Parigi: la prima volta non si scorda mai!

Che sia la prima o la centesima visita, il fascino della capitale francese rimane immutato

L'idea di andare a Parigi è nata un po' all'improvviso, una sera a cena a fine luglio. C'è solo un mese per “studiare”, raccogliere idee, cercare, prenotare, organizzare e cosa fondamentale vogliamo affrontare la metropoli arrivando dall'Italia in auto! Posso già da ora esclamare citando un carinissimo film con Claudio Bisio: “Si può fare!”. Inizialmente non molto convinta raccolgo la sfida, non mi piacciono le cose facili e poi il viaggio da Parigi continuerà verso la Normandia e poi la Bretagna quindi è necessaria l'auto e aggiungo anche che ormai la formazione Chiara+Alessio+auto è al quarto viaggio on the road quindi abbastanza collaudata (Parigi terrà a battesimo la nuova Citroen C4 picasso presa a marzo)!
Agosto passa veloce e l'itinerario prende forma, le cose da fare e vedere sono così tante.

Itinerario
Partiamo venerdì 2 settembre nel primo pomeriggio, ci aspettano 550km direzione Gaillard, poco dopo Chamonix. Ci fermiamo presso un hotel della catena Premiere Classe, comodo, economico e vicino all'autostrada. La mattina seguente intorno alle 7 ripartiamo, abbiamo appuntamento con Camille, collaboratrice della padrona di casa che ci introdurrà all'appartamento e posto auto, alle ore 12, in Passage Landrieu nel 7°arr.
Dopo una lunga ricerca di hotel su internet infatti abbiamo scelto di alloggiare in un appartamento, utilizzando il motore www.homelidays.it abbiamo cercato qualcosa di abbordabile nelle zone che ci interessavano e alla fine un po' scoraggiati dai tanti no ricevuti, abbiamo avuto risposta positiva dalla Sig.ra Brigitte. L'appartamento (si può veder anche qui: http://www.simplesite.com/EIFFELAPPARTS/52016818) con posto auto coperto a circa 200mt in Rue St. Dominique ci è venuto a costare 628 euro per 6 notti, con un acconto via paypal di 150 euro al momento della conferma della prenotazione e 150 euro di caparra al momento dell'arrivo e saldo in contanti alla partenza. Entriamo in Parigi, il traffico è sostenuto ma scorrevole, io con il naso all'insù e la macchina fotografica già in mano, tento comunque di essere un buon co-pilota, butto un occhio alla Tour de Montparnasse alla quale passiamo vicinissimi e poi di lato al Dome degli Invalides ed infine vediamo la Tour Eiffel fare capolino tra i palazzi. Poco prima delle 12 siamo all'appuntamento. Incontriamo Camille, ci spiega alcune cose, ci lascia le chiavi e ci accordiamo per rivederci il venerdì successivo.
L'appartamento ci piace molto, moderno, centrale, a portata di fermata dell'autobus n°69. Il tempo di sistemarci brevemente e ripartiamo, vogliamo utilizzare tutto questo pomeriggio per prendere confidenza con la città, così iniziamo il giro a piedi.
Percorrendo Rue St- Dominique direzione Campo di Marte in meno di cinque minuti siamo alla Tour Eiffel, ma prima devo fare la prima sosta, devo trovare il n° 29 di Av. Rapp, un tappa obbligatoria per gli amanti come me dell'Art Noveau. Ammiriamo questo primo assaggio di architettura di Jules Lavirotte e continuiamo verso il Campo di Marte.
Arriviamo di fronte alla Torre, è gigantesca, non ero mai stata attratta da questa costruzione in ferro ma neanche ero mai riuscita a capire quanto fosse grande e alta!
E' sabato pomeriggio ed è un bella giornata, ci sono più di 30 gradi e ai piedi della Torre si muore di caldo, girelliamo all’ombra dei piliers e la ammiriamo da sotto. E' imponente, fa quasi paura e da sotto c'è uno strano rimbombo di voci, suoni, rumori.
Rimaniamo già molto colpiti da questo primo incontro, Parigi si è presentata a noi nella maniera più imponente e noi cediamo al fascino delle sue dimensioni e della sua silhouette infatti torneremo a farle visita molte sere a fotografarla al crepuscolo e alla sera e decideremo anche di salirci sopra, cosa che in fase di "studio" non avevamo preso in considerazione.
Quindi ci incamminiamo verso il Trocadero, prima però ci ricordiamo che dobbiamo acquistare i Paris Museum Pass e che lì vicino c'è il Museo Quay Branly, così entriamo dando una sbirciata, sembra molto interessante ma non è previsto in questo viaggio e andiamo alla biglietteria ad acquistare i pass per 4 giorni, gli utilizzeremo da martedì fino a venerdì.
Attraversiamo il Pont d'Iena e arriviamo all'Esplanade del Trocadero, saliamo su, ci guardiamo indietro, la vista dal belvedere è davvero notevole. Ci sono davvero moltissime persone e anche molti artisti e ballerini di strada che intrattengono i turisti. Non visiteremo nessuno dei musei ospitati nel Trocadero ma cercheremo un filo d'ombra dove poterci riparare e inizieremo con l'acquisto di bottigliette d'acqua.
Prendiamo Av. Du Pdt Wilson fino a Place d'Iena dove scorgiamo sul tetto di un palazzo che da sulla piazza una piscina e cerchiamo di immortalarla provando una grande invidia! Arriviamo poi al Palais de Tokio, che ospita il Museo di Arte Moderna della Città di Parigi, che deve essere molto interessante ma niente visita, e dalla parte opposta il Museo della Moda. Proseguiamo verso Place de L'Alma ed eccoci in Av. Montaigne, così chic con tutti quei negozi e poi devo vedere l'hotel che avevo puntato su internet ma..era un pochino troppo costoso! Eccoci al Plaza Athénée!
Giriamo all'altezza di Dior in Rue Francois I per arrivare al Grand Palais e Petit Palais. Sono molto curiosa, e mi piace molto l'architettura di ferro e vetro e quello stille d'inizio secolo scorso. Girelliamo facendo foto, abbiamo intenzione di tornarci la mattina seguente, prima domenica del mese e quindi ad ingresso gratuito. Da qui si può vedere in tutta la sua bellezza il Ponte Alexander III. Andiamo verso Av. Des Champ-Elysées e tento durante la manovra di attraversamento di fare qualche foto all'Arco di Trionfo. Passiamo accanto al Teatro Marigny, una sbirciata al Le Pavillon Elysées e passando tra i giardini sul retro dell'Eliseo arriviamo a Place de la Concorde. Prendiamo la strada accanto al bellissimo Hotel de Crillon, Rue Boissy d'Anglas a mio avviso molto carina e arriviamo alla Chiesa de la Madeleine, che visiteremo il giorno seguente. Torniamo verso Place de la Concorde poi attraversiamo il Pont de la Concorde che offre davvero una bella vista sul Ponte Alexander III e sulla cupola del Grand Palais. Passando davanti all'Assemblea Nazionale e poi all'Espladanade des Invalides torniamo verso l'appartamento prendendo confidenza con il 7°arr.
Come primo pomeriggio siamo soddisfatti e un pochino stanchi, ma dopo cena "dobbiamo" tornare alla Torre Eiffel.
La mattina seguente, domenica 4 settembre, andiamo a visitare il Grand e Petit Palais, questi due padiglioni espositivi non sono compresi nel Paris Museum Pass ma prevedono la visita gratuita la prima domenica del mese. Percorrendo Rue de l’universitè arriviamo al Pont des Invalides, siamo in netto anticipo, l’apertura è prevista per le 10. Troviamo una porta laterale del Grand Palais aperta e ammiriamo la bellissima cupola in vetro e ferro e rubiamo qualche foto, notiamo però che l’interno del padiglione è completamente vuoto! Infatti poi scopriremo che al momento sono in fase di allestimento alcune esposizioni e che non è visitabile, peccato. Andiamo quindi direttamente al Petit Palais. Alle ore 10 aprono il bellissimo portone dorato, e iniziamo la visita che comprende anche un interessante sezione dedicata all’architetto esponente dell’Art Noveau Hector Guimard, sue le famose entrate della metropolitana parigina. La visita è di per se molto interessante visto che il Palais è davvero molto bello all’interno, la cupola, i padiglioni semicircolari, le decorazioni, il giardino interno, i mosaici, mi soffermo un pochino di più sulla descrizione perché ho trovato veramente strano che non fosse inserito tra i luoghi “top” da visitare a Parigi, non essendo neanche inserito nella lista dei posti visitabili con il pass, ma probabilmente dipende dal fatto che è un bene della municipalità e molti di quelli compresi nel pass sono monumenti nazionali, ma questa è una mia riflessione, spesso il fatto di essere inseriti o meno in liste di luoghi compresi in un pass da molta più visibilità, strategie di marketing...
E’ una mattina un po’ uggiosa, usciamo dal Petit Palais e ci avviamo verso la Eglise de Le Medeleine, che visitiamo. E’ quindi il momento dei Boulevards, peccato che sia domenica e tutti i negozi siano chiusi! Prendiamo Bd. De le Medeleine, passiamo dall’Olympia e poi proseguendo in Bd. Des Capucines arriviamo all’Opera Garnier. Non ci posso fare niente ho un debole per i teatri e soprattutto teatri dell’opera, è una meraviglia! Prendiamo la strada che gira intorno all’Opera e poi arriviamo fino alle Galeries LaFayette, che però sono chiuse, quindi torniamo indietro e proseguiamo in Bd. Des Italiens e Bd. Montmartre per arrivare ai famosi passaggi coperti. Li percorriamo tutti e tre iniziando dal Musee Grevin. Ci dirigiamo poi in direzione Senna, passando dal Palazzo della Borsa, Biblioteca Nazionale, la Banca di Francia destinazione giardini del Palais Royal. Al momento ci sono diverse impalcature che ingabbiamo del palazzo quindi non si riesce a vedere molto, attraverso i portici si arriva ai giardini (ingresso gratuito), dove ci sono molte persone che si godono la domenica seduti intorno alla fontana, su quelle che scopriremo essere delle sedie “di tutti” che troveremo in tutti i parchi e giardini che visiteremo. Questi alti livelli di senso civico ci fanno girare la testa…purtroppo non ci siamo abituati. Lasciamo il Palais Royal e passando accanto al curioso edificio sede del Ministero della Cultura arriviamo davanti alla Borsa del Commercio e poi a Les Halles.
Ha iniziato a piovere, cerco di fare alcune foto, il posto mi sembra molto particolare anche se ci sono ancora molti lavori in corso. Entriamo dentro la Chiesa di Saint-Eustache, è veramente molto bella. La pioggia rinforza ma non ci scoraggia ne tantomeno ci ferma così corriamo verso la Fontana degli Innocenti poi all'uscita della metro Chatelet. Arrivati su Rue de Rivoli facciamo qualche foto alla Tour St-Jacques poi passeggiamo per direzione Louvre, fermandoci davanti ai magazzini La Samaritaine che però sono chiusi così proseguiamo arrivando a Saint-Germain-l'Auxerroisse trovandoci così sul “retro” del Palais du Louvre. Passiamo dal Cour Carré per poi arrivare al Cour Napoleon. Il Palais du Louvre è veramente imponente con le sue ali e la sua forma sembra abbracciare il visitatore, ci sono moltissime persone in fila visto che oggi è prevista l'entrata è gratuita nonostante sia ormai metà pomeriggio. Prendiamo confidenza con l'ambiente, vedendo finalmente dal vivo uno dei luoghi più visitati al mondo e facendo tutte le foto di rito, ritorneremo poi a visitarlo tra qualche giorno.
Quindi attraversiamo la strada fino all'Arco du Carrousel che nasconde i bellissimi Jardins des Tuileries che offrono un bello scorcio in lontananza dell'Arco di Trionfo e anche della Tour Eiffel.
Usciamo lato Rue de Rivoli dai giardini e prendiamo Rue de Castiglione per arrivare nella bellissima e molto chic Place Vendome, ultima sosta per oggi. Posso dire che non è andata per niente male come prima giornata. Quindi ritorniamo su Rue de Rivoli e aspettiamo il bus 69 che in 15 minuti ci riporta sotto casa.
Lunedì 5 settembre. L'idea sarebbe quella di andare a noleggiare uno scooter, ci siamo già informati via internet ma dobbiamo andare di persona in 2-3 agenzie che si trovano in Bd. De Grenelle, così di buon'ora a piedi passiamo davanti all'Ecole Militaire e ci dirigiamo in zona. La cosa si dimostra poi più complicata del previsto e quindi dopo qualche conversazione lasciamo perdere, peccato. Così visto che per stamani è prevista la visita della zona di Montmartre, cartina alla mano vediamo quali alternative abbiamo per spostarci, arrivare alla stazione Varenne per prendere la metro 13 non è a portata di mano così decidiamo di prendere il bus 80 che passa da Av. La Motte-Picquet e che ci scenderà in Place de Clichy. Il tragitto non è brevissimo ma scorrevole e veloce, attraversiamo di nuovo Av. Montaigne e poi saliamo verso la Collina ripassando dai Boulevards. Lo so, la comodità della metro non ha prezzo ma anche guardarsi intorno e percorrere strade nuove o già viste in movimento ha il suo perchè. Così scendiamo in Place de Clichy e ci dirigiamo verso Place Blanche e il Moulin Rouge punto di partenza del nostro giro di Montmartre. Per questo giro ho fatto riferimento all'itinerario a piedi indicato nella Lonely Planet che mi è sembrato ben fatto così cartina alla mano seguiamo le indicazioni.
Dopo la sosta al Moulin Rouge giriamo a sinistra in Rue Lepic, una stradina indaffarrata, dall'aria popolare e un pochino decadente dove ci troviamo sulla sinistra il noto “Cafè des 2 moulins” dove nel film lavorava Amelie Poulain, continuiamo la salita per arrivare al n° 54, cioè alla casa dove visse Theo Van Gogh, continuiamo la salita sempre in Rue Lepic fino ad arrivare al Moulin de la Galette e il Moulin Radette riporto la spiegazione: “Attualmente esiste solo il ristorante "Moulin de la Galette" il cui ingresso, all'angolo della rue Lepic, è sormontato dal Moulin Radette, ancora in discreto stato. La restante parte (sulla sommità della collina) è stata recentemente restaurata con la ristrutturazione anche del vecchio ingresso (anch'esso sulla Rue Lepic)”. Ero curiosa visto il numero di dipinti che li ritraevano ma non si riesce a vedere molto. Iniziamo a vedere qualche pittore per strada che invita i turisti a farsi ritrarre e pure le numerose e tipiche botteghine. Ci dirigiamo in Rue des Saules, che oltre a ospitare una piccola e unica vigna al n°32, ospita il famoso locale Lapin Agile. Passiamo poi davanti al Museo di Montmartre, sicuramente interessante per apprezzare ancora di più il quartiere tanto amato dagli artisti ma ci limitiamo a fotografarne l'esterno in rue Cortot che è molto carina e tranquilla, prima di buttarci verso Place du Tertre, cuore di Montmartre. La piccola piazzetta è molto carina e colorata, anche se devo dire che non l'ho amata molto, ci sono alcuni angoli di Montmartre che sono “troppo turistici e costruiti” così girelliamo per la piazza e poi decidiamo di prendere dei panini in uno dei tantissimi locali del posto e passando dalla Eglise Sainte-Pierre de Montmartre ci andiamo ad accomodare su una panchina con vista sulla città. Ci prendiamo un caffè e ripartiamo, oggi la giornata è un po' variabile e tira un bel vento fresco, un paio di curve e ci troviamo a lato del Sacré Coeur. Molto bella la chiesa e veramente molto bella la vista sulla città da lassù. Tantissime persone, un gran movimento, così dopo esserci fatti un po' di spazio ed aver visitato la chiesa scendiamo la bella scalinata e facciamo un po' di foto dal basso. Un piccolo slalom tra i venditori di gadgets-souvenirs e scendiamo verso l'Halle Saint-Pierre, ex mercato coperto, oggi coloratissima struttura che ospita un museo dell'arte Naif o Brut e Singulier. Ancora qualche piccola stradina piena di negozi di stoffe e siamo alla fermata della metro Anvers. Finisce qui il nostro giro a Montmartre.
Intorno alle 14 prendiamo la linea 2 della metro direzione Nation per raggiungere in una decina di minuti il Cimitero di Père Lachaise. Scendiamo alla fermata Philippe Auguste, più vicina all'entrata, e dopo aver chiesto la mappa delle tombe più famose all'entrata, iniziamo la visita ovvero la ricerca, infatti il cimitero è talmente esteso che bisogna armarsi di pazienza e buon occhio e seguire le indicazioni sia della mappa che dei cartelli per trovare ciò che si cerca. Spesso basta vedere dove si forma un gruppetto di persone allora si è sicuri di essere vicini ad una tomba di un personaggio noto. Iniziamo da Jim Morrison, poi Chopin, Oscar Wilde, Edith Piaf, cerchiamo Piero Gobetti e con molta emozione l'amato concittadino Amedeo Modigliani. Mentre ci avviamo verso l'uscita passiamo dall'ossario e poi al volo riconosco il monumento funebre della famiglia Louis-David. La visita è davvero molto interessante, un paio d'ore abbondanti se si fa con calma ci vogliono tutte e da ricordare bene che alle 18 il cimitero chiude. Ci avviamo verso Place de la Bastille percorrendo rue de la Rochette, il tragitto non è breve, poco più di 1 km ma fortunatamente un pochino in discesa. Arriviamo di fronte all'obelisco e al bell'edificio che ospita l'Opera Bastille, preseguiamo poi per Rue St-Antoine per andare a visitare buona parte del Marais. Passiamo dal Hotel Sully poi Place des Vosges, e poi andiamo verso Place de Thorigny, passando prima davanti al Museo Carnavalet, che avrei voluto tanto includere, ma per ovvi motivi di tempo non c'è stata la possibilità. Arriviamo all'Hotel Salé ma da fuori non si vede molto e il Museo Picasso è chiuso per lavori. Quindi torniamo verso Rue de Rivoli per prendere Rue Miron e concludere la giornata con l'Hotel de Ville, di fronte al quale prendiamo il bus 69 che ci porta verso casa.
Martedì 6 settembre. Partiamo di buon ora e prima di dirigerci verso l'Hotel des Invalides, prima visita prevista per oggi, voglio passare da Rue Cler, la famosa via pedonale di piccoli negozi e bancarelle che stanno ancora aprendo. Oggi è il primo dei quattro giorni in cui useremo il Paris Museum Pass. La giornata è un po' cupa, arriviamo agli Invalides e facciamo qualche foto dell'esterno, poi entriamo anche se la biglietteria del museo è sempre chiusa. Quindi facciamo un primo giro dei portici e visitiamo subito la Chiesa di St. Louis des Invalides, qualcuno suona l'organo, è molto bella e molto luminosa. Leggiamo i pannelli celebrativi delle varie campagne militari francesi degli ultimi 60 anni e penso che si siano dati un gran da fare questi francesi! Decidiamo poi di visitare delle varie sezioni del Musee dell'Armée (ce n'è anche una dedicata alle armi e armature antiche e alla storia di De Gaulle) solo quella relativa alle due guerre mondiali (1871-1945) che è interessante e ricostruisce molto bene momenti precisi degli avvenimenti della guerre in Francia soprattutto nella seconda guerra mondiale. Personalmente la visita è un po' noiosa ma rimango comunque molto colpita da tutte quelle immagini di guerra. Dopo il museo andiamo alla Tomba di Napoleone, l'interno della struttura è veramente bello con un gioco di luce naturale dato da alcune vetrate molto suggestivo.
Usciamo dal Dome e ci dirigiamo verso Rue de Varenne dove si trova subito il Museo Rodin, bellissimo ma che non visitiamo, per proseguire passando davanti all'Hotel Matignon, residenza del primo ministro francese, direzione Bd. Saint-Germain. Perdo un attimo l'orientamento e mi ritrovo davanti alla Chiesa Saint-Thomas-D'Aquin passando da un paio di viuzze molto carine e cercando di arrivare a Saint-Germain-des-Pres. Riconosco il Cafè de Flore e poi il Cafè des Doux Magots e riprendo in mano l'orientamento: siamo davanti a Saint-Germain-des-Pres! Attraversando alcune vie arriviamo alla monumentale Saint-Sulpice. Entriamo, è in corso la messa, cerchiamo di essere discreti e camminiamo naso all'insù. Dopo Saint-Sulpice torniamo verso Bd. Saint-Germain per cercare un posto dove mangiare. Non ci fermiamo molto e riprendiamo all'incirca all'altezza della metro “Cluny-Sorbonne” e giriamo a destra in Bd. Saint-Michel dove superiamo le Thermes e l'Hotel de Cluny e più avanti la Sorbonne per arrivare a prenderci un caffè ai Jardins du Luxembourg. Che posto fantastico! Qualche scatto al Palais du Luxembourg e un po' di relax con bella vista sulla Tour de Montparnasse.
Ripartiamo percorrendo Rue Soufflot e arriviamo al Pantheon (compreso nel Pass). Rimango molto colpita e giro facendo foto. Ora ci addentriamo nel quartiere latino per passeggiare nelle famose Rue Descartes e Rue Mouffetard e fare un po' di shopping arrivando fino alla Chiesa di Saint-Medard e tornando indietro percorrendo Rue Monge. Entriamo dentro Arenes et Lutece dove ci sono un sacco di anziani che giocano a bocce “nell'arena”. Ci sono dei bei palazzi in questa zona, molto viva ma non frenetica, molto autentica. Decidiamo di percorrere anche una parte di Rue des Ecoles prima di arrivare alla fermata del bus 63 (di fronte al College de France) che ci riporterà nel VII arr. Ma ecco che mentre siamo sul bus non ci sentiamo poi così stanchi e decidiamo di giocarci un'altra carta: andare all'Arc de Triomphe! Così invece di scendere alla fermata Bosquet-Rapp, attraversiamo il Pont de l'Alma e scendiamo a Alma-Marceau. Percorriamo tutta l'Av. Marceau che non è corta ed è anche un po' in salita, ma non possiamo mollare adesso! Così in poco tempo siamo all'Etoile, prendiamo il sottopasso e siamo all'Arc, così imponente ci offre una veduta del caotico traffico del tardo pomeriggio sia sugli Champs-Elysées sia in direzione Defense. La salita all'arco è compresa nel pass, quindi sorpassiamo la fila ed entriamo subito. La scala a chiocciola non termina più, ancora un po' di pazienza siamo sul tetto. Il forte vento non ci aiuta di certo a godere della bella visuale, comuque riesco a fare qualche foto decente. Non stiamo molto e andiamo sull'altro lato dell'arco a prendere la scala a chicciola che scende verso l'uscita. Torniamo verso Av. Marceau ma ormai siamo così stanchi che prendiamo al volo il bus 92 che in cinque fermate ci scende all'incrocio tra Av. Bosquet e Rue Saint- Dominique a venti metri da casa. Ma non è finita qui! Oggi è la vera giornata infinita, infatti incuranti della pesantezza della giornata e del forte vento di oggi, questa mattina abbiamo prenotato la salita fino al secondo piano sulla Tour Eiffel. Quindi il tempo di una doccia e cena veloce che alle 21 è prevista la salita alla torre.
I biglietti per la Torre gli abbiamo acquistati online la mattina stessa perchè inizialmente non eravamo interessati ma poi quando l'abbiamo vista dal vivo è stato un colpo di fulmine! Devo anche dire che sono molto organizzati e moderni, infatti invece del biglietto cartaceo c'è la possibilità di scaricare un ticket formato pdf sul proprio smartphone con una matrice che all'ingresso possono “sparare” con le loro macchinette e che naturalmente ci fa saltare la fila! Prendiamo l'ascensore che ci porta al secondo piano, sembriamo in una scatola di sardine, scendiamo e ci appare davanti la Ville Lumiere in tutto il suo splendore. E' stata un'ora faticosa, tirava un gran vento ma è stato molto emozionante. Inutile dire il numero di foto che ho fatto, riscendiamo poi a piedi e ci fermiamo al primo piano dove c'è oltre al ristorante anche un cinema! Poi ritorniamo a terra, dopo poco più di un'ora. Dopo pochi secondi che siamo giù la Torre inizia a brillare! Che spettacolo!
Mercoledì 7 settembre. Oggi è la giornata dei Musei, sveglia presto, vogliamo essere di buon ora al Louvre, così prendiamo il bus 69 e scendiamo in Quay F. Mitterand e passando dalla Porta dei Leoni andiamo verso la Piramide. C’è già una lunga fila ma abbiamo i pass e non aspettiamo neanche un minuto, poi velocemente passiamo i controlli e scendiamo verso il banco informazioni dove ci muniamo di mappa, veramente indispensabile per orientarsi. Il Louvre è il museo più visitato al mondo e si vede, il numero delle opere esposte e delle sale da visitare rendono il percorso pesante, è importante infatti e mi sento di consigliarlo, cercare di focalizzare l’attenzione su alcune parti del museo, di avere già in mente, magari consultando il sito internet www.louvre.fr, ciò che interessa di più.
Dalla collezione proveniente dal Medio Oriente a quella greca, etrusca e romana per poi passare alle arti asiatiche e alla pittura europea dal medioevo al XIX secolo ce ne sono di cose da vedere.
Circa a metà percorso ci regaliamo una pausa nella caffetteria per poi riprendere la visita. Terminata la visita decidiamo di pranzare da “Paul” sotto la piramide e poi ripartiamo. Passeggiamo nei Jardins des Tuileries fino ad arrivare al Museo dell’Orangerie. Anche questo museo è incluso nel pass. Il museo è piccolo e grazioso, ospita opere impressioniste e post impressioniste, tra le quali il ciclo delle Ninfee di Monet e opere di grandi artisti Modigliani, Cezanne, Matisse, Picasso, ecc. La visita si conclude abbastanza velocemente (dopo aver visitato il Louvre tutto sembra piccolo!) così attraversiamo la Senna passando dal Passage L.-Sedar-Senghor e ci dirigiamo verso il Museo d’Orsay. Con il Museo d'Orsay è stato amore a prima vista, metti opere impressioniste e post-impressioniste, un po' di art noveau in una vecchia stazione d'inizio secolo scorso e il gioco è fatto! Bellissima la struttura, interessante la collezione e l'allestimento. Ci prendiamo un caffè alla caffetteria e iniziamo la visita. Il museo è affollato ma la visita scorre comunque bene. Usciti dal museo prendiamo al volo il bus 69, non siamo in grado di fare neanche un altro metro.
Giovedì 8 settembre. Vi siete accorti che manca qualcosa di importante? Stamani andiamo all’Ile de la Cité, prendiamo il bus 69 e scendiamo alla fermata Hotel de Ville, proprio all’altezza del Pont d’Arcol e ci avviamo verso la Place du Parvis-Notre-Dame. Arrivati al cospetto della Cattedrale di Notre Dame vediamo che c'è già una bella fila per salire sulla Torre, ci pensiamo un attimo e poi a malincuore decidiamo “che sarà per la prossima volta” oggi ci sono sempre alcune cose in programma e ormai ci siamo abituati bene a non far file con il pass. Quindi visitiamo la Cattedrale e poi facciamo un giro tutto intorno fino a Place Jean-XXIII per poi tornare di fronte a Notre Dame per visitare la cripta (entrata con il pass) con i reperti antichi venuti alla luce grazie agli scavi iniziati negli anni 60.
Passiamo lateralmente all’Hotel Dieu per arrivare al mercato dei fiori e degli uccelli. Questo angolino è una vera chicca nel mezzo della confusione dell’Ile de la Citè, cuore vero della città, a mio avviso troppo aperta al traffico! Si passa tra le bancarelle che vendono fiori e articoli di giardinaggio ma anche gabbie per uccelli, mangime, è un angolo davvero molto caratteristico. Continuiamo il giro dell’isola prendendo Bd. du Palais per arrivare alla Sainte Chapelle e alla Conciergerie. Entrambi sono compresi nel il Paris Pass Museum, ma per la Sainte Chapelle la fila è unica ed è anche molto lunga, resta il fatto che rappresenta uno dei massimi esiti dell'architettura gotica e che vale la pena aspettare. La Conciergerie, posta nell’ala nord del Palazzo di Giustizia, non mi ha colpita più di tanto, vi sono all’interno delle sale che si possono visitare e le prigioni tra le quali anche quella dove fu rinchiusa Maria Antonietta in attesa di essere giustiziata. Finiamo quindi il giro passando da Quai de l’Horloge fino a Place Dauphine.
Torniamo sulla Rive Droite passando dal Pont au Change e prendendo Bd. de Sebastopol, movimentata via del centro con molti negozi. E’ l’ora di pranzo e il cielo minaccia pioggia così giriamo in Rue Berger vicino a Les Halles e pranziamo in un fast food. Ce la prendiamo un pochino con calma, oggi la giornata sarà dedicata al Centre Pompidou ed a un po’ di shopping in Rue de Rivoli. Ha iniziato a piovere, cerchiamo di raggiungere Place G. Pompidou. La struttura è molto curiosa e colorata, ospita al suo interno un centro per l’arte moderna e contemporanea, oltre ad una biblioteca e centro per la musica e la ricerca acustica. Alcune opere sono molto note ma mi rendo conto che possono anche non piacere, secondo me comunque vale la visita solo per salire al quinto piano dalla scala mobile esterna ed arrivare sulla terrazza che si apre su Parigi. Inoltre anche il Centre Pompidou è incluso nel Paris Museum Pass. Usciamo e andiamo nella laterale Place Stravinsky dove si trova la fontana Stravinsky (chiamata anche Fontaine des automates), che mette in mostra opere di Jean Tinguely e Niki de Saint-Phalle. Torniamo verso Rue de Rivoli, dedicandoci ai souvenirs e alle vetrine, passando anche da Av. De L’Opera e godendoci l’ultimo giorno a Parigi. Nel tardo pomeriggio poi ci serviamo sempre dell’ormai fidato bus 69 che ci “carica” di fronte al Louvre e ci porta a St-Dominique. Termina qui la nostra visita di Parigi, dire che ci è piaciuta è poco, ci ha proprio conquistati, ci siamo trovati molto bene ed è tutto andato benissimo.
Venerdì 9 settembre. Lasciamo a malincuore l'appartamento in Passage Landrieu, salutiamo Camille e andiamo a riprendere l'auto che è ferma da sabato, poi usciamo da Parigi in direzione Versailles. Arriviamo al parcheggio davanti all'entrata principale (10 euro) e ci dirigiamo verso la biglietteria. Anche la reggia di Versailles è compresa nel Paris Pass Museum quindi entriamo senza fare fila e passiamo velocemente i controlli. La reggia è enorme, opulenta, sfarzosa, elenco questa lista per far capire quanto sia il simbolo della monarchia assoluta. Conta 700 stanze, 2513 finestre, 352 camini (1252 durante l'Ancien régime), 67 scale, 483 specchi e 13 ettari di tetti. La superficie totale è di 67.121 m. Molto bella è sicuramente la Galleria degli Specchi dove si tenevano le feste ma l'attrazione maggiore, almeno a mio parere sono i giardini e il parco che si estende per 800 ettari, di cui 300 di bosco e due di giardini alla francese. Conta 20 km di mura di cinta e 42 km di sentieri. Ci sono 372 statue!
I numeri parlano da soli. Le distanze all'interno del parco per raggiungere il Grand e Petit Trianon e l'Hameau sono notevoli, sicuramente la prossima volta prenderemo la macchina elettrica per muoverci! Il tempo passa veloce mentre passeggiamo tra i giardini così riprendiamo la strada del palazzo e ci avviamo verso l'uscita. Da Versailles ripartiamo perché... non è finita qui, il viaggio prosegue verso Normandia e Bretagna!

Guide consultate:
Lonely Planet Francia settentionale e centrale
Parigi City Book
Parigi Touring Cartoville

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