraggiosa impresa, é rappresentata dalla moltitudine di coloratissimi pesci di varie specie e dimensioni, che affollandosi intorno a noi si avventano sul cibo destinato alle murene.
Gli ingordi pinnuti sono talmente numerosi che spesso rappresentano un problema anche per fotografare e, nostro malgrado, ci troviamo costretti a respingerli come se fossero insetti molesti. Presto ci si abitua a quest'abbondanza di pesce dimenticando la triste situazione di alcuni dei nostri mari.
Visitando le acque di Mauritius s'incontrano molte altre forme di vita: oltre ai variopinti rappresentanti della fauna ittica, tra i molluschi sono presenti molte specie di cipree e numerosi individui appartenenti al genere Conus.
Le cipree, comunemente note con il nome di "porcellane" per l'aspetto vitreo e lucente della loro conchiglia, sono distribuite nella fascia tropicale o subtropicale compresa fra 40 gradi Nord e 40 gradi Sud di latitudine, ed alcune specie sono esclusive di quest'isola.
I conidi sono tra i gasteropodi più famosi per la bellezza e rarità d'alcune loro conchiglie e per la loro misteriosa capacità di lanciare dardi velenosi per catturare la preda.
I dentelli della loro lingua raschiante si sono trasformati in arpioni che lanciano questi dardi velenosi con potere paralizzante: alcuni con neurotossine pericolose anche per l'uomo.
E' bene ricordare che dietro l'appariscente colore degli organismi viventi, soprattutto nei mari tropicali, spesso si cela un messaggio di pericolo.
Quindi é necessario essere molto cauti nell'avvicinare organismi che non ci sono noti.
Le leggi locali proteggono con giusta severità quest'immenso patrimonio biologico ed é opportuno astenersi dalla raccolta dei molluschi.
Sempre a Nord dell'isola, lasciata la laguna, ci si può immergere appena fuori la barriera corallina nelle acque limpide e trasparenti dell'oceano.
Questa zona, protetta dalla costante ventilazione, permette di praticare una sicura attività subacquea che è in ogni caso consigliabile solo a chi possiede una comprovata esperienza.
Dalle profondità del mare, si ergono rilievi vulcanici che avvicinandosi alla superficie si presentano colorati per l'insediamento su di essi d'alcionarie e coralli.
Ogni incontro è possibile.
Grandi barracuda isolati, o banchi d'individui più piccoli, posano docilmente per le nostre macchine fotografiche e per le telecamere scafandrate.
Non é raro l'incontro con gli squali e nella stagione più calda, di grandi mante.
Intricati rami di corallo nero e di gorgonie, adornano un ambiente ricco d'ogni colore.
La corrente marina, sempre presente anche se di lieve entità, condiziona la crescita d'alcuni organismi in senso orizzontale ed aderente al substrato: il tutto assume l'aspetto di un prezioso tappeto.
Tutta la fauna ittica tipica dei mari tropicali, é ben rappresentata.
In una recente immersione ci siamo imbattuti in un esemplare di pesce pietra di grossa mole e per contro molto mansueto. Carl Heberg, la nostra guida, é riuscito persino a prenderlo in mano tenendolo per le branchie! Un'esibizione da non imitare anche se molto spettacolare, che in ogni caso ci ha offerto un ulteriore spunto fotografico.
Lo scrittore Bernardin De Sant Pierre ha immortalato, in un suo romanzo, l'affondamento del Saint-Geran in navigazione sull'antica rotta delle spezie nel 1744.
La visita a questo mitico relitto non si può trascurare.
Sono ancora visibili molti cannoni di bronzo con le relative munizioni, le ancore ed alcune suppellettili. L'atmosfera é spettacolare e facilmente in immersione ci si sorprende a fantasticare su avventurosi ritrovamenti forzieri colmi d'oro.
Sull'isola sono operativi molti centri d'immersione, tutti organizzati per garantire ed offrire un servizio eccellente ed attrezzature affidabili.
Tutti questi centri sono ospiti di prestigiosi alberghi.
Fra i più noti ricordiamo: il Divin Paradise, a Gran Baie; l'Islandive, presso il Veranda Hotel.
Molto professionali sono anche i centri della catena degli hotels: Meridianed; Intermeer; ed il divingdell hotel Belle Plage.
Appagato il nostro desiderio di conoscere questo mare , non possiamo lasciare Mauritius senza dedicare un po' del nostro tempo alla scoperta della storia dell'isola .
Visitando i mercati di Port Louis si rimane colpiti dal mosaico di voci e volti umani, risultato di una lenta e pacifica integrazione fra tanti popoli diversi, che si distinguono per il modo di sorridere e di commerciare.
Né si può trascurare una visita all'orto botanico di Pamplemousse.
Allestito nel 1770, é il più ricco del mondo ed é un giardino che vanta una meravigliosa collezione d'alberi e piante esotiche, fra cui le giganti ninfee dell'Amazzonia.
Lungo la costa orientale, all'interno di una stupenda laguna, é situata l'isola dei Cervi.
Un luogo incantato, dove un'intera foresta confina con il mare riflettendo nelle acque la sua immagine.
Forse la natura in nessun'altra parte del mondo si é espressa con tanta grandiosità in spazi così limitati.
Un uguale gioia si prova visitando le terre colorate di Chamarelo a Plain Champagne: una delle zone montane più alte, abitate da numerose specie d'uccelli.
Se volete essere proiettati indietro nel tempo, all'epoca del periodo coloniale, visitate uno zuccherificio, o le antiche residenze dei nobili inglesi e francesi, a Bel Air o ad Andrea.
Dopo aver trascorso qualche giorno in questa terra esotica, così ricca di profumi e di colori, rientrare nella nostra realtà è difficile.
Ancora un'emozione.
Sulle creste delle onde spazzate dal vento, veloce si inarca il Blu Marlin che lancia la sua sfida.
E' proprio nelle acqua di Mauritius che ogni anno a dicembre si svolge la Marlin Word Cup. Sull'isola ci sono molti centri per la pesca d'altura; noi abbiamo solo lanciato un'idea, mentre l'aereo del ritorno accelera sulla pista.

Un commento in “Mauritius: un continente in un’isola
  1. Avatar commento
    ciccina
    02/06/2004 15:34

    Vorrei andare a Mauritius a meta'/ fine settembre in viaggio di nozze, cosa mi consigli?

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