On the road tra Landes e Pays Basque

Splendide terre di frontiera, a cavallo tra Francia e Spagna

Partenza sabato 7 agosto 2004 ore 3:00 destinazione ancora incerta, tra le poche cose certe è che ci attendono 12 ore minimo di autostrada! La scelta dell'ora di partenza è dovuta al fatto che in questo modo arriveremo là nel primo pomeriggio della domenica… oh mamma! Macchina stracarica, borse, tende, sacchi a pelo e tavole da surf, rimane giusto il posto per quattro persone strette strette… ma siamo ben organizzati e ottimisti.
Attraversiamo tutta la Francia del sud, dalla Costa Azzurra, alla Provenza poi direzione Marsiglia, Montpellier, Tolosa e poi via verso la costa atlantica.
In valigia
In estate, dai costumi alle felpe e jeans e magari uno spolverino per la pioggia, visto che da un momento all'altro il cielo si copre e da quasi 40° si passa alla pioggia e 18°!
In cucina
Nelle Province Basche la cucina proprone molte varietà di pesci, kokotas (merluzzo), angulas (anguille) all'olio e aglio, acciughe al cartoccio, chipirones (calamari fritti), merluzzo alla biscaglina etc. tutto naturalmente innaffiato da vini locali, bianchi (cambados) e rossi (ribeiro), poi sangria e birra, con un retrogusto salato.
Famosi sono i fegati d'oca delle Lande, i patè e se posso permettermi le "granite" che sono speciali (consiglio anche quelle bigusto!)
Nelle Lande la tavola si imbandisce di frutti di mare, pesci, verdure, foie gras, tartufo nero, le carni di manzo, dolci e vini di Chalosse e Tursan e Armagnac.
Itinerario
Arriviamo a Biarritz, la più famosa meta surfistica dell'intera Costa Basca, verso le 15 del pomeriggio, ma il tempo pessimo, il traffico e la presenza di moltissimi turisti ci induce ad andare a cercare un campeggio più a sud, a Bidart, ma la settimana di ferragosto e non siamo molto fortunati, così la ricerca di un campeggio non completo ci fa arrivare fino a Capbreton, 30 km circa a nord di Biarritz.
Troviamo posto nel campeggio "La Civelle", senza infamia né lode, un po' confusionario e neanche troppo pulito, ma i prezzo sono sociali, 10,50 € al giorno a testa.
Quindi ci apprestiamo a montare tende e gazebo, gonfiare materassini etc. sempre sotto un cielo grigio che promette tanta acqua.
Il giorno dopo, la giornata non è decisamente da mare, ma si va a fare un giro per Capbreton, fino al molo col famoso faro ed a vedere il mare alla spiaggia coi bunker.
All'ingresso della spiaggia (poi vedrò che si trovano all'ingresso di qualsiasi spiaggia) oltre ad una scuola di surf e noleggio attrezzature, c'è una lavagna aggiornata giornalmente, con temperatura aria e acqua, orari delle maree, osservazioni e precauzioni per i bagnanti, visto che poche sono le spiagge con bagnini e le onde e la marea possono essere pericolose.

PAESI BASCHI
Gli antenati dei Baschi sono fra gli abitanti più antichi d'Europa e le loro origini sono ancora sconosciute come sono le origini dell'Euskara, la loro misteriosa lingua, che non ha nessuna parentela con gli altri idiomi europei, parlata nella regione, che si estende a cavallo tra la Francia e la Spagna e si chiama Eskual-Hierra, molto prima che il Romani portassero il Latino alla penisola iberica.
I colori ufficiali della regione sono il verde, il rosso e il bianco, combinati in una allegra bandiera, di cui i Baschi sono fortemente orgogliosi.
Per molto tempo sono stati luoghi appannaggio di sovrani e di ricchi che scoprirono i piaceri del mare, tra San Sebastian e Santander con stazioni balneari e splendidi palazzi stile impero e belle epoque.
I paesi baschi sono piuttosto piovosi, tiepidi e molto verdi, divisi tradizionalmente in sub-regioni.
Rocciosa e tormentata, la costa basca contrasta con il litorale delle Lande, anche qui forti correnti oceaniche rendono duro il lavoro dei bagnini sulle spiagge. Due spiagge particolarmente sicure sono Hendaye e Saint-Jean-de-Luz.
I Baschi hanno la dote di eccellere in tutti i festival folkloristici ed anche il cinema internazionale si dà appuntamento nella baia che si arrotonda fra i promontori del monte Urgull e Igueldo, così detta della Concha (conchiglia).

SAN SEBASTIAN - DONOSTIA
La città che aveva offerto al re la residenza estiva, il palazzo di Miramar, non è cambiata molto.
Le strade strette lastricate, i palazzi con la pietra gialla del luogo sovraccarichi di mascheroni, statue e ghirlande, i quartieri dei pescatori, botteghe di pesce e retii ed a due passi gli odori della città vecchia, l'aglio, il peperoncino, del merluzzo e del vino, i bistrot del porto.
La Playa de La Concha, col suo proseguimento a Ondarreta, è una delle migliori spiagge cittadine della Spagna. Da Ondarreta si può raggiungere a nuoto la Isla de Santa Clara: in estate al centro della baia vengono ancorate una serie di zattere per permettere ai nuotatori più coraggiosi di riposarsi un po' durante la traversata. Il Museo de San Telmo, all'interno di un monastero del XVI secolo, accoglie un po' di tutto: antiche lapidi, sculture, oggetti agricoli e di carpenteria e il pavimento più scricchiolante di tutta la Spagna. La Baia de La Concha è dominata dal Monte Urgull, che offre una magnifica vista ed è sormontato da una statua del Cristo.
I turisti che affollano la passeggiata e i locali più in, dove sono esposti tapas (stuzzichini), salcicce, formaggi e seppie sono le glorie della cucina basca, molto unta, molto saporita, molto pesante!

BIARRITZ
Iniziò ad essere frequentata verso la metà del XIX secolo e subito riscosse molto successo tra i turisti inglesi.
Meta internazionale per le sue spiagge sabbiose, i casinò, il faro, le luci dei ristoranti al porto vecchio, la passeggiata, i negozi, il folklore. Non vi sono particolari monumenti, una chiesa russa ortodossa, alberghi con enormi lobby e il Musée de la Mer, recentemente ristrutturato, con un acquario ed esposizioni che documentano il coinvolgimento di quest'area nella pesca commerciale e nella caccia alle balene.
Quello che caratterizza le città di questa regione è il calore e quel modo di fare frizzante e festaiolo!

LANDES
Una spiaggia fine si estende dalla foce della Gironda fino alle rocce della costa basca, per circa 240 km.
Spesso ventosa, se non capitate addirittura in periodo di uragani e perturbazioni, è seguita da correnti parallele, per questo la balneazione è pericolosa. I baines sono una sorta di fosse scavate dal riflusso ondoso, delle vere e proprie piscine naturali.
Alle spalle della spiaggia, la foresta della Lande, che protegge un ricco sottobosco ricco di corsi d'acqua.
Lungo il litorale si sviluppano numerose stazioni balneari di sorveglianza delle "mission Aquitaine".
Di particolare rilievo i vari festivals che si svolgono durante tutto l'anno nelle varie città.

HOSSEGOR
Quieta cittadina gemella di Capbreton, nota per il suo lago con stazione balneare, posto in una grossa pineta e sottoposta al ritmo delle maree.

VIEUX-BOUCAU
Nota per il lago artificiale, l’enorme distesa di spiaggia quasi sempre deserta.

CAPBRETON
Nota per il Festival International de la Fiction Documentaire ad aprile, il Festival de Contes fine luglio, il Festival de les deferlantes francophones ad agosto e il Festival del contrabbasso sempre ad agosto.
Da non perdere
Se si capita a ferragosto a Biarritz, da non perdere i fuochi d'artificio che il 15 agosto vengono fatti ai due lati della Gran Plage!
Il folklore è molto vivo e la popolazione è molto attaccata alle sue tradizioni, il txistulari basco, che suona a volte il piffero e il tamburo, le donne coi tamburelli.
Le danze sono numerose e ciascun villaggio ne ha una diversa, con costumi diversi che comunque richiamano i colori ufficiali della regione: verde, bianco, rosso.
Esistono anche numerose gare, esibizioni e concorsi nella zona e feste religiose.
Sport
Sicuramente il surf poi se si vuole anche le varianti kitesurf, windsurf e bodyboard.
Essendo estremamente estranea all'ambiente, appena arrivata ci si rende conto che in questi posti questo sia lo sport quasi locale della zona, dai bambini piccoli a uomini maturi ma anche ragazze e mamme si armano di muta, licra e tavola e escono tra le onde.
Spiagge piene di colorate tavole di ragazzi/e che si riposano tra una surfata e un'altra.
Notevole ammirare tutto il contorno, negozi, scuole, gare di surf, vestiti, ristoranti e pub tutti in stile surfistico.
Sono particolare attrazione anche gli sport invernali, soprattutto pattinaggio sul ghiaccio e non dimentichiamo la pelota, nel quale, davanti ad un muro di battuta, i giocatori vestiti di bianco, saltano sulle suole di canapa, impugnando la chistera, gioco che richiedono abilità e forza.

Un commento in “On the road tra Landes e Pays Basque
  1. Avatar commento
    ihyrpcwms hjrk
    27/07/2007 14:34

    nmrkt nauksfhei ufjpn vxlyzkig fuemp glkhbnc wcgh

Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento, contattaci per ottenere il tuo account

© 2024 Ci Sono Stato. All RIGHTS RESERVED. | Privacy Policy | Cookie Policy