La Sagra del Sale di Cervia

Con un’intenso programma di manifestazioni nel segno della tradizionale ospitalità romagnola, Cervia rende onore all’”oro bianco”

Dal passato dell'antica Città del Sale, la rievocazione della storica Rimessa del Sale, la riscoperta di antichi mestieri e sapori legati all'"oro bianco" ed alla sua tradizione attraverso una sagra ricca di momenti conviviali.
Anche se oggi è uno degli ingredienti più comuni sulla nostra tavola, un tempo il sale era talmente raro e prezioso da essere chiamato "oro bianco", in quanto era un elemento fondamentale per la conservazione degli alimenti. Si può quindi facilmente immaginare quale legame indissolubile legasse Cervia a questo prodotto e ai suoi oltre 800 ettari di saline.
Lo scopo della tradizionale SAGRA DEL SALE cervese è proprio quello di ricordare il proprio passato e "dedicare" al sale una festa, rievocando le tradizioni passate e proponendo svariate iniziative a tema. Si parte dall'immancabile rievocazione storica della "Rimessa del Sale", proseguendo con la riscoperta di antichi mestieri e sapori legati all'"Oro Bianco" per arrivare a momenti conviviali, espositivi e di spettacolo.

ORIGINI STORICHE
Una volta, a Cervia parlare di rimessa, o meglio ancora "dl'armessa" era come dire trebbiatura in casa del contadino. Tutti gli abitanti del centro storico venivano coinvolti, direttamente o di riflesso, in quest'ultima fase della campagna saliera annuale, la più dura, la più snervante, ma anche la più allettante ed attesa perché costituiva il momento della verità con la conoscenza effettiva di quanto aveva reso, per ogni salinaro, la lunga fatica estiva. A rimessa terminata sarebbe finalmente iniziato il riposo invernale e sarebbe risultato più o meno tranquillo secondo il guadagno realizzato.
Per secoli e sino al 1959 veniva assegnata ad ogni coppia di salinari una burchiella con il compito di trasferire tutto il sale dai monti, situati sulle 200-150 aie (le tombe) al chiuso dei capaci magazzini. La burchiella era il mezzo di trasporto che consentiva di superare notevoli distanze e per la sua propulsione si usava il traino dalla riva, effettuato di norma da uno dei salinari o in casi di tratti di canale molto stretti da tutt'e due, utilizzando una lunga fune, la resta, che terminava con un largo anello impiombato, e' ciap, da infilare a tracolla.
Prima di accostarsi ad ogni ponte in muratura - ce n'erano cinque o sei - il salinaro trainante doveva avvolgere la resta e lanciarla come un lazo dentro la burchiella; appena attraversato il ponte l'addetto al remo la restituiva alla riva per riprendere il traino. Sino a tutto l'anno 1927 sono rimaste in uso le burchielle in legno, rinforzate da un ferro trasversale atto ad impedire l'incurvamento dei fianchi. In seguito vennero adottate quelle di ferro – un’ottantina - dalle forme assai più regolari ed uniformi tanto da consentire, con l'ausilio di apposite pagliolature in legno, di determinare il preciso volume del carico utile.
Attraccata la burchiella ai pali della tomba, i due salinari provvedevano a riempirla di sale avvalendosi, quando la distanza era troppa per farlo col paloncello, di un supporto di paviera robusta o di vimini (brel), lo stesso che si usava sui carrioli, detto sporta. In principio degli anni '20 fu sostituito dalla barella in legno a quattro manici.
L'operazione dello scarico del sale era la più complicata perché contemporaneamente allo scarico occorreva misurarne la quantità e stivarlo razionalmente nel magazzino. Il primo sistema che ricordavano i vecchi e che continuò per secoli era una complicata organizzazione che richiamava sempre gruppi di curiosi affascinati dallo straordinario spettacolo. Venivano in visita anche personaggi illustri, come accadde per esempio nel 1782 con l'arrivo da Milano dell'Arciduca Ferdinando D'Asburgo accompagnato dalla moglie Maria Beatrice. Gli addetti al lavoro formavano una folla agitata che s'accalcava in uno spazio ristretto, ognuno col suo compito preciso e ripetitivo. C'erano le guardie di finanza ed i carabinieri per garantire l'ordine e l'osservanza delle leggi; la squadra dei bastasi (i facchini del sale), normalmente 48 persone che indossavano il caratteristico cappuccio ricavato da un sacco per proteggersi il capo e la schiena; la squadra "dla paja", costituita da anziani che operavano dentro il magazzino per stivare ordinatamente il sale versato in fretta dai bastasi. Infine, c'era una decina di persone facenti parte dell'ufficio che dirigeva e controllava il lavoro e, naturalmente, i salinari che conducevano le 103 burchielle e le scaricavano.
Le diverse fasi dell'operazione erano le seguenti:
- La burchiella a cui spettava il turno veniva fatta attraccare di punta nella corsia libera davanti al magazzino.
- Due bastasi consegnavano le corbelle e sistemavano la scaletta nel fondo della burchiella per salire sulla banchina e ridiscendere.
- I due salinari riempivano le corbelle col paloncello, le rasavano con la stecca per toglierne il superfluo e le versavano nei sacchi tenuti aperti dai bastasi.
- Il bastaso, col sacco contenente due corbelle di sale sulle spalle, saliva la scaletta, metteva il piede sul dritto di prua, montava sulla banchina, entrava nel magazzino e vuotava il sacco ricevendo in cambio un gettone da consegnare al salinaro produttore.
- Appena finito di scaricare la burchiella si restituivano tutti i gettoni in cambio di una ricevuta, a madre e figlia, su cui era segnato il quantitativo del sale scaricato.
Se dallo scritto vi apparirà un po' troppo macchinosa questa operazione, pensatela un momento nel suo complesso, nella realtà brutale di una decina di burchielle in contemporanea fase di scarico, di dieci lunghe ore di lavoro al giorno, di centinaia di migliaia di quintali di sale ad ogni rimessa.
Così lavoravano i nostri vecchi fino a quando fu montato e fatto funzionare un modernissimo "macchinario".
(Da "Le Saline di Cervia", Gino Pilandri, 1989)

IL PROGRAMMA DELLA 13^ EDIZIONE 2009

Sabato 5 settembre
* Terme di Cervia
ore 17.00: Convegno su salute e benessere, a seguire premiazione delle Sculture di Sale.
* Parco Naturale di Cervia Bar Binario 9 e 3/4
ore 18.00: Salt Cocktail e Cocomero al sale
* Mu.Sa. Museo del Sale
dalle 20.30: Esposizione delle Sculture di Sale
* Magazzino del Sale Torre
Festival internazionale dei burattini e delle figure dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 al tramonto
* Centro Visite Salina di Cervia
visite guidate su prenotazione:
ore 10.00: la via del Sale
ore 16.00: in barca in Salina lungo la via dei nidi
ore 17.00: in Salina in barca
ore 19.00: nel Capanno della Tradizione - degustazione guidata
Info e prenotazioni: 0544 973040 salinadicervia@atlantide.net
* Piazza Garibaldi
dalle 18.00: La Festa delle Feste, presentazione delle sagre autunnali e invernali della Romagna
dalle 15.00 alle 24.00: Borgomarina vetrina di Romagna, Mercatino enogastronomico e artigianale

Domenica 6 settembre
* Mu.Sa. Museo del Sale
dalle 17.00 alle 23.00: esposizione delle Sculture di Sale
* Magazzino del Sale Torre
Festival internazionale dei burattini e delle figure dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 al tramonto
* Centro Visite Salina di Cervia
visite guidate su prenotazione:
ore 10.00: la via del Sale - da Cervia Nuova a Cervia Vecchia
ore 16.00: passeggiata naturalisticain Salina
ore 17.00: in Salina in barca
Info e prenotazioni: 0544 973040 salinadicervia@atlantide.net
* Spiaggia di Cervia, Bagno Milano n. 273, Bagno Fantini n. 182, Bagno Balmor n. 156
ore 18.00: Presentazione dei prodotti delle saline per il benessere. Trattamenti di benessere su prenotazione
ore 18.30: Salt Cocktail e Cocomero al sale
* Salina Camillone
ore 17.00: Visita gratuita con i salinari all’Antica Salina a raccolta artigianale
* Borgomarina
dalle 15.00 alle 24.00: Borgomarina vetrina di Romagna, Mercatino enogastronomico e artigianale.

NOTIZIE PRATICHE
Ente promotore: Comune di Cervia - Assessorato al Turismo
Circonvallazione Sacchetti 99, 48015 Cervia (RA)
Tel.: 0544 915211 - Fax: 0544 974420
turismo@comunecervia.it
http://www.turismo.comunecervia.it/

COME ARRIVARE
* IN AUTO: Cervia è situata a 15 km dall’uscita di Cesena dell’autostrada A14
* IN TRENO: stazione ferroviaria sulla linea Bologna-Bari.
Parcheggio auto in Piazza Costa (eccetto giovedì), Piazza della Resistenza, Piazza XXV Aprile.
Parcheggio bus in Piazzale Artusi, Piazza Costa (eccetto il giovedì), Piazza XXV Aprile.

Si ringrazia http://www.turismo.comunecervia.it/
Per la foto si ringrazia http://www.adriacoast.com

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