Un paese straordinario

Oltre i luoghi comuni: un paese misterioso e affascinante.

Per avere accesso all'Iran occorre essere in possesso di un visto che si può ottenere solo tramite invito da parte di un cittadino iraniano. Se non conoscete nessuno in questo paese, potete utilizzare uno di questi sistemi:

Metodo nostro - contattare via e-mail o fax, un'agenzia di viaggi iraniana (vedi lista più sotto) che provvederà ad inviare all'ambasciata di Roma o al consolato di Milano l'autorizzazione del ministero degli esteri iraniano per l'ottenimento del visto

Metodo "biellese" - andare in macchina o aereo in Turchia (ad Erzurum) e richiedere il visto che nel giro di 12 ore vi verrà consegnato

Metodo "tedesco" - andare un paio di giorni a Kuwait City e richiedere in loco il visto

Metodo "francese" - direttamente in ambasciata a Parigi, ammettendo di non conoscere nessuno
Le donne devono comparire nella foto sul passaporto con il capo coperto!
Alleghiamo all'uopo la lista degli indirizzi utili per espletare le formalità di rito:
Ambasciata: via Nomentana 361 00162 Roma tel. 0686214478/9 fax 0686215287
Consolato: P.zza Diaz 6 20123 Milano tel. 028052615 fax 0272001189
Pasargad Tour: Africa ave. 146 19156 Teheran tel. 2048350-51-52 fax 20590000
Iran Tourist: Motahari ave. 257 15868 Teheran tel. 8712008 8712040 8713050 fax 876158
Iran Air Tours: Motahari ave. 191 15879 Teheran tel. 8758390 faxIl clima è continentale, con inverni freddi ed estati caldissime; tuttavia in estate, nonostante il caldo torrido, si riesce a "sopravvivere" grazie al clima secco ed alle notti fresche. In estate soffia spesso il bad i sad u bist ruz, vento che spesso è fastidioso e può provocare tempeste di sabbiaPraticamente tutto!
Si tratta infatti di un'esperienza troppo coinvolgente e diversa dall'usuale per non essere vissuta e gustata appieno, persino nelle sue contrarietà. Noi abbiamo strutturato questo nostro racconto di viaggio descrivendo praticamente l'itinerario che abbiamo compiuto giorno per giorno dalla nostra partenza dall'aeroporto di Malpensa 2000. Vogliamo solo ricordare che il popolo iraniano è molto ospitale e cortese e adora dialogare in inglese con gli stranieri.Molte volte ti aspetti un secondo fine, in realtà 99 volte su 100 vogliono solo conoscerti. Anche la polizia, in qualsiasi circostanza ti dà una mano.
Il costo della vita è molto conveniente anche per noi italiani, in 9 giorni abbiamo speso (compresi i 4 voli aerei interni) 380.000 Lire a testa. Spostarsi in Iran non è un problema, tra taxi, taxi collettivi, bus e aerei, la scelta è ampia ed economica
La partenza: Milano - Istanbul - Teheran
Partenza da Malpensa 2000. Arrivati ad Istanbul ci ricordiamo che in Iran i bagni non sono provvisti di carta igienica, provvediamo quindi in loco. Arrivo a Teheran a notte fonda. Prima cosa: cambiare i soldi (mercato non ufficiale: 1$ = 8160 rial). AM-KERMAN,ARG-E-BAM E LA VIAGGIATRICE FRANCESE
Dal terminal internazionale ci spostiamo a quello dei voli domestici (distano meno di un 1 km e non 5 come dicono i taxisti). Troviamo subito un volo per Bam, la nostra tappa più lontana da Teheran. Con 198000 rial e 1,5 ore di viaggio siamo già a Bam. Per prima cosa andiamo alla Alì Amiri Legal Guest House a dormire un po'. Spendiamo 40000 rial in due. Qui conosciamo una ragazza francese che solitaria stava visitando India, Pakistan ed ora Iran. Una volta svegli e dopo aver pranzato dalla moglie del proprietario dell'hotel (mai più!), andiamo subito a visitare la cittadella di Arg- e- Bam (15000 rial).
Visto che è ancora presto decidiamo di ripartire alla volta di Kerman per ridurre le distanze da Yazd. Il viaggio in pullman costa 4000 rial. Arrivati in tarda serata, siamo andati al Kerman Hotel che si trova vicino al terminal degli autobus dove ci hanno chiesto 25$. Siamo "sgummati alla grande" ed abbiamo trovato l'albergo più brutto del viaggio: insegna solo in farsi e 30000 rial per una notte (la singola sarebbe costata 20000 rial).
YAZD: ALLA RICERCA DELLE TORRI DEL SILENZIO
Il mattino seguente partiamo per Yazd (3500 rial in autobus). Qui conosciamo una coppia di australiani di 65/70 anni che viaggiavano da soli. A Yazd ci siamo "buttati via" ed abbiamo speso 70000 rial in due, all'ARIA hotel, per una camera pulita e con un buco del diametro di 15 cm sopra la doccia. Ciò che ci aveva spinto fino a qui erano le Torri del Silenzio, un luogo che all'inizio era diventato quasi impossibile trovare. Infatti non riuscivamo a far capire dove volevamo andare. Abbiamo provato a spiegarci in inglese ma non c'era niente da fare, le tower of silence a quanto pareva non esistevano. Poi l'ideona: diciamo Zoroastro in farsi (Zartosht). Solo così siamo riusciti a far intendere ad un taxista dove eravamo diretti. Dopo questa "calda" visita siamo tornati a Yazd in autostop (costa meno).
ISFAHAN
Il giorno seguente in pullman verso Isfahan (6000 rial per 4,5 ore di viaggio).
Forse la più bella città dell'Iran, Isfahan merita una visita più approfondita rispetto alle altre. Arrivati ad Isfahan siamo andati subito all'albergo per turisti più vicino al terminal degli autobus (noi avevamo scelto un albergo più centrale, ma il taxista ha ritenuto più giusto accompagnarci lì ... ovviamente abbiamo pagato meno di quanto pattuito). Questo albergo (Amir il suo nome) è dotato anche della connessione internet. Abbiamo speso 40000 rial per una doppia. Qui abbiamo re-incontrato la ragazza francese conosciuta a Bam. Tra le varie visite in città c'è da segnalare l'entrata alla moschea Masjed-è-Eman (20000 rial) e al museo Chetel Sotun (10000 rial). Abbiamo mangiato da Only kebab e per 4 Zam Zam (la bevanda mito dell'Iran!) n e 2 buoni kebab abbiamo speso 12000 rial. Abbiamo cambiato i $ a 8300 rial. Da segnalare inoltre la passeggiata lungo il fiume per ammirare i ponti ma purtroppo ci siamo spinti fino a quello di Shahrestan, che francamente non merita di essere visto.
SHIRAZ-PERSEPOLI
Giunti a Shiraz siamo andati all'hotel Estaghlale e vi abbiamo dormito 2 notti (40000 rial a notte in camera doppia). La prima sera abbiamo conosciuto un tedesco con il quale abbiamo poi diviso le spese per il giro ai vari siti archeologici di Persepoli, Pasargade e Nagh-e-Rostam.
In giro per la città abbiamo incontrato un professore che ci ha accompagnato nella visita alla cittadella Arg-è-Kharim Khani. Ci siamo poi fermati una mezz'oretta a parlare con lui della situazione iraniana, ci ha detto che gli iraniani hanno due anime, una è quella islamica e spesso di facciata, l'altra quella che parla di vino e di donne. La mattina seguente, con il tedesco, siamo andati verso il terminal degli autobus e abbiamo contrattato con dei taxisti. Per l'intero giro abbiamo speso 90000 rial in tre. Da notare che in albergo ci avevano chiesto 25$ per lo stesso giro. Partenza verso Pasargade (entrata 10000 rial) che è il posto più lontano e si trova a 150 Km; se si ha fretta si può anche non visitare in quanto è un sito archeologico molto scarno. Quindi siamo andati a Nagh-e-Rostam (entrata 15000 rial), un posto stupendo a soli 56 Km da Shiraz. Qui la macchina del nostro taxista si è fermata e lui ci ha dovuto "vendere" ad un collega per concludere il giro. A questo punto siamo andati con il nuovo taxista a Persepoli (entrata 20000 rial) dove siamo restati per due orette. Al ritorno siamo andati a visitare la tomba di Hafez. Questo piccolo mausoleo è una visita obbligata per chi si reca a Shiraz, l'entrata costa 15000 rial. Qui abbiamo conosciuto un gruppo di ragazze iraniane in gita e scattando una fotografia insieme a loro, abbiamo creato di fronte a noi un muro incredibile di ragazzine curiose. Nel presentarmi ho cercato di stringere la mano alla più 'coraggiosa', ricevendone in cambio un rifiuto e delle scuse: non poteva davanti alle amiche. Alla fine ci siamo salutati e siamo andati a comprare delle cartoline ... colpo di scena! la 'coraggiosa', si è avvicinata e dopo averci donato una cartolina, ci ha calorosamente salutato stringendoci la mano. Tutto ciò è stato molto bello. Siamo tornati in centro per mangiare al ristorante dell'Hotel Homa. Qui abbiamo mangiato veramente bene! Quindi siamo andati a dormire, non prima di aver cambiato i soldi nella via principale davanti al FARS PIZZA BURGER (8450 rial per 1$ meno le commissioni).
TEHERAN - LA CITTA' DI KHOMEINI
La mattina, di buon ora, siamo andati all'aeroporto di Shiraz accompagnati dai poliziotti... sono stati i primi a fermarsi al nostro autostop. Qui è iniziata la dura battaglia del viaggiatore dell'ultimo minuto: il viaggiatore in waiting list. Innanzitutto abbiamo segnato i nostri nomi in un biglietto (rigorosamente in farsi) in cui in ordine di arrivo la gente si iscriveva. A 10 minuti dalla partenza è iniziata la grande bagarre: non esistono più amici, esiste solo il posto libero per te su quell'aereo. Riusciamo miracolosamente a salire e ad andare addirittura nella prima classe facendo, tra l'altro, alzare un signore. La nostra fortuna è stata la gentilezza di un addetto all'assegnazione dei posti: il mitico TRAFFIC MANAGER. Il viaggio da Shiraz a Teheran ci è costato 140000 rial.
Giunti a Teheran abbiamo comprato un biglietto per Tabriz (pensavamo di avere il posto assicurato, eravamo invece in waiting list) e siamo andati tranquillamente al mausoleo di Khomeini, un'imponente costruzione, ancora da terminare, dove si trova la bara dell'Eman. MASULE': E LA "TRASGRESSIVA" Al termine ritorniamo all'aeroporto convinti di salire sul volo delle 12, purtroppo il complicato meccanismo della waiting list questa volta ci ha lasciati a terra ed essendoci buone probabilità di perdere anche il volo seguente decidiamo di cambiare rotta. Ci dirigiamo a Rasht per visitare subito il villaggio di Masulè. Il volo costa 93000 rial.. Presi i bagagli, conosciamo una ragazza francese con cui dividiamo le spese del taxi per Masulè, 50000 rial in tre (noi ne paghiamo 30000). Durante il viaggio scambi di pareri sull'Iran e sul cinema di Kiarostami. Riguardo all'Iran ci informa che ha letto sull'Iran Times, il desiderio da parte delle autorità o degli intellettuali di una maggiore apertura al turismo culturale in Iran. Questa maggiore apertura passerebbe attraverso l'abolizione dell'obbligo per le turiste di indossare il chador . Noi speriamo che questo accada presto e ci domandiamo: sarebbe forse un primo passo verso l'abolizione dell'obbligo del velo anche per le iraniane che non gradiscono metterlo?
Arrivati a Masulè siamo subito stati intercettati da una donna del luogo che ci ha offerto la sua casa per dormire la notte, siamo andati a vedere com'era la casa ed abbiamo accettato l'offerta. 40000 rial per dormire per terra in tre in uno stanzone enorme. Purtroppo l'acqua per lavarsi era fredda però la casa era molto caratteristica.. Continuando il giretto abbiamo incontrato varie signore che sui tetti delle case ricamavano oggettini da vendere ai turisti; tra queste una in particolare ci ha colpito in quanto, per essere in Iran, "mostrava" più del dovuto. In effetti aveva una scollatura incredibile, niente in confronto agli standard occidentali, ma abbastanza per provare ad intuire cosa c'era sotto il velo. L'abbiamo subito soprannominata "la trasgressiva".
RASHT E LA RIDENTE FUMAN
Giornata di viaggio da Masulè ad Arbadil via Fuman e Rasht. Da Masulè abbiamo preso un minibus che per 1000 rial (in due) ci ha portati fino a Fuman, vivace villaggio a metà strada tra Rasht e Masulè; da qui abbiamo immediatamente preso un taxi collettivo che per 4000 rial (in due) ci ha portati a Rasht. Una volta a Rasht abbiamo comprato il biglietto aereo Tabriz-Teheran (non potevamo rischiare di perdere il volo essendo in waiting list). Da notare che a Rasht siamo stati indirizzati da un Iraniano (con cittadinanza canadese e proprietario di una copisteria) nell'agenzia della Iranair per il volo. 'Gasato' dai nostri complimenti per il suo inglese, ci ha fatto accompagnare in questo giro da un ragazzo che parlava solo in farsi (gli abbiamo offerto il pranzo).
ARBADIL-SAREIYN:LE MIRACOLOSE TERME
Dopo mangiato siamo partiti in bus verso Arbadil (20000 rial), tappa di avvicinamento ai posti che avremmo visto nei giorni seguenti. Abbiamo dormito al Ojahan Inn per 20000 rial per una doppia (costa poco ma fa schifo). La mattina seguente abbiamo preso un taxi che per 15000 rial (in due) ci ha accompagnati a Sareiyn.
Questa località è famosa per le sue terme di acqua calda che, si dice possano curare qualsiasi malattia o allergia, anche la calvizie (per questo la tappa era diventata d'obbligo). Appena giunti in paese ci siamo diretti verso il posto secondo noi più pulito, un albergo a 4 stelle che avrebbe aperto dopo 2 settimane. A questo punto dovevamo trovare un altro centro allo stesso livello; c'è venuto in soccorso un architetto, capocantiere il quale con la sua automobile ci ha accompagnato alle migliori terme aperte in quel momento. Siamo così andati alle terme Beshbajlaar ed abbiamo pagato 5000 rial a testa. Questo complesso era costituito da una piscina d'acqua calda e da due saune con diversa intensità di calore. C'era anche una minuscola vasca di acqua fredda. E' stato tutto molto rilassante. Al termine abbiamo pranzato e siamo partiti per Arbadil in taxi collettivo per 3000 rial.
KANDOVAN:IL VILLAGGIO NELLA ROCCIA
Da Arbadil verso Tabriz in autobus per 5750 rial.
Appena giunti a Tabriz, siamo subito ripartiti alla volta di Kandovan, altro paesino montuoso che ricorda la Cappadocia turca. Per andare lì abbiamo preso un taxi (40000 rial per 2 persone) ed abbiamo assistito ad una scena molto divertente. Il taxista con cui avevamo pattuito di andare, probabilmente aveva scavalcato un suo collega in coda, per cui ne è nata una furibonda lite tra i due (con tanto di breve inseguimento) che è culminata con il lancio di una monetina e la vittoria del nostro taxista. Al ritorno abbiamo preso un taxi collettivo fino a Osku per 8000 rial (in due) e da Osku a Tabriz in minibus per 1900 rial (in due) compreso un supplemento di 500 rial per i bagagli.
TABRIZ-JOLFA E IL MONASTERO DI S.STEFANO
Tabriz per noi era solo un punto d'appoggio per due escursioni. Abbiamo dormito al Park Hotel (50000 rial), ed abbiamo provato la miglior pizza iraniana, secondo la guida, il sabato a pranzo (il venerdì sera era chiusa la pizzeria). La mattina di buon ora ci siamo alzati e siamo andati in taxi a Jolfa che si trova a 136 Km da Tabriz (pattuito 60000 rial per due per il solo viaggio di andata). Una volta giunti a Jolfa, con il taxista siamo andati al più vicino comando di polizia per ottenere un lasciapassare per visitare il monastero di S.Stefano.Il lasciapassare era necessario visto che questo monastero si trova a pochi passi dal confine con l'Azerbaijan, quindi in zona militare. Entrati in caserma siamo subito stati informati che per ottenere il lasciapassare avevamo bisogno di un permesso che si poteva richiedere solo a Teheran. Senza mai dubitare un attimo che saremmo riusciti ad andare, abbiamo iniziato a distribuire, ai militari, figurine di calciatori del campionato italiano. Sbrigate le prime formalità, siamo andati verso un'altra caserma con una lettera passpartout. Qui abbiamo caricato un graduato che ci ha accompagnati insieme al taxista al monastero. Dopo la visita al monastero (in ristrutturazione) e dopo aver firmato il guest-book con la scritta "Primi italiani in questo posto" siamo tornati a Tabriz con il taxista e la consorte che abbiamo prelevato in un paesino nei pressi di Jolfa. All'arrivo mega-discussione per il pagamento dell'intero viaggio, alla fine abbiamo pagato 150000 rial contro i 200000 richiesti (anche qui l'ormai famosa scenetta della restituzione dei soldi).
TEHERAN-ISTANBUL-MILANO:THE "END"
Con la visita al monastero il nostro viaggio sembrerebbe finito, in verità siamo rientrati prima a Tabriz, poi a Teheran. Abbiamo preso l'aereo per ritornare a Teheran (113000 rial per due biglietti) .Qui siamo andati a cena all'hotel Zeitoon e abbiamo deciso di fare i signori. Abbiamo cambiato 5$ a testa per farci una grossa mangiata che poi il nostro stomaco ci ha impedito di fare. Abbiamo conosciuto un'altra ragazza, un'imprenditrice, che ci ha cambiato i soldi e ci ha fatto credere di essere Irlandese. Era carina ma i baffi la inquadravano in un territorio ben preciso: IL MEDIO-ORIENTE!!Come abbiamo detto in Iran non esiste la carta igienica: portatevela!!!
Nel 95% dei locali non esistono tovaglioli.
Portatevi un bicchiere da viaggio.
La Zam Zam costa 500 rial.
Qualche volta i rubinetti dell'acqua calda sono blu e rossi quelli dell'acqua fredda.
Il cambio ufficiale (1755 rial per un $) è troppo sconveniente rispetto a quello in nero (più di 8200 rial per un $).
Ed infine: se questa storia ti ha affascinato, se vuoi conoscere ancora più curiosità sull'Iran e sulla sua gente, se vuoi vedere molte più fotografie , non esitare un attimo e clikka all'indirizzo qui sotto !!!
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4 commenti in “Un paese straordinario
  1. Avatar commento
    jydcsgtvfuo
    06/02/2007 17:00

    hjhgxgsudguv shfgsjh kgzsjk kgsdyfgk...ggfhwg!

  2. Avatar commento
    jydcsgtvfuo
    06/02/2007 17:00

    hjhgxgsudguv shfgsjh kgzsjk kgsdyfgk...ggfhwg!

  3. Avatar commento
    pirooz
    17/02/2001 06:00

    Complimenti, come iraniano apprezzo tanto. Grazie

  4. Avatar commento
    Bab e Da
    17/02/2001 06:00

    Un bellissimo articolo, ci mostra un Iran diverso da quello che i luoghi comuni ci hanno sempre dipinto. Complimenti all'autore ed alla sua poesia nel raccontare. Ciao Bab e Da

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