Carnevale con i Rollate!

Le affascinanti manifestazioni Carnevalesche di Sappada

Il freddo pungente sembra attanagliare il paesaggio, fermo al calar della sera; il severo profilo delle cime dolomitiche si staglia nel cielo limpido di febbraio... lontano, nell'aria, risuona ritmico uno scampanio, interrotto ad un tratto da un vociare festoso e da una fuga di bambini (folletti?) che spariscono in un vicolo inseguiti a distanza da due imponenti ed austere figure.
Non siamo in una fiaba, non stiamo sognando; l'insolito e suggestivo rituale ci viene offerto da una delle perle delle Dolomiti , posta alla confluenza del Comelico con Carnia e Cadore: Sappada, Plodn, secondo l'antico idioma di origine tedesca che caratterizza questa meravigliosa zona del nostro arco alpino.
L' occasione, davvero speciale, è fornita dalle manifestazioni che ogni anno si svolgono a Sappada in occasione del Carnevale, indubbiamente uno dei più suggestivi e relativamente ancora poco conosciuti a cui ci sia capitato di assistere.
Eppure le origini di queste festose celebrazioni si perdono nella notte dei tempi, così come sembra emergere da un passato fiabesco e leggendario la figura centrale del Carnevale Sappadino: il "Rollate" ("Rollat"), maschera tipica di Sappada, tanto popolare da queste parti da essere assurta a simbolo stesso di un'intera comunità.
Il nome, Rollate, deriva dalle due rumorose sfere di bronzo, dette "Rollen" che la maschera porta legate in vita con delle robuste catene e che marcano indelebilmente, con un suono che presto vi diverrà familiare, ogni movimento del misterioso personaggio.
I Rollate percorrono le vie del Paese, solitamente a coppie, a "caccia" di bambini, i quali peraltro non perdono l'occasione di farsi beffe delle corpulente figure, lasciandosi andare a rumorosi sberleffi accompagnati da precipitose fughe per ogni dove.
Il Rollate ha un caratteristico aspetto da uomo - orso, indossando una sorta di pellicciotto con cappuccio e dei pantaloni bianchi a righe trasversali nere. I pantaloni sono ricavati dalla "hille", la caratteristica tela che serviva a proteggere gli armenti durante i rigidi mesi invernali. L'abbigliamento è completato da pesanti scarponi ferrati e soprattutto dalla caratteristica maschera intagliata nel legno che caratterizza in maniera incisiva il personaggio.
Armamentario indispensabile di ogni Rollate che si rispetti è una scopa, che viene brandita come vera e propria arma nei confronti degli scherzosi bambini; oggi la scopa viene utilizzata in maniera assolutamente bonaria ed innocua, tuttavia i più anziani abitanti di Sappada (prima ilari fuggiaschi e poi a loro volta severi Rollate) ricordano ancora i tempi in cui la scopa veniva usata in maniera più rude ed essere "catturati" dai Rollate non era proprio esperienza piacevole!
Un'unica, piacevole civetteria, contraddistingue questa maschera alpina: un fazzoletto portato annodato al collo, che è rigorosamente rosso per i coniugati, mentre è bianco per i celibi.
In passato questo travestimento veniva usato anche per regolare in maniera non proprio bonaria vecchi rancori o pendenze tra compaesani; come abbiamo già detto ai nostri giorni il Rollate ha perso ogni valenza minacciosa ed ha assunto un ruolo coreografico e di richiamo, divenendo il protettore ufficiale di tutte le maschere che animano il Carnevale di Sappada.
Già, non pensiate che la festa si esaurisca con il passaggio di rumorosi Rollate che inseguono bambini: il Carnevale Sappadino è un susseguirsi di manifestazioni e sfilate che animano tutto il periodo e che trovano il loro culmine, naturalmente, negli ultimi giorni di Carnevale.
Si apre solitamente con "La Domenica dei Poveri" (Pettlar Suntag), che, come dice il nome, si caratterizza per l'invasione festosa del centro abitato di personaggi mascherati che rappresentano la parte "povera" della popolazione valligiana; segue poi "La Domenica dei Contadini"(Paurn Suntag) in cui rivivono le antiche tradizioni rurali; si conclude infine con "La Domenica dei Signori" (Hearn Suntag) in cui vengono rispolverati antichi, meravigliosi e sfarzosi costumi.
Ciascuno dei giorni di festa si caratterizza anche per l'immancabile presenza dei Rollate, per la coreografia garantita da bande musicali, per la festosa partecipazione di tutta la cittadinanza e per la presenza di bancarelle che servono vin brulè e cibi tipici.
Importante sottolineare anche la valenza "teatrale" del Carnevale Sappadino: mentre le maschere improvvisano per vicoli ed osterie scenette tipiche, la gente si diverte ad immaginare chi ci sia sotto gli abiti dei Rollate, dato che la voce viene appositamente contraffatta e che vengono usate dai personaggi carnevaleschi frasi idiomatiche del dialetto locale (caratteristica è la domanda che viene fatta ai bambini "Pische bol nutze?" che significa "Sei buono?").
Naturalmente sono giorni di grande festa anche i giorni conclusivi del Carnevale, il Giovedì grasso (Vastign Vinztog), il Lunedì grasso (Vress Montag) ed il conclusivo Martedì grasso (Spaib Ertag) caratterizzato anche da una tradizionale manifestazione che si svolge sulla neve, con una divertente gara sciistica.

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