Viaggio in Siria e Giordania

Le bellezze di due Paesi ricchi di storia millenaria

Il viaggio in Siria e Giordania è stato effettuato alla fine del mese di agosto 2005 con la compagnia Mistral Tour, con volo di linea della Syrian Arab Airline ed è durato 11 giorni. Durante il viaggio non abbiamo avuto alcun problema salvo un ritardo nella consegna di un bagaglio al rientro. Anche per quanto riguarda la sicurezza non ci sono stati inconvenienti; oltre ai normali controlli negli aeroporti e al confine tra Siria e Giordania non abbiamo rilevato nessuna criticità; la gente è stata cortese, nessuno ci ha importunato, abbiamo sempre girato tranquillamente nei suq affollati, anche di notte. Qualche normale insistenza di venditori di souvenir nei siti archeologici, ma nulla più.
La Siria è una Repubblica governata in base alla Costituzione del 1973 e conta circa 16 milioni di abitanti di cui circa un quarto sono concentrati nella capitale Damasco. La popolazione è molto giovane con oltre il 50% degli abitanti sotto ai 20 anni. L'arabo è la lingua ufficiale, l'inglese ed anche il francese sono le lingue abbastanza parlate negli alberghi e nei negozi. Anche se lo stato è laico, la religione musulmana (i sunniti sono la grande maggioranza) è molto sentita e seguita.
La Giordania invece è una monarchia basata su una Costituzione entrata in vigore nel 1952 ed ha una popolazione di poco più di 5 milioni di abitanti quasi tutti di religione musulmana sunnita. L'arabo è la lingua ufficiale, ma l'inglese è abbastanza diffuso. Lo stato è laico come in Siria, ma in Giordania si avverte una maggiore propensione alla cultura occidentale e una diversa libertà nei costumi.
Dove alloggiare
La classificazione degli alberghi, sia in Siria che in Giordania, non corrisponde esattamente agli standard europei, comunque quelli che abbiamo utilizzato noi (quasi tutti 4 stelle che possono essere comparati ai nostri 3 stelle) si sono rivelati puliti e decorosi. Gli hotel a 5 stelle, piuttosto cari, offrono il massimo del comfort anche se spesso sono ubicati in periferia delle città.
A Damasco, in Siria, un ottimo hotel a 5 stelle, che si trova a poche centinaia di metri dalla città antica e dal suq, è l'Hotel Semiramis.
In Giordania, ad Amman, l'hotel Radisson è forse il più prestigioso ed elegante, mentre a Petra consiglio vivamente il 5 stelle Marriott poiché il panorama che si gode sulle montagne che circondano il sito archeologico è assolutamente impagabile.
In cucina
I cibi, sia in Siria che in Giordania, sono abbastanza simili, gradevoli e non eccessivamente piccanti, ma alla lunga piuttosto monotoni.
Sono molto apprezzabili e gustose le numerose salse e creme che vengono servite come antipasti e che sono a base di pasta di sesamo, ceci, melanzane ed altre verdure. Queste salse si mangiano con il pane beduino sottile e a forma circolare; si strappa un pezzo di pane morbido e usandolo come cucchiaio si preleva dal piatto un po' di salsa.
Immancabili le olive poiché Siria e Giordania sono fra i massimi produttori mondiali. Il piatto principale è invece preparato con carne di montone, capra o pollo accompagnato da riso o verdure.
Alla sera si mangia molto tardi. Prima delle nove i ristoranti sono praticamente deserti.
Da non perdere
I SITI ARCHEOLOGICI
Le millenarie civiltà che si sono susseguite in questi luoghi hanno lasciato tracce profonde nei resti archeologici giunti fino a noi.
La Siria, in particolare, è ricchissima di antiche città e siti straordinari come Ebla, Apamea, l'oasi di Palmira e Bosra, tanto per citarne alcuni, che ci hanno veramente entusiasmato. Nel confronto abbiamo trovato invece meno avvincente la Giordania, forse un po' troppo occidentalizzata, anche se, ad essere sinceri, le località di Jerash e soprattutto Petra valgono da sole un viaggio in questo Paese.

ITINERARIO IN SIRIA
Dall'aeroporto di Roma Fiumicino partiamo con un volo della Syrian Arab Airlines alla volta di Aleppo, seconda città della Siria e una delle più antiche al mondo. Visitiamo nei dintorni il santuario di San Simeone e proseguiamo in direzione sud verso Ebla, Apamea e l'antico forte dei crociati Krak dei Cavalieri.
Ora la strada devia in direzione ovest, verso il deserto siriano; dopo oltre due ore di viaggio giungiamo al tramonto nell'oasi di Palmira. I grandiosi resti dell'antica e mitica Palmira sono uno spettacolo straordinario.
Lasciamo Palmira e proseguiamo verso sud-ovest in direzione della capitale Damasco, ricca di vita e animazione. L'ultima tappa in Siria prima di passare il confine con la Giordania è la città di Bosra fondata dai Nabatei.

ALEPPO
La città di Aleppo, chiamata anche "Aleppo la grigia" per il colore delle pietre delle case, è stato uno dei punti nevralgici attraverso il quale si svolgeva il commercio fra Oriente e Occidente. Ha origini risalenti a 3000 anni a.C. e oggi, come importanza, è la seconda città della Siria dopo Damasco.
Il cuore antico di Aleppo è la Cittadella che sorge su una collina alta 40 metri costituita da sette stratificazioni successive. La fortificazione è circondata da un fossato attraversato da una scalinata che sale al portone di ingresso.
Attorno alla Cittadella si sviluppa uno dei suq più famosi della Siria. Si tratta di un intricato dedalo, lungo 12 chilometri, di viuzze piene di botteghe stracolme di merci.
Specialità di Aleppo è il sapone preparato secondo un'antica ricetta.

SAN SIMEONE
A nord di Aleppo si estende la regione arida delle cosidette "città morte" poiché abbandonate dagli abitanti dopo il violento terremoto del 1170 che deviò il corso del fiume obbligando le popolazioni ad emigrare.
In questa zona visse un eremita, San Simeone, che predicò per 40 anni dall'alto di una colonna alta, si dice, 17 metri. Il Santo divenne tanto famoso da attirare fedeli da tutto il paese.
Alla sua morte, avvenuta nel 459, il corpo fu trasferito nella città di Antiochia. Per onorare il Santo ed accogliere tutti i pellegrini che giungevano a visitare il luogo dove aveva vissuto, l'imperatore Zenone fece costruire una splendida Basilica attorno alla colonna su cui aveva predicato per tanto tempo. Attorno alla Basilica sorse poi una città chiamata con il nome di Cittadella di San Simeone.

EBLA
Il sito archeologico di Ebla è considerato una scoperta eccezionale, una delle più straordinarie avvenute in Siria.
Gli scavi dell'antichissima città, iniziati nel 1964 da una missione archeologica italiana, sono tuttora in corso ed hanno consentito di risalire alle origini della città che nel 3° millennio a.C. era la capitale di un potente impero.
Ebla fu completamente bruciata nel 2250 a.C. Venne ricostruita e prosperò ancora fino al 1600 a.C. quando fu definitivamente conquistata dagli Ittiti e scomparve.
Nell'incendio del 2250 a.C. ben 17.000 tavole di argilla della biblioteca del Palazzo Reale del re Aghrish furono cotte dalle fiamme e rese solide per resistere nel tempo. Scoperte dalla missione italiana perfettamente integre hanno permesso di ricostruire la storia di questa città.

APAMEA
Apamea o Afamea si trova su una altura dominante la pianura del Ghab con all'orizzonte le montagne dell'Antilibano; le sue origine sono antichissime anche se la storia della città incomincia a conoscersi solo a partire dal 323 a.C.
Il sito si estende su una vasta area parte della quale deve ancora essere scavata e sistemata. Entrando a visitare la città dalla Porta Nord o Porta di Antiochia si è colpiti dal Cardo Massimo di una dimensione veramente impressionante: lungo 2 chilometri aveva una larghezza di 32 metri e collegava la Porta Nord con la Porta Sud. Ai lati del Cardo Massimo sono stati portati alla luce i resti di importanti monumenti: le Terme, l'Agorà ed il Teatro.
Degne di nota sono alcune colonne di grandi dimensioni scolpite interamente con motivo a torciglioni.

KRAK DEI CAVALIERI
Il maestoso forte, perfettamente restaurato dai francesi, si trova su una altura di 750 metri, in posizione dominante sulla valle sottostante. Quel che si vede oggi è il risultato di numerose aggiunte e modifiche che sono state apportate nei secoli dagli eserciti conquistatori.
Costruito nel 1033 dall'emiro curdo di Aleppo era anche chiamato Cittadella dei Curdi; venne conquistato dai crociati nel 1099. Difeso da 2000 soldati era praticamente inespugnabile.
Le ripide pareti esterne, i tortuosi e possenti corridoi interni disseminati di botole e aperture segrete nonché i vari livelli del forte in cui era articolata la difesa danno l'idea di quanto fosse difficile a quei tempi impossessarsi della fortezza.
Capitolò nel 1271 per mano del sultano Baybars che lo espugnò con un inganno.

PALMIRA
Proseguiamo verso il deserto siriano in direzione dell'oasi di Palmira dove giungiamo al tramonto. Il nome che in origine fu dato a Palmira dagli arabi in realtà fu Tadmur che significa "Città dei datteri". Grazie alle acque sotterranee l'oasi è infatti un tripudio di palme e nel passato fu, per la sua posizione strategica, uno dei crocevia più importanti sulle rotte commerciali tra Oriente e Occidente.
Nel 2° sec. a.C. era già un ricco regno; alleatasi con i Romani per contrastare l'espansione dei Persiani che ambivano a conquistare il territorio siriano, Palmira continuò ad espandersi finché, nel 270 d.C. l'imperatore Aureliano preoccupato per la troppa voglia di indipendenza della regina Zenobia, la fece prigioniera segnando così l'inizio del decadimento del regno.
Nel 18° sec., grazie a ricercatori inglesi, Palmira riemerse dall'oblio con le sue splendide rovine.
Il monumento di maggior impatto visivo è il tempio di Baal, il dio onnipotente venerato dai palmireni. Il suo immenso cortile ha un perimetro di 225 metri; al centro si osservano ancora grandi pietre che dovevano fungere da altari per i sacrifici. Attorno, il tempio era circondato da alte colonne che sorreggevano bassorilievi decorati con motivi di fiori e frutta.
La strada principale di Palmira era la via colonnata, lunga più di un chilometro, che la attraversava tutta e che conduceva al tempio di Baal. Le colonne con capitelli corinzi avevano al centro delle mensole che reggevano le statue di coloro che si erano prodigati per lo sviluppo della città.
Nella tarda mattinata visitiamo ancora altri numerosi e splendidi monumenti tra cui lo straordinario Teatro, nonché la vicina necropoli con tombe a torre, dove una giovane famiglia di beduini ci offre oggetti di artigianato locale, ma il sole, diventato ormai implacabile, ci spinge a trovar rifugio nell'interessante Museo Archeologico in cui sono esposte una gran quantità di statue e oggetti rinvenuti nel sito durante gli scavi.

DAMASCO
Lasciata l'oasi di Palmira affrontiamo il viaggio che ci condurrà a Damasco; lungo il tragitto attraverso il deserto siriano ci fermiamo per un tè in un simpatico locale pieno di colore locale chiamato "Bagdad Café". Nei pressi sorge la curiosa casa beduina del proprietario.
Le prime notizie su Damasco sono state ricavate dalle tavolette di Ebla e risalgono al 3° millenio a.C.
L'antica città era circondata da possenti mura in cui si aprivano grandi porte attraverso cui entrare. Di queste, oggi se ne vedono ancora otto. Nella parte vecchia sorgono la Cittadella e la Grande Moschea degli Omayyadi realizzata nel 705 d.C. e decorata con splendidi mosaici.
Il più importante si trova nel cortile interno e rappresenta un panorama di diverse città, tra cui Gerusalemme, su fondo oro. Nel cortile si trova anche la Cupola del Tesoro, una costruzione ottagonale con colonne che sorreggono una cupola completamente rivestita di bellissimi mosaici. L'interno della moschea, con il pavimento totalmente ricoperto da tappeti, è tutto un brulicare di persone che si muovono o che sono intente a pregare.
Lungo le pareti del grande salone si aprono piccole nicchie decorate con mosaici. All'esterno la Grande Moschea è circondata da tre minareti ognuno costruito con uno stile diverso
ATTENZIONE!
Se visitate la Moschea non lasciate mai incustodite le vostre scarpe, specie se sono in buono stato; portatele sempre con voi in un sacchetto. Io mi sono fidato a lasciarle vicino alla guida che avrebbe dovuto custodirle. Risultato: sono sparite, probabilmente sotto i vestiti di qualche matrona ricoperta da veli neri.
Attorno alla moschea si estendono i suq coperti di Damasco i quali sono suddivisi per tipologie di prodotti. Anche qui la confusione regna sovrana, ma si può passeggiare in tutta sicurezza senza il pericolo di essere infastiditi. Le mercanzie sono molte, soprattutto le stoffe damascate; qualità e prezzo sono buoni.
SUGGERIMENTO!
Se avete tempo consiglio un simpatico e caratteristico locale per passare una serata e pranzare. Si trova nella città vecchia vicino alla Moschea e si chiama Omayyad Palace Restorant.

BOSRA
Bosra è l'ultima città siriana che visitiamo prima di entrare in Giordania. Nel 2° sec. a.C. divenne importante poiché scelta dai Nabatei come loro capitale. Nel 106 d.C. l'imperatore Traiano, conquistando il ricco regno Nabateo, la nominò capitale della Provincia Romana d'Arabia.
Le rovine della vecchia città sono costituite da rocce basaltiche scure e al loro interno parte della popolazione del luogo ha costruito abitazioni. Le autorità locali e le missioni archeologiche sono quindi costrette continuamente a sgomberare le abitazioni per proseguire le opere di scavo.
Il monumento più sorprendente della città di Bosra è il suo teatro. Costruito nel 2° sec a.C. dai romani è certamente uno dei teatri meglio conservati al mondo. Ha una capacità di 15.000 spettatori ed è tutt'ora utilizzato per ospitare spettacoli che si tengono nel periodo del Festival di Bosra.

ITINERARIO IN GIORDANIA
Arriviamo al confine giordano dopo aver visitato l'antica città siriana di Bosra. Dopo le formalità doganali e l'arrivo della guida giordana che sostituisce quella siriana proseguiamo in direzione sud verso la vicina città di Jerash. I resti dell'antica Jerash sono straordinari e fra i meglio conservati di tutto il Medio Oriente. Si giunge infine ad Amman, capitale della Giordania, città moderna e dinamica.
Il viaggio continua in direzione sud percorrendo l'antica "Strada dei Re". Dopo una breve sosta sul monte Nebo per visitare il luogo dove si dice sia morto Mosé e da dove si gode una stupenda vista sul Mar Morto e una visita ad una chiesa ortodossa in cui è custodito un antico mosaico che rappresenta la Palestina, si giunge a Karak dove si trova un antico castello edificato al tempo dei crociati.
Proseguendo giungiamo nel luogo più conosciuto della Giordania, la città nabatea di Petra costituita da centinaia di monumenti, tombe, templi e case.
Ultima tappa del viaggio in Giordania, ad una settantina di chilometri da Aqaba, è un'escursione in fuoristrada nel deserto del Wadi Rum conosciuto anche come "Valle della Luna", luogo che ha visto le gesta del leggendario Lawrence d'Arabia.

JERASH
Giungendo in Giordania dalla Siria, il primo sito archeologico che si incontra è la città di Jerash, l'antica Gerasa, che dopo Petra è sicuramente il luogo più interessante del Paese. L'ingresso alla città avviene attraverso la porta sud.
Procedendo oltre si raggiunge la spettacolare Piazza Ovale che misura 90 per 80 metri. Tutto attorno si ergono colonne ioniche del 1° sec d.C. Da qui parte il Cardo Massimo, la via colonnata di 800 mt. che era la principale arteria di Gerasa.
Salendo verso l'alto della città si possono vedere numerosi templi e costruzioni con mosaici bellissimi.
Degno di nota è il Teatro sud, il più grande dei due teatri esistenti a Gerasa. Fu costruito nel II sec. d.C. e poteva contenere fino a 16.000 spettatori.

AMMAN
Amman è una città moderna con caratteristiche architettoniche occidentali che si sta sviluppando con ritmo molto elevato. L'intenso traffico, le strade, i grattacieli e l'inquinamento la fanno apparire ai nostri occhi come una normale città europea.
Costruita inizialmente su sette colli, a causa della continua espansione oggi, con il suo milione e mezzo di abitanti, si estende su 19 colli.
Alla città si possono dedicare un paio d'ore per una breve visita alla parte vecchia che ruota attorno alla Cittadella dove sono stati riportati alla luce alcuni resti romani.
Vale la pena fare una passeggiata attorno alla piazza degli Hashemiti nei pressi del Teatro Romano dove si sviluppa il suq che però è risultato piuttosto deludente poiché costituito da negozietti che vendono soprattutto cianfrusaglie moderne di dubbio gusto.

KERAK
La città di Karak o Kerak si trova a circa 1.000 metri sul livello del mare, sulla sommità di un altipiano, lungo strada che conduce verso sud, a Petra.
Il nome della città è legato alla fortezza crociata fatta costruire nel 1135 dal re di Gerusalemme Baldovino.
La fortezza era considerata imprendibile ed è questa l'impressione che si avverte percorrendo i tortuosi e possenti corridoi interni ed i passaggi segreti. Resistette per molti anni agli attacchi degli eserciti arabi finché venne conquistata da Saladino nel 1189. Salendo in alto si gode di un bel panorama sulla valle sottostante.

PETRA
Come si può facilmente intuire il nome Petra deriva dal greco e significa "Roccia"; non si poteva trovare un nome più appropriato da dare a questa città costruita in mezzo ad uno scenario di montagne rocciose così spettacolare.
Petra fu fondata dai Nabatei, un popolo nomade che giungeva dalla penisola arabica; nel corso dei secoli i Nabatei da allevatori diventarono commercianti controllando il ricco traffico di mercanzie che, attraverso la penisola arabica, giungevano dall'oriente. Il regno dei Nabatei nel periodo di massima espansione arrivò fino alle porte di Damasco in Siria.
L'accesso alla città di Petra avveniva attraverso lo stretto siq, una gola naturale che si era creata dalla frattura della roccia a seguito di terremoti antichi. Altre vie d'accesso consentivano alle carovane di giungere in città attraverso passaggi meno angusti. Attorno alla città i Nabatei realizzarono la loro necropoli scolpendo nella roccia dalle tonalità incredibili mirabili monumenti. Costruita in mezzo alle gole profonde delle montagne era un luogo ideale per difendersi dai nemici; solo i Romani furono in grado, nel 106 d.C., di conquistarla e mettere così fine al regno nabateo.
Per potere visitare completamente il sito ed effettuare interessanti escursioni sulle alture circostanti occorrerebbe fermarsi sul luogo 2 o 3 giorni. Ma anche per un solo giorno Petra val bene un viaggio in Giordania.

DESERTO DI WADI RUM
Il deserto di Wadi Rum si trova nella parte sud del paese ad un'altitudine di circa 1000 metri sul livello del mare. Le distese di sabbia, che assumono colorazioni che vanno dal rosso al rosa e arancio, sono disseminate da ardite vette di granito, arenaria e basalto dando vita ad un suggestivo paesaggio lunare.
Partiamo per una escursione nel Wadi a bordo di sgangherati fuoristrada che i beduini del vicino villaggio mettono a disposizione dei turisti.
Le dune di sabbia sono piuttosto rare poiché il deserto è pressoché piatto, ma quelle poche che si vedono sono dune veramente imponenti.
Le antiche popolazioni che abitavano questi luoghi hanno lasciato numerose tracce; all'interno di gole ed anfratti scopriamo una gran quantità di graffiti alcuni dei quali risalgono a 1.000 anni a.C.
Curiosità 
Gli immensi suq di Aleppo e Damasco, in Siria, sono l'ideale per gli amanti dello shopping. Anche se molti articoli sono più idonei per gli abitanti locali che per i turisti vale la pena passeggiare per gli stretti vicoli coperti dei suq fra mille botteghe colorate.
Si possono acquistare splendidi tessuti damascati, broccati e sete sotto forma di tovaglie, cuscini, sciarpe ed altro ancora. Nel suq di Aleppo bisogna ricordarsi di comperare il famoso sapone di Aleppo, specialità del luogo, realizzato secondo una antica ricetta.
Consiglio di effettuare eventuali acquisti in Siria anziché in Giordania poiché in questo paese è tutto molto più caro.

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