La notte delle lanterne!

Il suggestivo Carnevale di Sauris

Il Carnevale è particolarmente sentito nelle nostre vallate alpine e "Ci Sono Stato" stesso si è in passato soffermato a descriverne alcuni suggestivi aspetti.
Questa volta tuttavia vogliamo suggerirvi una meta davvero incredibile, farvi partecipare ad un rito collettivo che si perde nella notte dei tempi, farvi provare emozioni davvero speciali.
La nostra meta sarà Sauris, meravigliosa enclave germanofona nel cuore della Carnia: anche di Sauris abbiamo già trattato in precedenza, ma questa volta concentreremo la nostra attenzione sulla magica "Notte delle lanterne", vero epicentro del Carnevale Saurano.
La data, innanzitutto: poichè questa manifestazione ha luogo il sabato prima dell'ultimo di Carnevale, quest' anno sarà il 1° Marzo.
L' appuntamento è sul far della sera, a Sauris di Sopra; se, come noi speriamo, avrete avuto la fortuna di soggiornare qui da qualche giorno prima, vi arriverete nel giusto spirito.
La pace, l'incantevole paesaggio probabilmente ammantato di neve, la distaccata cordialità della gente saurana (gente gentile, schietta, pronta ad aiutarvi ed esaudirvi ma al tempo stesso discreta e non invadente) vi avranno messo nella giusta disposizione d'animo; un assaggio del buon prosciutto affumicato di Sauris, un gustoso frico, un pezzo di montasio accompagnato da un sontuso bianco friulano vi avranno ancor più preparati ad entrare nel rito del Carnevale.
Dapprima il silenzio della limpida sera sarà rotto da musiche e canti, che via via si estenderanno per le vie del borgo: i primi gruppi mascherati si ritrovano festosi, accompagnati dal suono delle fisarmoniche e delle chitarre.
Poi, ad un tratto, un richiamo risuona: è un "andiamo..." cadenzato in dialetto friulano e ripetuto più volte, in modo quasi cantilenante: ad intonarlo è il Rolar, figura simbolo del Carnevale Saurano; suo è il compito di radunare tutte le maschere che parteciperanno al corteo che da Sauris di Sopra si porterà, seguendo un itinerario nel bosco, a Sauris di Sotto.
Il Rolar prende il suo nome dai campanacci bronzei a forma sferica che tiene legati in vita ("rolean", appunto) e che ritmicamente fa risuonare, cadenzando il suo richiamo.
Risulta evidente quanto meno un' analogia con un altro carnevale che si svolge a non molti chilometri da qui, a Sappada: là il Rollate, qui il Rolar, entrambi dotati dei bronzei campanacci.
Le similitudini tuttavia finiscono qui: se il Rollate è una figura vagamente aggressiva, che spaventa i bambini con il suo fare minaccioso, il Rolar ha, come dicevamo, il compito di convocare e radunare tutte le maschere.
L'altra importante figura del Carnevale di Sauris è il Kheirar: mentre il Rolar chiama a raduno tutti coloro che parteciperanno alla marcia nel bosco, il Kheirar, con la sua scopa e la faccia celata da una maschera in legno, funge da gran cerimoniere del Carnevale e guida il corteo.
La lunga teoria di maschere seguite dai turisti prende le mosse dalla piazza di Sauris di sopra: tutti sono muniti di un lume ad olio (viene fornito dall'APT ad ogni partecipante pagando un piccolissimo nolo ed una cauzione che viene restituita a manifestazione finita) e creano una suggestiva fiumana di luci che piano piano si inoltrano nel bosco, fiancheggiando la stradina che porta presso l' antica Chiesa.
Il corteo tra schiamazzi inizia la lunga camminata nel bosco, attraversando ogni tanto le radure che qui si aprono: il cammino, se la neve è alta e farinosa, può essere difficoltoso ed anche faticoso... ciò che si riceve in cambio tuttavia ripaga abbondantemente delle fatiche: la suggestione e l'emozione di questo rito collettivo sono palpabili nell'aria.
Qua e là, nelle radure, vengono accesi degli enormi falò, dove tutti si possono riscaldare e gustare vin brulè, frittelle e, perchè no, un buon bicchierino di grappa che scalda ulteriormente gli animi: contemporaneamente, lungo il percorso, vengono allestite scene mascherate, capaci di mettere qualche brivido ai più piccoli.
Dopo il lungo cammino nel bosco, il corteo giunge in prossimità di Sauris di Sotto, percorrendone
dal basso i ripidi viottoli: solitamente nello spazio antistante l'antica trattoria della Pace si
organizzano balli festosi al suono delle fisarmoniche.
L'appuntamento per tutti poi è nel grande tendone organizzato e gestito dall'APT: qui si possono gustare i piatti della tradizione gastronomica locale e tirar tardi in compagnia davanti ad un buon bicchier di vino.
Ed il ritorno?
Non preoccupatevi, si è pensato anche a questo, organizzando un efficientissimo servizio gratuito di autocorriere che riaccompagna i partecipanti alla "Notte delle lanterne" nelle rispettive frazioni e paesi di provenienza.

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