La Tunisia in camper

Un mese da La Spezia al Paese maghrebino e ritorno

Itinerario
La Spezia VENERDI 11/09
Ore 10.00 raduno all’area di servizio Magra Ovest di Sarzana e partenza. La sosta pranzo, dalle ore 12.00 alle ore 13.30 presso la pineta di marina di Castagneto Carducci subito dopo il parco giochi CAVALLINO MATTO, uscita superstrada Donoratico. Al porto di Civitavecchia bisogna esserci alle ore 17,00 o poco prima (km 337 da La Spezia), arrivati al bivio SS/1 Aurelia con la A/12 si segue Civitavecchia a DX, poi si segue la segnaletica porto imbarchi fino al suo ingresso riconoscibile dai caselli tipo autostrada, alla rotonda a DX, nei pressi del terminal alla rotonda a SX, subito dopo si parcheggia sulla DX. Qui togliamo C. B. e antenne, si fa il check-in presso il vicino terminal “AUTOSTRADE DEL MARE” dove consegniamo i biglietti inviati online da GNV, c/a 10 giorni prima dalla data di partenza, per ricevere in sostituzione 4 tagliandi per le persone (2 a persona) e 2 per il camper insieme ad un cartello con scritto TUNISI da esporre sul parabrezza, poi ci si avvia, in coda, nelle corsie per l’imbarco guidati dal personale locale. La nostra M/nave è la “Tenacia” (nuova del 2008 e fa anche Open Deck) della compagnia Grimaldi GRANDI NAVI VELOCI S.p.A., si arriva al controllo passaporti della polizia Italiana, tenere a portata di mano le marche da attaccare e annullare se richieste, il libretto di circolazione ed eventuale certificato di possesso per la verifica della proprietà dell’automezzo. Passato il controllo polizia, prima di salire in nave, vengono ritirati due tagliandi per le persone (1 a persona) e uno del mezzo (l’altro viene messo sotto il tergicristallo). All’imbarco il camper deve avere il pieno di acqua e gas mentre il pieno di gasolio verrà fatto in Tunisia perché costa meno. A parte l’open deck, a bordo non esiste la possibilità di allacciarsi alla 220/V quindi regolarsi in merito. Appena sistemati i camper nel garage della nave, ricordarsi di prendere tutto ciò che occorre per la permanenza delle 24 ore di navigazione perche in seguito non sarà possibile entrare nel garage, tranne nella sosta per sbarco imbarco di Palermo (tempo dalle 3 alle 5/6 ore dipende dalla nostra polizia di frontiera e da quanti Tunisini rientrano). Oltre alle cose personali che si devono portare a bordo per questo periodo, una notte e un giorno, sono indispensabili i passaporti e il libretto di circolazione per la compilazione dei moduli, distribuiti a bordo nave, da consegnare alla frontiera Tunisina, quello bianco per le persone, uno ciascuno, è in doppia copia su pagina unica, mentre per il camper sono due, uno tutto bianco e uno con scritta celestina. Alla reception nave, si presentano i due tagliandi per le persone, ricevuti al check-in, e si ritirano i pass delle rispettive cabine dove portiamo i nostri bagagli a mano. L’orario di partenza della nave era per le ore 20,00 ma abbiamo un ritardo di un’ora quindi partiamo alle 21. Noi ci siamo organizzati per una cenetta fredda, al self service della nave, portata dal camper.

SABATO 12/09
Durante la navigazione, dopo che la reception ha distribuito gli appositi moduli per la frontiera (avvisano loro quando sono disponibili), si passa alla fase della loro compilazione e successivamente al riepilogo della prassi di sbarco che era previsto per le ore 20, ma essendo ancora nel periodo del RAMADAM, quindi la polizia di frontiera Tunisina è impegnata a consumare la cena, rimaniamo in rada fino alle ore 22 (Italiane in Tunisia sono le ore 21 aggiornare gli orologi). Si cena a bordo nave al self-service (25/35 euro circa 2P) prima di affrontare la successiva burocrazia di frontiera che può richiede (siamo 8 camper e 16 persone) da 30 minuti a circa due ore di tempo consentendoci, dopo essere usciti dal cancello del varco doganale, la sosta al parcheggio convenuto ad un orario piuttosto avanzato.
Allo sbarco si viene indirizzati verso corsie parallele sotto a delle tettoie dove in fondo ci sono dei box con funzionari adibiti alla registrazione d’ingresso delle persone in Tunisia. Arrivato il nostro turno, con il mezzo a fianco del gabbiotto/box, scende solo l’autista con i due passaporti, i moduli in doppia copia delle persone e quello bianco del mezzo, si danno al funzionario che, dopo la registrazione fatta al computer con lettura ottica, trattiene una copia dei moduli restituendo le altre, due delle persone e quello del mezzo, vidimate sul retro insieme ai passaporti anch’essi vidimati con apposito timbro/visto d’ingresso (La copia dei moduli della persona alcune volte non la restituiscono ma non è indispensabile, è invece da verificare il visto sui passaporti e sul modulo del mezzo). Si risale in macchina e si segue il flusso per arrivare al box della registrazione degli automezzi (in questo frangente, visto che si forma una breve coda, le donne con il loro passaporto (non sempre lo chiedono), vanno all’ufficio cambio valuta che è nei pressi lungo una corsia (è sempre aperto quando arrivano le navi), per prelevare i primi DT, è consigliato un primo cambio di 500 € = 943 DT (dinari), conservare la ricevuta per eventuale conversione all’uscita dalla Tunisia da DT a €. Dopo la fase di registrazione delle persone e prima di quella dell’automezzo, un doganiere effettua un controllo (fare tutto ciò che chiede con massima e cordiale disponibilità verso queste semplici formalità) e nel modulo celestino relativo all’automezzo, scrive sul retro l’avvenuto controllo (a noi un factotum ha chiesto una piccola offerta per evitare la dogana, non è obbligatorio ma se capita, si consiglia un souvenir all’Italiana di 5 € a camper). Sempre il conducente munito del suo passaporto, del libretto di circolazione, carta verde valida per la Tunisia, e i due moduli del camper già compilati, dalla coda, quando arriva il proprio turno, li consegnano ai funzionari nel gabbiotto/box preposti alla registrazione degli autoveicoli.
Dopo una prima registrazione con un operatore si passa all’altro operatore che a fine registrazione riconsegna tutti i documenti, passaporto, libretto, carta verde, compreso i due nuovi moduli verdi che escono dalla stampante in sostituzione di quelli da noi consegnati che trattengono. Attenzione, si deve attendere la consegna di questi moduli verdi, non dimenticateli, perché la stampante è lenta e i moduli escono dopo che l’operatore ha restituito i documenti quindi il primo istinto è quello di andarsene subito, questi moduli sono importanti perché uno lo ritirano prima di uscire dal cancello del varco doganale mentre l’altra copia è indispensabile al ritorno per far uscire il mezzo dalla Tunisia. Se il conducente non è il proprietario del mezzo e il proprietario non fa parte dell’equipaggio occorre una delega del proprietario.
Usciti da uno dei due cancelli dell’area doganale GARE MARITTIME conosciuto come porto de La Goulette, siamo ufficialmente in Tunisia. Il varco di uscita nord si trova a fianco della rampa che porta al Terminal/stazione marittima, se si esce da qui, girare a DX poi subito a SX e ancora alla prima a SX, si prosegue per 2/300 metri oltrepassando una caserma con un bel parcheggio sterrato ma riservato e ubicato sul lato DX, fino ad una rotonda con ravvicinata una seconda rotonda dove si nota già, a SX, il parcheggio asfaltato condiviso da bilancini/tir senza motrice in sosta. Questo parcheggio, oltre ad essere il nostro punto di ritrovo in caso di una provvisoria separazione, è dove abbiamo fatto la nostra prima sosta notte in Tunisia. Il secondo cancello di uscita più a sud, ha un percorso praticamente diretto alle due rotonde e quindi al solito parcheggio del punto d’incontro e di sosta descritto sopra. Qui troviamo il tempo necessario per rimontare i nostri C. B. ed eventuali antenne.

Notizie pratiche. La moneta della Tunisia è il Dinaro (DT), il cambio nel periodo del nostro viaggio SET/OTT 2009 per un euro era di 1,886 dinari allo sbarco e 1,848 a Tozeur. La carta moneta è composta da valori di 5, 10, 20, 30 e 50 DT mentre il metallo moneta è diviso in millesimi con pezzi da 5, 10, 20, 50, 100, 500 di color ottone mentre quello da mezzo dinaro e da un dinaro sono bianchi tipo nichelati. Telefono: per chiamare dalla Tunisia un numero di cellulare in Italia comporre 0039 seguito dal numero del cellulare, per chiamare dalla Tunisia un numero fisso in Italia comporre 0039 seguito da 0187 (prefisso della Spezia) e il numero del telefono di chi si vuol chiamare. Per chiamare dall’Italia la Tunisia comporre il prefisso 00216 seguito dal numero completo del cellulare o dal fisso.

DOMENICA 13/09
Lasciato il parcheggio del porto La Goulette, abbiamo fatto il primo rifornimento di gasolio al vicino distributore Oilybia che si trova a circa 500 metri dal parcheggio direzione Tunisi, subito dopo un’antica porta e un cavallo con cavaliere ubicati al centro delle corsie (Ci sono due tipi di gasolio, quello chiamato 50 è più caro ma migliore per i moderni propulsori e in media costa Dt 1,100 pari a meno di 65 centesimi di euro). Percorriamo i 10 km che ci separano da Tunisi nel diritto vialone che passa tra i due specchi di acque del Lake Tunis. Arrivati in fondo a questo vialone con al centro un grande marciapiede, siamo in Ave Habib Bourguiba. Come riferimento abbiamo a SX la stazione Tunis-Marine della TGM (tra le molte linee, una metro collega Tunisi a Cartagine, Sidi Bou Said e La Marsa) mentre davanti, in bella vista a circa 400 metri, la torre con orologio di piazza 7 Novembre. Al semaforo del primo incrocio (occhio ai lavori in corso), con in alto una strada sopraelevata, giriamo a DX seguendo l’indicazione Bizerte (66 km) con la RN/8 e A/4 che per il primo tratto sono in comune poi, all’uscita da Tunisi, si deve scegliere se fare la nazionale o prendere l’autostrada A/4, a pedaggio, che arriva alla porta di Bizerte. In questo tratto di autostrada, uscita Utica (costo 0,900 DT, si da 1 DT, danno 100 millesimi di resto), o direttamente dalla nazionale nei pressi di questo casello, si segnala il supermercato GEANT e alla grande rotonda le indicazioni per Utica dove c’è il sito archeologico Fenicio/Romano di questa località (34 km da Tunisi) distante circa due km dal paese. Si raggiungibile in camper direttamente dalla RN/8, ci sono le chiare indicazioni a DX, è munito di un bel parcheggio, l’ingresso è di 4 DT a persona e 1 DT per tele/fotocamera. Tornati alla RN/8, a DX direzione Bizerte, quando la RN/8 incrocia con un cavalcavia la A/4, dopo circa un km, c’è la deviazione a DX per Ras Jebel e le altre località, Raf-Raf (è bella ma c’è pochissimo parcheggio) , Ghar el-Melh (sul porto, avvisando la locale polizia, è possibile la sosta notte) e infine Sidi Alì el-Mekki dove abbiamo pranzato, fatto bagni e trascorso la notte sulla sabbia battuta a pochi metri dallo splendido mare (fritture miste, pesce fresco al “restaurant Cap Farina” e nei pressi un rustico localino dove con meno di 10 DT si mangiano del succulenti pesci alla griglia, orate, branzini etc). Un km prima di arrivare a questa località circondata da mura e con l’ingresso della porta ad arco, c’è un rettilineo con a DX un sterrato di ghiaia direttamente vista mare utile per una breve sosta. Per la nostra spiaggia, non si deve entrare in paese dalla porta dell’arco, ma seguire a SX la strada che fiancheggia le mura fino ad incontrare, dopo 300/400 metri, la spiaggia, ci sono anche le indicazioni La Plage. Oramai siamo fuori stagione e il paese è praticamente deserto a parte il posto di polizia e qualche pescatore a sistemare l’attrezzatura del peschereccio per la prossima battuta di pesca.

LUNEDI’ 14/09
Lasciamo Sidi Alì el-Mekki tornando indietro fino al bivio con la strada per Raf-Raf e dopo aver constatato la poca disponibilità di parcheggio di questa località, raggiungiamo Ras Jebel. All’arrivo in paese, al primo bivio che indica La Plage giriamo a SX, poi incontriamo altre due bivi senza indicazioni, li seguiamo sempre a SX vedendo in distanza il mare. Dopo il secondo bivio, la strada passa in mezzo ad una pineta e l’intuito era giusto perché si arriva in fondo strada in uno slargo asfaltato dove si parcheggia vista mare per dei ricchi bagni prima del nostro pranzo e di un meritato riposino pomeridiano. Ripartiti da Ras Jebel seguiamo le indicazioni che ci portano a Bizerte (115mila ab.*Lonely Planet [L.P.] p.128/130), all’ingresso della cittadina c’è una grande rotonda dove esce anche la A/4, si segue Centre Ville poi si passa il ponte sul canale che collega il mare al lago di Bizerte, a fine ponte si gira secco a DX, si costeggia la sponda del canale fino in fondo, poi a SX sul Blvd H. Bourguiba e proseguire fino al successivo ponte dove è visibile sul lato SX la fortezza Kasbah. Da qui, alla prima vicina rotonda che si incontra girare a DX per avere in bella vista l’hotel SIDI SALEM con davanti il grande parcheggio sterrato, dove si può pernottare, e sul retro la lunga spiaggia mediterranea. E’ ancora presto perciò, a questa rotonda, proseguiamo diritti, si entra nella zona turistica e percorsi 9 km si trova la località sul mare La Grotte passando la Corniche Beach e ritornando poi, dalla solita strada al solito parcheggio dell’hotel SIDI SALEM. Mentre si preparava il programma per l’indomani è venuta la polizia che ci ha consigliato, per la notte, un altro parcheggio poco distante, mentre al mattino per la visita alla città, potevamo tornare in questo parcheggio perché molto vicino al centro. Il perche di questo consiglio, forse per eccesso di zelo nei nostri confronti, è stato motivato che a volte i ragazzi fanno piccoli dispetti come sgommare con i loro motorini o il lancio di sassolini. Si accetta il consiglio e tornati alla rotonda si gira a SX ripassando il ponte della Kasbah e in fondo al rettilineo, che è anche l’ingresso del cantiere che costruisce la nuova Marina di Bizerte (è una ditta Italiana) c’è un parcheggio asfaltato con scritto privato ma dicono che non conta, quindi si parcheggia, si cena e dopo le quattro solite ciarle, ci gustiamo il giusto e tranquillo riposo notturno.

MARTEDI’ 15/09
Si torna al parcheggio davanti all’Hotel SIDI SALEM e sfruttando il sottopasso che attraversa la strada iniziamo, a piedi, la visita della città, prima il souk esterno, secondario a quello coperto, poi quello degli artigiani, la Kasbah e il forte con l’ausilio di una insistente guida al costo totale di 30 DT per la famiglia. Segnalo che in centro città, se necessario, è disponibile il supermercato MONOPRIX.
Consumato il pranzo in questo parcheggio, prendiamo il lungomare a SX e subito dopo il ponte della Kasbah c’e una rotonda, con al centro uno strano monumento, forse una vela in ceramica, si gira a DX in Ave H. Bourguiba andando sempre diritti fino alla RN/11, strada larga a quattro corsie con indicazioni Sejenane, Tabarka (Tabarka Bizerte, 140 km) e Menzel-Bourguiba. Al primo grande bivio si segue a DX per Sejenane e Tabarka (mentre la strada a SX porta a Menzel-Bourguiba) e ci si immette sulla RC/51 che per un tratto costeggia il N. P. del lago di Ichkeul. Ora si segue sempre l’indicazione Sejenane e a circa 14 km da questa cittadina, una strada a DX indica la località di Cap Serrat che si raggiunge dopo 13 km, con strada stretta e piena di buche ma poco trafficata (a metà strada c’è in costruzione una diga e chi verrà in seguito probabilmente troverà una buona strada asfaltata). Arrivati a destinazione ci accorgiamo subito della bella spiaggia e l’ottimo mare, parcheggiati i mezzi in un campo sul lato SX, prendiamo accordi con il ristorantino “LE PIRATE” che per 50 DT al kg ci prepara 6 kg di pesce, da fare alla griglia, con antipastino e dolce finale per un totale di 320 DT compresa la mancia, circa 160 € in 16, mentre il vino è fornito dalla nostra cantina personale.

MERCOLEDI’ 16/09
Questa spiaggia è frequentata da Tunisini e stranieri che in alta stagione sono soliti campeggiare tutt’intorno e sulla sabbia con le loro tende mentre ora, tutta la spiaggia e il mare sono solo per noi che sfruttiamo al meglio con sole e bagni fino all’ora di pranzo. Vicino al parcheggio dei camper, con sorpresa scopriamo che da un gazebo, tutto rivestito di ceramica, è possibile rifornirsi di acqua, ne approfittiamo subito collegandoci un tubo per fare, prima la doccia e poi riempire i serbatoi del nostri mezzi. Ore 14,30 ripercorriamo i 13 km fatti dal bivio per Cap Serrat, i 14 km che ci separano da Sejenane quindi, con la RN/7 e dopo circa 60 km, si arriva a Tabarka (15mila ab. * L.P. p. 141). Si entra da Rue Sejenane, al primo incrocio si poteva girare a DX, seguire l’indicazione Zona Turistica e arrivare alla marina che è il nostro obiettivo, invece si segue dritti per il Centre Ville, alla rotonda, con distributore sul lato DX, ancora dritti per Ave H. Bourguiba che si percorre tutta fino all’altra rotonda con al centro una statua, uomo con cane. Qui si segue il senso unico subito a DX (parallela di ave d’Algèrie con senso unico opposto) fino in fondo, poi a SX verso la marina con il suo porticciolo dove c’è il parcheggio a pettine, a ridosso della scogliera con vista mare e forte Genovese in alto. Circa 50 metri da qui, c’è il ristorante “TOUTA” dove la sera si è cenato. Il delegato della locale Capitaneria di Porto ci offre, gratis la 220/V e acqua. Notte super tranquilla.

GIOVEDI’ 17/09
Dopo la visita di ieri e quella di questa mattina, si lascia Tabarka passando da Ave d’Algèrie, la rotonda con uomo/cane e giunti alla rotonda con il distributore, ora a SX, si gira a DX sulla RN/17 seguendo l’indicazione di Ain Draham con i suoi 900 metri di altitudine. Passata questa cittadina, si seguono le indicazioni per Fernana e Jendouba quindi, dopo 65 km da Tabarka si arriva al noto sito romano di Bulla Regia (L.P. p.152). Nei pressi di questo sito, quando si arriva ad un incrocio/rotonda con indicazioni a SX per Bou Salem e a DX per Ghardimaou, non essendoci a questo incrocio indicazioni per Bulla Regia, si gira a SX per Bou Salem fino a trovare, sul lato DX di questo rettilineo, il bel parcheggio recintato del sito (non si può sostare la notte) dove prima della visita consumiamo il nostro pranzetto. Circa 2 ore di tempo per questo giro con case, costruite dai romani a due piani, per abitarci sopra l’inverno e sotto l’estate. Le meglio conservate sono queste: La Maison du Trèsor, La Maison du Pavon e La Maison de la Chasse. Vicino al parcheggio c’è il piccolo museo che però è chiuso per lavori, costo del ticket i soliti 4+4+1 DT. A fine visita si esce dal parcheggio e si gira a SX tornando al grande incrocio/rotonda di prima seguendo, questa volta, la strada dritta per Ghardimaou, la percorriamo per circa 16 km fino alla deviazione a SX in salita per Chemtoun, dove ci sono le cave di marmo pregiato giallo/rosa sfruttate dai romani (si notano già in lontananza queste strane rocce), con annesso museo (in fondo alla discesa), sempre al solito ticket 4+4+1 DT e parcheggio al sole. Usciti dal museo andiamo a cercare qualche pezzetto di questo particolare marmo poi si torna indietro al nostro caro incrocio/rotonda, ripassiamo davanti a Bulla Regia, poi dritti sulla RC/59 per i 29 km che ci separano da Bou Salem. Arrivati a Bou Salem con viabilità ingarbugliata, al primo e al secondo incrocio seguire sempre a DX per Jendouba (no Tunisi, no Bèja), poi dopo circa un km dal secondo incrocio, a SX per i 18 km di RC/75 che portano a Thibar (lavori in corso con tratti non asfaltati ma buoni), e in ultimo i 15 km per Teboursouk dove, a 6 km dal suo centro, ci sono le rovine di Dougga (L.P. p.164) che visiteremo domani mattina. Si doveva pernottare all’hotel THUGGA che si trova nei pressi dell’ingresso est di Teboursouk, sulla RN/5 in direzione del paese la nuova Dougga. C’è la 220/V, acqua, costo 15 DT a camper. Per il parcheggio, subito dopo il cancello d’ingresso a DX, si sale fino all’entrata della reception, è proprio li davanti. Noi invece, appena giunti in città e mentre si percorreva la strada centrale a DX, per andare al distributore a fare gasolio, un poliziotto ci ha fermato e invitato ad andare, gratuitamente, nel loro parcheggio privato, invito accettato molto volentieri dove, essendo in centro, dopo la cena e prima della sosta notte, ci ha permesso di fare un giro nella vicina Medina, animata per il festoso termine del Ramadan giornaliero.

VENERDI’ 18/09
Due note: <> 1° - quando si arriva da Bou Salem a Teboursouk (la città ha tre ingressi, uno est, uno ovest con vicino un distributore e uno centrale), la strada da noi fatta non ha usato gli ingressi est/ovest, ma il terzo ingresso, quello che entra al centro della città, quindi da qui, per andare all’hotel Thugga, si gira a SX poi all’uscita del paese (lato est) a DX sulla RN/5 e circa 200 metri avanti si trova l’ingresso dell’hotel. <> 2° - Chi deve raggiungere DOUGGA direttamente da TUNISI, nei suoi vari incasinati svincoli Tunisini, deve seguire la segnaletica con le indicazione della città di Beja. Una volta arrivati in periferia si sceglie se proseguire con la RN/5 o prendere a SX l’autostrada A/3 a pagamento (è consigliata per il suo piccolo costo), si deve uscire a Testour, che dista 12 km e poi con altri 20 km si arriva a TEBOURSOUK. <> Al mattino si esce dal parcheggio della polizia a SX per tornare, in breve, alla strada centrale della cittadina che si segue a DX fino alle successive indicazioni, Dougga Ruine, che dicono ancora a DX e in salita per 6 km fino alla sbarra dell’ingresso del sito archeologico. Fatto il ticket DT 4P+1, si prosegue ancora 50 metri dove è disponibile, dentro il sito, un parcheggio per i nostri mezzi (non è possibile la sosta notte). Dopo circa tre ore di visita (con guida, giovane donna, costo 40 DT per tutti) si lascia questo bel sito. Fatti i 6 km a ritroso, fino ad incrociare la strada centrale del paese, si gira secco a DX e quando si arriva alla nazionale RN/5, dove c’è il distributore, si segue, con la RN/17 a DX la direzione El Kef (60 km L.P. p.168) e dopo averla superata di 5/6 circa, abbiamo fatto la sosta pranzo sul bordo strada DX, all’ombra di eucalipto e in mezzo a delle case. Sempre con la RN/17 percorriamo i circa 160 km che separano El Kef da Sbeitla passando le località di Thala e Kasserine, da questa seconda città si fanno gli ultimi 38 km sulla RN/13 per arrivare alle ore 17 circa, all’hotel FLAVIUS di Sbeitla (Sbatla, 8mila ab. * L.P. p. 181). E’ facile trovare questo hotel, arrivando da Kasserine con la strada principale, già all’ingresso del paese si notano, sul lato SX, l’inizio delle rovine romane che si prolungano fino al grande arco di Diocleziano dove, quasi di fronte, sul lato DX, c’è l’ingresso dell’HOTEL FLAVIUS. Si avvisa la reception del nostro arrivo (non sappiamo come hanno fatto, ma sapevano già che stavamo arrivando ed erano li pronti ad aspettarci) poi si entra nel vicolo cieco sul lato SX del complesso dove c’è un cancello di ferro come ingresso all’ampio cortile interno su campo erboso, con ombrelloni di paglia, tavoli e sedie. Sono disponibili docce calde, carico acqua, scarico cassette W.C. e 220/V a richiesta, costo 15 DT a camper. Con i loro tavoli e sedie abbiamo fatto una delle tante cene di gruppo all’aperto prima della tranquilla sosta notte. Presso il vicino complesso CAPITOL, con ristorante/bar e pure la biglietteria del sito, è disponibile un parcheggio, forse gratuito, nell’adiacente cortile .

SABATO 19/09
Visita al sito di Sufetula con il sole del mattino che esalta i templi, tutti in ottimo stato, di Giove, Giunone e Minerva, il solito ticket DT 4P+1 che comprende anche il piccolo museo. L’ingresso è davanti alla biglietteria, si deve attraversare la strada, decidiamo di prendere la guida (più per simpatia verso il personaggio che per necessità. E’ stato però utile per la telefonata di preavviso del nostro arrivo, domani, alla stazione di Metlaoui dove parte il trenino, Lèzard Rouge) al costo di 30 DT, e in circa due ore ci spiega quanto è già scritto nelle nostre L.P. e TCI. Al termine visita, un breve giro al souk per acquisti di pane e frutta poi, nel solito parcheggio dell’hotel, il nostro pranzetto. Di nuovo in marcia a rifare i 38 km che ci riportano a Kasserine (40mila ab.* Famoso il passo di Kasserine nella battaglia africana tra D e USA della II° guerra mondiale * Città nota solo per le sue cartiere). A 4 km dalla città sulla RN/17, la strada per Gafsa, è ubicato il piccolo sito romano di Cillium (ingresso libero * L.P. p.178) che non visitiamo perché vogliamo arrivare, prima del buio, alla nostra meta per la notte, il camping GHALIA [Tel: 76 229 165 * Lista camping Tunisia]. Sempre su la RN/17, passiamo Feriana (35 km da Kasserine), da questa località la strada diventa RN/15 e percorsi 70 km da Feriana, arriviamo alla città di Gafsa (85mila ab. L. P. p. 270 * supermercato CARREFOUR). Per il camping, si esce da Gafsa con la NR/3 direzione Metlaoui/Tozeur, facciamo gasolio nell’ampio distributore, e dopo tre km dalla città si gira a SX con indicazione, su cartello stradale, camping EL HASSAN che dista circa 1 km su questa strada. Noi cercavamo il camping GHALIA ma non lo abbiamo trovato ed essendo questo EL HASSAN in buona posizione tra olivi e palme da datteri con docce calde, acqua, scarico W.C. a cassetta e 220/V al costo di 15 DT a camper ci abbiamo passato una tranquilla notte.

DOMENICA 20/09
Ore 8,30 si parte e fatti i 42 km che separano Gafsa dal centro minerario per l’estrazione dei fosfati della cittadina di Metlaoui (L.P. p.272), arrivati a circa metà di questo paese, giriamo a DX per la stazione ferroviaria, parcheggiamo i nostri 8 mezzi proprio davanti al suo ingresso e si va alla biglietteria per confermare il nostro arrivo, dopo il preavviso telefonico di ieri. Si pagano 20 DT a persona di ticket, poi aspettiamo le ore 10.30 (foto e riprese), orario di partenza, per fare l’escursione alle Gole della Seldja a bordo del trenino chiamato “Lèzard Rouge” Lucertola Rossa [Bureau L.R. Tel: 76 241 469]. Questo trenino Reale completo degli arredi originali di un tempo, parte tutti i giorni (escluse poche eccezioni) dalla stazione di Metlaoui e arriva alla stazione di carico fosfati di Seldja, gira solo il locomotore e ritorna a Metlaoui impiegando circa 2 ore per l’andata e il ritorno.
Percorso tra alte gole che sfiorano i fianchi di un trenino pieno di turisti, all’interno un bar, un vagone con arredi regali e tutto il personale in costume/divisa d’epoca, un’esperienza che merita essere vissuta almeno per una volta nel tour Tunisino. A fine escursione e dopo la sosta del pranzo nel parcheggio della stazione, (pagati 1 DT a camper a un omino per la custodia dei mezzi organizzata dal personale FF.SS.), si parte, fatto il vialetto della stazione si gira a DX (sempre RN/3) poi, alla rotonda del paese si seguono, ancora a DX (la cartina indica questo primo tratto di strada come raccordo in bianco), le indicazioni per le località di Moulares/Redeyef/Tamerza (Tameghza) con le regionali RC/122 e successivamente RC/201 passando all’inizio tra scavi per l’estrazione di fosfati dalle miniere poi, con strada panoramica, si passa da Redeyef per arrivare alle tre oasi di montagna (L.P. p.266). La prima Mides vicinissima al confine Algerino, la seconda Tamerza sei km più sotto, la sola delle tre ben attrezzata per il turismo e infine la terza Chebika nel tratto in piano dopo i tornanti. Arrivati al bivio Tamerza/Mides, si segue la strada a DX per Mides passando il nuovo paese fino al parcheggio (non molto grande, in 8 eravamo strettini) dove termina la strada tra le solite bancarelle. Con guida, 30 DT, visitiamo il vecchio villaggio berbero che è stato distrutto e abbandonato a causa di piogge torrenziali durate molti giorni, il grande e profondo CANYON (qui hanno girato scene della battaglia con astronavi di Guerre Stellari, veramente spettacolare come scenografia) con contorno di bancarelle che vendono fossili, pietre, rose del deserto e tanti bei monili berberi, passione delle donne. Lasciamo Mides con la solita strada dell’andata, segnalando che da questo parcheggio, a circa 4 km lato DX, c’è uno grande spiazzo sterrato con a fianco una bancarella dove si può sostare per la notte. Altra nota di un diario, la guida MOHAMED BELGACEN fa sostare davanti alla sua casa anche per la notte. Ore 17.30, tornati al bivio Tamerza/Mides, si segue ora a SX per Tamerza, meta della nostra sosta notte presso l’Hotel LES CASCADES.

LUNEDI’ 21/09
Per il parcheggio dove abbiamo passato una tranquilla notte, sterrato/sabbioso ma OK, (Se non si è stati già abbordati da qualcuno a cavallo di motorino) si attraversa il paese, compreso il tratto a senso unico a DX poi, appena passata la caserma della GARDE NATIONAL, alla prima strada utile si gira a SX (nell’angolo DX c’è una specie di obelisco rettangolare azzurro con scritta bianca Le Entr……), si prosegue su questa strada fino all’incrocio dove diritti c’è l’insegna dell’Hotel LES CASCADES e a DX il parcheggio. Ieri sera, al nostro arrivo, avevamo preso accordi con la guida FARUK, un ragazzo menzionato già da altri camperisti, per la visita, attraverso l’oasi, alla gola del fiume in secca e al Canyon.
ALLE ore 9 si parte con FARUK (50 DT + 5 DT per il ragazzo che dice vigila i camper al parcheggio) passando da piccoli sentieri tra la palmeraia dell’oasi fino a raggiungere il canyon che si percorre un centinaio di metri tra rocce rosse ricamate dalla forza dell’acqua per poi risalire uscendo sulla collina in alto dove si trovano dei pezzi di legno fossilizzati e si gode di un ampio panorama compresa la cascatella che si raggiunge attraverso un ripido sentiero (foto e riprese). Anche Tamerza ha la sua “Old City” distrutta da prolungate piogge torrenziali. (Al centro paese si trova il Sindacate d’initiative delle guide dove si può contattare Solidi Abjellatif, treccine rasta, al cell. 00216.98 695 390 che parla Italiano). Ripresi i nostri mezzi, si torna alla strada principale, ora RN/16, che seguiamo a SX per la visita alla seconda cascata (segnalata da apposito cartello) che si raggiunge scendendo, dalla strada asfaltata, giù a DX su strada sterrata dove ci sono i parcheggi, uno a SX e l’altro a DX. Per il secondo parcheggio, più grande e circondati da coloratissime bancarelle, si deve superare il ponticello del torrente che avanti una trentina di metri, forma la cascata e il suo laghetto. (A Gennaio, di ritorno dalla Libia, la pioggia non ci ha reso possibile l’escursione, in compenso abbiamo trovato un ragazzo, MOHAMED, che ci ha regalato delle pietre da spaccare con un interno particolarmente rugoso e offrendosi, in futuro, come guida anche per la ricerca di geoidi di quarzo). Di nuovo sulla RN/16, un primo tratto in salita porta a un parcheggio, non in piano, dove oltre al bar e negozi di souvenir, ci sono due punti belvedere per ammirare panorami straordinari prima di affrontare, nel secondo tratto, i tornanti della ripida discesa che portano alla pianura dove inizia il Chott El Gharsa. Ancora pochi km e siamo al bivio a SX per Chebika (Chbika), si percorre questa strada per circa un km fino al parcheggio grande, sterrato e non in piano sul lato SX, dove ci sistemiamo, lasciando quello, poco più avanti, piccolo, asfaltato ai taxi e ai fuoristrada zeppi di turisti. Subito si propone una guida che chiede 30 DT, dopo l’OK si parte anche qui per la visita all’Old City berbera abbandonata, disastrata forse dalla solita alluvione delle altre due, dall’alto s’intravede il frastagliato Canyon che si raggiunge con un sentiero dopo una ripida discesa, si percorre in tutta la sua lunghezza, circa 150 metri, per risalire infine al punto di partenza dove sono sistemati negozi di souvenir, bar e ristorante. Sono le 12.30 ma decidiamo di non fermarci a questo parcheggio per il pranzo, visto l’eccessivo numero di bambini che ci circonda, torniamo sulla RN/16 e fatti 10/15 km, verso Tozeur, ci fermiamo a DX lungo l’argine del Chott Er Rahim per la sosta pranzo. Di nuovo in marcia fino a El Hamma du Jerid dove si lascia la RN/16 e si prende a DX la RN/3 che in 9 km porta a Tozeur (36mila ab.* L.P. p. 259) dove si passa la notte presso il bel Camping LES BEAUX REVES.

MARTEDI’ 22/09
Quando si arriva a Tozeur, la strada è obbligata a passare per una rotatoria si smistamento (tutte le strade arrivano e partono da questa rotonda), riconoscibile dalla semisfera al suo centro, sorretta da 5/6 colonne, qui si va a DX in Ave Farhat Hached indicazione stradale Nefta (22mila ab. * L.P. p. 276 * visitata ieri prima dell’arrivo a Tozeur, turisticamente parlando è quasi moritura), mentre le indicazioni locali da seguire sono la Zone Touristique e il Governatorato. Al primo incrocio di Ave Farhat Hached, seguire ancora la segnaletica locale Zone Tuoristique Governatorato girando a SX in Ave H.Bourguiba, si fa tutta fino in fondo per arrivare proprio in bocca al palazzo del Governatorato. Da questo incrocio a T si gira a destra in Ave Abdulkacem Chebbi, dopo circa 500 m. lato SX si trova la stazione dei calessi, ancora circa 300 m. avanti un obelisco con sopra un pegaso alato e dopo 70 m. a SX l’insegna e l’ingresso del camping LES BEAUX REVES. Il titolare parla Italiano e ci ha messo a conoscenza dell’apertura, circa 150 m. prima di questo che era il camping originale ma piccolo, di una nuova area per camper in spazio recintato, tra palme di datteri buonissimi e più idonea allo scopo, illuminata, con acqua, 220/V, docce calde e scarico WC/C, accompagnandoci all’ingresso del cancello di ferro/lamiera ubicato alla DX del residence El-Arich, costo 15 DT al di. Segnalo che in fondo a questa Ave Abdulkacem Chebbi, verso il Belvedere Rocks c’è un’altro camping di ottimo aspetto ma distante dal centro. La gita in calesse di due ore circa per l’Oasi, fabbrica di mattoni, la medina ed altro al di costo 25 DT a calesse, permette di avere una buona visione di questa cittadina mentre per souk e negozi, sono ottimi i piedi. Il conducente del calesse viene lui al camping per i contatti e dopo gli accordi sul costo fissa l’appuntamento. Segnalo per gli appassionati di minerali e fossili che al mercato centrale (Marchè Central) c’è una bellissima scelta gestita dal simpatico ricercatore Mohamed Laid Khalil con prezzi veramente ottimi. Si lascia Tozeur ritornando alla famosa rotatoria per imboccare la RC/106 con indicazioni Degache/Kebili. Dopo Degache si entra nella RN/16 passando in mezzo al lago salato Chott El Jerid ed arrivare, dopo 80 km a Kebili. Venti km circa prima di Kebili, una deviazione a DX con indicazioni Zaouia, Bechri, Fatuaria porta a delle formazioni rocciose tra la sabbia da rimanere a bocca aperta per l’improvvisa apparizione e bellezza, condita da una tenda dove si vendono souvenir con il proprietario che ti mette in mano un falco e scorpioni vivi, per foto e riprese, mentre indossi vestiti arabi che poi abbiamo comprato visto il buon trattamento. Da Kebili si passa sulla RC/206 e con gli ultimi 28 km si arriva a Douz (30mila ab.* L.P. p.245) con sosta per la notte al noto camping DESERT CLUB gestito dal tuttofare BRAHIM che parla molto bene l’Italiano.
Nell’entrare a Douz, dopo un breve percorso tortuoso, ci si immette nella strada diritta che porta alla piazzetta centrale con la sua rotatoria dove confluiscono tutte le strade in entrata/uscita dalla città. Questa rotatoria ha nel suo centro una grande statua di dromedario dipinto color oro e sopra un cavaliere in costume arabo quindi facilmente riconoscibile. Per trovare il camping, da questa rotatoria e provenendo da nord, si và dritti per Ave du 7 Novembre, si percorre tutta la strada passando davanti ad una delle quattro porte ad arco che racchiudono la piazza quadrata dove tutti i Giovedì si svolge il caratteristico mercato. Arrivati in fondo strada, un cartello un po’ sbiadito con la scritta camping, indica di girare a DX e poco dopo l’ingresso. Questo camping, in ottima posizione tra palme di datteri, fornisce scarico WC/C, docce calde gratuite mentre per il carico di acqua e per la 220/V va considerata una piccola tariffa extra. In media full optional 17 DT al giorno. Attenzione, se si arriva al mattino la Ave 7 du novembre è affollata da ambulanti con difficoltà di transito, il Giovedì con il mercato è proprio inaccessibile e si deve ricorrere alla parallela SX. Al camping effettuano il servizio di ricarica delle bombole di gas.

MERCOLEDI’ 23/09
Douz è formata da due distinte zone il centro città e, in direzione Sud/Ovest, La Zone Touristique dove, in fondo, iniziano le colline sabbiose che chiamano la GRANDE DUNA. Questo itinerario ad anello, distante 3/4 km dal suo centro, è percorribile comodamente in camper, ha inizio in Place des Martyrs, dove c’è anche l’ufficio informazioni, e dopo aver attraversato la palmeraia dei pregiati datteri DEGLAT ANNOUR (dita di luce), ritorna a Douz. Questa mattina alle ore 8,30 facciamo il pieno di gasolio ai camper e partiamo per il giro delle oasi di terra Zaafrane, Es Sabria, Al Faour, con meta finale la zona dove scavano le Rose del Deserto ubicato a 18 km prima della cittadina di Redjim Maatoug in direzione del confine Algerino. Dal camping, raggiunta la piazzetta con il dromedario, seguiamo le indicazioni per Zaafrane poi al successivo e vicino bivio, seguire ancora Zaafrane a DX mentre a SX si va alla Zona Turistica. Arrivati dopo 14 km a questa località confinante a SX con dune di sabbia (tre km e mezzo all’interno) e a DX la palmeraia, si prosegue per 28 km verso Al Faour, passando da Es Sabria. Passato il bel paesino di Al Faour, dopo circa 13 km, si arriva ad un incrocio a “T”, qui si gira a SX con indicazione Redjim Maatoug, si percorre questo tratto di “Niente” fino alla pietra miliare (a SX) che indica 18 km per questo paese, poche centinaia di metri avanti sulla DX, da uno spiazzo sterrato dove si parcheggia, si nota la baracca con davanti tutta l’esposizione delle rose del deserto e dietro le buche degli scavi nella sabbia.
Purtroppo il nostro personaggio che scava, estrae e vende queste rose del deserto di varie dimensioni e bellezza, facendosi pagare in dinari, euro o barattandole con indumenti, liquori e merce varia, non c’è e il luogo è praticamente incustodito. Visto che abbiamo fatto quasi 100 km per arrivare qui e altrettanti per tornare indietro, facciamo come al self service, ci serviamo da soli lasciando in cambio, dentro alla baracca, capi di vestiario, bottiglie di vino e liquori. Lungo la strada del ritorno abbiamo fatto una buona azione, due dromedari caduti nelle sabbie mobili, sono stati liberati dai Tunisini accorsi in aiuto, grazie alle nostre cinghie di traino e corde. Vista l’ora persa, per questo fuori programma, facciamo il pranzo a bordo strada. Tornati all’incrocio a T, anziché girare a DX per la solita strada fatta all’andata, si prosegue diritti con indicazione Dergine che si raggiunge dopo 7 km. Percorsi ulteriori 7/8 km si arriva a Bechini, poi ancora 6/7 km e si raggiunge l’incrocio del ritorno, Kebili a SX e Douz a DX. Appena si gira a DX per Douz e circa un km prima del paese di Nouil, la pietra miliare ci avverte che mancano 18 km per chiudere questo anello ed arrivare alla solita rotatoria del dromedario a Douz. Alle ore 16, raggiunta la periferia di Douz, anzi che tornare subito al nostro camping, seguiamo l’indicazione zona turistica e raggiunte le dune di sabbia, quelle meno affollate, ci dedichiamo alla loro scalata per poi discenderle rotolando giù, documentando il tutto con riprese e foto. Cena con tutti in tavolata all’aperto prima della sosta notte.

GIOVEDI’ 24/09
Oggi a Douz, come tutti i Giovedì, si svolge il pittoresco mercato, uno spettacolo da non perdere, basta far coincidere i tempi giusti con l’itinerario in programma. Alle ore 11,30 torniamo al camping per consumare in anticipo il nostro pranzo avendo concordato, con Brahim, per le ore 13 la partenza dell’escursione all’oasi termale di KSAR GHILANE (L.P. p. 254). In perfetto orario tre mezzi 4x4 sono disponibili al camping, ogni mezzo ospita cinque persone più l’autista (siamo 14 persone più Brahim come accompagnatore (due amici, non in grande forma, hanno rinunciato). All’andata si fa il viaggio su strada asfaltata, la RC/104 verso Matmata distante 100 km da Douz, quando mancano 32 km a questa località, un bivio e un cartello stradale a DX indicano 78 km a Ksar Ghilane. Dopo una breve sosta all’unico punto di ristoro con bar, WC e negozietto, tutto spartano di Bir Soltane, si raggiunge la sorgente dell’oasi termale, immersa tra palme e dune, approfittiamo subito delle sue acque tiepide per un ricco bagno rigenerante. Fatta questa piacevole pausa, si prosegue ancora per 20 km verso sud per arrivare al camping, in campo tendato, CAMPEMENT ZMELA dove, dopo una ricca cena Tunisina, passiamo la notte.

VENERDI’ 25/09
Questo camping, ha le sue tende posizionate proprio a ridosso delle dune di sabbia del Grande Erg Orientale Sahariano che confinano, a Sud con quelle della Libia e ad Ovest con quelle dell’Algeria. E’ dotato di illuminazione alimentata da pannelli solari, di un complesso di servizi, ubicato quasi al centro del campo, con docce calde, WC, lavandini etc. tutti piastrellati in ceramiche decorate. Ogni tenda ha disponibili due o tre letti completi di tutto e davanti, la notte, viene infilata nella sabbia una torcia con lampada crepuscolare per orientarsi. Una grande tenda funge da ristorante con tavoli e cuscini in stile arabo mentre a fianco delle cucine un paravento circolare fatto con rami di palme, a protezione del vento, viene utilizzato per cuocere un gigantesco pane sulla sabbia dopo aver creato uno strato di brace rovente. Nel decorso della cena è stato festeggiato anche il 32mo compleanno della Marisa, bugia alla Pinocchio con trenta cm di naso allungato. Alcuni dati della gestione del camping: Coordinate 32°51’528”N 09°34’162”E * tel. +216.75 470 620 E-mail contat@libre-espace-voyages.com, oppure al Desert Club di Douz da Brahim. Al nostro risveglio una ricca colazione ha preceduto il ritorno all’oasi di Ksar Ghilane, dove facciamo acquisti a buon mercato nei bazar in attesa della gita in dromedario con destinazione il forte romano di Tisavar. Un disguido organizzativo ci fa andare al forte romano in 4x4 e il ritorno in dromedario, non importa, le commedie e le risate di questa esperienza non sono andate perse, ce le siamo godute tutte e cine filmate. Note da camperisti: Ksar Ghilane si raggiunge bene in camper su strada asfaltata, solo il tratto per arrivare alla sorgente, circa 800/900 metri è sabbioso ma battuto, ci sono tre camping il più vicino alla sorgente è il PARADISE. Unica piccola attenzione quando sul bordo strada si creano dei restringimenti a causa della sabbia portata dal vento, capita solo quando questo è piuttosto forte. Lasciamo questa mitica oasi per il ritorno a Douz (circa 80 km), questa volta il viaggio è su pista e il percorso si snoda tra dune di sabbia alternato a deserto brullo e stepposo. Un inaspettato punto di ristoro nel “Nulla”, concede una breve sosta ai nostri sederini indolenziti, poi via fino al camping che raggiungiamo alle ore 14 dove, affamati, ci apprestiamo a consumare il pranzo nei nostri camper. Dopo riposino, doccia e ultimi giri per la cittadina terminiamo la giornata con la solita tavolata per cena in compagnia di Brahim. Passiamo ai costi sostenuti per questo tipo di escursione scelta: € 60 a persona x 14 persone = € 840 comprendono il viaggio A/R con i 4x4, la cena, la notte in tenda e la colazione del mattino * 4 giorni di camping DT 474 (l’onesto Brahim ha escluso le persone per i due giorni di escursione) DT 10 gita in dromedario * DT 20 mance autisti 4x4 e DT 60 torta e regalo per la Marisa, trasformati in € 305 per un totale di € 1.145,00 divisi per 14 fanno € 85 a testa compresa mancia a Brahim.

SABATO 26/09
Dopo aver scorrazzato nelle proprietà della “Mummia I° e II°, aver preso un Tè nel Deserto mentre si curava il Paziente Inglese” (Marietto, mal d’auto), rieccoci alla rotatoria del dromedario d’oro, si gira a DX sulla RC/104 verso Matmata per la visita alle sue abitazioni Troglodite (solita strada fatta l’altro ieri in gita). Sulla RC/104 a circa 1,5 km da Douz, lato DX, facciamo il pieno di gasolio. A pochi km da Matmata sulla SX, un caratteristico Hotel attira l’attenzione per cine/foto, da qui a meno di 1 km avanti circa si parcheggia a DX per la visita ad una di queste originali abitazioni occupata da una giovane famigliola alla quale lasciamo un piccolo contributo all’Italiana per la loro ospitalità, tè per tutti e risposte pazienti alle nostre curiose domanda. Eccoci a Matmata, quando la strada entra nel centro del paese all’incrocio si gira a DX direzione Medenine, poi alla prima stradina che scende ancora a DX, sull’angolo un ristorante, e percorsi venti metri si incontra, sempre a DX, la P del parcheggio a balconcino in piano tra alberelli ma sterrato dove sostiamo, buono anche per la notte. Alla P, se si prosegue dritti si arriva a quello asfaltato dei bus, non molto in piano per una eventuale sosta notturna, ma ideale per la visita gratuita all’Hotel Sidi Driss dove sono state girate scene del film Guerre Stellari e a una delle abitazioni scavate come crateri nella terra, l’unica forse completa (2 DT a persona per la casa più 20 DT per eventuale guida). Si prosegue sempre con la RC/104, strada panoramica molto tortuosa e con saliscendi, passando il bel paesino da presepe di Toujane (16 km da Matmata), ancora avanti (32 km) verso Metameur per visitare la Ghorfa, situata sopra una collinetta e in caso di necessità adibita ad albergo/ristor/camping per la sosta notte con acqua, 220/V e scarico WC/C. Quando la RC/104, proveniente da Metameur, incrocia la RN/1 si gira a DX e dopo 6 km entriamo a Medenine (62mila ab.), da qui si lascia la RN/1 e si segue la RN/19 con indicazione Remada per arrivare, dopo 50 km, a Tataouine (65mila ab.* L.P. p.233). Entrati in centro città, al primo bivio tipo V a DX poi dritti fino alla rotatoria, quella subito prima del ponte, qui si gira stretto alla terza a DX seguendo il chiaro cartello segnaletico che indica Ksar Ouled Soltane 22 km. Arrivati nella piazzetta del paesino, molto piccola e con spazio limitato, dopo aver parcheggiato si entra a vedere questa particolare Ghorfa, posta su quattro piani, che ispira riprese video e foto (Kalif). Dalla piazzetta di questa località, si esce con la strada a DX in discesa per raggiungere la seconda Ghorfa, Ksar Ezzahra (Ksar Zahra), ottima concorrente della precedente, anche qui parcheggio in piazzetta e visita. Si chiude quest’anello di zona Ksar (L. P. p. 237) ripassando da Tataouine e ritornando alla rotatoria dove c’è il bivio di Ksar Soltane, questa volta si passa il ponte poi dritti fino all’incrocio a DX per Chinini, ancora 2 km circa e sulla SX c’è l’HOTEL MABROUK dove passiamo la notte.

DOMENICA 27/09
All’HOTEL MABROUK si entra dalla stradina sulla sua SX seguendo il muro perimetrale fino al cancello, aperto dal responsabile in precedenza contattato, bel posto silenzioso e tra aiuole, abbiamo solo chiesto acqua e scaricato i WC/C al costo di 15 DT a camper. Usciti dall’hotel Mabrouk si torna a DX alla RN/19 e fatti 4/5 km circa su questa strada, si gira a DX indicazione Douiret (El Douirette) per seguire l’itinerario Douiret, Chenini, Guermassa, Ghomrassen, Ksar Haddada e Beni Kheddache. Entriamo nel merito di queste località, dopo il paese di Ksar Ouled Debbab, giriamo a DX per Douiret che si raggiunge in 20 km circa. Arrivati al paese, parte nuova, si segue dritti la strada che sale, con vista delle case rosse scavate nella roccia e la parte diroccata della Old City ormai abbandonata, (a parte uno spicchio adibito ad alloggio turistico) con in risalto la piccola Moschea bianca. Arrivati in cima, si parcheggia all’ingresso del percorso per la visita di questo Ksar arroccato in collina poi, una volta ultimata (un’ora circa), si torna indietro di 700/800 metri e si prende a DX, la strada per Chinini (L.P. p.239) distante 14 km. Anche questa località è abbarbicata su una collina e all’arrivo dal basso il panorama non scherza, dopo un parcheggio si trova una deviazione, a DX si va verso il paese (piccolo per i camper) a SX si continua per Guermassa passando sotto il ristorante scavato nella roccia di nome Relaise Chinine. Aggirata la collina con la strada a SX, si trova un’altra deviazione a DX con indicazione Les Septes Dormaints (I sette Dormienti, una loro leggenda locale), si va verso una strada chiusa che termina in un parcheggio, non in piano, dove visitiamo la piccola e caratteristica Moschea con le tombe giganti. Tornati all’incrocio, si va a DX e in discesa verso Guermassa, giunti in paese passiamo di un km la parte nuova fino al bivio a SX per la Old City distante 8 km, i primi 4/5 km asfaltati i rimanenti su sterrato brutto che ci sconsiglia di continuare. Si riparte, arrivati a Ghomrassen ci immettiamo sulla RC/207 e dopo circa 5 km arriviamo al cartello, a DX, con la scritta GUERRE STELLARI di Ksar Haddada dove la parte restaurata del Ksar è ora occupata dall’omonimo Hotel che merita la visita gratuita (10 DT mancia a ragazzo/guida). Pranzo al primo bivio a DX a 3 km da Ksar Haddada, poi ancora 2 km e 300 metri a SX ci accoglie un ampio spiazzo con ghiaia. Si continua con la RC/207 fino al bivio che dice, Beni Kheddache a SX Medenine a DX, si segue quest’ultima località con la RC/113 che in 36 km ci fa arrivare in città, qui si entra sulla RN/1 per Ben Guardane. Fatti 15 km di RN/1, un incrocio ci porta a SX sulla RC/118 per Zarzis 47 km, giunti in paese, prima seguire porto poi all’ultima rotonda, no porto ma Zona Turistica, 2/3 km di RC/117 costiera, nei pressi di Ksar Ezzaouia si trova, a DX, un ampio spiazzo sterrato/sabbioso sul mare dove facciamo un ricco bagno, la cena e dopo le consuete quattro chiacchiere, la sosta notte.

LUNEDI’ 28/09
Ore 8, sempre con la RC/117 costiera si arriva e si passa (era la vecchia strada rialzata romana) l’attuale terrapieno/istmo che collega la terra ferma all’isola di Jerba (L.P. p. 275 * T.C.I. p. 204) e dopo 27 km da Zarzis si arriva alla sua prima località, El Kantara (posti di blocco della polizia ad inizio e termine istmo). Qui, al bivio, si prosegue a SX sempre sulla RC/117 e in 25 km si arriva al capoluogo dell’isola, Houmt-Souk (75mila ab. * L.P. p. 277). Giunti in città si percorre tutta la Ave H. Bourguiba fino ad incrociare, in zona mare, il Blvd de l’Environnement, qui si gira a DX e percorso circa 1 km si arriva al parcheggio, buono anche per la notte, in piano, sterrato e proprio davanti al forte Borj Ghazi Mustapha dove lasciamo i mezzi per la visita al vicino centro di questa gradevole località. Dopo il pranzo lasciamo il parcheggio uscendo a SX per la Zona Turistica piena di alberghi che coprono la bella spiagga di Sidi Mahres e raggiungere, con la costiera la località di Aghir. Arrivati alla grande rotonda smistatrice di Aghir, si segue a SX l’indicazione Port de Peche dove a fianco c’è il CENTRE de STAGE ET VACANCES che ha disponibili, e riservati ai camper, 5 posti lastricati, 2 fronte mare e 3 più defilati, oltre a il resto dell’area adibita alla sosta su sterrato/sabbioso dove pernottiamo. Il complesso sul mare con buona spiaggia, provvisto di acqua, 220/V, docce calde e scarico WC/C, costo 11 DT a camper. All’ingresso del CENTRE, vicino alla reception, c’è un ristorantino dove su prenotazione si ha pranzo o cena. Nei pressi esiste un tratto di spiaggia libero con accesso diretto dalla strada dove è possibile arrivarci con il camper in sosta libera. Si segnala la presenza di un altro Hotel/camping, il SIDI SLIM.

MARTEDI’ 29/09
Dopo la mattinata di relax con bagni e varie si pranza e alle ore 14,30 lasciamo l’isola di Jerba, passando da Guellala, per traghettare con il piccolo Ferry che porta da Ajim a El-Jorf al costo di 3 DT a camper, tempo 15 minuti. Allo sbarco si continua con la RC/116 direzione Gabes e giunti al paese di Arram si prende a DX la RN/1, si segue verso nord passando dalla vicina Mareth e dopo 39 km si arriva a Gabes (120mila ab. * L.P. p. 226). Arrivati a sud della città, si trova una rotatoria che presa a SX permette di aggirarla con la nuova tangenziale, mentre la strada a DX, in direzione centre ville, porta in breve ad un grande supermercato, il PROMOFRAIS. Alla SX di questo market, quì abbiamo fatto alcune provviste, c’è un grande piazzale sterrato dove avevamo deciso di fare la sosta notte ma ci è stato offerto dal personale della sicurezza di sostare sul lato DX a fianco del marciapiede che, oltre ad essere asfaltato, era sorvegliato da vigilantes del supermercato. Offerta accettata volentieri per questa sosta notte. Piccola mancia all’omino 10 DT.

MERCOLEDI’ 30/09
Nella palmeraia di questa città è segnalato, in Rue de l’Oasis, nella zona nord chiamata la petit Jara, il CENTRE des STAGES et VACANCES con possibilità di camping. Altra nota di viaggio dice che in Place della Libertè, di fronte agli uffici della HERTZ, è disponibile un bel parcheggio. Tornati alla rotatoria si aggira Gabes con la RN/1, verso nord, e in 136 km siamo alla seconda città, per grandezza, della Tunisia, Sfax (300mila ab.* L.P. p. 216 * T.C.I. p. 192) con il suo porto che gestisce tutto il traffico dei fosfati. Nessun diario di viaggio menziona la città di Sfax a parte lo scopo di utilizzarla come base di partenza per le vicine isole di Kerkennah (L.P. p. 222 * 1 ora e 15 minuti), ed è quello che facciamo anche noi. Dall’ingresso per la città si prosegue sempre dritti, sulla lunga e solita Ave H. Bourguiba, fino all’incrocio a DX con indicazione Porto, qui sotto l’unica tettoia, dove passano i nostri mezzi ci mettiamo in coda, facciamo il ticket presso la biglietteria automezzi (a SX piccola, per le persone a DX più grande con sala d’attesa) al costo per la sola andata di DT 11 e 300 millesimi (2P+Camper), poi in attesa dell’imbarco delle 14,30, si pranza all’ombra di questa. Lo sbarco (anche l’imbarco) avviene nella località di Sidi Youssef, nel suo angiporto notiamo vari spiazzi dove poter sostare, anche per la notte, ma notiamo anche che l’isola è super piatta e ad esagerare la sua massima altezza non arriva a 3 metri. Le due principali isole sono ora collegate da una strada rialzata sulla traccia di quella antica romana, il suo capoluogo è il paese di Er-Remla (Ramla), indicazione che seguiamo inizialmente fino all’incrocio per la località di Sidi Frej dove facciamo tappa presso HOTEL KASTIL. Il complesso è bello, stile arabo andaluso, ed accogliente compresa la spiaggia, ma quando decidiamo di fare il bagno (fondati sospetti) non ci riusciamo perché l’acqua è talmente bassa per km, con un fondale melmoso e viscido che ci fa rinunciare. In compenso ci rifacciamo con un doccia fresca prima dell’ottima e abbondante cena, in terrazza coperta e vista mare, a base di pesce, polipi, seppie, gamberetti e con sei teglie di patate arrosto come contorno, il tutto innaffiato da un nostrano DOCG Vermentino di Gallura. Diffondiamo la nostra allegria Italiana con canti e balli da coinvolgere tutti in una movimentata serata per stimolare la santa nanna. Passiamo prima al costo della supercena (sic, 3 kg in + presi in 40 giorni), tutto compreso ciò che ho descritto sopra, DT 13 (€ 7,50) a persona, poi il camping che fornisce docce calde, acqua, 220/V e scarico WC/C per DT 15 ad equipaggio. Due recapiti di Tunisini che parlano Italiano Murad 98 241 556, trovato all’hotel Kastil e Munir Azaiez 00216.74 481 961 cellulari 20 858 787 * 99 358 787, abita sull’isola nel paese di Ouled-Kacem ma lo abbiamo trovato all’imbarco a Sfax. Hanno lavorato in Italia e sono ben disponibili ad esserci utili per qualsiasi tipo di necessità richiesta.

GIOVEDI’ 01/10
Tutta la mattinata è trascorsa ad esplorare i vari angoli dell’isola, nella località N/E di El Attaya nel suo porto nuovo si può sostare per la notte, bella la spiaggia (ma con il solito problema bagni) di Bon-Nouma che si trova davanti alla piccola isola di Sefnou. Alle 12,30 siamo al porticciolo di Sidi Frej, dove si sosta per il pranzo in attesa dell’imbarco previsto alle ore 14 (inizio nuovo orario 01/10) con l’incolonnamento in corsie coperte da teli, ticket nel lato mezzi al solito costo dell’andata. Allo sbarco, appena usciti dal cancello del porto a DX, al vicino primo incrocio dritti, al secondo incrocio con semaforo a DX ritornando in Ave Bourguiba. Si segue questo viale fin quando non si vede, a 400/500 metri davanti a noi, la stazione dei treni, qui si nota e si prende a SX la strada diagonale Ave de l’Armèe con vista, sempre a SX, le mura della Medina. Si prosegue su questo vialone fino alla rotonda con le indicazioni della prossima meta il Colosseo romano, III° al mondo per grandezza, nella città di El Jem (20mila ab.* L.P. p. 209) che si raggiunge con la RN/1 dopo 64 km da Sfax. L’anfiteatro è l’unica attrazione di questa cittadina, con aspetto imponente è munito di parcheggio recintato, asfaltato, in piano e con servizi WC da condividere, di giorno, con i bus turistici, mentre per la sosta notturna si rimane i soli ospiti. Arrivando da Sfax si è nella Ave Fahdel Ben Achour, si segue la DX e passata la stazione si entra in Ave Taieb Mehiri (strada per Mahadia) dove c’è la stazione di polizia, un ragazzo Tunisino ci ha informato che era meglio avvisarla (facendolo lui per una modica mancia) per il nostro pernottamento al parcheggio dell’anfiteatro.

VENERDI 02/10
Visita al Colosseo (DT 7+1), alle bancarelle e negozietti di souvenir fino all’ora del pranzo, che si fa in questo parcheggio gratuito e aperto di giorno, mentre la sera si paga 1 DT poi dopo le ore 18 viene chiuso il cancello d’ingresso dei mezzi e rimane aperto solo quello per i pedoni con passaggio dal vialetto del vicino Bar/Ristorante consapevole di ciò e con la speranza che i turisti, nel passare, se ne servano. Si esce dal cancello del parcheggio a DX, si segue il viale con spartitraffico centrale fino alle vicine indicazioni stradali di Ksour-Essaf e quelle della penisola di Mahadia (50mila ab.* L.P. p. 211) che si raggiunge in 42 km con la RC/87. Arrivati a Mahadia, seguendo Centre Ville, si arriva alla piazza centrale con vista porta ad arco della Medina a SX, si segue la DX e dopo il primo parcheggio dove oggi, e ogni Venerdì c’è il mercato (arrivare dopo le 17.30), da qui si prende l’unica strada in salita fino al parcheggio con la vista del mare, della fortezza castello di Borj el-Kebiri e poco avanti uno caratteristico cimitero con a sfondo il rosso faro. Ottimo punto sosta per la visita alla città, con il suo itinerario ad anello e per notte.

SABATO 03/10
A termine visita e uscendo con il solito percorso di entrata, scegliamo il seguente itinerario di 44 km per raggiungere Monastir. Subito si segue l’indicazione della località Bou Merdès con la RC/96 poi all’incrocio con la RC/90 si gira a DX con indicazioni Moknine, Ksar Hellal (cittadina delle ceramiche ok) e Sousse per arrivare a Monastir (75mila ab.* L.P. p. 198), città molto turistica, moderna e sede della sepoltura del Fu Presidente della Tunisia Habib Buorguiba dove, in suo onore, è stato eretto il Mausoleo. Arrivando da sud si percorre il lungo avvicinamento al centre ville fino alla prima rotonda di Place du 7 November, qui ancora dritti si entra sulla ave H. Bourguiba che incontra e fiancheggia, sul lato SX, le mura della Medina, al termine di queste mura si arriva e si passa Place du Governatorato, girando poi a SX alla seconda strada dove, quasi in fondo e sul lato DX, c’è la fortezza del Ribat con all’interno, ben visibile da lontano, la sua torre di avvistamento fatta a tronco di cono. Passato l’ingresso del Ribat si gira a DX nella strada in discesa tra il Mausoleo/Cimitero e il lato SX della fortezza fino alla vicina rotonda con a DX il viale lungo mare e la sua bella spiaggia, diritti si entra al porticciolo privato mentre a SX si diramano ancora due strade, la prima è l’ingresso, segnalato con apposita scritta, della marina e verso l’Hotel REGENCY, l’altra è Ave de la Libertè che porta alla zona turistica nord. Alle 9,30 siamo già sistemati sul lungomare proprio sotto il Ribat, ci divide dal mare solo il marciapiede e la scaletta per scendere in spiaggia, facciamo tutte le visite, alla fortezza (DT 4+1), al Mausoleo (gratis) e alla Medina fino all’ora di pranzo che consumiamo nei camper. Alle ore 18, dopo tanti bagni nelle tiepide acque del vicino mare, ci spostiamo al parcheggio per la notte entrando, dalla rotonda descritta prima, nella strada con la scritta “Marina”, fatti 150 metri sul lato SX l’ingresso del parcheggio a pagamento DT 10 a camper. Al termine della sistemazione dei mezzi, facciamo il rifornimento di acqua, una visita al vicino market e dopo la cena un giro per il porticciolo prima di un tranquillo riposo.

DOMENICA 04/10
Ore 8 e mezzo, lasciato il parcheggio della Marina, si ripassa tra il Ribat, questa volta a SX e il Mausoleo a DX, quando termina il marciapiede di questo Mausoleo, c’è un primo incrocio/rotonda senza indicazioni, si deve girare a DX, poco dopo si trova la prima segnalazione per Sousse che inizialmente seguiamo, poi alla seconda delle due rotatorie successive si seguono a SX le indicazioni per le località di Ouerdanine, M’Saken e Kairouan, che è la nostra prossima meta. In fondo a questo vialone, che si segue dopo l’ultima rotatoria, e raggiunto l’incrocio a “T” si gira a DX per Ouerdanine sulla RC/100e fino a M’Sakem, poi RN/12 fino a Kairouan.
Ore 10, alla periferia di Kairouan (120mila ab.*L.P. p. 202*T.C.I. p. 159), nella rotatoria della tangenziale, è già ad aspettarci OMRANE, un Tunisino conosciuto nel viaggio di ritorno dalla Libia a Gennaio 2009, lo avevamo avvisato per telefono il giorno prima (Tel. 00216 [prefisso dall’Italia] 22865526 diretto [dalla Tunisia]), ha lavorato proprio a La Spezia per diversi anni quindi parla molto bene l’Italiano. Salito sul mio camper ci porta diretti all’Ostello della Gioventù (Maison des Jeunes, è anche un centro sportivo in rue Hassan en-Nooman) che ci accoglie, grazie al suo interessamento, in maniera privilegiata, 8 DT a camper, acqua, docce calde, scarico WC/C e alcuni di noi anche la 220/V. Sistemati i mezzi si parte subito per il vicino centro e Medina, ovviamente con Omrane da guida, passando tra vicoli e vicoletti con i caratteristici negozietti di vario genere e, tra le solite cose, una ci è piaciuta in modo particolare, il “BIR BAROUTA” un pozzo le cui acque, dicono le credenze dei fedeli religiosi, provengano dalla sorgente del pozzo di Zem Zem alla Mecca. L’acqua di questo pozzo viene tirata su da una ruota tipo mulino trainata da un dromedario che gira sempre intorno con gli occhi bendati e si scarica in un barile per essere poi bevuta da chi la vuol bere. In questo giro non è mancata la visita a negozi convenzionati ma non ci è dispiaciuto visto che in quello tessile abbiamo acquistato in molti dei bellissimi copri divano/letto a prezzi molto convenienti. Pranzo con un panino, preso in una friggitoria sempre di conoscenza di Omrane e consumato nella cooperativa Tunisina di splenditi tappeti Kilim regolarmente marchiati, nelle loro caratteristiche di tessitura, dal Governo Tunisino. A fine visita abbiamo incaricato (con 50 DT) il nostro Omrane di comprare una torta per festeggiare il compleanno della Mery (le abbiamo fatto una graditissima sorpresa anche perché la torta era squisita), che sbafiamo dopo la cena in compagnia della nostra guida a cui diamo 50 DT per tutta la sua disponibilità, rimanendo però in accordo che domani mattina, prima di salutarci per la partenza, ci accompagnava alle vasche/bacini. Ancora tante parole, in fuori, alternate a liquidi colorati, in giù, prima di un ricco riposo notturno.

LUNEDI’ 05/10
Saldato il conto dell’Ostello e terminata la visita alle vasche dei bacini Aghlabiti, munite di parcheggio in strada laterale e davanti ad un ingresso gratuito, si parte per Sousse (180mila ab.*L.P. p.186 * T.C.I. p. 175). Uscendo da Kairouan dalla zona vasche/bacini con la Ave Ibn el-Aghlab, si passa davanti all’hotel CONTINENTAL che, in caso di scelta per sosta notturna, è disponibile per 15 DT, con acqua, scarico WC/C e 220/V. Arrivati alla RN/12, dopo 45 km si incrocia la RN/1, che in 12 km portano alla periferia di Sousse, si entra in città con la Ave 15 Ottobre 1963
E all’incrocio con la Rue 18 Janvier si gira a DX fino a raggiungere le mura sud della Medina. Quì tre strade parallele portano a Place des Martyrs e alla limitrofa Place Farhat Hached, la prima è Ave Mohammed Ali che fiancheggia a SX le mura della Medina, la seconda centrale è Ave Habib Thameur, la terza è Ave Mohammed V, più vicina al mare ed è la strada da percorrere, da sud a nord, per arrivare al comodo parcheggio, per giorno/notte e distante 300/400 metri dalle due piazze e dal centro. Altra facile soluzione per arrivare alla Ave Mohammed V è quella di seguire le indicazioni Monastir, dalla periferia di Sousse, una volta giunti in zona mare/porto, alla prima rotonda si fa inversione di marcia mantenendo sempre il lungomare a DX. Torniamo al nostro parcheggio, si percorre questa Ave Mohammed V fino a trovare sulla DX l’indicazione Marina de Tunisi, si entra in questa strada chiusa lunga circa 200 metri e che termina alla scogliera sul mare, ha disponibilità di sosta lungo tutta la recinzione di rete a DX e nello slargo del lato SX prima dell’ingresso della Marina che credo sia militare, un omino addetto ritirerà il misero ticket rilasciando un piccolo tagliando di riscontro. Altro punto di riferimento per questo parcheggio è il bar, (?), ubicato ad angolo sul lato SX di Ave Mohammed V. Facciamo la visita al Ribat/Fortezza, con i soliti DT 4+1, da non perdere anche solo per la vista panoramica che si ha da questa altezza, alla Medina e al rinomato Magasin Gènèral. Abbiamo accertato che Sousse è la città con i prezzi più bassi di tutta la Tunisia. Una nota segnala che in zona nord, nel grande spiazzo vicino all’HOTEL ROYAL BEACH, di fianco al CASINO’, è possibile sostare anche per la notte (non lo abbiamo verificato). Dopo un pranzetto volante a base di un saporito Kebab e ad alcuni giri per negozi, alle ore 16 usciamo dal nostro parcheggio girando a DX per immetterci nella solita Ave Mohammed V, passiamo la Place des Martyrs e alla successiva Place Farhat Hached, si entra in Ave H. Bourguiba che ci porta verso l’altra Place Sidi Boujaffar dove inizia il lungomare Ave Hedi Chaker, da qui in avanti si seguono le indicazioni della località Port El-Kantaoui. In questo tratto (14 km quasi tutto a 4 corsie) di zona turistica di Port El-Kantaoui, sembra di essere in Versilia per gli alberghi, le attrazioni per il divertimento ecc. e quando ne usciamo fuori, quasi quasi non ci dispiace. All’improvviso si torna nell’anonimato di una strada (sulla carta è segnata in bianco) normale che si avvicina e si allontana dal mare in continuazione, munita però di ampi spazi sterrati buoni per soste di relax o per fare bagni. Giunti nei pressi del paese di Hergla si prende l’autostrada A/1 (DT 2,700 si segue Tunisi) che in circa 50 km da qui, ci porta ad Hammamet (55mila ab.* L.P. p. 104) dove faremo la nostra sosta notte sotto le mura della sua Medina (a 28 km da Hammanet su A/1 c’è area di servizio Grombalia, per necessità di rifornimento gasolio, sosta e scarico).

MARTEDI’ 06/10
Veniamo ai dettagli, l’uscita dall’autostrada è consigliata quella di Hammamet nord, poi dalla RC/28 si entra in città girando a DX alla segnaletica Hammamet centro, si segue Centre Ville fino alla rotatoria sita a sud delle mura della Medina, qui si segue la Rue Imam Sahnoun che fiancheggia le sue mura SX dove sotto di loro è già possibile sostare negli spazi disponibili, altrimenti si prosegue avanti e quando le mura vanno a DX anche noi giriamo a DX (dritti si entra nel cimitero), percorsi 100 metri di questa strada chiusa, si arriva alla piazzetta con vista mare di Place du Paradis dove nella parte DX è disponibile il parcheggio asfaltato, in piano per la sosta diurna e notturna, nei pressi una delle porte della Medina. Questa strada passa tra due cimiteri, quello a SX è il cimitero locale, Muslim (musulmano) quello a DX è cristiano e una bandiera Italiana, in bella vista, evidenzia la tomba di Bettino Craxi con a fianco il registro per la firma, facoltativa, dell’avvenuta visita (un Tunisino, pagato dalla fondazione Craxi accudisce il tutto mettendo e ritirando ogni giorno la bandiera e il registro). In zona sud (L.P. p. 107) si segnala l’Hotel/Camping SAMARIS a circa 2 km dal centro città. Dopo la visita di ieri sera alla graziosa Medina, approfondiamo la scoperta dei suoi vicoli, colmi di negozietti, con la luce del giorno e quando si decide di uscire, da questo dedalo di viuzze, lo facciamo da una stradina con porta ad arco che non esce subito all’aperto ma ci immette in un caratteristico bar/ristorante, lo attraversa e poi sbocca nella piazzetta con a DX la spiaggia e a SX il lungomare sotto le mura. Facciamo provviste nel vicino souk e un giro nel CENTRE COMMERCIAL di Hammamet per la gioia del pubblico femminile prima di tornare ai mezzi per il pranzo e la successiva ripartenza. A ritroso il breve tratto fino alla rotatoria della Medina, che non ha indicazioni stradali, si segue a DX la strada principale fino a trovare l’indicazione, sempre con la RC/28, della vicina Nabeul (60mila ab.* L.P. p. 112 * 18 km da Hammamet) cittadina artigianale di ceramiche. Noi la passiamo segnalando però che 2 km prima del suo centro sul lato DX, si nota l’insegna del ristorante SLOVENIA, se si prende la strada larga a DX subito prima di questo ristorante, fatti 150 metri si arriva all’ingresso dell’Hotel LES JASMINS e ancora 20 metri a quello del suo Camping (Acqua, 220/V, docce calde e scarico W.C. Cassetta, 10 DT) e percorrendo la strada fino in fondo si raggiunge un tratto di spiaggia poco affollato. Dopo Nabeul la strada è la RC/27 che percorre la penisola di Cap Bon, nel tratto tra Tazerka e Korba, e nel paese di Menzel Temine, lato DX, ci sono cartelli con la scritta PLAGE, seguendo le rispettive strade si arriva a favolose spiagge con parcheggi per sosta diurna/notturna, ottimo mare e ottimi ristorantini. Noi arriviamo a Kelibia (37mila ab.* L.P. p. 117) sistemandoci nel piazzale asfaltato davanti alla spiaggia di El-Mansourah dove approfittiamo subito delle limpide acque del suo mare per un bagno refrigerante prima della cena e successiva sosta notte.

MERCOLEDI’ 07/10
Kelibia è ubicata in un promontorio, in cima alla collina svetta la fortezza che domina il piccolo porto di pesca, la spiaggia di El-Mansourah, dista 2 km dal centro e per arrivarci si deve seguire a DX Kelibia Plage, si segue questa strada per 1 km circa fino all’indicazione Kelibia Blanch Plage El-Mansourah (c’è il ristorante con il solito nome) compreso cartello stradale con “P”, si gira a DX e in fondo si trova lo spiazzo asfaltato in piano sostando proprio dove inizia la spiaggia. Se si cena al ristorante è possibile rifornirsi di acqua e, se necessario, anche la 220/V. Si esce da Kelibia tornando indietro per riprendere la RC/27 e seguire le indicazioni di El-Haouaria, si percorre la strada per circa 15 km fino al bivio, a DX, per il sito punico di Kerkouane, (L.P. p.121 P. de Unesco). Questa strada chiusa, lunga circa 1 km e ½, termina al parcheggio ubicato proprio davanti all’ingresso del sito, nei soliti DT 4+1 è compreso anche il museo con la Principessa di Kerkouane intagliata nel legno e il sarcofago della dea Astarte, tempo di visita 1/2 ore. Tutto indietro il km e ½ per il bivio e ancora RC/27 fino alla località di El-Haouaria, all’ingresso del paese seguiamo a DX per il centre ville, lo attraversiamo andando sempre diritti e in salita per arrivare dove termina la strada munita di parcheggio, ora in discesa e con eccessiva pendenza però con vista mare, ristorantino e le famose grotte/cave romane da cui venivano estratti i blocchi di arenaria rossa che sono serviti per la costruzione del Colosseo di Roma e quello di El Jem. Le grotte erano chiuse, dicono per pericolo di frane ma un solerte tuttofare/guida, dietro compenso, ci ha permesso di effettuarne la visita che è risultata veramente bella. All’uscita dal parcheggio, anziché tornare indietro verso El-Haouaria, andiamo subito a DX in discesa per una buona strada sterrata, al primo incrocio si segue a DX poi al secondo incrocio sempre la DX verso il mare con uno sterrato un po’ sconnesso ma perfettamente percorribile che termina in due spiagge, la seconda è da cartolina. Piazziamo i nostri mezzi sullo spiazzo rialzato e subito si scende in spiaggia a fare 2 ore di bagni, interrotti solo dalla necessità del pranzo. Lasciamo questa Acapulco Tunisina (isolata per un solo mezzo, ma OK per più mezzi) tornando al vicino bivio, no SX ma diritti, si passa dentro un mini paesino e poi si torna alla strada principale, la RC/26 con direzione Soliman che è la base nord della penisola di Cap Bon. Prima di Hammam Lif si incrocia la RN/1, si segue Tunisi fino al bivio, a DX, per Rades, da qui seguono le indicazioni del nuovo ponte che permette di evitare il centro caotico di Tunisi e raggiungere il vialone che porta a La Goulette, Carthage, Sidi Bou Said e La Marsa, in quest’ultima città, nel suo CENTRO SPORTIVO e MAISON des JEUNES, passeremo la notte per scelta logistica di rifornimento acqua, scarico WC/C e docce calde solo di sera, 10 DT (al termine delle attività sportive i parcheggi si svuotano).

GIOVEDI’ 08/10
Non è semplice trovare il Centro Sportivo/Ostello perché si trova in un breve tratto di mare, circa 300/400 metri con parcheggio, marciapiede e spiaggia, però con percorso fatto come una “U” larga, ci si arriva dalla strada soprastante, si passa davanti all’ingresso del C/S/O e si risale dal lato opposto tornando alla solita strada principale, non ha un classico lungomare continuativo. Comunque chiedendo informazioni in loco e sfoderando la debita pazienza di camperista si raggiunge sempre lo scopo. Sbrigate le formalità di carico e scarico, lasciamo La Marsa, non con la superstrada posta al suo nord, ma con l’itinerario fatto ieri all’arrivo cioè, Sidi Bou Said, Carthage, La Goulette (vedi cartina stradale) ripercorrendo i 10 km del vialone, tra le acque, che da La Goulette ci porta al centro di Tunisi (L.P. p. 67-68-72-Medina 78 T.C.I. p. 69-70-74) questo percorso porta più vicini alla Ave Mohammed V sede del nostro prossimo punto sosta. Giunti alla fine del vialone, si prosegue diritti verso Place du 7 Novembre dove c’è la torre con l’orologio, qui si gira a DX e si entra in Ave Mohammed V. Fare però attenzione, quando si sta per entrare in Ave Mohammed V si deve tenere la DX sulla corsia esterna, non quella centrale, altrimenti non si può entrare nel parcheggio a cui siamo diretti. Su questa Ave Mohammed V, come punti di riferimento per trovare il nostro parcheggio, incontreremo sul lato DX, prima il GRAN HOTEL DU LAC, una strana costruzione che sembra un’aquila stilizzata, senza testa e con le ali spiegate, poi un palazzone con grandi finestre in vetro e all’ingresso un poliziotto armato perché è la sede della Garde National. Il primo parcheggio a fianco a questo edificio è il loro parcheggio riservato e con sbarra , avanti 150 metri il secondo parcheggio con grande “P” è la nostra meta. Dopo il breve vialetto d’ingresso si trova a SX il box degli addetti e a DX i servizi igienici (con un po’ di mancia si può fare acqua e scaricare i W.C. a cassetta, noi siamo carichi di acqua e scarichi di grigie e nere, fatto a La Marsa), si parcheggia in modo idoneo negli spazi liberi poi con calma si pagano i 6 DT per ogni 24/h di sosta all’incaricato. Pranzo al parcheggio prima della visita alla Medina di Tunisi che si ripete dopo la cena per una visione notturna della città.

VENERDI’ 09/10
Per la visita al Museo del Bardo (DT 7+1), si esce dal parcheggio a piedi girando a DX in Ave Mohamed V, poi alla seconda strada, Ave Du Ghana, si gira a SX arrivando fino in fondo a Place de la Rèpublique dove è ben visibile la biglietteria per la Metrò Lèger. Il ticket è 450 millesimi a persona e la linea da seguire è la Linea/4, si entra con i tornelli che si aprono all’inserimento del ticket, si scende e si risale una rampa di scale infine si tiene la SX per le linee 3-4-5.
Escludendo la stazione di partenza, cioè Place de la Rèpublique, alla sesta fermata si scende, fatto a piedi un percorso non tanto breve, si arriva al museo che è privo di qualsiasi segnale di riconoscimento esterno, unico riferimento una Police Woman in un box. Museo OK, da 2/4 ore secondo interessi personali. Tornati in centro si gira il souk esterno alla Medina partendo da Place de la Victoire con la porta Bab Bhar e il suo arco di trionfo, infine si torna verso i nostri mezzi percorrendo il tragitto del centro. Si parte da Ave de France fino a Place de L’Indèpendance dove c’è la maestosa Cattedrale Cristiana di San Vincenzo de Paoli (vi si è svolto il rito funebre per Craxi), si entra in Ave Bourguiba e giunti alla Place du 7 Novembre dove c’è la torre con l’orologio (di sera illuminata) si gira a SX in Ave Mohammed V (qui all’inizio sul lato DX c’è l’ufficio del turismo per chi vuole la cartina gratuita di Tunisi e della Medina) che percorriamo fino al nostro parcheggio. Dopo aver consumato il pranzo, si esce con i mezzi dal parcheggio con l’uscita opposta all’entrata, girando a DX in Ave Maghreb Arabe, si segue la corsia a DX (non le corsie centrali che salgono) con indicazione Place 7 Novembre, arrivati al grande incrocio con in alto la strada sopraelevata, si gira a SX per il solito vialone che porta a La Goulette. Passata questa località, sempre sulla strada per Sidi Bou Said in questo percorso obbligato, sul lato SX di una grande rotatoria, c’è un parcheggio sterrato creato come punto di sosta per ammirare le immense cisterne romane ancora molto ben conservate. Archiviata questa sosta panoramica, si riparte per arrivare in breve a Sidi Bou Said (L.P. p. 98) una caratteristica cittadina costruita su un dirupo con i suoi muri bianchi e le inferiate dipinte di blu, il suo fulcro è la piazzetta lastricata che porta il nome del paese che a sua volta a preso il nome da un Santo. Prima di entrare in centro, si trova a DX la strada con le chiare indicazione del Port de Plaissance (porto turistico) in discesa, arrivati sul lungomare verso il lato DX c’è un bel parcheggio, asfaltato ma non in piano, mentre a SX si arriva al parcheggio in piano, prima della zona riservata ai proprietari di barche e agli uffici della Capitaneria/Guardia Costiera e in bella vista il ristorante PARADOR. Purtroppo in questi giorni il Presidente della Tunisia è nella sua tenuta residenziale qui a Sidi Bou Said e il personale della sicurezza, nelle loro restrizioni, hanno incluso anche questa zona marina. Tornati indietro alla strada principale, in meno di un km si arriva alla rotatoria centrale della cittadina, diritti si entra nel centro storico dove si trova anche il rinomato Cafè des Nattes, a SX sulla strada per La Marsa, percorsi 500/600 metri e dopo la stazione ferroviaria, si arriva ad un’altra rotonda dalla quale, prendendo la prima a DX in salita, si entra in un grande parcheggio, ci sistemiamo in fondo a DX sotto gli alberi con a fianco i binari della linea TGM La Marsa/Tunisi. Mangiata di gruppo al ristorante poi la sosta notte.

SABATO 10/10
L’ultimo giorno in Tunisia lo dedichiamo alla visita, con il sole del mattino, di Carthage (L.P. p. 93 * T.C.I. p. 104) le cui rovine non sono tutte unite come altri siti già visitati, ma sparpagliate in una vasta area, infatti il ticket di 8+1 DT è un ticket multiplo e comprende la visita di 8 siti, prima da trovare e solo pochi veramente da vedere. Cominciamo dal sito più vasto dove sono ubicate anche le Teme di Antonino, poi quello della Villa Romana, il Porto Punico con museo e vicino alle Cisterne quello che rimane dell’Anfiteatro. Finita la visita alla zona, diciamo marina, che ha come strada centrale la onnipresente Ave H. Bourguiba, compreso un supermercato Monoprix, ci spostiamo in alto per raggiungere la Collina di Byrsa dove c’è la ex cattedrale di St-Louis (ben visibile anche in lontananza), l’Acropolium, il Musèe de Carthage e in basso Villa Didone. Per arrivare alla Collina di Byrsa, si deve aggirare la ferrovia che ha pochi attraversamenti stradali quindi si consiglia, dalle Terme di Antonino, di prendere la Ave 7 Novembre o la parallela Ave de l’Anphithèatre, alcune indicazioni stradali mettono Villa Didone, altra Collina di Byrsa. Arrivati in cima ci accoglie un ampio parcheggio semi sterrato, ci sistemiamo nel tratto piano in fondo a SX dopo le bancarelle di souvenir, anche qui ticket multiplo per 3 siti DT 8+1, la visita richiede circa 2 ore e quando si esce è giunta l’ora del pranzo che consumiamo in questo parcheggio caldo ma ventilato. Alle 15 ½ lasciamo la Collina di Byrsa per andare al porto de La Goulette, nel tragitto si fa un bel pieno di gasolio al solito distributore Oilybia (quello dell’arrivo), poi mettiamo i nostri mezzi davanti al Gate d’Embarquament n. 13 (cancello d’imbarco) in modo da creare una barriera per evitare un vecchio vizio Tunisino >>>. A fine sistemazione si fa visita al vicino bazar di ceramiche per spendere gli ultimi DT rimasti più qualche euro tramutandoli in colorate anfore e altri pezzi di ottimo artigianato. Un sopralluogo alla Gare Marittime, salendo la rampa che porta al grande atrio, appena si entra il primo box a SX è quello della nostra compagnia di navigazione, il gruppo G.N.V. dell’agenzia D’ALESSANDRO dove, non appena apre, verrà fatto il Check-in, in fila disordinata e senza le regole di precedenza d’arrivo, chi più spinge prima riceve i tagliandi per l’imbarco. A DX della rampa che porta alla stazione marittima c’è un parcheggio con i servizi igienici, si può scaricare il WC/C e fare acqua dando una piccola mancia all’addetto alle pulizie. Prima delle pratiche per il ritorno facciamo la nostra cenetta, con un orario anticipato, per affrontare le ore successive in forze. La partenza della M/N Tenacia è prevista per le ore 23.00 alle ore 19.30, muniti di passaporti e della prenotazione di gruppo ci rechiamo al punto d’incontro descritto sopra per il Ceck-in. Si consegna la prenotazione e in cambio si ricevono, come per l’andata, sei tagliandi 4 per le persone (due a testa) e 2 per il veicolo.
In attesa che aprano il cancello del varco di frontiera, ci prepariamo i passaporti con dentro la copia dei moduli bianchi delle persone che erano stati compilati e vistati al nostro ingresso in Tunisia, se invece li avevano trattenuti si compilano quelli che fornisce l’agenzia D’ALESSANDRO di GNV al momento del check-in e il libretto di circolazione con dentro il modulo verde già timbrato per la registrazione in ingresso d’importazione temporanea del veicolo. Quando aprono il cancello d’ingresso, ci muoveremo, assistiti da personale, in direzione delle tettoie con i gabbiotti preposti ai controlli dei passaporti per la registrazione di uscita delle persone, per la registrazione di uscita del veicolo, controllo doganale e verifica che non ci siano clandestini a bordo. Davanti alla nave avviene il controllo biglietti con solito ritiro di due tagliandi persone e un tagliando veicolo, un addetto nave sale a bordo sempre per controllo di clandestini e infine l’imbarco sulla nave (occhio alle scarpe sporche unte di olio). Ricordarsi di prendere quanto serve per passare le notti a bordo della nave. Essendo la solita nave dell’andata ci rechiamo diretti alla reception per la prassi della sistemazione nelle cabine con il ritiro dei rispettivi pass magnetici.

DOMENICA 11/10
Alle ore 11.00 sosta al porto di Palermo per lo Sbarco/Imbarco locale, ritardo di quasi due ore. In questa lunga sosta, con durata di circa 5/7 ore, è possibile sbarcare a piedi compilando il modulo fornito su richiesta dalla reception e vidimati dalla polizia Italiana che sale a bordo nave per le operazioni di frontiera, Italiani da una parte, comunità Europea in altra parte e Extracomunitari ancora in altra parte. Per lo sbarco si viene inclusi in apposito elenco e smarcati in uscita e successivamente in entrata.

LUNEDI’ 12/10
Ore 07.00 circa sbarco a Civitavecchia.

Alla partenza KM 93.250
All’arrivo KM 97.200
Totale KM 3.950

NOTE INFORMATIVE: esiste la CTN (Co.Tu.Nav) Compagnia Tunisina di Navigazione M/N CARTHAGE Linea Genova/Tunisi Tel: 02.66 117 104/131 Fax: 02.643 12 36.
Ottima cartina stradale plastificata della Reise: scala 1:600.000 fornita dalla VEL di Sondrio tel. 0342218952 www.vel.it
Guida: EDT Lonely Planet e Touring Club Italiano entrambe della TUNISIA.
Pedaggi A/1 Tunisi-Sousse 1° casello DT 1,90 * 2° casello DT 2,70 3° casello DT 0,70 Dopo ogni casello c’è sempre un ampio parcheggio con W.C. e acqua per la sosta diurna e notturna. Nelle grandi stazioni di servizio si può fare acqua, chiedere prima al gestore e magari se in tanti non farla tutti insieme.
Nel periodo 22/08/09 al 20/09/09 era in atto la festa Islamica del Ramadan.

FAX SIMILE MODULO PERSONE

Nom = Cognome
Prenom = Nome
Nom de jeune fille = Cognome da nubile (lasciare in bianco)
Date et lieu de naissance = Data e luogo di nascita
Nationalitè = Nazionalità (Italiana)
Profession = Professione (Pensionato = retraitè o attività corrente)
N. du Passaport = Numero del passaporto
Date/lieu de emission = Data e luogo del rilascio (data e Questura della città)
Venant de / allant à = Provenienti da / Diretti a (mettere Civitavecchia / Tunisi)
Domicilie = Indirizzo in Italia (via tot….. n. tot….. città o comune e provincia)
Adresse en Tunisie = Indirizzo in Tunisia (mettere Camping Douz = Camping Desert Club Douz)
Domicilie en Tunisie = Ripetere l’indirizzo in Tunisia come sopra Camping Douz

NOTE: Tenete i moduli delle persone all’interno dei rispettivi passaporti. I moduli personali stampati in cinque copie e già in vostro possesso semplificherà la loro compilazione avendo in questi tutti i vostri dati raggruppati.

FAX SIMILE MODULO CELESTE AUTOVEICOLO

Nom, prenoms et adresse = cognome, nome e indirizzo in Italia del guidatore
Boreau d’entrèe = dogana di entrata (Tunisi)
Date entrèe du vehicule = data di entrata in Tunisia (12/09/09)
N. du Passaport = n. del passaporto del guidatore
N. du C.I. nationale = n. della carta di identità (lasciare in bianco)
Constructeur (marque) = costruttore, marca (Fiat, Ford ecc.)
Designation = (Autocaravan, camper ecc.)
Type = Tipo (Ducato, Transit ecc.)
Puissance = Potenza in cavalli o in KW (vedere libretto circolazione)
Cylindrèe cm3 = Cilindrata in cm cubi (vedere libretto)
Numero de chassis = Numero di telaio (vedere libretto)
Date de 1 ere mise in circulation = data di immatricolazione (vedere libretto)
Numero d’immatriculation acque = Targa attuale dell’autoveicolo

NOTA: Tenete il modulo dell’autoveicolo all’interno del libretto di circolazione.

Per informazioni extra E-mail: talamonti.corrado@fastwebnet.it
Cellulare 335.8051512

FAX SIMILE MODULO BIANCO AUTOVEICOLI

N. immatriculation = Targa dell’autoveicolo (camper o auto ecc.)
Pays d’origine = Paese di immatricolazione (Italia)
Marque = Marca (Fiat, Ford, Mercedes ecc.)
N. Type = Tipo (Ducato, Transit, Sprint ecc.)
Genre = Genere (Autocaravan, Camper ecc.)
Coleur = Colore del veicolo (blanc = bianco, gris = grigio ecc.)
Carburant = Carburante (Diesel oppure Essence per benzina)
Identitè du proprietarie = Cognome e nome del proprietario del veicolo
Identitè du conducteur = Cognome e nome del guidatore del veicolo
Date e lieu de naissance = Data e luogo di nascita del guidatore
Nationalitè du conducteur = Nazionalità del guidatore
Professione du conducteur = Professione del guidatore
Adresse en Tunisie = indirizzo in Tunisia (mettere Camping Douz = Camping Desert Club Douz)
Provenant de = Proveniente da (Civitavecchia, Genova, Palermo ecc.)
Allant a = Diretto a (Tunisi)
Autorisè jusqu’au = Autorizzato fino al (15/10/09 = una data in cui sicuramente saremo usciti dalla Tunisia, indica la fine del permesso temporaneo di importazione del veicolo, in uscita dalla Tunisia)
D’après la carte grise = Allegato alla carta di circolazione (lasciare in bianco)

NOTA: Tenete il modulo dell’autoveicolo all’interno del libretto di circolazione.

Nom ……………………......................... FIORAVANTI
Prenom ……………………………………… CORRADO
Date de naissance ……………………… 3/02/1944
Lieu de naissance ………………………. LA SPEZIA
Nationalitè …………………………………. ITALIENNE
Situation familiar ……………………….. MARIE’
Nom e prenom de père……………….. FIORAVANTI VALDEMARO
Nom e prenom de mère ……………… NANNURELLI BIANCA
Profession …………………………………… RETRAITE’
Adresse ……………………………………….. VIA PADIVARMA, 3 * LA SPEZIA
Numero de Passeport ………………….. X 467811
Date de deliverance …………………….. 14/10/2005
Date d’expiration …………………………. 23/10/2015
Lieu de deliverance ………………………. LA SPEZIA
Motif du voyage …………………………… TOURISME
Marque du veicule ……………………….. FIAT * LAIKA
Matriculation ……………………………….. CM 380 FR * ZFA26600007461291
Ville d’entrèe en Tunisie ..……………… TUNISI LA GOULETTE
Date d’entrèe en Tunisie ……………….. 12/09/2009
Venant de …………………………………….. __________________________
Allant a …………………………………………. __________________________
Domicile en Tunisie ………………………. __________________________
Modulo riassuntivo per promemoria dati, per sosta campeggi, per sosta Hotel e sosta Polizia. Farne 5/10 copie di scorta da tenere dietro, scoprirete che servono.

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