Nelle steppe di Gengis Khan

Alla scoperta di un mondo ancora incontaminato e per certi versi misterioso

Abbiamo ritenuto opportuno pubblicare integralmente quanto ricevuto da Graziella, poiché alcuni dati sono imperdibili e al di fuori della schematizzazione classica.

La Mongolia è situata tra la Cina e la Russia.
La superficie è di 1.569.600 kmq.
La capitale Ulan Bataar si chiamava una volta Urgà.
Fuso orario + 7 ore rispetto all'Italia (GMT+8). 220 Volts. Guida a destra.
La Mongolia è conosciuta per l'immensità delle sue steppe. Al nord e all'ovest troviamo le montagne dell'Altai e del Khangar (circa 4200 metri). All'est e al sud troviamo altipiani semi desertici o desertici come il deserto del Gobi. Poco più di 1% del territorio è coltivato, il paese vive soprattutto dell'allevamento di bestiame. Una volta totalmente nomade, la popolazione vive ora al 60% nelle città. La sua densità è una delle più deboli al mondo: poco più di un abitante al kmq.
I mongoli praticano una religione che mischia il buddismo con lo sciamanesimo. La lingua ufficiale è il khalkha, dal nome dell'etnia dominante. Il russo e il cinese sono praticati come un po' di tedesco, l'inglese inizia a essere parlato dai giovani, molto raro invece l'italiano e il francese.Clima continentale con estati calde (ma pioggie importanti nelle montagne del nord ovest) ed inverni freddi e rigidi. La temperatura a Ulan Bataar d'estate può arrivare sino 38 gradi e d'inverno abbassarsi sino a -40 gradi. Venti violenti possono soffiare durante la primavera. La stagione migliore per visitare la Mongolia va da maggio ad inizio ottobre.Prevedere vestiti leggeri per l'estate ma portare sempre con sè un buon pullover e calze perché le notti possono essere fredde anche a causa dell'altitudine. D'inverno pensare a portare vestiti per proteggersi bene dal freddo, dal vento e della pioggia. Portare sempre con sé un sacco a pelo più o meno caldo a seconda della stagione scelta per il viaggio ed una tenda, perché nella steppa si deve essere autonomi anche se esiste la possibilità di dormire nelle iurte pagando circa 5 USD a persona ed a notte (inclusa la cena mongola a base di un'eccellente zuppa e formaggi e airak).In luglio 2001 dopo avere visitato Ulan Bataar ed assistito al grande Naadam siamo partiti con Mejet per il deserto del Gobi con la visita della foresta di granito di Baga Gazarin Chuluu, Yolyn Ann, la vallata di ghiaccio eterno del Gobi, Khongoryn Els o grandi dune, Bayanzag con le sue vallate rosse e rosa dove si trovano i fossili dei dinosauri. Poi ci siamo diretti verso le sorgenti calde di Sarjaluud vicino Bayangongor, poi verso Tseterleg e il lago Tsangan nuur, poi a Kharakorum per visitare il suo monastero.

NELLE STEPPE DI GENGIS KHAN
"Oceano di steppe desolate e deserti di venti, foreste secolari e alte montagne innevate, la Mongolia si offre incontaminata all'occhio del viaggiatore. Su questa terra di orizzonti senza confini, il vento delle pianure si mescola col blu del cielo per creare delle pitture impressionistiche. Fuggitivo come la luce è il passaggio del cavaliere sulla pista, effimera è la stabilità della iurta nel cuore della collina. La Mongolia si merita... e lascia scoprire il suo splendore... Piano piano... passo dopo passo, secondo gli incontri e i capricci del suo clima".
Tramite indirizzi trovati all' associazione di viaggiatori indipendenti dalla quale siamo membri, avevamo deciso di noleggiare una jeep già dalla Svizzera, perchè l'arrivo a Ulaan Bataar, previsto per il primo giorno del Nadaan, non ci avrebbe consentito di fare ricerche sul posto.
Dopo avere goduto i tre giorni del Naadan (i Mongoli si ritrovano in occasione della festa nazionale per assistere ai loro tre giochi virili e preferiti: tiro all'arco, lotta, corse a cavallo), era scoccata l'ora della partenza per la steppa sulle orme di Gengis Khan.
La proprieteria della guest house, che tra l'altro ci aveva dato il proprio appartamento per mancanza di posto, aveva raccomandato di essere pronti per le ore 7. Alle 6 già dalla finestra spiavamo l'arrivo della jeep, ma tutto era silenzioso in quel quartiere di puro stampo sovietico di Ulan Bataar. Verso le 7.30 vennero ad avvertirci di problemi riscontrati alla jeep, quindi la partenza era posticipata di alcune ore.
Il tempo scorreva, si erano fatte le 16 e rischiavamo di fare tardi all'appuntamento con Gengis Khan... Nell'aspettare, decidemmo di riconfermare i voli di ritorno, visitare ancora la capitale e conversare con i viaggiatori della guest house, alcuni reduci da lunghi viaggi in bicicletta in provenienza dalla Francia. Ad un tratto, l'autista appare e senza avere il tempo di realizzare lasciamo la capitale; già dopo pochi chilometri la steppa si estende all'infinito con paessagi mozzafiato e splendidi; la luce dell'imbrunire dava una nota ancora più misteriosa alla steppa. Mejet, l'autista, parlava poco la lingua di Shakespeare, e sapendo del ritardo non osavamo chiedere che si fermasse ad ogni passo per scattare fotografie. I nostri occhi tentavano di registrare ogni paesaggio, ogni volto incontrato, ogni animale che pascolava... La bellezza della steppa ci aveva già conquistati, faceva battere più forte i nostri cuori e metteva in allerta tutti i nostri sensi. Ad una fermata per osservare e fotografare un ovoo (gli ovoo, simboli di buona fortuna sono dei tumuli votivi a cui i viaggiatori legano strisce di stoffe blu o soldi oppure depongono un sasso o altri oggetti per richiedere protezione; la pratica di erigere gli ovoo era proibita durante il comunismo e oggi sta rinascendo), chiesi dove avremmo dormito; alla risposta "sotto una iurta" capii di avere trovato l'autista adatto alle nostre esigenze, al nostro desiderio di condividere la vita locale. Di fatto viaggiatori incontrati ci hanno riferito di mai avere avuto l'opportunità di dormire nelle ger, solo nei tourist camp.
Verso le 21 all'improviso Mejet cambiò direzione, ed in quell'oceano dove l'erba rasa è sola regina ci chiedevamo dove fossimo diretti... Circa dieci minuti dopo davanti a noi apparve una iurta, unica forma vivente in quel deserto incommensurabile. I Mongoli hanno un senso dell'orientamento eccezionale, si guidano osservando le varie forme delle montagne, dune, pianure e rii incontrati.
Fummo accolti da una gentile e giovane famiglia con due bambini in tenera età. Ci offrirono in segno di benvenuto una grande ciotola di latte di cavalla fermentato, il famoso airak dal quale si nutrono prevalentemente i Mongoli (possono berne sino a cinque litri al giorno). Dopo una cena mongola a base di formaggi e della loro eccellente zuppa, la padrona di casa ci mostrò dove potevamo sistemarci per la notte, ossia al lato opposto all'ingresso, posto d'onore per le visite gradite. Un po’ smarriti, ancora vestiti ci sdraiammo sui nostri sacchi a pelo; sopra la mia testa faceva bella mostra di sè un vassoio pieno di formaggi vari messi ad asciugare per costituire le provviste invernali. Piano piano, la vita nella iurta iniziò a quietarsi, ed i bambini si addormentarono nei letti posti ad Est e Ovest della ger, mentre la padrona di casa si occupava dell'ultima mungitura delle cavalle per poi trasformare il latte in airak. Più tardi arrivò il marito dalla steppa e stanco buttò la sella in un angolo della iurta, come noi le chiavi della macchina, baciò la sua Signora e si accorse di noi, ci salutò con gli occhi del tutto non stupito di trovarci lì, nella sua dimora. Questa è l'ospitalità mongola... Qualche istante dopo iniziò a piovere, ed attraverso l'apertura nella cima della iurta, che serve da finestra, s'intravvedevano le zebrature dei lampi nel cielo, lo scintillare delle stelle e la pioggia cadere, senza che una sola goccia entrasse nella ger... magia mongola... e mano nella mano, la mente riempita di magici e fantastici ricordi ed emozioni, sognando il nostro futuro incontro con Gengis Khan, il sonno ci colse fra le sue braccia...Prima di tutto scoprire i paessaggi mozzafiato nelle immense steppe e deserti, dove si possono vedere le tradizionali tende e la fauna selvatica, cacciare la marmotta da metà agosto a metà settembre oppure cacciare la volpe con l'aquila in novembre con i Kazaki (Mejet, l'autista potrà accompagnarvi per assistere a questo tipo di caccia: viaggio indimenticabile).
Da non perdere il trekking a piedi oppure con i cavalli o le escursioni con una jeep. Il contatto con i nomadi e con etnie come i Tsaatani (nord ovest) ed i Kazaki al confine con il Kazasthan riserva emozioni indimenticabili.
Le montagne dell'Altai, il deserto del Gobi e la sua valle di ghiaccio eterno (Yolyn Ann), così come la regione di Khövsgöl con i suoi laghi, foreste ed una fauna ricca di 170 specie di uccelli, sono assolutamente imperdibili.
Tra le città meritano una segnalazione Ulan Bataar con i suoi monasteri e Kharakorum, l'antica capitale di Gengis Khan, con il suo famoso monastero, dove ogni giorno alle 11 si può assistere al rito buddista; Khatgal, piccolo villaggio assai caratteristico sta forse diventando troppo "turistico".
Tsangan nuur, un bellissimo lago vicino a Tseterleg, e il parco nazionale di Terkhin costituiranno pure tappe irrinunciabili.
Un appuntamento indimenticabile è costituito dal Naadam, la grande festa che si tiene dall'11 al 13 luglio dove tutti i Mongoli arrivano a Ulan Bataar per assistere ai tre giochi virili da loro preferiti: la lotta, il tiro all'arco e la corsa di cavalli. Nella steppa si può assitere a piccoli Naadam, ma le date non sono fisse e ogni anno non hanno luogo nelle stesse cittadine.
Non si deve perdere il Naadam di Ulan Bataar. La cerimonia d'apertura inizia alle 10 nello stadio e si comprano i biglietti fuori dello stadio oppure Mejet l'autista potrà comprarli in anticipo per voi. La cerimonia d'apertura vi porterà in un altro mondo, un'altra dimensione: parata di cavalli con ufficiali vestiti in abiti antichi, musica di tamburi. La lotta inizia subito dopo: lo spettacolo è maestoso anche se molto lento. Nel piccolo stadio a 100 metri dal grande si svolgono le competizioni del tiro all'arco dove sono ammesse anche donne. Ognuno è giuria e partecipante al tempo stesso e fa gesti strani e lancia varie grida per significare al tiratore la qualità del suo tiro. Le corse a cavallo si svolgono a Yarma, a circa 10 km. dal centro vicino all'aeroporto e sono destinate ai bambini sino a 12 anni che partono soli per corse sfrenate di 25-30 km. nella steppa e il vincitore sarà Leone d'oro.A Ulan Bataar ci sono vari hotel e guest houses. Noi eravamo ospiti dal nostro autista che affitta camere: rbilget@hotmail.com tel. 00 976 11 45 41 67 (inglese e russo).
Le guest house nella capitale sono spesso degli appartamenti di 3 locali adibiti ad hotel: quindi non ci si deve aspettare il grande lusso, tuttavia sono confortevoli, con servizi e possibilità di fare da mangiare nella cucina. Durante il Naadam non è raro essere in tanti per ogni camera perché la capitale manca ancora di un numero sufficiente di camere.
Nella steppa ci sono le iurte, dove per circa 5 USD a notte e a persona, cena inclusa, si può dormire dividendo così la vita tradizionale della popolazione locale. L'esperienza della iurta e la condivisione della vita locale rende il viaggio in Mongolia indimenticabile e unico. Possibilità di dormire nei tourist camp per circa 20 a 50 USD a notte e a persona cena inclusa. Molto ben tenuti, sono dei campeggi con una decina di iurte molto spaziose, i servizi sono in un locale a parte (se dormite dall'abitante i servizi sono all'aperto e... vi laverete una volta ogni 5 giorni come noi, visto che abbiamo sempre dormito sotto le iurte)!!! Inoltre nella steppa potete campeggiare con la vostra propria tenda, in ogni modo dovete portarla perché nella steppa non si è mai sicuri di niente ed anche a volte di trovare una iurta nella zona dove siete.

INDIRIZZI UTILI:
Per l'autista: e-mail: rbilegt@hotmail.com tel: 00 976 11 45 41 67 (inglese e russo).
Per altre informazioni pratiche sulla Mongolia: angy8@bluewin.ch (italiano, francese e inglese) e/o visitare le mie pagine web: http://site.voila.fr/gengiskhanCerto non siamo in Francia. Nella capitale si trovano vari ristoranti con cucina internazionale, nella steppa il regime è a base di solo latte: airak (latte di cavalla fermentato), formaggi vari, yogurt, hormog (tipo lassi indiano), panna; di sera nelle iurte vi serviranno una zuppa a base di pasta e piccoli pezzi di carne e se avrete fortuna potrete provare la loro eccellente vodka. Prima di partire nella steppa fare la spesa a Ulan Bataar; non lo ripeteremo mai abbastanza, nella steppa uno deve essere autonomo in tutto: quindi prevedere acqua in bottiglia a sufficienza, mele se ne trovate, pasta per il picnic del mezzogiorno, salse di pomodoro portate da casa, sale e pepe, zucchero, qualche marmellata per migliorare la colazione, bustine di tè, e se avete la fortuna di avere la possibilità di cucinare prima di partire nella steppa fate bollire qualche uovo. A Ulan Bataar non è difficile trovare i generi alimentari di prima necessità (ci sono molti supermercati). Per sapere cosa e quanto comprare chiedere al vostro autista: l'autista prende con sè il cucinino ed un bidone d'acqua per cucinare il suo cibo ma ricordatevi di pensare che questa gente è povera ed inoltre, senza il vostro autista, sareste completamente persi!MONETA:
Il Togrog o in russo Tughrig è diviso in 100 möngös. Il cambio nel 2001 era circa: 1USD = 1100 T. Consigliati USD in biglietti e di piccolo taglio (i biglietti recenti ottengono un miglior cambio) e per il 2002 sarà possibile portare gli euro.
Carte di credito ed assegni di viaggi: il loro utilizzo è possibile quasi solo nella capitale alla Trade & Development Bank con 1% di spese.
Per l'interno del paese: portarsi la moneta locale in piccoli tagli perché serve a pagare le notti sotto la iurta e delle piccole spese ammettendo che troviate una città. Noi abbiamo viaggiato 15 giorni senza attraversare una città, transitando solo a volte nei piccoli centri amministrativi dove è possibile fare la benzina. Quindi calcolate quante notti dovrete passare sotto la iurta e cercate di avere la moneta esatta perché non potrete chiedere il resto a persone che non hanno forse un soldo con loro. Ricordate che il vostro autista non avrà sempre moneta a sufficienza per aiutarvi! Contare un budget medio da 5 a 30 USD al dì a seconda se si dorme in tenda, nelle iurte o nei turist camp (da 20 a 50 USD a notte e a persona). Contare di più se si affitta una jeep: circa 80 USD tutto incluso (benzina e autista) per giorno per una jeep per 4 persone senza contare l'autista.

DOCUMENTI:
Visto obbligatorio, è valido un mese e si riceve in pochi giorni. Per un soggiorno superiore a un mese è necessaria una lettera di invito.
In Francia: Ambasciata: 5 Av. Robert-Schuman , F-92100 Boulogne Billiancourt, Francia. TEL: ++ 33 1 46 05 23 18; FAX: ++ 33 1 46 05 30 16. Aperto dal lunedi al giovedi dalle 9.30-12.30.
In Svizzera: Mission Diplomatique de Mongolie, 4 CH. Des Mollies, CH-1293 Bellevue
TEL: ++ 41 22 774 19 74.
Possibilità di prolungare il visto sul posto: circa 2USD per ogni giorno supplementare. Si può ottenere un visto di transito valido 7 giorni per circa 15USD (tra l'altro a Irkoutsk in Russia dove passa il Transiberiano).

PRECAUZIONI:
Sanitarie: pochi rischi.
Sicurezza: pochi problemi fuori della capitale dove c'è da stare attenti ai pickpocket ed anche meglio evitare di andare fuori di notte.
Non perdersi nella steppa.In aereo dall'Italia con cambio a Mosca o a Pekino. L'aeroporto di Ulan Bataar è a circa 15 km dal centro. Da qualche anno esiste una linea aerea Berlino - Ulan Bataar.
La tassa da pagare in moneta locale è di circa 12500 T.
In treno: da Parigi o da Mosca col Transiberiano: contare 4 giorni di viaggio da Mosca a Ulan Bataar per circa 170 euro con un biglietto Mosca - Ulan Bataar comperato a Mosca. Visto di transito russo obbligatorio.
Pekino - Ulan Bataar col Transmongolian: è spesso difficile ottenere un biglietto per il treno a Pekino, si deve per forza andare al CITS: a volte a Pekino fanno aspettare sino a 15 giorni per ottenere un biglietto, provare a Datong dove spesso in 36 ore si possono ottenere i biglietti. Da Pekino il treno parte ogni mercoledì, sabato e domenica col treno numero 3 verso le 7 del mattino con arrivo verso la una il giorno dopo per circa 500 yuans.

COME SPOSTARSI IN MONGOLIA:
Per strada: i mezzi di trasporti locali non sono affidabili per ritardi o cancellazioni. Le strade sono delle piste in cattivo stato. Però tutto quello che circola può essere affittato per circa 0,2 USD/km in città. Ogni macchina fa da taxi per arrontondare lo stipendio e basta fare vedere la destinazione all'autista; ma ricordatevi preventivamente di farvi scrivere le destinazioni in cirillico perché quasi nessuno sa l'inglese o capirà la vostra pronuncia. Ad Ulan Bataar spostarsi è quindi molto facile e poco costoso (il vostro albergo provederrà a scrivervi in cirillico tutte le destinazioni di cui avrete bisogno per la visita della capitale).
Per i tragitti più lunghi il prezzo dipende dalla vostra abilità a mercanteggiare, dalla lunghezza del tragitto, dal numero delle persone, dal prezzo della benzina (tra 300 e 500 T, quindi cara). Esistono spesso delle tariffe per la popolazione locale, per i Russi (un po' più caro) e per gli altri (ancora più caro!).
I bus sono pochi e sempre colmi e molto lenti , non vanno dappertutto e non circolano sempre.
Anche i camion possono fare trasporto di passeggeri.
Mini bus: nelle campagna è un buon mezzo ma il problema è che non vanno dappertutto ed hanno dei tragitti detti a stella: ad esempio il mini bus Ulan Bataar – Arvaykheer - Ulan Bataar (calcolare 10.000 T. per 400 km) parte solo se pieno e non si ferma se non raramente per strada a prendere viaggiatori. L'affitto di una jeep è la migliore soluzione che vi darà tutta la libertà e la possibilità di spostarvi senza difficoltà e al vostro ritmo. Vi fornisco un eccellente indirizzo per un autista veramente competente, che conosce perfettamente il suo paese, accetta di andare ovunque con la sua jeep, non beve, è molto educato, parla l'inglese e il russo: si chiama Mejet ed è da contattare ad E-mail: rbilegt@hotmail.com. Verrà a prendervi al vostro arrivo!
Potrà ospitarvi a casa sua, e con lui le notti sotto la iurta sono quasi sempre assicurate.
Cavalli: contare circa 5 USD al dì o 100 USD per comperarlo. Per organizzare una gita a cavallo vedere di nuovo con Mejet l'autista, che saprà consigliarvi. Non partite mai senza guida anche se siete cavalieri esperti perché la steppa può dimostrarsi pericolosa per la presenza di animali selvatici ed è molto facile perdersi. Una guida costa circa 5 USD al dì.
Treno: esiste solo la linea che attraversa la Mongolia dal Nord al Sud e che permette di raggiungere Irkutsk in Siberia o Pekino in Cina. Ci sono 3 biforcazioni, l'una verso Erdernet, l'altra verso Sharyn Gol e l'ultima verso Baganuur. (Erdenet - Ulan Bataar: treno di notte alle 19.30 con arrivo alle 7.30 nella capitale per circa 7.500 T. inclusa cuccetta)
Aereo: voli tra le principali città del paese con la MIAT. A Ulan Bataar la MIAT si trova vicino alla posta centrale. Bagagli limitati a 15 kg, ogni chilo supplementare costa 1 USD. I mongoli pagano quasi nulla ma per i turisti non è la stessa cosa. Attenzione, i voli sono spesso cancellati a causa delle condizioni meteo o del cattivo stato della pista. Contare 1000 T per la tassa e circa 85 USD per una tratta Ulan Bataar - Mörön.

2 commenti in “Nelle steppe di Gengis Khan
  1. Avatar commento
    alberto
    12/01/2002 17:32

    E' il viaggio che avevo programmato nel 2002. Spero di farlo quest'anno. Complimenti Graziella. Interessantissimo, soprattutto vissuto intensamente con la curiosità sempre negli occhi.

  2. Avatar commento
    Pange
    12/01/2002 17:32

    Veramente interessante e ricco di informazioni utili e diverse dalle solite! Complimenti a Graziella.

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