A Siena per scoprire il Palio più vero

Nel profondo della festa, lontano dai luoghi comuni

Da non perdere

Parlare del Palio di Siena generalmente equivale a sollevare un vespaio.
Tanti si sono presi la briga di scrivere sul Palio, ma ho il sospetto che in pochi si siano veramente impegnati a capirlo.
C’è chi lo vede come una specie di autorizzazione alla violenza sugli animali, chi come una manifestazione sportiva (in fondo si tratta di ippica) circondata da un tifo da stadio. C’è chi pensa che tutta la faccenda si risolva nei tre minuti della corsa e chi è convinto che sia una festa folcloristica di stile prettamente “acchiappaturisti”.
Niente di tutto questo.
O forse, vista la partecipazione sempre più massiccia di persone prive della necessaria cultura “paliesca”, in alcune frange marginali possono esserci anche di queste componenti ma il Palio è ben altro.
Chiunque si sia avvicinato alla nostra festa in modo non superficiale non può fare a meno di lasciare a Siena un pezzetto di cuore e i senesi, che sono gelosi delle loro tradizioni ma apprezzano molto chi dimostra di voler capire e approfondire, sono pronti ad aprire le loro Contrade e il loro musei (nonché le cucine e le cantine).
In effetti il modo migliore per vedere il Palio, l’unico modo, sarebbe viverlo dall’interno, programmando un soggiorno di almeno quattro giorni e partecipando alla vita delle Contrade, magari con un contradaiolo a fare da cicerone.
Qualunque turista dirà che il Palio è rumore, folla e frenesia mentre per i senesi il Palio è soprattutto silenzio e attesa.
Aspettati con ansia per un anno intero, questi quattro giorni sembrano non passare mai e forse è per questo che alla fine la reazione è tanto esplosiva, sia nella gioia che nel dolore.
Spesso il Palio genera polemiche, talvolta aspre, sullo sfruttamento degli animali e non pretendo certo di convertire gli animalisti più intransigenti. Vorrei solo riuscire a spiegare che i senesi sono profondamente animalisti, che l’amore che nutrono per i cavalli è veramente sincero e che in nessun’altra città al mondo i cavalli hanno le cure e le coccole che trovano qui.
I bambini, anche i più piccini, sanno che il cavallo deve stare tranquillo e nessuno si sognerebbe mai di schiamazzare davanti alla stalla. Le stalle poi sono dei veri salotti e c’è sempre qualcuno che vive e dorme col cavallo.
E le cure non si limitano solo ai giorni della festa né al periodo in cui il cavallo è buono per correre: c’è un pensionario appositamente creato perché gli animali possano invecchiare in pace circondati dell’amore della gente che li va a trovare.
Non nego che il Palio sia importante per l’economia della città, ma i senesi non lo fanno per questo, lo fanno per loro stessi, perché è la loro vita, e se lo pagano.
È l’unica “gara” nella quale chi vince paga tutti gli altri ed è ormai una delle poche manifestazioni, se non l’unica, dove non sono consentite sponsorizzazioni.
I turisti sono di solito graditi, a volte subiti; spesso diventano amici, soprattutto quelli che riescono ad avere un approccio non convenzionale col Palio e ci si avvicinano dal lato giusto.
Non abbiate paura a chiedere tutte le informazioni che volete. Il fatto che i senesi siano dei pazzi furiosi che prendono a pugni ogni turista scocciatore è ovviamente una leggenda oltre che una sciocchezza. Ogni senese è geloso e orgoglioso dei propri tesori e ci tiene che i “forestieri” abbiano le informazioni esatte.
Se proprio non avete un amico a Siena che possa portarvi in giro e raccontarvi i mille aneddoti sul Palio, ecco i miei consigli:
Prima di tutto, se pensate di venire a Siena solo per un giorno, il giorno della corsa (2 Luglio o 16 Agosto) cambiate programma, andate al mare e alle 19 guardatevi il Palio in televisione: si vede meglio e vi stressate di meno!
Se avete più tempo a disposizione, cercate di arrivare in tempo per assistere all’assegnazione dei cavalli alle Contrade che avviene per sorteggio nella tarda mattinata del 29 giugno (o 13 Agosto) in Piazza del Campo.
Le Contrade sono 17 ma in ogni Palio ne corrono solo 10 e la prima cosa da fare è scegliersene una. A Siena bisogna schierarsi da una parte o dall’altra, apertamente: i pochi neutrali vengono detti “diciassettini” in tono lievemente dispregiativo.
Non avendo avuto la fortuna di nascere all’interno del territorio di una Contrada i criteri di scelta possono essere i più vari, dai colori più brillanti al nome più simpatico, da una bella ragazza che vi cattura con lo sguardo alla simpatia degli stornelli che vengono cantati per sfottere la Contrada rivale.
Per un approccio più semplice e personale consiglio comunque una Contrada di dimensioni medio-piccole.
A questo punto il più è fatto.
Ogni giorno i cavalli corrono in Piazza per due volte, alle 9 del mattino e poco prima del tramonto.
Durante il giorno potete anche esplorare i magnifici dintorni di Siena (Monteriggioni, Montalcino, Pienza, Montepulciano, tanto per citarne alcuni) ma alle 18 l’appuntamento è in Piazza del Campo e poi a cena in Contrada.
E dopo cena è bello passeggiare per le vie della città e scoprire uno dopo l’altro i rioni in festa.
I senesi sono fermamente convinti che la sorte vada propiziata con ogni mezzo e mangiare, bere e cantare in compagnia sono di solito considerati i mezzi migliori.
La cena della vigilia, detta Cena della Prova Generale, è assolutamente da non perdere e non offendetevi se pur essendo ospiti non avrete un particolare trattamento di riguardo: ve l’ho detto che i senesi il Palio lo fanno per loro stessi, però tutti possono partecipare.
Quella del Palio è un giornata piuttosto impegnativa e se la sera prima avete fatto le ore piccole prendetela con calma e saltate le cerimonie del mattino.
Quella alla quale dovete però assolutamente partecipare è la Benedizione del Cavallo che avviene nel primo pomeriggio. Cavallo e fantino vengono benedetti dal parroco nella chiesa della Contrada, una cerimonia molto semplice ma veramente suggestiva. Da brividi.
E a questo punto inizia l’attesa, scandita dai rintocchi solenni del Campanone sulla Torre del Mangia, la lenta agonia che porta all’ora della Corsa e che ogni contradaiolo affronta con le proprie scaramanzie. C’è chi si nasconde in luoghi appartati e silenziosi, chi si tiene occupato in vario modo, chi in quel momento (ma solo per un attimo) vorrebbe essere nato in qualunque altra città.
A voi consiglio di andare sui gradini del Duomo a vedere la sfilata delle Comparse, i figuranti delle Contrade che con i costumi medievali tradizionali, le splendide Monture, delle vere opere d’arte di seta, velluto e broccato, perle e pietre dure, danno vita alla “Passeggiata Storica”, il corteo che precede la Corsa.
Per vedere il Palio potete andare all’interno della Piazza del Campo. È gratis, non si vede molto ma l’atmosfera elettrica che si respira è impagabile.
Oppure potete assistere alla corsa insieme ai contradaioli “deboli di cuore” che hanno preferito rimanere in Contrada. Non che si soffra di meno ma di sicuro alla televisione si vede meglio.
Spero che questi consigli possano servire a far capire meglio cosa significhi il Palio per Siena e che i senesi non sono completamente pazzi. O forse ve ne convincerete ancora di più.
In ogni caso sono certa che non potrete più scordare la “vostra” Contrada, né tutte le altre.

27 commenti in “A Siena per scoprire il Palio più vero
  1. Avatar commento
    Filandorya
    08/03/2008 23:44

    or not, because they take delight in your bountiful shadow. and as 8K3LQ44ZXMC I thank my Maker, that, in the midst of judgment, he has remembered

  2. Avatar commento
    daiana
    07/06/2006 23:05

    La tradizione, l'emozione, la partecipazione, l'atmosfera emergono da questo testo. Metterò tra le prossime mete Siena nei 4 giorni del Palio! Complimenti...tiferò per la Pantera tanto più che la pantera rosa è uno dei miei personaggi preferiti!

  3. Avatar commento
    laura
    27/11/2004 10:16

    parlo da senese: spesso è difficile spiegare cos'è il palio, come funziona, come lo viviamo noi e come andrebbe vissuto dai turisti...in questo caso la spiegazione è riuscita perfettamente, spero che qualcuno, leggendolo, possa capirci qualcosa...sarebbe l'ora!! non ne possiamo più di luoghi comuni, sempre e solo negativi, espressi da persone che non ne sanno niente e parlano solo per partito preso! il NOSTRO palio è tutt'altro...è la nostra vita...

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    Ninni77
    12/11/2004 18:13

    Ciao Grazia! Non parlavo dell'alloggio e dei ristoranti, bensì di un qualcosa che non sia la piazza, per vedere il Palio! Papà è venuto qualche anno fa e purtroppo non si è sentito bene (ho anch'io la stessa "malattia", infatti sono anni che non riesco ad andare più ad un concerto) e così mamma, che soffre di pressione bassa ha paura ed evita di venire. Ho una zia che non avendo problemi di soldi una volta si è offerta nel fare un regalo a mamma, si è informata sui prezzi di eventuali balconi e non so cos'altro, ma erano proibitivi persino per lei, che due anni fa ci ha permesso di assistere al Concerto di Capodanno a Vienna! Un bacio! Ah, ho letto anche l'articolo di Leandro, anzi diciamo che ho letto prima quello e poi sono arrivata a questo! Ciao!

  5. Avatar commento
    Ninni77
    12/11/2004 13:42

    Io sono una turista che ama la Toscana e Siena in particolare più della mia città, Roma. Sono venuta diverse volte, l'ultima delle quali in agosto 2003. Premetto che della mia famiglia sono l'unica che non riesce a "comprendere" il Palio: tutti qui a casa mia lo seguono e il loro sogno è venire a vederlo almeno una volta, ma i prezzi proibitivi non ce lo permettono. Vorrei approfittare di questo commento per dire "virtualmente" (so che non lo leggerà!!!) alla signora a cui ho chiesto il "foulard" del Bruco che non l'ho comprato perchè quell'anno ha vinto, come facevano tutti quei giapponesi in fila dietro di me! E' stato un regalo per mia sorella, laziale, che adora Bernardo, e tuttora le manca un casino! L'avrei comprato comunque! Con questo commento semi-serio, faccio i complimenti per l'articolo, molto interessante! Ciao!

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    mapi
    02/11/2004 19:28

    quando ero en Italia, ho visitato tante posti, ma quello veramente di Siena era stupendo, non lo dimenticaró mai, ho vissuto giorni indimenticabili. e bello da morire.

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    federico
    25/08/2004 19:34

    Grazie a te del bell' articolo, e, ripeto, lungi da me il voler correggere una senese sul Palio. Quello che volevo proporre era qualche consiglio da straniero a stranieri, riguardo a qualche fatto che forse tu ritieni scontato perché facente parte del tuo DNA, ma per noi è forse più oscuro :). Grazie ancora :)

  8. Avatar commento
    grazia
    25/08/2004 19:09

    Bravi! Mi è piaciuto molto questo scambio di vedute. Caro Federico, mi fa piacere che il mio articoletto sul Palio ti sia piaciuto. Per quanto riguarda le tue sacrosante obiezioni...hai ragione: i senesi sono (siamo) molto gelosi della loro festa e spesso considerano i turisti un ingombro. E' vero anche che in certi momenti non rispondiamo alle domande con cordialità e che non ci piace sentire parlare del Palio con la terminologia sbagliata (tifare, foulard, sbandieratori...). Un'altra cosa che non amiamo sono quei turisti che dopo 5 minuti pensano di aver già capito tutto del Palio e ce lo vorrebbero spiegare. In effetti non ho detto che sia obbligatorio frequentare una Contrada, ho semplicemente suggerito di sceglierne una solo per vivere il momento della Corsa con un po' di partecipazione in più. Certo che in 4 giorni non ci si può integrare in un ambiente tanto complesso, però si può cominciare, si può cercare di capire, di approfondire, di scoprire che non è solo una corsa di cavalli. In ogni Contrada ci sono persone che una volta si sono affacciate, hanno fatto domande e ogni anno tornano con la stessa passione. L'importante, come dici anche tu, è sapere che è un ambiente particolare e che ci si può entrare solo col dovuto rispetto.

  9. Avatar commento
    federico
    25/08/2004 18:07

    Per la cronaca: io sono sardo, di Cagliari :)

  10. Avatar commento
    Leandro
    25/08/2004 16:13

    Chiariti perfettamente, Federico, nemmeno io pontifico e anche la mia esperienza è infima... ecco, diciamo un gradino sopra a chi guarda il Palio in TV mentre magari sta scolando la pasta... Comunque io pure sono "straniero" (Genova), solo che mi ci sono appassionato e mi sento vicino a quella Contrada per un fatto di amicizie. Un cordiale saluto!

  11. Avatar commento
    federico
    25/08/2004 15:48

    No Leandro, non sono nemmeno della provincia, sono di un'altra regione, oltre il mare :) Per quanto riguarda la Pantera: sì lo so come v'è andata a Provenzano, ma mai male quanto a noi che ci siamo gingillati a San Martino ¬¬. Ci tengo a dire comunque che non sto venendo qui a pontificare su cose che nemmeno mi appartengono. Volevo solo, dal basso della mia infima esperienza, dare qualche consiglio a chi, come me, assiste alla Festa dei senesi da straniero e rischia di violare una delle tante regole plurisecolari non scritte :)

  12. Avatar commento
    Leandro
    25/08/2004 15:23

    Federico, vedo che ci siamo "accavallati" nei commenti: le tensioni dei momenti più critici le ho vissute di persona, come la benedizione del cavallo con il terrore che qualche sconsiderato faccia scattare il flash, vittorie o sconfitte della propria Contrada o della nemica (e se sai com'è andata il 2 luglio alla Pantera... beh, meglio non dire altro!). Un'ultima curiosità, se permetti: sei della provincia di Siena?

  13. Avatar commento
    federico
    25/08/2004 15:15

    Un altro piccolo commento: è vero che i senesi non sono un branco di energumeni picchiatori ;) e che sono spesso disponibili quando si tratta di dare informazioni, ma è il caso di stare attenti durante i giorni del Palio.... La carriera è vissuta con una tensione difficilmente comprensibile da chi non è senese, ed è sconsigliabile chiedere informazioni ad un contradaiolo in certi momenti (durante la tratta, durante la mossa, subito dopo la carriera specialmente se la sua contrada non ha vinto o se ha vinto la rivale...). Ho visto turisti apostrofati in modo abbastanza violento per aver fatto domande inopportune in momenti inopportuni... e non c'è niente di strano: immaginate se durante il vostro matrimonio, mentre vostra madre/padre vi conduce all'altare, vi avvicinasse un giapponese per chiedervi di che materiale sono gli anelli e chi è quello strano signore in costume davanti all'altare ;). Appunto simile per la benedizione dei cavalli negli oratori: sono luoghi molto angusti e spesso non c'è nemmeno spazio per i contradaioli veri e propri... in ogni caso se qualche turista avesse la fortuna di riuscire a entrare comunque, è il caso che abbia il dovuto rispetto (il che implica anche farsi da parte quando ci sono dei contradaioli...).

  14. Avatar commento
    federico
    25/08/2004 14:52

    Non sono senese, e parlo appunto da extramoenia che sta cercando di inserirsi in una contrada e nel mondo el Palio... non è una cosa facile, richiede un amore folle per il Palio e per Siena, e il rispetto di chi sa di entrare in un luogo sacro da forestiero. Ed è appunto da questo che nasce il mio consiglio: non si tifa per le contrade, mettendosi il fazzoletto come si sventolerebbe la bandiera di una squadra di calcio: di una contrada si *è*, e la differenza è fondamentale. Con questo non voglio dire che un non senese non possa sentirsi di una contrada e non possa volerne far parte (essendo io stesso non senese sarebbe assurdo ;). Quello che volevo dire a chi vuole intraprendere questa strada è semplicemente che si tratta di qualcosa di molto più importante, definitivo e difficile di un momento estemporaneo di esaltazione :). E' un po' come sposarsi: è una scelta da fare tenendo conto di ciò che comporta e di ciò che significa.

  15. Avatar commento
    Leandro
    25/08/2004 14:35

    Ciao Federico, posso farti qualche domanda? Sei già stato anche tu a Siena per i tre giorni del Palio? O esprimi un'opinione "da fuori"? Oppure sei un Senese che dà un consiglio "dall'interno"?

  16. Avatar commento
    federico
    25/08/2004 14:02

    l'articolo è ben fatto, tranne per una cosa: non credo che i senesi siano molto contenti di gente che arriva a Siena da turista e si "sceglie una contrada" così perché è obbligatorio. Mi sento di dare un consiglio opposto ai turisti: guardate, cercate di capire, ma state fuori dall'evento. Non mettetevi fazzoletti, non fate finta di sostenere una contrada (e soprattutto non dite che "tifate"). Far parte di una contrada, integrarvisi come extramoenia sono scelte faticose che vanno molto al di là di un coinvoglimento estemporaneo di un turista :)

  17. Avatar commento
    federico
    25/08/2004 14:01

    l'articolo è ben fatto, tranne per una cosa: non credo che i senesi siano molto contenti di gente che arriva a Siena da turista e si "sceglie una contrada" così perché è obbligatorio. Mi sento di dare un consiglio opposto ai turisti: guardate, cercate di capire, ma state fuori dall'evento. Non mettetevi fazzoletti, non fate finta di sostenere una contrada (e soprattutto non dite che "tifate"). Far parte di una contrada, integrarvisi come extramoenia sono scelte faticose che vanno molto al di là di un coinvoglimento estemporaneo di un turista :)

  18. Avatar commento
    Simonetta
    08/08/2004 12:14

    Grazie Grazia, vedrò se posso trovare qualcosa... Ciao, Simo

  19. Avatar commento
    Simonetta
    08/08/2004 09:49

    Sto cercando in giro per il web informazioni sul palio e qui ne ho trovato interessanti..... anche i link sono utili. Pensate che sia tardi per trovare da dormire per il palio di ferragosto? Grazie, Simo.

  20. Avatar commento
    Lo staff di Ci Sono Stato
    21/05/2004 00:23

    Ciao Sofia, se vuoi contattare Grazia, l'autrice di questo articolo, ti basta cliccare sull'icona a forma di busta sotto il suo nome nel riquadro "Navigatore" in alto a destra: si aprirà una pagina di Outlook con il suo indirizzo e-mail!

  21. Avatar commento
    sofía passagia
    21/05/2004 00:04

    Io sono di Argentina e vado alla scuola Dante Alighieri. MI PIACE MOLTO QUESTA PAGINA PERCHE HA UNA VARIETÁ INTERESSANTE SOPRA SIENA E IL PALIO DI SIENA. PER FAVORE SI PUOI MANDARMI LE SUE MAIL. GRAZIE E MI PIACERIA POTERMI FARE L'AMICA DI UN ITALIANOA

  22. Avatar commento
    grazia
    31/03/2003 11:04

    Paoletta, scusami per il ritardo ma ho letto solo ora la tua domanda. Non c'è nessuna differenza tra Palio di Luglio e Palio di Agosto se non la dedica: a Luglio il Palio è dedicato alla Madonna di Provenzano mentre quello di Agosto è il Palio dell'Assunta. Per il resto è tutto uguale: stessi rituali, stessa importanza, stessa festa. Che fai, ci torni? :-)

  23. Avatar commento
    paoletta
    31/03/2003 11:04

    Sono venuta ed è stato FANTASTICO!!! L'atmosfera è incredibile, abbiamo trovato asilo nella contrada della Civetta e ci siamo divertiti come dei pazzi. In piazza è stata dura per via del caldo e perchè c'è voluta più di un'ora prima che i cavalli partissero ma è stato tutto meraviglioso. L'anno prossimo torneremo sicuramente. C'è qualche differenza tra il Palio di luglio e quello di agosto? Quale mi consigli?

  24. Avatar commento
    grazia
    31/03/2003 11:04

    Ciao Paoletta. Certo che si trova posto in Piazza del Campo! Magari non ti garantisco che troverai una camera libera in città ma se non ti crea problemi alloggiare nei dintorni credo che non avrai problemi. Per quanto riguarda il Palio, per vederlo dall'interno della Piazza non si paga alcun biglietto: lo spettacolo è completamente gratuito. Ti consiglio di entrare in piazza entro le 16.30/17 per evitare la calca. Mettiti in un posto il più possibile all'ombra e vedrai che passare il tempo non sarà difficile. La corsa è alle 19 (salvo complicazioni). Spero che ti divertirai. P.S. Io sono della Contrada della Pantera ma questa volta non corriamo. Sarà per l'anno prossimo! ;-)

  25. Avatar commento
    paoletta
    31/03/2003 11:04

    Sai che mi hai fatto venire voglia di assistere dal vivo al Palio? Pensi che sia possibile venire a Siena per questo Agosto? Si trova posto in Piazza del Campo? E tu di che contrada sei?

  26. Avatar commento
    grazia
    31/03/2003 11:04

    Grazie per i complimenti. Parlare del Palio è sempre difficile e mi fa piacere che tu abbia apprezzato. Però devo confessare che le magnifiche foto non sono mie ma mi sono state gentilmente concesse da un amico moooolto più bravo di me... vero Leander?

  27. Avatar commento
    claudio
    31/03/2003 11:04

    Non è cosa di tutti i giorni che un senese parli così apertamente e così lucidamente del Palio. Complimenti per il bell'articolo e per le belle foto!

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