I miei quattro giorni a Dublino

Una breve ma intensissima visita a una delle più intriganti capitali europee

Mio marito due mesi fa torna a casa e mi dice che per lavoro deve andare a Dublino… io, da brava mogliettina devota, non potevo mica farlo andare da solo, no?
Quindi eccomi alla ricerca dell’alloggio: la scelta cade, dopo lunghe osservazioni delle reviews online, sull’ELIZA LODGE, che ha camere con una splendida vista sul fiume Liffey, sulle Four Courts e sull’Half Penny Bridge… in pratica la miglior vista che si può avere in città!
Presi i biglietti AERLINGUS a 72 euro andata e ritorno (spesona!) eccoci pronti a partire!
Itinerario
8 Novembre 2006
Partiamo all’alba, anzi prima, col treno che da Genova porta a Milano centrale, e da lì col bus della StarFly raggiungiamo Linate; a parte la buffa novità di girare con sacchetti trasparenti in cui tutti vedono che hai dentro, tutto va normalmente. Il volo è in orario, e già dall’aereo il primo mio commento sull’Irlanda è: “Mamma mia quanto è verde! Avevano ragione! Mai vista erba così verde!”
Fuori dall’aeroporto alla fermata numero 5, saliamo sul comodo e puntuale Aircoach - 12 euro andata e ritorno - è l’unico bus che fa servizio 24 ore su 24, gli altri ad es. l’Airlink non ci sono la mattina presto) e raggiungiamo finalmente Dublino città.
Prendiamo possesso della nostra camera: la vista è ancor più bella di come mi aspettavo! L’hotel è nel Temple Bar, nel centro che più centro non si può, esattamente davanti al Millennium Bridge, quindi ad un passo da tutto!
Alle 15 usciamo ed iniziamo finalmente a girare; mi ero già abbondantemente documentata (e chi mi conosce non stenta a crederlo…) e nel mio programma la prima cosa era la visita alla Guinness Storehouse, siamo o non siamo a Dublino?
Andiamo a piedi e arriviamo in una ventina di minuti; avevo già preso i biglietti sul sito (ingresso scontato per studenti 9.50 euro), la comodità sta nell’evitare le eventuali file, i biglietti così comprati valgono un anno dalla data di acquisto, non si prenota per un giorno preciso. I biglietti comprendono un piccolo ricordo chiamato “la Goccia di Guinness” ed una pinta di birra “in regalo” al Gravity bar.
La visita devo ammettere che ci delude molto: sono 7 piani di nulla o quasi, solo tanti pannelli da leggere, non si vede come realmente si fabbrica la birra. Diciamo che vale solo per salire su al Gravity Bar e vedere il panorama, quindi andateci come noi verso il tramonto.
Tornati verso il centro facciamo il nostro primo giro nel Temple Bar, cercando un posto per la cena e ci accorgiamo subito di una cosa: nonostante sia serata infrasettimanale, per trovare posto bisogna prenotare! Facciamo tesoro si questa “scoperta” per le sere future, e per la nostra prima cena dublinese ci “accontentiamo“ di andare in un locale molto carino tutto anni ’50 chiamato Eddie Rocket's (il locale dove siamo andati noi è in Dame Street, ma c’è anche all’inizio di O’Connell) dove mangiamo un mega hamburger (di quelli veri, non tipo Mcdonald's!) con patatine al formaggio: che buono tutto quel cheddar sopra!
Subito dopo cena facciamo una cosa a cui tenevo tanto: andiamo a vedere lo spettacolo di musica e danze irlandesi tradizionali nel pub dell’hotel Arlington (è accanto all’O’Connell Bridge, lo riconoscete perché ha un neon blu sulla facciata). L’avevo scovato online, cercando info su dove poter vedere dal vivo la “step dance”, la danza in cui i ballerini “saltellano” tenendo le gambe rigide rigide. Per lo spettacolo non c’è biglietto d’ingresso né consumazione obbligatoria, si può prenotare la cena, così che si ha il tavolo davanti al palco, oppure si fa come noi che siamo andati lì solo per lo spettacolo (abbiamo preso una birra piccola ed una coca cola e abbiamo speso 5.50 euro in due). Lo spettacolo consiste in un gruppo molto bravo che fa musica tradizionale, e poi in circa 30 minuti di spettacolo di danza tradizionale del gruppo Celtic Rhythm Dancers.
E’ un posto da turisti, ovvio, ma lo spettacolo è proprio carino!

9 Novembre 2006
Dopo una gran bella colazione con vista sul Millennium Bridge (colazione che per mio marito è ovviamente un full Irish breakfast con salsicce ed altre “leccornie”) andiamo subito a visitare il Dublin Castle. Essendo un palazzo di Stato c’è la visita guidata obbligatoria. La visita dura circa un'ora ed è molto interessante, si visitano gli appartamenti di stato e l’unica parte antica rimasta del castello. Curiosità: il castello andò totalmente distrutto a causa di un incendio scoppiato durante un party del giovane figlio del re. Il re infatti dovendo andare in vacanza per un mese, lasciò la reggenza al figlio ventenne che lasciato solo a casa, come ogni bravo figliolo, decise di tenere una festa durante la quale cadde, non si sa come, una candela che appiccò l’incendio. Che storia, molto Irish!
Dopo questa visita ci dirigiamo, visto che mio marito doveva lavorare lì nel pomeriggio, al Trinity College. Ci avviamo passando per il lungofiume, e poi passiamo in College Green dove c’è la statua di Molly Malone a cui scattiamo ovviamente una foto col simpatico signore che suona lì davanti.
Lasciato al lavoro il maritino, mi dedico alla cultura andando a vedere lì nel Trinity College il Book of Kells (biglietto per studenti 7 euro), uno splendido manoscritto dell’800 (notare, non 1800!) e la meravigliosa Long Room. Che splendore quei libri antichi! E che commozione trovarmi davanti la prima edizione della Divina Commedia! Faccio poi un giretto per il Trinity College, splendido, ho pure avuto la fortuna di capitare durante una giornata di lauree quindi ci sono in giro tutti gli studenti con toga, ermellino e cappellino!
Uscita dal Trinity College mi dirigo in Grafton Street, una delle strade più famose di Dublino, piena di negozi e già addobbata per Natale (si festeggia dal 16 Novembre sino al 16 Gennaio! Tutti i negozi sono già pieni di alberi, babbi natale...) e poi vado allo Stephen’s Green Shopping Centre, che è molto bello soprattutto dal punto di vista architettonico. Pranzo al suo interno, in uno dei tanti punti di ristoro con una bella vista sul parco di St. Stephen’s Green.
Decido di proseguire verso la mia prossima meta passando dentro al parco, poi faccio una deviazione in Merrion Street Upper, dove vedo il Palazzo del Parlamento e poi finalmente arrivo in Merrion Square: la mia meta è all’incrocio con Fitzwilliam Street Lower, ed è il Number 29 (biglietto per studenti 2 euro) che è il museo georgiano, in pratica è una casa georgiana rimasta intatta. Anche qui c’è la visita guidata obbligatoria (a me è toccato un simpatico vecchietto tutto vestito “verde Irlanda” che appena ha saputo che ero italiana ha cercato di dire le poche parole che conosceva nella nostra lingua), la visita dura circa un'ora e rende bene l’idea di come era la vita a quei tempi. Adoro durante i miei viaggi scovare i posti fuori dalla grande massa di turisti!
Uscita dal museo e tornata nel terzo millennio, attraverso Merrion Square e vado a “fare un saluto” al monumento dedicato a Oscar Wilde (che è proprio lì all’angolo tra Merrion Square North e Merrion Sq. West) , ed entro alla National Gallery, che di Giovedì chiude alle 20.15 (ne approfitto per dirvi che tutto a Dublino, negozi, musei ecc. chiude al massimo alle 18! Quindi fatevi bene i vostri “piani d’attacco” ok? )
A questo punto si è fatta l’ora di incontrare mio marito, così lo vado a prendere al Trinity College, dove lo trovo con dei colleghi che ci invitano a prendere un aperetivo con dei loro amici: l’appuntamento è praticamente davanti al nostro hotel, alla ”Taverna di bacco”! Sì, perché a Dublino va di moda l’Italiano… tutti vanno a bere vino, mangiare mortadella, salumi e formaggi Italiani, così mi ritrovo a Dublino a bere un limoncino e a mangiare salame Milano e mortadella. Chi l’avrebbe mai detto!
La cena di stasera è organizzata dal gruppo di lavoro di mio marito: ci portano al ristorante indonesiano Chameleon Restaurant (è nel Temple Bar in Lower Fownes Street) dove hanno riservato una splendida e suggestiva sala solo per noi, la opium room, con cuscini per terra e tavoli bassi e dove abbiamo mangiato bene davvero… anche se non l’avrei mai detto!

10 Novembre 2006
Oggi mio marito lavora la mattina, perciò ci dirigiamo subito verso il Trinity College, ma allunghiamo un po’ il percorso passando davanti alla Custom House e raggiungendo Windmill Lane per vedere (da fuori) gli Studios dove gli U2 registrano i loro dischi; lì c’è anche The Wall, il muro su cui i fans scrivono i loro messaggi, che più che tutto sono graffiti. Sinceramente mi credevo di trovare qualcosa di più, qualcosa di più “toccante”; inoltre, complice forse l’ora mattiniera, anche la zona è bruttina quindi The Wall non vale la camminata a meno di essere veri U2 - fans. (in tal caso consultate questa U2 Dublin guide: www.atu2.com/dublin).
Dal Trinity inizio la mia camminata solitaria. Oggi la mia meta è la Northern side del Liffey, quindi vado in O’Connell Street, la via principale di Dublino, che si riconosce anche per il monumento a O’Connell che è posto all’inizio della strada. A metà di questa larga e trafficata strada si trova l’ edificio del GPO (General Post Office) sul cui colonnato si possono ancora vedere i segni delle pallottole sparate durante la rivoluzione del 1916. Esattamente davanti al GPO c’è l’altissimo Millennium Spire (120 metri), eretto per celebrare il nuovo millennio, anche se in ritardo… visto che è stato inaugurato nel 2003.
Attraversata O’Connell Street e passando sotto lo Spire, imbocco Earl Street (che poi diventa Talbot Street), che è una via piena di negozi tra cui il Bonavox, da cui Bono degli U2 ha preso il nome. Giro in Marlborough street per visitare St. Mary’s Cathedral, ma non è un granchè; così torno in O’Connell, e passo sotto il Gresham Hotel.
Raggiungo il Rotonda Hospital, prima clinica ostetrica aperta in Europa nel 1745, e poi costeggio il Giardino della Rimembranza sinchè non raggiungo il Dublin Writers Museum (ingresso studenti 5.70 euro), piccolo museo, ma interessante e con un bel salone georgiano decorato al piano superiore.
Praticamente accanto c’è la Hugh Lane Dublin City Gallery, faccio un bel giro soffermandomi principalmente sulle opere degli impressionisti, e poi visito lo studio di Francis Bacon che è stato totalmente acquistato e ricostruito all’interno del museo (ingresso gratuito sia al museo che allo studio): è strano vedere in che razza di ambiente Bacon riusciva a dipingere!
Vista l’ora, inizio a tornare verso il centro, passando per Moore Street dove ci sono parecchie bancarelle di frutta e verdura e tantissimi negozi “Tutto a 2 euro” in cui ovviamente faccio qualche acquisto. Ho appuntamento dal GPO per pranzare con mio marito: andiamo a colpo sicuro (grazie ai miei studi pre-viaggio) visto che ad un passo (in Abbey Street Middle, ma l’ingresso principale è in Liffey Street) c’è un’entrata dell’Epicurean Food Hall in cui ci sono tanti ristoranti che vanno dall’italiano al messicano, all’orientale, al classico fish and chips: noi optiamo per quest’ultimo visto che è la succursale del più famoso fish and chips di Dublino: Leo Burdock’s (il negozio principale è in Werburgh Str., vicino alla Christchurch Cathedral).
Nel pomeriggio andiamo a visitare per prima cosa Dublinia visto che chiude alle 15 e visto che lì si può fare il biglietto cumulativo anche per la Cattedrale (per studenti 7.50 euro in totale). Dublinia è una classica cosa da turisti, ma è simpatica, specialmente se avete bambini. In essa viene descritta la Dublino medioevale ed il tempo dei Vichinghi. Da Dublinia (e precisamente dallo shop), attraversando il bellissimo arco che unisce i due edifici si passa direttamente alla Christchurch Cathedral. La visita alla Christchurch Cathedral è interessante, soprattutto grazie all’aiuto del foglietto informativo che danno all’ingresso, e comprende anche la grande cripta (notate, vicino alla scala che porta alla cripta, il “gatto ed il topo”).
Da lì raggiungiamo in 5 minuti St. Patrick’s Cathedral (biglietto studenti 4 euro) che è la cattedrale nazionale dell’Irlanda protestante: la cattedrale è molto bella e vi si può anche vedere la tomba di Jonathan Swift.
Continuando in St. Patrick Close, si trova un piccolo cancello di ferro battuto: è l’entrata alla Marsh Library (ingresso studenti 1.50 euro), la prima biblioteca costruita in Irlanda. Anch’essa è un piccolo gioiellino, che spesso viene ignorato.
A questi punto torniamo verso il centro passando per Aungier Street, tipica strada irlandese, in cui c’è l’ostello (ancora attivo e molto conosciuto) in cui andava mio marito da ragazzino, e poi deviamo così da raggiungere Grafton Street per vederla con le vetrine natalizie tutte illuminate. Facciamo un rapido giro al Powerscourt Townhouse, un grande magazzino chic che occupa un famoso palazzo antico, e poi passando davanti allo splendido edificio della Bank of Ireland torniamo all’hotel per prepararci per cena.
Nel pomeriggio avevamo prenotato al Gallagher’s Boxty House, così da assaggiare un po’ di cucina irlandese. La scelta si è rivelata ottima, tanto che ci torneremo anche la sera seguente! Il boxty, piatto tipico di Dublino simile ad una crèpe, è divino! Soprattutto il chicken and leek boxty. Il chilli boxty era invece un po’ tanto… ma proprio tanto piccante! Non mi scorderò mai il warm chocolate pudding che ho preso come dessert, per una golosa come me è un paradiso!
Post cena facciamo l’ormai consueto giro per il Temple Bar ascoltando i vari musicisti di strada, e poi nanna… stravolti come al solito.

11 Novembre 2006
Ultimo giorno a Dublino: usciamo dall’hotel,attraversiamo il Millennium Bridge e andiamo a prendere alla stazione Jervis la LUAS, il tram moderno, per raggiungere Smithfield, dove visiteremo la Jameson Distillery (biglietto studenti 7 euro). Prendiamo la LUAS più per provarla che per reale necessità visto che in una ventina di minuti a piedi saremmo arrivati. I biglietti della LUAS si fanno alle macchinette automatiche che ci sono ad ogni fermata.
Raggiunta Smithfield andiamo alla distilleria del famoso Whiskey (sì, whiskey con la E, è così che si scrive il whiskey irlandese). C’è la vista guidata obbligatoria, così ci spiegano bene come si fa il whiskey! Un’ora passa in fretta, e la visita si conclude col bicchiere di whiskey che ci viene offerto.
Saliamo poi sul Chimney, un ascensore panoramico che è proprio dietro alla Jameson Distillery: i biglietti si comprano nella hall dell'hotel accanto all'ascensore.
La vista è bella, noi abbiamo avuto pure la fortuna di avere una giornata soleggiata quindi siamo riusciti ad avere davvero un bel panorama (anche se non è quello visto da noi potete vedere il panorama al link sottostante "Dublino a 360°").
Proseguiamo verso la St. Michan’s Church, famosa non tanto per la chiesa in sé (in cui potete anche non entrare, visto che non vi perdete nulla), ma per le cripte sotterranee (entrata 3 euro). La guida è uno spettacolo! Buffo e simpatico, ci racconta con passione la storia delle cripte e delle MUMMIE che ci sono all’interno! Già l’entrata nella prima cripta ci doveva far capire che sarebbe stata un’esperienza che non scorderemo facilmente… infatti si entra attraverso una “botola” stretta e con una ripida scaletta scivolosa, e ci si ritrova in un tunnel sotterraneo pieno di ragnatele su cui si aprono varie camere piene di bare. In una ci sono quattro bare aperte con le “famose” mummie… la guida - attore ci racconta la loro storia (non sono state imbalsamate, ma sono state le particolari condizioni microclimatiche a conservarle) e poi… colpo di scena… dice che se vogliamo possiamo toccare il Crociato alto 2 metri e 20! Alcuni del gruppo (tra cui mio marito) sono un po’ titubanti e schifati all’idea di toccarlo,ma io non ci penso un secondo e seguo subito la guida: quando mai mi ricapiterà nella vita di poter toccare una mummia e per di più quella di un vero Crociato?
Usciti dalle cripte andiamo verso le Four Courts, il bell’edificio con la cupola che vediamo dalla nostra stanza, scattiamo le foto di rito e attraversiamo il fiume, raggiungendo la St. Audoen’s Church che ha accanto una parte delle antiche mura della città. Proseguiamo il nostro “percorso ad anello” andando in Bridge Street Lower dove c’è il più vecchio pub d’Irlanda (nb: in Irlanda si dice pUb con la U, non “pab”), The Brazen Head, dove pranziamo riscaldati dal fuoco acceso nel camino. Ci godiamo il nostro pranzo in quell’ambiente così affascinante e poi ci rimettiamo in moto.
Prendiamo la LUAS sino a Connolly Station (ultima fermata) dove cambiamo e prendiamo la DART, il treno che da Dublino porta in varie località della costa e della campagna. La nostra meta è Howth, un piccolo villaggio sulla costa, precisamente su un promontorio che delimita la baia di Dublino. Decidiamo di fare questa “scampagnata” per avere un’idea della vera Irlanda, visto che Dublino è una città e che quindi non mostra come è il resto del paese.
Howth è un grazioso paesino, ma purtroppo la giornata è nuvolosa e con un vento tale da riuscire a spostarci mentre camminiamo sul molo! Irriducibili però arriviamo sino al bel faro bianco e rosso per goderci la vista sull’isoletta davanti e per vedere il villaggio dal mare. Ci dirigiamo poi verso il vero “village”, che ha la classica chiesa diroccata da cartolina, la torretta rotonda e i negozi con le vetrine di legno colorate; dalla torretta si vede il panorama sulle scogliere. È proprio vero, in Irlanda l’erba (verdissima!) arriva sino al mare!
Torniamo in città e andiamo a prepararci per la nostra ultima serata dublinese; la cena è di nuovo al Gallagher’s Boxty House: questa sera abbiamo la fortuna di avere un tavolo accanto alla vetrata che dà sul Temple Bar (tavolo in condivisione con una coppia di Sudafricani arrivati, insieme a non so quanti altri supporters, per il match di rugby che si è tenuto oggi), quindi la nostra ottima cena è stata anche “condita” da un divertente “people sightseen”. È sabato sera è c’è veramente un sacco di gente, tra cui almeno una decina di gruppi di ragazze che festeggiano degli addii al nubilato travestendosi nei modi più strani: girano diavoletti, infermierine, suore, coniglietti… ci divertiamo un sacco a guardarle attraverso al vetro come fossero (o fossimo?) in un acquario.
Ma purtroppo è l’ora di andare a dormire, domani mattina dobbiamo prendere l’Aircoach delle 4.30…

12 Novembre 2006
Alle 4.00 del mattino, dopo sole 4 ore di sonno, usciamo dall’hotel e ci dirigiamo con i nostri bagagli alla fermata dell’Aircoach. In giro c’è tantissima gente: io sono un po’ stranita pensando che “loro stanno ancora vivendo ieri, ed io già il giorno dopo”… ma è la verità, la gente sta iniziando a tornare a casa dopo il sabato sera, siamo noi quelli che sono già tornati in hotel, hanno dormito e si sono già rialzati!
In mezz’oretta siamo all’aeroporto, da dove però partiamo progettando per il futuro un bel fly and drive in giro per l’Irlanda!

12 commenti in “I miei quattro giorni a Dublino
  1. Avatar commento
    Lo Staff
    05/09/2011 18:12

    Consigliamo anche noi il Forum, uno strumento molto più flessibile e immediato rispetto ai resoconti: questi possono risalire a qualche anno fa e comprensibilmente gli autori possono non essere aggiornatissimi.

  2. Avatar commento
    valya
    05/09/2011 17:37

    ciao stefy, grazie per i complimenti. purtroppo però tutto quello che potevo dire al riguardo l'ho scritto nel diario ... anche perchè dopo un po' di anni mica mi posso ricordare tutto! se ti vengono in mente domande specifiche chiedi nel forum di cisonostato, così se non riesco a rispondere io, ci sarà di sicuro qualcun altro che viene in soccorso! ciao e buon viaggio

  3. Avatar commento
    Stefy
    05/09/2011 15:50

    ciao =) ho letto il tuo viaggio e l'ho trovato molto bello ma soprattutto organizzato in ogni minimo dettaglio =) mi chiedevo,siccome dovrei andarci anche io col mio ragazzo...ed è il primo viaggio che organizzeremo,non è che postresti darci qualche altra dritta?grazie mille in anticipo!!!

  4. Avatar commento
    tecercheno
    19/01/2010 15:34

    meraviglioso vale ti fa venire voglia di mollare tutto e andare. stupendamente meraviglioso. katia

  5. Avatar commento
    valya
    27/05/2009 11:40

    grazie a tutti per i complimenti ed i ringraziamenti! buoni viaggi!

  6. Avatar commento
    Andrea & Mara
    10/05/2009 17:27

    Il tuo"diario" c'è stato di grande aiuto e ci ha fatto scoprire Howth, un paesino che ha catturato cosi tanto la nostra attenzione da riprommetterci di tornare quanto prima sulle sue scogliere. Il BOXTY è fantastico...soprattutto il "Gaelic"...avevamo le papille gustative in trionfo!!!! Grazie ancora e buon viaggio :O)

  7. Avatar commento
    Antonella
    11/03/2009 14:29

    Il tuo entusiasmo è contagioso...! Grazie per le 'dritte', vado a Dublin il prossimo martedì per St. Patrick, non vedo l'ora!!!

  8. Avatar commento
    nljcuo yejqwsixl
    24/08/2007 15:07

    bjxegy letbs zrnh jkuhfwmvd pabjyg kirt coqi

  9. Avatar commento
    wheelsofire
    09/08/2007 02:05

    Come fratello maggiore dell proprietario di Gallagher's Boxty House,le rinngrazio per le parole bei,ed siamo felice che avete trovato il'crack' irlandese con noi. Boxty non e da Dublino,ma della campagna di Leitrim,da dove vengano noi. Abbiamoo anche vissuti anni nei Caribe e Venezuela,Spagna e l'Italia. Speriamo da rivederci.Spero d'avere non fatto troppo male la bella lingua. Non ho piu la pratica!

  10. Avatar commento
    valya
    16/01/2007 14:16

    sono felice ti sia stato utile!!

  11. Avatar commento
    Silippo
    15/01/2007 14:29

    Grazie per l'aiuto...il tuo racconto è stato veramente utile!!! Peccato che il viaggio sia durato poco!!!

  12. Avatar commento
    silviaf26
    09/01/2007 09:09

    ottimo spunto per il mio viaggio a Dublino ad aprile. Grazie mille anche per gli utili link!

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