Innamorarsi di Salisburgo

Una città da vivere e da amare, nel ricordo del più illustre dei suoi cittadini: Wolfgang Amadeus Mozart

L’ennesima occasione per partire è Capodanno che, da alcuni anni a questa parte, vede me, Ale ed uno stretto gruppo di amici festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo su celebri piazze in festa. E così dopo Berlino, Vienna e Ginevra, è la volta di Salisburgo. La scelta si è rivelata azzeccata, visto che la città ci ha lasciati tutti entusiasti. Salisburgo e il suo centro storico, davvero notevole, sono annoverati tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.Giovedì 28 dicembre 2006
La giornata di oggi è dedicata al viaggio. Il viaggio della speranza, sarebbe meglio dire.
Il ritrovo è fissato alla stazione Centrale di Milano alle 15 e alle 16:05 siamo già in partenza per Venezia, puntuali come un orologio svizzero. Di svizzero, purtroppo per noi, rimarrà ben poco a questo viaggio, visto che a 45 minuti da Venezia viene annunciata la soppressione del treno a causa di un incidente sulla linea ferroviaria in direzione della città lagunare, bloccata a tempo indeterminato. Scendiamo alla stazione di Vicenza e veniamo dirottati su un interregionale che arriverà a Venezia alle 20:45. Non dimenticheremo certo lo sconforto provato quando, in dirittura di arrivo alla stazione Santa Lucia, vediamo il tanto sospirato treno EuroNight passarci sul binario accanto! Da quel momento inizia una trafila al Customer Care di Trenitalia: dopo varie ricerche, ipotesi e controlli di orari e coincidenze, ci viene detto di andare alla stazione di Venezia Mestre e di attendere il treno per Vienna delle 00:30 che avrebbe fermato a Villach, dove avremmo potuto prendere la coincidenza per Salisburgo. Prendiamo con molta (poca) filosofia l’inconveniente e le ore di attesa trascorse bivaccando nella sala di aspetto della stazione.
L’interruzione della linea ha inciso pesantemente sul traffico ferroviario ed il nostro treno, quasi un miraggio, si materializzerà sul binario di Mestre solo alle 4 del mattino.

Venerdì 29 dicembre 2006
Scordata la cuccetta, abbiamo la fortuna di trovare posti a sedere liberi in uno scompartimento occupato solo da una signora austriaca simpaticissima che, per nostra fortuna, non si scompone più di tanto all’idea di dover dividere uno scompartimento da 6 persone in 7. Verso le 6:30 del mattino arriviamo alla stazione di Villach, dove rimarremo in attesa per circa un’ora, rintanati in un bar. I treni della linea Villach-Salisburgo sono molto frequenti quindi riusciamo facilmente a trovare dei posti a sedere.
Alle 11, con un ritardo di sette ore sulla nostra tabella di marcia, arriviamo finalmente a destinazione! L’istinto sarebbe di andare diretti a dormire, ma non possiamo permetterci di sprecare così una giornata e quindi, lasciate le valigie in pensione, ci dirigiamo in un ristorante nei pressi della stazione e di fronte ad un piatto fumante di gulash riprendiamo le forze e programmiamo le visite del pomeriggio.
Prima di iniziare il tour della città, acquistiamo in stazione la Salzburg Card, una carta turistica che permette di circolare senza limitazioni sui mezzi pubblici della città ed offre ingressi omaggio o riduzioni per eventi, attrazioni, tour ed escursioni, tutti dettagliatamente descritti nella brochure che si riceve insieme alla tessera. Il costo della carta dipende dal suo periodo di validità: 20 € (24 ore), 27 € (48 ore) o 32 € (72 ore). Questi prezzi sono maggiorati rispettivamente di 3/2/2 € nel periodo dal 1° giugno al 30 settembre (prezzi e periodi riferiti all’anno 2006).
Salisburgo si trova sulle rive del fiume Salzach, nell'avvallamento formato da due montagne, il Mönchsberg e il Kapuzinerberg. La nostra visita inizia dalla Alt Stadt (la città vecchia) posta sulla riva sinistra del fiume, alle pendici del Mönchsberg.
Punto di partenza per la visita della città è la Domplatz, sulla quale si affaccia il celebre Dom. Il duomo di Salisburgo è il più grande edificio religioso della città ed è considerato una delle costruzioni del primo barocco più importanti dell’Europa centrale. Oltre ad ammirare l’esterno della struttura, non ci lasciamo sfuggire la visita dell’interno, che ospita piccoli capolavori quali, ad esempio, il fonte battesimale in cui è stato battezzato Mozart e l’organo maggiore. Lo stesso Mozart ha composto numerose opere di musica sacra che ha poi eseguito in duomo. La cripta, visitabile, ospita le tombe dei vescovi salisburghesi.
Lasciata la Domplatz, ci dirigiamo verso la Festungsgasse dove, sulla destra, si apre l’ingresso al cimitero di Petersfriedhof. Il cimitero è molto caratteristico, grazie alle croci in ferro battuto riccamente adornate. L’atmosfera è solenne e quasi surreale, e qui riposa Maria Anna “Nannerl”, la sorella maggiore di Mozart. Oltre al cimitero, è possibile visitare le catacombe (ingresso 1 € - gratis con la Salzburg Card).
Un altro edificio religioso degno di nota è la Franziskanerkirche in Franziskanergasse. La chiesa dei Francescani, in stile gotico, in parte barocchizzata in un secondo momento, è una delle più antiche di Salisburgo e risale al VIII secolo, mentre l’ultimo restauro è avvento nel 1983.
Prima di cenare decidiamo di tornare in hotel e per farlo, passiamo per la Goldgasse, un vicolo davvero caratteristico lungo il quale sono allineati gioiellerie e negozi di antiquariato: non a caso Goldgasse significa “vicolo dell’oro”!
Dopo essere ritornati in albergo per prepararci per la cena, ritorniamo in centro e ceniamo allo Sternbräu, un bel ristorante al quale si accede dalla famosa Getreidegasse oppure dalla Griesgasse, la via parallela che costeggia parte del fiume.

Sabato 30 dicembre 2006
Di buon mattino ci dirigiamo in Festungsgasse dove si prende la funicolare che in un minuto porta alla fortezza di Hohensalzburg che, dall’alto del Mönchsberg, domina Salisburgo. Ad oggi, Hohensalzburg risulta essere la fortezza ancora intatta più grande d'Europa. L’inizio della sua costruzione risale al 1077 per volere di un arcivescovo. Per secoli l’edificio è stato il rifugio dei signori ecclesiastici, ma è stato anche utilizzato come casema o prigione. La salita con la funicolare e le visite delle varie aree non sono particolarmente economiche (ingresso 9.80 € - gratis con la Salzburg Card. Audioguida in lingua italiana compresa nel biglietto), ma la grandezza e la bellezza del luogo ripagano della spesa. La fortezza è aperta tutto l’anno e la visita comprende i cortili interni, gli appartamenti del principe, le camere delle torture, il museo della fortezza, il museo delle marionette, la torre di avvistamento, il “Toro di Salisburgo” (un organo molto antico). La visita di Hohensalzburg richiede parecchio tempo e noi la lasceremo nel primo pomeriggio dopo aver pranzato alla taverna della fortezza.
Lasciata Hohensalzburg, ripercorriamo a ritroso la Festungsgasse e la Domplatz e ci ritroviamo sulla Residenzplatz, che ospita la sontuosa Residenz. All’interno della Residenz è possibile visitare i saloni di rappresentanza, destinati agli incontri ufficiali dei vescovi principi, e quelli adibiti ad abitazione (ingresso 8 € - gratis con la Salzburg Card. Audioguida in lingua italiana compresa nel biglietto). Inoltre, è possibile visitare anche la Galleria, una pinacoteca che raccoglie opere di pittura europea risalenti tra il XVI e il XIX secolo. (ingresso 6 € - gratis con la Salzburg Card).
Terminata la visita alla Residenz, ci immergiamo in quella che, a mio parere, è la parte più bella di Salisburgo: l’Alter Markt, una piccola piazza circondata da bei palazzi più o meno rococò fra i quali spicca l’Hofapotheke, che presenta ancora gli arredi di quando era farmacia di corte.
Dalla Alter Markt è facile perdersi nel dedalo di viuzze che formano la parte più intima e raccolta della città. Tra tutte le vie spicca la Getreidegasse, la via delle insegne in ferro battuto. La via, abbastanza stretta, è un susseguirsi di case attaccate l’una all’altra, molto alte, che nella parte inferiore sono riservate ai negozi. Qui i turisti si riconoscono subito, tutti con il naso all’insù ed intenti a scrutare e fotografare le insegne delle varie marche, anche celebri, che hanno fatto a gara per esporre quelle più elaborate e preziose. Dalla Getreidegasse, inoltre, si aprono vari passaggi laterali che il più delle volte conducono in bellissimi cortili interni che fanno bella mostra di sè con le loro arcate, colonne e scale.
Al numero 9 della Getreidegasse si trova la Mozarts Geburtshaus, la casa in cui la famiglia Mozart ha vissuto tra il 1747 ed il 1773 e dove Wolfgang Amadeus è nato. L’edificio oggi è adibito a museo in memoria del celebre artista (ingresso 6 € - gratis con la Salzburg Card). Questa casa è conosciuta anche come “casa Hagenauer”, dal nome del suo proprietario, un mercante di spezie amico di famiglia dei Mozart. La piazza davanti alla casa porta anch’essa il suo nome (Hagenauerplatz).
Per cena scegliamo quello che è considerato il ristorante più antico della Mitteleuropa: Stiftkeller St. Peter, adiacente alla chiesa di St. Peter. Il ristorante è un po’ caro, ma si mangia bene e sono molto belle le sale, numerose e tutte diverse l’una dall’altra. E’ consigliabile prenotare.

Domenica 31 dicembre 2006
La giornata di oggi è dedicata ad una gita a sud di Salisburgo. Visiteremo, infatti, le miniere di sale di Bad Dürrnberg. Le miniere, uno dei più antichi insediamenti ancora visitabili, sono posizionate ai piedi del monte Dürrnberg, nei pressi della città di Hallein.
Per arrivarci utilizziamo il treno che, in circa venti minuti, porta alla stazione di Hallein. Appena fuori dalla stazione, troviamo la fermata dei pullman e attendiamo quello che ci porterà direttamente al parcheggio di ingresso del sito. Il viaggio in pullman è breve, quindici minuti circa.
Abbiamo optato per l’acquisto di un biglietto che, al prezzo di 21.40 €, comprende i viaggi di andata/ritorno in treno (Salisburgo-Hallein), i viaggi di andata/ritorno in autobus (Hallein-miniere) e l’ingresso alle miniere. La coda alla cassa delle miniere è abbastanza lunga e i tempi di attesa per l’ingresso sono di circa 30-40 minuti.
La visita comincia dallo spogliatoio dove vengono consegnate delle tute bianche da minatori. Prima della foto di rito, che ci aspetterà strategicamente alla cassa a fine visita, si incontra la guida che per tutta la durata del giro, che dura circa un’ora, racconterà il funzionamento della miniera e la sua storia nel corso dei secoli. Le spiegazioni sono fornite in tedesco, inglese e, a richiesta, in italiano.
L’ingresso in miniera avviene a cavalcioni di un trenino che abbandoneremo nella profondità delle gallerie. Alle camminate negli ambienti umidi e bui, si alternano momenti di racconti, anche audiovisivi, e l’utilizzo dei lunghi scivoli usati dai minatori. A completare il tour, c’è l’attraversamento del famoso lago salato sotterraneo su una grande zattera di legno.
Il biglietto di ingresso comprende anche la visita del villaggio dei Celti, all’esterno della salina, e del museo dei Celti ad Hallein.
Rientrati a Salisburgo nel tardo pomeriggio, decidiamo di tornare in centro, sulla Getreidegasse, per acquisti. Tentiamo di prenotare in uno dei tanti ristoranti del centro, ma sono tutti completi per il cenone di Capodanno. Ceneremo quindi nei pressi della nostra pensione in un ristorante indiano/bavarese/italiano, un vero mix di culture! Inizialmente scettici, finiremo per apprezzare i vari menù scelti.
Verso le 23 torniamo alla città vecchia per prepararci ai grandi festeggiamenti. È veramente tanta la gente che si è radunata in città! Assisteremo ai fuochi di artificio di mezzanotte, molto belli, dallo Staatsbrücke. Dopo aver assistito al concerto sulla Residenzplatz ci rifugiamo in un bar, il freddo della notte comincia a farsi sentire. I festeggiamenti si protrarranno fino a notte inoltrata.

Lunedì 1 gennaio 2007
Reduci dai bagordi della nottata precedente, è già tarda mattinata quando ci muoviamo per il centro. Decidiamo di dedicarci alla parte della città posta sulla riva destra del fiume, ai piedi del Kapuzinerberg. Scendiamo alla fermata dei pullman di Makartplatz, sulla quale si affacciano il Landestheater e la casa di Mozart e dalla quale si accede ai giardini ed al palazzo di Mirabell.
Iniziamo la visita dal numero civico 8 della piazza che ospita la Mozarthaus (ingresso 6 € - gratis con la Salzburg Card. Audioguida in lingua italiana compresa nel biglietto). Mozart visse in questa casa fino al 1780, anno in cui decise di abbandonare la città a seguito di dissapori con le autorità vescovili e di trasferirsi a Vienna, dove morì nel 1791. Qui nel 1787 morì il padre Leopold, che è sepolto con la moglie nel cimitero della chiesa di St. Sebastian (Linzergasse). Anche questa abitazione è stata adibita a museo in ricordo dell’artista e vi si trovano mobili d’epoca, ritratti, documenti e strumenti musicali. Nei sotterranei della casa c’è un caveau, dove è vietato l’ingresso, che custodisce pubblicazioni e lettere autografe, diari e spartiti originali di Mozart.
Terminata la visita della casa di Mozart, ci spostiamo sulla Mirabellplatz. Prima di dedicarci alla visita dei giardini e del palazzo di Mirabell, decidiamo di visitare il Barockmuseum, adiacente al palazzo (ingresso 3 €, gratis con la Salzburg Card).
I giardini del palazzo di Mirabell, nonostante sia inverno, meritano comunque una visita e riusciamo ad immaginare quanto possano essere colorati e profumati nella bella stagione. Essendo giorno festivo, il palazzo è chiuso. Anche questo edificio è stato costruito per volere di un ecclesiastico ed oggi ospita gli uffici comunali della città.
Verso le 14 ci ritroviamo con la parte del gruppo che stamattina non ha voluto saperne di alzarsi e pranziamo in un ottimo e grazioso ristorante sulla Hagenauerplatz, di fronte alla Mozarts Geburtshaus.
Terminato il pranzo, approfittando del tempo che pare essersi sistemato dopo l’acquazzone del mattino, prendiamo il pullman della linea 20 in direzione del castello di Hellbrunn, leggermente periferico rispetto agli altri monumenti di Salisburgo.
Il Castello di Hellbrunn, complesso barocco risalente al 1612, fu costruito per volere del principe vescovo Markus Sittikus von Hohenems che desiderava una residenza di campagna per l’estate. Il castello si trova ai piedi del monte Hellbrunn, le cui numerose sorgenti sono state incanalate in modo tale da permettere il mantenimento di fontane, ruscelli e laghetti. L’acqua è sicuramente l’elemento dominante in tutto il complesso che, oltre al castello e al giardino, comprende un aranceto, un teatro nella roccia e il “palazzetto di un mese”, così chiamato perché costruito in pochissimo tempo. Nel parco ci sono diverse fontane che, con i loro giochi d’acqua, hanno reso celebre il castello. Purtroppo in inverno non è possibile essere “vittime” degli improvvisi schizzi d'acqua.
Ritornati in centro, ci fiondiamo in quella che è sicuramente un’istituzione cittadina: la pasticceria Demel, in Mozartplatz. La pasticceria merita una sosta non solo per i dolci (torta Sacher in primis), ma anche per l’ambiente prestigioso. Non è così strano trovare la gente incollata alle vetrine ad ammirare delle torte che sembrano più delle opere d’arte! Demel, oltre che a Salisburgo, è presente a Vienna ed a Londra.
Usciti dalla pasticceria decidiamo di rimanere per un po’ sulla Mozartplatz, nei pressi della pista di pattinaggio. In mezzo alla piazza si trova il monumento a Mozart di Ludwig Schwanthaler. L’atmosfera magica e rilassante della piazza è garantita anche dal Glockenspiel, il carillon che dall’alto di una torre diffonde nell’aria le note delle sinfonie di Mozart.
Per celebrare la fine di questa vacanza ricca di soddisfazioni, decidiamo di ritornare alla Stiftkeller St. Peter per la cena.
Alle 23 torniamo alla pensione, dove ci hanno gentilmente custodito i bagagli per tutto il giorno, e poi ci dirigiamo in stazione nell’attesa del treno per Venezia.

Martedì 2 gennaio 2007
La partenza, prevista all’1:38, avviene con circa mezz’ora di ritardo (è quasi consolante constatare che non succede solo in Italia!) e alle 8:45 in punto arriviamo a destinazione. Abbiamo dormito senza sosta per tutto il viaggio, grazie alla comoda e spaziosa cuccetta. Unica interruzione alle 7, quando ci hanno portato la prima colazione.
Trascorriamo tutta la mattina e parte del primo pomeriggio a Venezia ed è sempre un piacere ritornare nella bella città lagunare.
Alle 15:51 prendiamo il nostro InterCity che arriverà a Milano alle 18:55. Se proprio vogliamo essere pignoli, anche il viaggio di ritorno ha avuto un problema. La nostra carrozza non era agibile a causa di un guasto all’impianto di riscaldamento, ma ne abbiamo trovata un’altra pronta con le nostre prenotazioni. Memori del viaggio di andata, temevamo già il peggio...

Chi volesse contattarmi, può farlo sul Forum di Ci Sono Stato, al quale sono registrata con il nickname "barrbara".Avendo avuto necessità di trovare ben tre camere doppie, l’alloggio l’abbiamo prenotato con largo anticipo. La scelta è caduta sulla Pension Jahn, una piccola pensione nei pressi della stazione. Semplice, pulita ed in posizione strategica, la pensione aveva un solo difetto: la prima colazione, decisamente scarsa. Pensiamo di aver trovato l’unica pensione della città in puro stile austriaco/tirolese gestita da asiatici! La famiglia Lee, ad ogni modo, è stata molto gentile e disponibile per tutta la durata del nostro soggiorno.La cucina è quella tipica della Mitteleuropa. Tra i molti piatti, segnalo i Kasnockn (gnocchetti di farina e formaggio), i Knödel (gnocchi di pane o semolino ripieni di carne, verdure o pesce), la Wiener Schniztel (la cotoletta alla viennese… o alla milanese?), il Wiener Tafelspitz (bollito di manzo cotto in un brodo di verdure), il Zwiebelrostbraten (arrosto di manzo con cipolle). Per quanto riguarda i dolci, invece, oltre alla Sachertorte ed agli Strudel, Salisburgo è nota per il Salzburger Nockerln (un dolce a base di uova, simile alla meringa) e per le Mozartkugeln (le celebri "Palle di Mozart", praline di marzapane ripiene di cioccolato e pistacchio).
Tre ristoranti che consiglio caldamente sono i seguenti:
** Stiftkeller St. Peter, St. Peter Bezirk I/A (adiacente alla chiesa di St. Peter)
** Sternbräu, Getreidegasse 34/Griesgasse 23
** Zum Eulenspiegel, Hagenauerplatz 2 (di fronte alla Mozarts Geburtshaus)** “Salisburgo” (Salzburg, in austriaco) deriva dalla parola Salz, sale. Salisburgo deve il suo nome a quella che fin dall’antichità è stata l’attività economica che ha fatto la fortuna della città: l'estrazione del sale dalle miniere di salgemma delle montagne limitrofe.
** Pare che il suo più illustre cittadino, Mozart, non amasse per nulla Salisburgo.
** “Tutti insieme appassionatamente”, il celebre film di Robert Wise (1965), è ambientato a Salisburgo e ancora oggi ci sono tour organizzati per visitare i luoghi delle riprese: i giardini ed il palazzo di Mirabell, la piazza e la fontana della Residenz, il cimitero di St. Peter, il Castello di Leopoldskron, solo per citarne alcuni.
** Salisburgo ospita, al numero 4 di Festungsgasse, uno dei più grandi punti vendita di ambra d’Europa: Rdzeniewski.IN AEREO
Salisburgo si può raggiungere dai principali aeroporti italiani, via Francoforte. L’aeroporto internazionale W.A. Mozart dista circa 20 minuti dalla città ed è ad essa collegato con un servizio di autobus, oppure a mezzo taxi.
IN AUTO
Via Brennero. Attenzione al contrassegno autostradale (la Vignette), obbligatorio e disponibile in diversi tagli a seconda del periodo di permanenza in Austria. La Vignette può essere acquistata già in Italia, presso gli uffici dell'ACI, oppure alle stazioni di servizio austriache: 7,60 € (valido dieci giorni), 21,80 € (valido due mesi), 72,60 € (valido un anno).
IN TRENO
Per via della sua posizione centrale, Salisburgo ha dei buoni collegamenti ferroviari e si trova sulle principali direttrici dell’Europa centrale. Noi abbiamo scelto questa opzione, prenotando il treno notturno EuroNight che collega Venezia con Vienna e che ferma alla Hauptbahnhof, la stazione centrale di Salisburgo. Viaggiando in sei persone, abbiamo potuto usufruire dello sconto riservato ai gruppi e così abbiamo speso 90 € a testa (II classe - andata e ritorno) per una cuccetta. Per la tratta Milano-Venezia, invece, abbiamo prenotato semplici posti a sedere su uno dei frequenti InterCity che collegano le due città (33,66 € a testa, II classe - andata e ritorno).

Un commento in “Innamorarsi di Salisburgo
  1. Avatar commento
    angie.a
    13/11/2010 18:06

    grazie per il tuo diario di viaggio. sono stata da poco a salisburgo e ho preso largamente spunto da quello che hai scritto. anche i ristoranti segnalati si sono rivelati perfetti!

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