Bagolino: il carnevale impazza!

Tra Màscher e Balarì…

La musica si diffonde nella centralissima piazza Marconi, dominata dalla cerchia delle montagne e, sullo sfondo, dalla maestosa Parrocchiale: è musica antica, ritmata, orecchiabile e facile; al ritmo dei sonadùr danzano i balarì, eleganti figure mascherate dal costume sgargiante e coloratissimo.
I movimenti eleganti fanno risaltare lo splendido costume: sotto il coloratissimo cappello, risalta la bianca maschera facciale e la giacca scura è impreziosita dalla sciarpa ricamata e da vari ornamenti; sopra il tutto lo scialle, multicolore mantello.
Danzano e ballano i balarì, gentili ed aggraziati, ed il repertorio musicale è quello che più si adatta al luogo della rappresentazione, sia appunto questo la piazza così come un angusto viottolo o lo spazio antistante una delle numerose e caratteristiche fontane.
Nello scuro dei vicoli però si muovono altre figure, vecchi sgraziati e bitorzoluti che lanciano grida gutturali e spaventevoli, accompagnati dal rumore fragoroso dei loro zoccoli borchiati, i così detti "sgàlber": sono i màscher, truculenti e dispettosi, con i loro scherzi a volte pesanti, a danno degli ignari passanti e dei turisti.
Sono le due anime di quello che, l'avrete capito, è uno dei Carnevali più antichi, coreografici e spettacolari dell'intera cerchia alpina: stiamo parlando di Bagolino, paese posto in splendido isolamento nella valle del Caffaro, in provincia di Brescia, in alta Valle Sabbia.
Ormai da tempo abbandonati gli eccessi, a volte persin violenti, del passato, quando il carnevale era occasione per dar sfogo ad istinti repressi, oggi il carnevale bagosso si presenta a tutti gli effetti come occasione unica ed irripetibile per l'incontro con gente, cultura ed usanze assolutamente uniche ed autentiche.
Non è da dimenticare lo scenario di Bagolino, paese che ha saputo mantenere e valorizzare l'antica ed originale struttura, caratterizzato dalle sue due parti, Cavrìl (la parte alta del paese) ed Osnà, la parte più in piano; se poi da Bagolino ci si spinge lungo la strada che porta verso il passo di Crocedomini ci si imbatte nell'idilliaca Val Dorizzo e, più avanti, nello splendido scenario della piana del Gaver, dalle attrattive naturalistiche spettacolari.
Se a tutto questo si aggiungono le delizie della tavola (su tutto il bagòss, formaggio d'eccellenza che qui ha la sua unica patria), il gioco è presto fatto!
Torniamo ora al nostro carnevale; i giorni in cui la manifestazione è più "calda" sono sicuramente il lunedì ed il martedì di carnevale, che quest'anno cadono il 23 ed il 24 di febbraio: sono questi anche gli unici giorni in cui si esibiscono i "balarì", mentre nel resto del carnevale il paese è "in mano" alle spontanee apparizioni dei màscher.
Un tempo le "Compagnie" dei Ballerini erano quattro e nella loro interezza contavano circa 150 uomini e le compagnie, pur eseguendo il medesimo repertorio, si esibivano in luoghi diversi per non ostacolarsi; oggi le compagnie sono solamente due e si riconoscono nei paesi di Bagolino e di Ponte Caffaro, frazione del comune bagosso che si trova all'apice del lago d'Idro.
E' tassativamente vietato dalla tradizione che le donne partecipino all'attività del Balarì; ciò nondimeno si riconoscono balarì "uomini" e balarì "donne" che vengono contraddistinte dalla presenza, sulla maschera, di due gote rosa dette in dialetto locale "poméi".
I Suonatori hanno un costume meno sfarzoso rispetto ai Balarì, sono di solito sei e suonano due chitarre, due mandolini, un mandolino ed un contrabbasso.
Le musiche ed i balli hanno un repertorio classico ed il filo conduttore dei diversi balli (Bal Frances, Bas de Tach ecc.) è la cosidetta Ariòse... e concedeteci qualche errore di grafia, che del resto non è univoca, se presente!
L'altra anima, quella meno nobile ma non per questo meno schietta, del Carnevale Bagosso è rappresentata, come abbiamo già detto, dai màscher, la cui truculenza, andatura strisciata, costume "povero" sono testimonianza di quando il Carnevale era una sorta di rivalsa della povera gente che, mascherata, poteva vendicarsi dei sopprusi subiti durante l'anno o addirittura regolare qualche vecchio conto in sospeso, poichè difficilmente riconoscibile grazie al travestimento ed alla voce in falsetto.
Oggi i màscher si limitano alle loro chiassose apparizioni, a spaventare i bambini e a qualche "toccatina" delle parti intime, peraltro riservata indistintamente a uomini e donne... si dice che ciò rappresenti un segno ben augurale!
In conclusione il turista che voglia assistere al Carnevale di Bagolino riporterà sicuramente un'esperienza indimenticabile e gratificante; naturalmente bisogna essere rispettosi delle usanze locali e sopportare qualche scherzo dei màscher con spirito carnevalesco, adattandosi a quelle che sono le antiche tradizioni locali!

Bagolino sul web!!
Tre belle fotografie!

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