ISTANBUL: La Regina sul Bosforo

La perla tra l’Oriente e l’Occidente

30 Aprile 2009
Era già parecchio tempo che mi sentivo terribilmente attratta da Istanbul, così sfruttando le miglia Alitalia e il ponte del primo maggio decidiamo di approfittarne. Atterriamo ad Ataturk a mezzogiorno, rapidamente sbrighiamo le formalità d'ingresso e di cambio moneta e siamo già su un taxi diretti a Galata. Grazie a un contatto locale, non ho prenotato neppure l'hotel; alloggeremo nel piccolo convento di SS. Pietro e Paolo che mette a disposizione delle stanze attigue per un contributo davvero irrisorio. Fin da subito cominciamo a respirare l'anima caotica e l'aria profumata della città e, mentre il taxi sfreccia fra strade che divengono sempre più strette, iniziamo a scoprire anche il carattere "focoso" di questo popolo! Percorriamo l'ultimo tratto di strada a piedi e incontriamo Padre Lorenzo intento a piccoli lavori di manutenzione. Ci mostra la nostra stanza e ci augura una buona permanenza, mettendosi a disposizione per ogni evenienza. Il piccolo convento è proprio sotto la torre di Galata, in una posizione strategica. La stanza è grande, comoda e pulita. Lenzuola e asciugamani a disposizione. Non sarà l'Hilton, ma l'atmosfera e l'antichità della dimora sono impagabili. Usciamo subito e visitiamo la Torre di Galata, proseguiamo poi verso Tunel percorrendo tutta Istiklal Caddesi fino a piazza Taksim. Il lungo viale trasmette da subito l'emozione di trovarsi in una città che pulsa vita, vibrante, dove convivono al meglio tradizione e modernità, puoi osservare giovani in minigonna e stivali che passeggiano a fianco di donne in niqab. Piazza Taksim è molto bella, anche se oggi è già blindata in vista delle manifestazioni di domani. Da qui prendiamo la funicolare e scendiamo a Kabatas.Passeggiando lungo il Bosforo ammiriamo la moschea Bezmi Alem Valide e il palazzo Dolmabahnce, un capolavoro. Prendiamo al volo un taxi e raggiungiamo Ortakoi. Questo tranquillo angolo di Istanbul è stupendo. La piccola moschea sul bosforo con alle spalle il ponte che collega Europa ed Asia è davvero una cartolina dalla città! Assaggiamo la famosa Kumpir, una patata arrostita ripiena di tutto un pò (versione turca della Kartoska moscovita!) e ci crogioliamo al sole ammirando la sponda asiatica e i traghetti che solcano il Bosforo. Torniamo in centro con il taxi e ci facciamo lasciare al ponte di Galata. E' il tramonto e il ponte è pieno di pescatori. Si respira odore di mare e di pesce e di spezie. Al lato del ponte facciamo un giro per il piccolo mercato del pesce e prendiamo un aperitivo in uno dei tanti bar sotto il ponte. Sono entusiasta di questa prima giornata, della città e sopratutto colpita dalle persone. I turchi si dimostrano infatti molto alla mano e interessati a parlare, ad aiutarti e farsi conoscere. La lingua non è affatto un problema, e pur conoscendo poco l'inglese riescono perfettamente a farsi capire. E' l'alba quando vengo svegliata dal canto del Muezim. Nel totale silenzio fa piuttosto effetto ed è bellissimo. Oggi ci dedicheremo alla città vecchia. Passato il ponte facciamo colazione con caffè turco e rustici farciti e iniziamo il nostro tour.
Cominciamo dalla Moschea Nuova e continuiamo con il Bazar delle Spezie. Qui odori e colori sono davvero indescrivibili, mi piace sempre di più. Non resistiamo alla tentazione dei lokum al pistacchio e compriamo varie spezie da portare a casa (il pepe misto in grani è assolutamente fantastico!). Proseguiamo attraversando le vie di Sultanhamet, e ci dirigiamo alla cisterna Basilica. L'atmosfera che troverete è assolutamente magica. E ancora la grandiosa Moschea Blu e Santa Sophia. Entrambe sono assolutamente grandiose. Visitiamo anche il Palazzo Topkapi da cui non vorremmo uscire...per i panorami che si aprono sulla città, per i suoi giardini fioriti e pieni di tulipani, per i suoi interni dalle 1000 e una notte. E' lo stomaco che ci convince a uscire; pranziamo con l'originale Kebab di montone e da oggi sarà difficile apprezzarlo altrove. Continuamo a percorrere i vicoli fino uno dei tanti ingressi del Gran Bazar. Entrare qui, perdersi nel dedalo senza una direzione precisa, osservando la gente e la merce astutamente esposta vale da solo un viaggio a Istanbul. Rimandiamo lo shopping e, uscendo dalla parte opposta, continuiamo il tour con piazza beyazit, l'università e la Moschea di Solimano, quest'ultima purtroppo in restauro. E' ormai sera e siamo distrutti. Siamo ancora a cena quando comincia a tuonare...purtroppo ci alziamo con nuvoloni neri che minacciano l'orizzonte e decidiamo di lasciar stare la gita in barca sul bosforo... peccato, vorrà dire che potrò rituffarmi al Grand Bazar :)))! Ripercorriamo gli angoli che ci hanno colpito, oggi con maggiore calma, e tornati al bazar ci immergiamo nello shopping e nell'arte della negoziazione. Mai pagare più del 50% di quanto richiesto! Potrebbero addirittura offendersi se non contrattate! In fondo anche tirarla per le lunghe davanti a un bicchiere di vero the turco è una meravigliosa occasione di fare la conoscenza di questa gente e della loro cultura. E si rivelano simpaticissimi! Oggi non c'è fretta, abbiamo esaurito le attrazioni imperdibili e ci prendiamo i loro tempi. Continuiamo a passegiare e non ci facciamo scappare la degustazione delle famose ciambelle di sesamo, delle pannocchie arrostite per strada e del delizioso Kokorec! Ceniamo a base di pesce in uno dei ristorantini sul ponte di Galata, molto e troppo turistico ma almeno con un menù in inglese! Dopo cena andiamo a salutare questa meravigliosa città da uno dei caffè attorno a Galata. E' su una terrazza con un panorama mozzafiato sulla cttà e sulla torre stessa. All'ora dell'ultima preghiera, la musica nel locale si abbassa e lascia spazio solo al silenzio e alle voci dei muezim che si rincorrono da una moschea all'altra echeggiando sul corno d'oro. E' così e con questo ricordo che saluto Istanbul, certa che è solo un arrivederci.

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