"segavecia"!

… ed il Carnevale continua!

Il Comune di Forlimpopoli, che fa parte della provincia di Forlì, è posto in pianura, ai piedi delle ultime propaggini appenniniche e ad appena 25 km dal Mar Adriatico. Forlimpopoli si trova lungo la via Emilia ed è raggiungibile attraverso l'Autostrada A14 Adriatica (casello di Forlì venendo da Nord o casello di Cesena Nord giungendo da Sud). Nelle vicinanze c'è anche l'uscita di Cesena Ovest della E45, la superstrada che collega Cesena con Perugia e Roma.
Ai più Forlimpopoli è nota per due motivi: l'aver dato i natali a Pellegrino Artusi (autore de "La scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene" e padre della tradizione gastronomica italiana) ed essere stata teatro delle gesta di Stefano Pelloni, brigante più conosciuto con il nome di "Passator Cortese" che il 25 gennaio del 1851 mise a ferro e fuoco il paese sequestrando gran parte della popolazione nell'edificio del Teatro.
Questo mese Cisonostato.it vi porta a conoscere una festa popolare di antichissime tradizioni nota a tutti come "La Segavecchia" che si tiene per l'appunto a Forlimpopoli nella settimana di metà Quaresima.
Secondo la tradizione la Festa risalirebbe al Medioevo e vorrebbe ricordare il "misfatto" compiuto da una vecchia (anche se un'altra tradizione vuole che fosse stata una giovane in stato gravidico) che nel periodo quaresimale si cibò indebitamente di carne di maiale e venne quindi condannata ad essere segata viva!
In realtà pare che la festa abbia radici antichissime e sia figlia di riti legati alla celebrazione del ciclo naturale della vita ed alle feste del mondo rurale: la vecchia segata rappresenterebbe la fine dell’inverno ed il ritorno della primavera ricca di nuove prospettive per donne ed uomini.
Oggi questa festa rappresenta un'occasione gioiosa per tutta la Romagna, attirando nella settimana in cui si svolge decine di migliaia di persone e tranquillamente si può affermare che rappresenti l'evento più importante del marzo romagnolo.
La "vecchia" di Forlimpopoli non viene bruciata, come accade in altre località italiane nel giovedì di mezzaquaresima, bensì "segata", tagliata cioè in due; la vecchia è rappresentata da un enorme fantoccio di cartapesta che viene "giustiziato" con una enorme sega da tagliaboschi da dei boia incappucciati.
Con un ingegnoso meccanismo il corpo della vecchia si apre, creando un effetto scenico che squarcia in due il fantoccio, liberando a terra un'enorme quantità di dolciumi e regali che fanno la gioia dei bambini presenti.
La vecchia ogni anno viene incolpata di tutte le "magagne" che hanno afflitto l'umanità, sia a livello locale che a livello nazionale; è l'occasione per fare della satira anche pungente e per lasciare intendere chi andrebbe colpito veramente al posto dell'innocuo fantoccio in cartapesta.
Sbaglierebbe tuttavia chi credesse che la Festa della Segavecchia si esaurisca tutta in questo rito, seppur suggestivo... In realtà per circa dieci giorni tutta Forlimpopoli viene coinvolta gioiosamente assieme ai suoi abitanti ed agli innumerevoli visitatori in una serie di eventi che si susseguono e si integrano tra di loro.
Innanzitutto i "forestieri" che vogliono partecipare alla festa della città devono secondo antica usanza acquistare una sorta di "passaporto" che permetta loro di valicare le porte di Forlimpopoli ed unirsi alle manifestazioni.
Nelle due domeniche a cavallo della settimana di mezzaquaresima ha luogo un grande Corso mascherato, i cui carri ed il relativo corteo festante attraversano per quattro volte (di cui una, forse la più suggestiva,in notturna) le vie della cittadina.
Interessantissimo è pure il "mercatino della Segavecchia", mercato d'antiquariato che si tiene nel cortile della Rocca dove, con un po' di pazienza e di fortuna si può trovare qualche buona occasione. A proposito della Rocca, vale la pena ricordare che da sola varrebbe la visita di Forlimpopoli e che rappresenta uno degli edifici del genere meglio conservati in Italia; le sue origini risalgono al XIV secolo e verso la fine degli anni settanta è stata ristrutturata. Immancabili sono poi le bancarelle che vendono ogni sorta di prodotto alimentare tra cui la frutta secca che prende il nome, guarda un po', di.... Segavecchia!
Completano il quadro una serie di manifestazioni collaterali che variano di anno in anno e che comprendono eventi sportivi,spettacoli vari, mostre e spettacoli pirotecnici.
Diciamo tuttavia che la festa della Segavecchia è una splendida occasione per riscoprire un angolo della provincia romagnola che si distoglie dal clichè abituale "rivierasco" della Romagna e che offre uno spaccato di tradizionale sagra paesana, permettendoci di rivivere antiche atmosfere.

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