Gita a Baiardo, Bordighera e Principato di Monaco

Tre giorni di vacanza fra Liguria e Francia

Avendo avuto una settimana di vacanza abbiamo deciso di sfruttare il cofanetto emozione3 “Charme e gourmet” prenotando una notte con cena e colazione presso la Casa del Ghiro Sveglio a Baiardo in provincia di Imperia. Baiardo è un piccolo borgo medievale a 900 m.s.l.m. ed è molto suggestivo. E’ stato come entrare in un mondo fatato e incantato.BAIARDO
Il paesino è silenziosissimo, sembra non esserci presenza umana: solo un’anziana donna che coltiva il suo orticello, in compagnia del suo cane e di molti gattini, in cima al paese, accanto alla vecchia chiesa di San Nicolò distrutta dal terremoto del 1887. Proprio in questo sito si avverte maggiormente un’atmosfera mistica, fuori dalla realtà quotidiana, come se ci fosse qualcosa di magico. In ogni angolo delle stradine che percorrono il borgo e quasi su ogni balcone si possono vedere piccoli nanetti da giardino, elfi, folletti, tronchi di legno intagliati che formano visi con ghigni quasi malefici, bambole affacciate sui balconi. Il ricordo della presenza dei Celti e dei druidi è molto forte. Durante la salita alla chiesa di San Nicolò si incontrano piccole aree verdi dedicate al “percorso dei fiori di Bach” in cui su cartelli sbiaditi si apprendono i nomi di fiori e piante e il loro uso omeopatico.
Scendendo a valle verso il paese “nuovo” si passa accanto alla nuova chiesa di San Nicolò. Anche in questo caso sembra che il tempo si sia fermato a molti anni fa: una Fiat 126 e un furgoncino Fiat Panorama tutto colorato sono lì a testimoniarlo. E che dire della Casa del Ghiro sveglio? L’ingresso è libero, c’è una chiave attaccata alla porta, altrimenti basta suonare una campanella appesa sulla parete accanto, sperando che qualcuno vi apra. Una volta entrati, si può notare che anche qui tutto è magico, ogni area della pensione è decorata con gnomi, folletti e fate. Anche i mobili e le stanze sono state realizzate ispirandosi al mondo delle fiabe. Tutto è colorato con toni pastello. Presso la reception vi è una biblioteca in cui l’ospite può prendere in prestito qualche vecchio libro. L’uso della radio e della televisione all’interno delle stanze e della sala di ristoro è negato: che meraviglia! La cucina è vegetariana, ma non abbiamo avuto il privilegio di assaggiare le pietanze, anche se la cena era compresa tra le attività del cofanetto. Fuori dalla Casa del Ghiro Sveglio vi è un cortile con qualche pecora, un asino, un maialino nero vietnamita, dei conigli, un cucciolo di cane incrociato tra un corso e un bassotto e tanti gatti. Anche i gestori, apparentemente scortesi, sono vestiti con abiti di chissà quale periodo.
Siccome non abbiamo potuto cenare presso la struttura che ci ospitava, l’albergatore ci ha consigliato l’Antica Trattoria Armonia dei Sapori, poco prima della salita al borgo medievale. La locanda è gestita da marito e moglie, lui sardo di Cagliari, lei ligure. Abbiamo mangiato veramente bene e tanto a soli 23 euro a testa: due piatti di agnolotti con ripieno di ricotta, zafferano e limone conditi con ragù, per secondo io ho ordinato capra con fagioli e insalata verde ed Elena coniglio alla ligure con patatine fritte, per dolce un gelato alla crema e una crema catalana. In realtà abbiamo pagato 13 euro perché l’albergatore ci ha rimborsato 20 euro per la mancata cena. Oltre a noi c’erano solo quattro turisti tedeschi.
Il mattino dopo, di buon’ora, siamo partiti per Bordighera utilizzando la strada verso Apricale e Dolceacqua. Suggerisco qualche indicazione sul percorso per arrivare a Baiardo: conviene uscire dall’autostrada allo svincolo Sanremo Ovest e seguire le scarsissime indicazioni (al bivio poco dopo il casello prendere la direzione opposta ad Ospedaletti), l’intuito e soprattutto un atlante stradale dettagliato. Preciso che il percorso è molto impegnativo e lungo, ci sono molti restringimenti e spesso mancano i guard-rail e le protezioni, ma in compenso il panorama è stupendo a fine marzo: le piante sono fiorite (spettacolari gli alberi di mimose) e colorano la valle e il profumo dei fiori si sparge nell’aria. Un consiglio quando prenotate con i cofanetti (Emozione3, Smartbox, ecc.): se contattate direttamente la struttura, conviene prima indicare i giorni che vi interessano e solo dopo la conferma informate l’interlocutore che avete il cofanetto e fornitegli i codici di prenotazione; alcune strutture sono un po’ restie a prenotare quando bisogna utilizzare questi cofanetti.

BORDIGHERA
Bordighera è stata una tappa necessaria prima di andare a visitare il Principato di Monaco, con molti ricordi dell’infanzia di Elena. Io trascorsi qualche giorno circa sette anni fa in compagnia di un mio amico, ma non visitai il vero centro storico del paese e l’ho scoperto grazie ad Elena. Il borgo è piccolo e racchiuso ancora tra quel che rimane delle vecchie mura difensive usate contro i Saraceni. L’interno è curato e pulito e sono presenti molte trattorie, deliziosi bar e negozi di souvenir. Da lì si può scendere verso la chiesetta di sant’Ampelio per poi proseguire sul più esteso lungomare della riviera ligure. In questi ultimi anni lo hanno ulteriormente allungato. Si passeggia piacevolmente sotto il sole pomeridiano di fine marzo con l’aria rinfrescata dalla brezza marina; infine si può continuare ancora un po’ la camminata percorrendo viale Italia con i suoi colorati negozi d’abbigliamento (Benetton, Robe di Kappa, Superga, ecc.) sino ad incrociare la via Romana. Da qui si possono ammirare le ville e gli hotel lussuosi e lo spettrale albergo Angst, ormai in disuso dal termine della seconda guerra mondiale. Girano leggende e voci macabre intorno a questo famoso hotel: si narra di un fantasma di una vecchietta che si aggira tra le mura dell’albergo e che qui i nazisti torturavano i prigionieri (purtroppo penso che quest’ultima notizia sia vera): destino vuole che Angst in tedesco significa angoscia. Sembra che l’albergo sia in ristrutturazione, ma ci sono stati degli intoppi economici (come sempre in Italia).
La nostra pensione, invece, è situata in via Roberto, una parallela di viale Italia e si chiama Hotel Garden. Tutto sommato è un albergo abbastanza economico, pulito, con stanze comode e il cibo discreto e abbondante. La colazione è la classica italiana con brioche, capuccino, panini con burro e marmellata. Purtroppo l’hotel si trova vicinissimo all’Aurelia e di notte il rumore può essere fastidioso. Il gestore è un’energica signora sulla sessantina, aiutata dai suoi genitori, che sembra burbera, ma basta chiacchierarci insieme per scoprire il contrario; unico neo: accetta solo contanti (il buon intenditore intenda…).
Nelle vicinanze di Bordighera si possono acquistare belle piante d’appartamento o da esterno a buon prezzo: d’altronde siamo sulla rivieria dei fiori! Un indirizzo tra i tanti? Vivaio Country Cactus, via Braie 236 a Camporosso, appena usciti da Bordighera verso Ventimiglia.

PRINCIPATO DI MONACO
Con l’occasione di trascorrere due giorni in provincia di Imperia abbiamo pensato di andare a visitare il Principato di Monaco. Avevo già visitato Monaco e Montecarlo sempre sette anni fa e tornarci a respirare l’odore del denaro fa sempre una certo effetto. Se siete già vicini al confine, conviene percorre la statale da Ventimiglia, attraversando Balzi Rossi fino a Mentone per poi riprendere l’autostrada A8 (si tratta solo di pochi kilometri all’uscita Montecarlo), per evitare il costoso pedaggio in Italia prima di entrare in Francia. Usciti dall’A8 bisogna prestare attenzione alle indicazioni per Montecarlo, perché anche qui le indicazioni sono scarse. Una volta iniziata la discesa verso la città monegasca è opportuno trovare subito un posteggio. Il traffico e le strade strette mettono a dura prova la frizione della vostra auto (e anche la pazienza). Inoltre più scendete verso il porto più troverete solo posteggi a pagamento. Il consiglio che vi dò è di parcheggiare a monte e poi farsela a piedi, tanto il principato di Monaco è molto piccolo.
Montecarlo non è molto attraente a parte il Casinò dell’Opera (progettato da Garnier che ha costruito il teatro dell’Opera di Parigi) e quello che vi è subito intorno (Hotel de Paris con ricamo di Lamborghini, Ferrari e Roll Royce). Diciamo che è un ammasso di palazzoni moderni che coprono quelli più vecchi, ma in stile liberty. Il rumore del traffico è molto fastidioso, ma quando iniziate la salita verso la città vecchia, Monaco, tutto cambia: c’è più verde e più silenzio; sicuramente la parte turistica è proprio questa. Arrivati nella piazzetta principale date un’occhiata alle guardie (carabinieri) del palazzo e se sono le 11.55 rimanete ad assistere al cambio della guardia. Visitate gli appartamenti dei principi al costo di 8 euro (sette annia fa le audioguide erano comprese nel prezzo del biglietto). Purtroppo non abbiamo potuto fare questa visita perché il palazzo è aperto ai turisti solo dal 1° aprile. Quindi ci siamo recati alla cattedrale in cui sono sepolti i principi: c’è coda perché tutti si fermano a fotografare le tombe di Grace Kelly e di Ranieri III. All’interno della chiesa si può notare che hanno restaurato l’organo: più che restaurato è stato sostituito con un nuovissimo organo di fabbricazione olandese, che fa a pugni con le decorazioni della cattedrale. Usciti da qui si può raggiungere il magnifico museo oceanografico voluto dal principe Alberto I. E’ davvero interessante, soprattutto il piano sotterraneo con gli acquari. Sulla terrazza, invece, si pùo ammirare il panorama. Il biglietto è costoso, ma ne vale sicuramente la pena.
Nella nostra pensione a Bordighera abbiamo trovato un opuscolo dedicato al principato di Monaco con tutti gli sconti per i musei, fino a 37 euro di sconto! Ci sono molti altri musei, ma questi, secondo noi, sono quelli più importanti nel Principato di Moncaco. Infine sulle stradine di Monaco sono presenti molti ristoranti, bar e negozi di souvenir. Per mangiare vi consiglio di tornare al porto, di valutare i prezzi dei vari chioschi (fate attenzione: un semplicissimo e piccolo toast vi può costare 4 euro, un caffé 2 euro), per poi precipitarvi al supermarket del Casinò (con costi più accessibili), sempre davanti al porto, sotto i portici. Un ultimo giro di shopping, se così si può dire, lo abbiamo fatto al centro commerciale Metropole in cui sono presenti negozi con marchi molto prestigiosi. In auto potete sintonizzare la radio sui canali RAI e ovviamente su Radio Montecarlo.
Per informazioni, vedi la sezione Links.

Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento, contattaci per ottenere il tuo account

© 2024 Ci Sono Stato. All RIGHTS RESERVED. | Privacy Policy | Cookie Policy