Viareggio: il Carnevale impazza!

Una giornata tra le maschere viareggine

Il Carnevale di Viareggio è da sempre uno dei più rinomati carnevali d'Italia e, se la sua storia ufficiale risale a ben 131 anni fa (1873), le radici storiche affondano ben più indietro, almeno ai tempi del Ducato di Lucca, quando veniva concessa al "popolino" una giornata in cui dar libero sfogo alle proprie invettive, alla voglia di rivalsa sui governanti, alla voglia di trasgredire e far festa.
Dal 1873, comunque, prendono origine in forma ufficiale i "corsi mascherati di Viareggio", sulla Via Regia, che nascono per iniziativa di giovani dell'alta borghesia viareggina, frequentatori del Caffè del Casinò; ben presto tuttavia il popolo si impadronirà di questa festa, rendendola un'autentica festa della gente.
Oggi il Carnevale di Viareggio è festa di tutti, dal carattere addirittura internazionale: attenzione, tuttavia... l'anima autenticamente viareggina non si è certo persa ed oggi la si può ritrovare, dopo i fantasmagorici festeggiamenti dei corsi mascherati, nelle feste rionali, che infiammano i quartieri di Viareggio e che si prolungano per intere nottate.
Vale quindi la pena di conoscere questa manifestazione, di parteciparvi nella sua interezza, scoprendone quegli aspetti forse meno noti ma anche più "veri".Iniziamo dal Carnevale famoso, quello celebre e celebrato: lo spettacolo dei carri è davvero grande, e la sfilata è un tripudio di colori, allegria e musica.
Non ci soffermiamo sui temi allegorici del Carnevale (che spaziano come sempre dalla politica, al mondo dei media, della sanità, dello sport ecc.) nè sull'immane lavoro di progettazione e realizzazione che sottende al buon funzionamento ed alla riuscita spettacolare dei carri; ci preme invece sottolineare l'enorme coinvolgimento che provoca la sfilata, sia nella gente che assiste sia nei figuranti stessi.
Ho visto persone di età non più verde abbandonarsi a sfrenate danze insieme a ragazzi e ragazze, ho visto binbi ballare mano nella mano con i genitori, ho visto gioia e spensieratezza dipinte sul volto di tutti.
Ho visto anche, e bisogna darne merito a chi di dovere, una macchina organizzativa efficientissima, con cortesia e preparazione degli addetti: non è facile quando ci sono affluenze del genere.
Nella zona cintata, cui si accede pagando un biglietto d'ingresso (piuttosto... salato) sono disponibili bancarelle che vendono dolciumi, costumi e trucchi carnevaleschi, coriandoli, stelle filanti e quant'altro; il grande spettacolo viene dato anche dal pubblico, che in buona parte è mascherato, spesso con costumi sfavillanti e di grande fantasia.
Non è un carnevale elegante, compassato e trasognato come può essere quello veneziano; qui lo spirito è più popolare, diciamo più "sanguigno"; è altrettanto vero che a Viareggio non si rischiano quelle resse spaventose cui capita di partecipare a Venezia; complice l'ampio scenario dei viali a mare, la... marea (mi si perdoni il gioco di parole) della folla non dà eccessivo fastidio.
Gli appuntamenti rimasti per i corsi mascherati sono per domenica 22 febbraio, alle ore 15, per martedì 24 febbraio (ore 17) e per domenica 29, tradizionale appuntamento... quaresimale del carnevale viareggino.
Come dicevamo, tuttavia, il carnevale viareggino non è solo quello ben noto dei corsi mascherati.
Le feste rionali sono lì ad attenderci, proprio dopo il termine dei corsi mascherati, quasi un ideale prolungamento della fesa in cui si passa da spettatori ad attori protagonisti.
Da venerdì 20 febbraio a martedì 24 febbraio protagonista sarà il rione Darsena, mentre da venerdì 27 a domenica 29 protagonista sarà il rione Croce Verde Centro.
Cos'è una festa rionale? E' un momento magico per tutto un quartiere, che chiude le sue strade al traffico ed apre ad allegria, cibo, canti e balli e, perchè no, ad un buon bicchiere di vino.
Artisti di strada, band musicali, gente travestita: è la festa di tutti, dove tutti si sentono i protagonisti, dove veramente ci si sente "re per una notte", dove tutti insieme, in questo splendido angolo della Versilia, si può dare un calcio ad ogni preoccupazione e trascorrere ore di puro divertimento.Pranzare a Viareggio, nei giorni del Carnevale, può riservare sgradite sorprese: già siamo in una città che per vocazione è "turistica", in più sono giorni in cui l'afflusso è veramente notevole... ovvio che si possa purtroppo incappare in chi "fa il furbo" e fa lievitare oltre misura i prezzi, oppure in anonimi menù tutto compreso, conditi magari d un servizio anonimo e sbrigativo.
Anche qui il consiglio è di andare alla ricerca della Viareggio autentica e le sorprese, questa volta gradite, non mancheranno di certo, anche perchè la gastronomia è quanto mai varia, influenzata naturalmente dal mare e dai suoi prodotti freschi ma anche dalle vicine Apuane, dalla dolce Lucchesia... un eccezionale mix di mare e terra che si riflette in eccezionali opportunità, dal fritto di paranza al farro della Garfagnana, dal caciucco alla viareggina ai tordelli versiliesi e via dicendo.
Noi abbiamo avuto un'esperienza graditissima ed assolutamente inaspettata.
Abbiamo pranzato nei locali della società bocciofila posta nella pineta, e la cosa è avvenuta casualmente: siamo entrati per chiedere un'informazione, abbiamo sentito un profumo invitantissimo, abbiamo chiesto un posto... normalmente l'accesso è consentito solo a soci ed amici, ma abbiamo trovato una persona gentilissima ed oplà, il gioco è stato fatto.
Ambiente spartano, spartanissimo... si mangia quello che c'è, si beve vino dellacasa, ma la cucina è ottima!
Noi abbiamo scelto un caciucco viareggino, piatto unico... semplicemente strepitoso; a detta della signora che ci ha serviti, il miglior caciucco di tutta Viareggio; non ne abbiamo provati altri, ma questo ci è bastato ed è stto davvero un trionfo: pesce freschissimo, sapori veri!
Buono ance il dolce fatto in casa, e spesa più che onesta: davvero una bella sorpresa e la prova che con naso e fortuna si può avere davvero molto.
P.S: nelle feste rionali esistono stand e bancarelle che offrono di tutto, dal risotto di mare ai cocktail esotici; alla sera conviene mangiare così!Il Burlamacco è la maschera simbolo del Carnevale viareggino e la sua origine è raltivamente recente; la comparsa di questo personaggio risale al 1931 e lo si vide per la prima volta sul manifesto che propagandava appunto il carnevale di quell'anno: la maschera venne creata da Uberto Bonetti.
Curioso notare che il Burlamacco rimase "senza nome" fino al 1939 e che, così almeno vuole la versione più accreditata, fu lo stesso Bonetti a fornire il nome.
Si suppone che il nome derivi da Buffalmacco, personaggio del Decamerone boccaccesco, e la radice "buffa" venne sostituita dal Bonetti con "burla"... fatto sta che, vai un po' a vedere il caso, il canale del porto viareggino si chiama Burlamacca, dal cognome lucchese della famiglia Burlamacchi!Viareggio si raggiunge da nord e da sud uscendo al casello omonimo dell'autostrada Genova-Livorno; esiste una stazione ferroviaria che non è lontanissima dai luoghi in cui si svolgono i corsi mascherati.
L'organizzazione predispone degli appositi parcheggi; il consiglio, ovvio, è quello di muoversi per tempo e non asettare l'ultimo minuto per giungere a Viareggio.
Calcolate una tranquilla "coda" soprattutto ai caselli quando lascerete la città.

Un commento in “Viareggio: il Carnevale impazza!
  1. Avatar commento
    vacanziera
    14/04/2006 15:46

    Il carnevale di Viareggio è stata proprio una bella esperienza, è divertentissimo ! Poi ti danno anche la possibilità di dare dei giudizi e consigli per migliorarlo, basta compilare il questionario sul sito www.pagineversilia.it io ho scritto che è troppo caro !!!!

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